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Autore: Just a Shapeshifter    02/04/2013    2 recensioni
Cosa faceva l'antagonista principale di a tutto reality la vendetta dell'isola prima di entrare nello Show?
-Pov Scott-
Genere: Comico, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Scott
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: A tutto reality - La vendetta dell'isola
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Il paese era lontano, ergo mi toccava affrontare una stramaledetta strada di campagna non asfaltata, ho 16 anni, non ho ancora la patente, ma a quelli non importa nulla.
Mi piace pensare che posso prendere il camioncino rosso cigolante e guidarlo nel migliore dei modi, ma, da solo, senza l'odioso Cletus in mezzo ai piedi.

-Hey!- Eh dai, ma non si stanca mai di ammonirmi barra richiamarmi barra stuprare i miei timpani? -Idiota scendi da li. Puoi anche usare quegli stecchini che ti ritrovi al posto delle gambe per andare al fottuto mercato per delle stupide gabbie- qualcuno mi fermi prima che lo investi. Quel codardo ha anche usato la mia battuta! Oh, saranno dolori.

-Di solito mi piace camminare sotto il sole calpestando la merda delle mucche, oh ma che dico non mi piace, lo a.d.o.r.o.... ma vedi...- ormai il mio culo è ben piantato sul sedile, e si sente quel famigliare “clak” della portiera che sbatte contro la malconcia carrozzeria dagli angoli un po' arrugginiti. -Possiamo dire che è molto più semplice e comodo cavalcare questo bestione- il mio tono ha la cadenza di un giudizio rapido.

Il Galletto si precipita verso il mostro a quattro ruote, con uno sguardo truce, ma sfortunatamente un alone di polvere marroncina e qualche spruzzo di fango color merda sporcano quel così bel vestito da contadino.
-Eh vai!- sgancio una sonora risata, aguzzando la vista, e guardando quel piccolo specchietto appiccicato con la colla davanti al finestrino, vedendo quell'antipatico immobilizzato e basito. -Ce l'ho fatta- affermo con successo, cercando di deviare le molteplici buche -E adesso in paese- ops, mi è uscita male.

Dah, maledetti ricordi, per tutto il viaggio non ho fatto altro che guardare quel dannato aggeggio che pende dallo specchietto. No, non rivelerò di cosa si tratta, ma tanto tempo fa, quando appena riuscivo a mettere un piede davanti all'altro, lo regalai a mio padre, e lui, dah che stupido, l'ha attaccato li e non l'ha più tolto, sicuramente se ne sarà dimenticato.
Ricordo che quel mollaccione mi aveva anche sorriso. Tkz, patetico.
Eppure, dentro di se, quel ragazzo dai capelli rossi, e dagli occhi così rari, alcune volte, solo alcune, si portava lento, le mani sul viso gocciolante, come per sorreggere il peso dell'emozione

Arrivai in quel posto orribile, pieno di gente e rumori vari. Stupida gente chiassosa ed opprimente che parla del più e del meno “e ma qual'è la mela più bella”, “e ma quanto viene questo vestito? E questo ananas?” che cosa c'entra l'ananas poi!
Parcheggiando il catorcio con le ruote noto tutti quei marmocchi che se la spassano, facendo boccacce agli estranei per poi, inevitabilmente nascondersi dietro le gonne delle loro genitrici, che stravedono per loro, e comprano tutto quello di cui non e ripeto NON hanno bisogno.
Mi facevo i cazzi miei, cercando di apparire il più disinvolto possibile, e scorsi qualcuno di famigliare dentro un bar li sul ciglio della strada. Pessimo posto dove collocarlo.

Entrai, e l'odore di tabacco invase il mio delicato setto nasale. Seduti a dei tavoli rotondi levigati e luccicanti in legno c'erano seduti vari uomini, o meglio vecchi, che fumavano e giocavano a carte. Scossi lo sguardo a zig zag cercando di capire se uno di essi, girato di spalle, lo analizzai, ma non mi soffermerò sul suo aspetto, decisamente poco importante.
Beh, fatto sta che non fu la persona che pensavo.

Feci per andarmene, quasi schifato dall'acre odore all'interno di quella puzzolente sala, ma la tv richiamò la mia attenzione: “Salve! Sono Chris McLean! E questo è un annuncio per tutti gli appassionati di reality!”

-Tzè, un altro emancipato riccone che vuole arricchirsi di fama con stupidi programmi tv da quattro soldi- commento, parlando come se la mia voce sfilasse dentro l'apparecchio elettronico, attaccato in un angolo del muro. “Se volete partecipare e vincere UN MILIONE DI DOLLARI telefonate al numero in sottoespressione 00777887! Oppure mandateci un video in cui mostrate le vostre qualità di giocatore al sito www.atuttoreality.com! Vi aspettiamo numerosi!
Qui è tutto! McLean chiudo.”

Mi sembrava al quanto strana quella trasmissione. Alzai incuriosito un sopracciglio, dovevo procurarmi una videocamera, e una connessione a internet... e modestamente, sapevo dove andare a trovarle. Ghignai.






Balla di fieno di Scott

Scott: ghehehe semplice, rubarle al Galletto ;)

Duncan: O.O davvero tu hai scritto questa cosa?! *scoppia a ridere* Non ci credo!

Scott: Beh? È la mia storia e alla gente i.n.t.a.r.e.s.s.a. voglio vedere come reagirà il pubblico a qualcosa scritto da mister cresta di camaleonte *ghigna*

Autrice P: Si, hem... S-A-L-V-E... sai, prima si saluta, e poi si parte con “l'angolo autore” *mi passo una mano sulla faccia*

Scott: Affari tuoi mai?

  
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