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Autore: JeckyCobain    02/04/2013    2 recensioni
Risa e Logan sono amici d'infanzia, e tutt'ora migliori amici. Ma il lavoro del padre di Risa, e quello di Logan, li ha tenuti lontani per quattro lunghi anni. Cosa succederà quando si rincontreranno di nuovo? Saranno rimasti gli stessi di un tempo? Oppure le cose cambieranno?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La capanna in cima al melo



Finalmente è giunto il giorno che attendo ormai da anni. Finalmente incontrerò di nuovo il mio caro amico d'infanzia Logan.
La nostra amicizia comincia in un caldo pomeriggio di inizio giugno: erano appena cominciate le vacanze estive, e vicino alla nostra casa era venuta ad abitare una nuova famiglia. Io speravo tanto avessero una figlia, con cui poter giocare insieme a mamma casetta, oppure a 'Barbie sotto tortura', o a salire sugli alberi e a correre come facevo con la mia amichetta Jessie quando lei abitava ancora nella casa qui affianco. E invece avevano due figli maschi.

I primi giorni erano molto impegnati con il trasloco, e quindi i miei genitori non sono andati a disturbare. Ma il loro figlio più piccolo, Logan, non pareva particolarmente interessato alla sistemazione della casa, e quindi usciva in giardino a parlare con me. C'era un muretto molto basso a dividere le nostre case, e così lui lo scavalcava e veniva da me. Poi abbiamo cominciato a giocare sempre insieme, e così siamo diventati grandi amici. Allora avevo solo 4 anni e non potevo sapere come sarebbe cresciuto il mio amico, con cui, nonostante avesse 5 anni più di me, andavo d'amore e d'accordo.

Comunque, tornando al presente... Ora io ho 17 anni e lui 22. Sono quasi quattro anni che non vedo più Logan, con la scusa di tutti quei film. Già, Logan fa l'attore, e magari lo avete visto al cinema ogni tanto. Comunque fatto sta che con tutti questi film che ha fatto io non l'ho più visto. In parte però è anche dovuto al fatto che con la mia famiglia ci siamo trasferiti e che quindi non abbiamo più passato il Natale con i Lerman, e Logan, come ci è stato riferito da sua madre, il Natale lo ha sempre passato in famiglia in questi ultimi anni. Mi sono trasferita a New York da qualche anno a questa parte per via del lavoro di mio padre, e non torno alla casa di Beverly Hills da... non lo so quanto tempo ormai. Comunque lo avete mai visto Percy Jackson e gli dei dell'olimpo? È uscito tipo l'anno scorso al cinema. Oppure Noi siamo infinito, o i tre moschettieri. Li avete visti? In questi film c'è il mio amico Logan. Ed è bravissimo! Non lo dico solo perché è mio amico, ma lo dico perché è proprio vero! Fa uno strano effetto vederlo al cinema, anche se devo dire che in questi anni che è stato via a fare film è diventato parecchio carino. In ogni caso non vedo l'ora di rivederlo! Mamma e papà mi hanno regalato un biglietto per la California per il compleanno, così io e mia madre andremo dai Lerman per una settimana. La madre di Logan ha detto che lui non mancherà, e io sono così felice di poterlo rivedere dopo così tanti anni! Ovviamente l'ho visto al cinema, ma di persona è un'altra cosa.

E ora sì, sono qui in aereo. Le hostess hanno appena annunciato che il volo è ormai giunto al termine, e che fra pochi minuti scenderemo all'aeroporto di Los Angeles, dove i Lerman mi stanno aspettando.

“Risa, Maria, che piacere rivedervi care!” ci dicono non appena arriviamo.

“Lisa, Larry! Da quanto tempo” rispondo io correndo ad abbracciarli.

“Lindsey, Lucas, ci siete anche voi, che gentili siete stati a venire ad accoglierci!” sorrido ai due fratelli di Logan.

“Non potevamo perderci il tuo arrivo, dopo tutto questo tempo poi!”

“E Logan che fine ha fatto?” chiedo, speranzosa di rivedere il mio amico.

“Hey Risa!” una voce alle mie spalle mi fa voltare di colpo.

“Logan!” urlo lanciandogli le braccia al collo. “Da quanto tempo, come sono felice di vederti!”

“Io no” ride lui.

“Non sei credibile se lo dici ridendo!”

“Forse dovrei mettere appunto la mia recitazione!” dice mettendomi un braccio intorno alle spalle.

“Sicuramente, signor Logan” rispondo ridendo. “Mi siete mancati tutti quanti!” aggiungo poi.

“Anche tu ci sei mancata, Risa”

“E ora tutti a casa a mangiare! Sarete affamate immagino” chiede Lisa a me e mia madre.

“Oh assolutamente sì!” esclamo felice.

 

La casa dei Lerman è sempre la stessa, e sono felicissima di poter gustare ancora una volta il cibo di Lisa dopo così tanto tempo.

Ma una volta finita la cena è ora di tornare all'albergo dove stiamo io e mia madre, ma prima (mentre mia madre beve il caffè), io esco a fare due chiacchiere con Logan.

