Serie TV > Violetta
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Autore: Pink_Panther    02/04/2013    1 recensioni
Thomas Herèdia è padre di due figli,Corinne e Xavier. Ma lui ha un bizzarro sogno che vuole portare a termine ... cosa potrà mai succedere? Leggete per scoprire ...
Dedicata a Taylor13
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Thomas, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Studio 21 e dintorni '
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Thomas rimboccò le coperte alla piccola Corinne e le mise accanto il suo peluche preferito,quello rosa con il fiocco viola al collo che era di Emiliè quando era piccola. Prese il libro di favole che aveva appoggiato sul lettino e lo mise nella libreria della camera,in mezzo a tutti gli altri libri di favole. Quella sera Corinne aveva insistito perché il padre le leggesse la sua fiaba preferita,quella della bella principessa che era intrappolata nella torre e che poi veniva salvata da un principe azzurro,facendosi crescere i capelli a dismisura. “Mi ricorda tanto come Violetta diceva di essere …”penso il ragazzo mentre leggeva il libro. Prese dei vestiti che erano sparsi per la stanza e li mise apposto,accuratamente ripiegati sulla sedia,e alcuni giocattoli che erano sparsi sul pavimento li mise tutti dentro la grande cesta a forma di pesce rosso. << Papà, >> chiese ad un certo punto la piccola guardando il padre negli occhi,<< Come mai la mamma non è venuta a darmi la buonanotte? >> continuò Corinne mentre si sistemava meglio nelle coperte. Thomas sorrise e le accarezzò i ricci ribelli rossi (che aveva prontamente ereditato dalla madre) e rispose,con un sorriso sulle labbra: << E’ molto stanca,tesoro. Ha lavorato tanto con gli X men ed ha voluto subito andare a dormire! >>. La piccola tele trasportatrice annuì con la testa e si sdraiò sul letto,dando le spalle al muro e osservando negli occhi il padre,che le accarezzava i bellissimi ricci.
<<  Ti voglio bene papà!  >> disse la piccola mentre sprofondava con la testa nel comodo cuscino rosso e cadeva letteralmente tra le braccia di Morfeo. Lui le diede un dolce bacio sulla fronte e disse: <<  Anche io,tesoro mio. Buona notte,tesorino di papà!  >>. Detto quello,spense la luce della lampada che era sul comodino ed uscì dalla stanza,chiudendosi la porta alle spalle. Percorse il grande corridoio e arrivò fino alla sua camera,aprendo subito dopo la porta. La prima cosa che fece fu volgere uno sguardo alla donna nel suo letto. Emiliè era sdraiata sul materasso,con indosso solo una maglietta inguinale color cremisi (che si abbinava perfettamente ai suoi capelli) e i ricci legati in una coda di cavallo bassa. Era intenta nella lettura di un romanzo rosa,che lei e la sua migliore amica Violetta avevano comprato in una libreria molto famosa di Buenos Aires.
Alzò per un attimo lo sguardo dal libro,incrociando quello del neo marito,sorridendogli. Thomas ricambiò il sorriso e si tolse la camicia azzurra,indossandone una più comune color grigiastro. << E’ così bello quel libro? >> chiese retorico mentre indossava i pantaloni di felpa neri che usava a dormire. Emiliè di limitò ad annuire vigorosamente con la testa e a tornare alle pagine del suo amatissimo libro. << E di cosa parla? >> continuò lui sedendosi sul letto accanto alla donna,e dandole un romantico bacio a stampo. << Parla di un amore un po’ impossibile. Lui è un ricchissimo miliardario americano,vedovo da anni,fidanzato con una donna cattiva e ricca e con una figlia adolescente. Lei invece è una donna bella,solare e spiritosa,di qualche anno più giovane di lui ed è la sorellastra della moglie di lui. >> rispose Emiliè riassumendogli la trama. << Wow. Non sapevo avessero fatto addirittura un libro sulla storia di Angie e German! >> notò Thomas facendo ridere la compagna e ribaciandola.
Si decise a dire quello che volevo rivelargli da tempo … non poteva continuare a tenersi dentro quel desiderio … si,era giunto il momento di dirglielo! << Amore,devo dirti una cosa … >>. Sul volto della ragazza comparve un espressione preoccupata,ma lui la rassicurò subito,prendendole le mani e accarezzandole dolcemente la guancia. << Io voglio un bene dell’anima a Corinne ma è da un po’ che ho questo pensiero che mi tormenta … vorrei tanto che la famiglia si allargasse e che diventassimo in quattro … quindi … >>. Quelle parole non riuscivano ad uscirgli dalla bocca. Non riusciva  a capire come mai non riuscisse a pronunciare quelle semplici