Vorrei dirgli tante di quelle cose che non so da dove cominciare. Sono talmente emozionata dal fatto che ci siamo incontrati dopo tanto tempo, e lui ora è una star a livello mondiale. Alla fine non gli dico proprio nulla, e comincio a parlargli dei progetti che ho in mente per domani, ovvero per il giorno del mio compleanno.

“Senti Logan, domani, che è il mio compleanno, avevo in mente di andare in un posto.” comincio io.

“Dimmi tutto” risponde con un sorriso. Noto che non ha perso la sua felicità.

“Be', ci sarebbe una fiera sul fumetto, più o meno a un'oretta di autobus da qui, e mi chiedevo se vi andava di venire”

“Ovvio che veniamo! Però sai, forse non interessa molto agli altri, quindi se non è un problema potrei venire solo io, o al massimo mi porto dietro Lucas e Lindsey”

“Sì, che bella idea! Io verrò con mia madre, poi lei probabilmente andrà in zona a fare compere” dico con un sorriso. Sono assolutamente elettrizzata all'idea di andare in quell'enorme fiera, e poi ci andrò con i miei migliori amici: cosa c'è di meglio?

“Bene, allora ci vediamo domani, ora mi sa che devo andare in albergo con mamma” dico abbracciandolo.

“A domani, Risa” risponde lui son un sorriso.

Cavoli, si è fatto proprio bello in questi ultimi anni. È cambiato parecchio, ma i suoi meravigliosi occhi blu sono sempre gli stessi, anzi, forse sono diventati ancora più belli di prima.

Io e mia madre per andare in albergo prendiamo un autobus, visto che abbastanza distante dalla loro casa, e così ce ne andiamo.

 

Il giorno dopo mi preparo il cosplay per la fiera: sono davvero emozionatissima!

Così, dopo la colazione, prendiamo l'autobus e andiamo dai Lerman. Una volta lì prenderemo un altro autobus che ci porterà alla fiera.

“Come ti sei conciata, Risa?” dice ridendo Logan, non appena apre la porta di casa e vede come sto vestita. Ho un bel vestito bianco, che mi arriva sopra le ginocchia, e una lunga parrucca rosa con una coroncina di fiori in testa.

“Tu piuttosto!” ribatto io “Non sei vestito da un bel niente, vergognati!”

“Anzi” aggiungo poi “Faresti bene a vestirti se non vuoi essere assalito dalle fan!” nel frattempo mia mamma è entrata in casa, e io e Logan stiamo davanti all'ingresso.

“Giusto! Allora mi vesto da Percy Jackson, così la gente dirà che assomiglio un sacco a Logan Lerman! Non è una bella idea?” dice lui divertito.

Io lo guardo seria, e poi aggiungo: “Stai scherzando, non è vero?” ma un minuto dopo lo vedo scendere vestito come il protagonista del film.

“Oh, non ci posso credere che l'hai fatto sul serio!” dico ridendo.

“Quando io dico una cosa, alla fine la faccio sempre, dovresti saperlo, mia cara!” risponde lui con una specie di ghigno stampato in faccia.

“Sai, potevi vestirti da Charlie: lui sì che è un ragazzo dolce e sensibile, al contrario di te!”

“Oh, senti chi parla, miss capelli-rosa! E poi sono stato io ad interpretare Charlie, quindi se è risultato un bel ragazzo è tutto merito del sottoscritto” e così ci mettiamo a ridere divertiti. “Ah, comunque alla fine vengo solo io. Lucas e Lindsey non hanno voglia”.

“Figurati, non c'è problema!” sorrido io, arrossendo leggermente.

La giornata scorre in un attimo, e il crepuscolo è ormai arrivato. È stato tutto così divertente che mi ero dimenticata dello scorrere del tempo, e adesso è già ora di tornare a casa dalla fiera. Saliamo sull'autobus gremito di gente, e cerchiamo dei posti a sedere, invano.

E così ce ne stiamo in piedi, mia madre verso la fine dell'autobus, io e Logan poco più avanti.

“Allora, com'è stato lavorare con Emma Watson?” chiedo curiosa, perché, nonostante abbiamo passato tutto il giorno insieme, ho evitato fino ad adesso di chiedergli del suo lavoro. “è una ragazza simpatica?”

“Sì, sì, è molto simpatica, però mai quanto Ezra Miller, lui davvero, è un tipo simpaticissimo, te lo giuro! Mi piacerebbe farteli conoscere”

“Sarebbe fantastico! Sopratutto Emma! Sai, quando ero piccola la adoravo!” dico eccitata, cercando di parlare sopra il rumore provocato da tutta quella gente, e la voce che annuncia le varie fermate. Dato che la nostra è l'ultima non ho da stare attenta agli annunci.

“Ricordo bene quando guardavamo Harry Potter insieme” dice Logan “Infatti quando mi hanno detto che avrei dovuto lavorare con Emma ho quasi preso un infarto! E poi ti ho pensata subito, sai? Ho pensato 'devo assolutamente dirlo a Risa un giorno!'”

“Davvero mi hai pensata?” chiedo, felice.

“Ovvio! Pensavo sempre a te in questi quattro anni in cui non ci siamo più visti! Sai, mi sei mancata moltissimo...” risponde lui, e un leggero rossore anima il suo viso.

“Be', mi pare ovvio che ti mancavo, sono o non sono la tua migliore amica?”

“Sì, lo sei!” dice lui con un sorriso.

Wow, che cosa fantastica. Che sorriso fantastico! In questi anni l'ho visto semplicemente tramite lo schermo del cinema, o della televisione, ma rivederlo così, dopo tanto tempo, è tutta un'altra sensazione. Tutta un'altra emozione. Un'emozione che al momento mi blocca il respiro, e non mi lascia parlare. Il mio viso lo sento come se stesse prendendo fuoco, e, nonostante abbia addosso un vestito estivo, e faccia ancora piuttosto caldo nonostante sia settembre, mi sento morire, come se stessi andando a fuoco, soffocata per il troppo calore. Eppure è davvero strano, l'autobus è ormai vuoto, non siamo più schiacciati come sardine, come eravamo prima. Tra me e Logan cala un silenzio imbarazzante, che però viene interrotto dall'annuncio della voce.

Ad un tratto ricordo: io dovevo scendere prima, non alla fermata di Beverly Hills con Logan. Ma tra la fretta e le troppe persone nell'autobus devo aver perso di vista mia madre, e mentre lei è scesa io sono rimasta dentro.

“E ora che faccio?” chiedo al mio amico, che mi guarda a dir poco perplesso.

“Che succede, Risa?”

“Dovevo fermarmi prima! Invece sono rimasta qui!” dico con un tocco di paura nella voce “Oh, è meglio che chiami mia madre prima che cominci a preoccuparsi troppo!”

Così sfilo il cellulare dalla borsa, ma quando provo a chiamare mi dice che il mio traffico disponibile non è sufficiente.

“Tieni, usa il mio!” dice Logan porgendomi il suo cellulare. Lo ringrazio, e in fretta compongo il numero sulla tastiera.

Mia madre risponde: “Mamma! Mamma sono io, Risa! Sono rimasta nell'autobus perché non ti ho vista scendere e mi ero dimenticata che dovevamo scendere prima!”

“Sempre la solita sei!” comincia a dire lei. Ora so bene che mi beccherò una strigliata, ma d'altronde non posso darle torto: anche io se avessi una figlia mi arrabbierei se succedesse una cosa del genere.

“Mamma, non ci sono autobus che tornano indietro dopo questo, che faccio ora?”

Mamma mi risponde con un tono di voce tranquillo e dolce: e io che pensavo mi avrebbe riempito di parole finché non saremo tornate a casa!

“Senti, stai tranquilla! Sei con Logan, no? Fatti ospitare dai Lerman, e domani mattina vengo a prenderti!”

“D'accordo mamma, grazie mille, ti voglio bene, ciao!” e con questo chiudo la chiamata con un sospiro di sollievo.

“Logan, mamma chiede se potete ospitarmi solo per stanotte”

“Ovvio che puoi restare!” dice lui con un sorriso “A che servono gli amici, se non nel momento del bisogno?” conclude poi facendomi l'occhiolino.

Una volta a casa spieghiamo l'accaduto a Lisa, che mi da un pigiama di Lindsey e mi dice che posso andare a dormire nella stanza che preferisco, dato che per gli ospiti ne hanno due sempre disponibili.

Mi lavo e mi metto il pigiama, e, invece di andare nella camera degli ospiti, mi intrufolo nella camera di Logan.

“Senti Log” lo chiamo con il soprannome che gli davo quando eravamo ancora vicini di casa “Posso stare qui con te stanotte? Dormiamo come facevamo d'estate, nella tenda in giardino, o sulla capanna in cima all'albero di mele. In memoria dei vecchi tempi.” dico distendendomi sul suo letto rotondo.

“D'accordo, signor Ris” risponde lui.

Quando eravamo piccoli mi chiamava sempre 'Signor Ris' perché diceva che in realtà ero un maschio, perché di femminile all'epoca avevo ben poco.

“Ehi, non chiamarmi ancora così!” dico mettendomi a sedere, con finto tono arrabbiato.

“Dai, stavo scherzando!” dice lui spingendomi sul letto “Ora dormi, che è già tardi”.

“Pff, sei uno stupido” rispondo io.

“Anche tu lo sei” dice dandomi un bacio sulla nuca e mettendomi un braccio intorno alle spalle.

E così ci addormentiamo, insieme, come quando eravamo piccoli e dormivamo sulla capanna in cima al melo.

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Messaggio dall'autrice:

Ciao a tutti, qui è Jecky :3
Questa storia è nata da un sogno che ho fatto qualche giorno fa, e ho semplicemente voluto riscriverlo XD
Infatti è fatto abbastanza di fretta e fa schifissimo, ma ci tenevo a pubblicarlo :3 (magari lo sistemerò un'altra volta).
Un bacio a tutti <3

Jecky

   
 
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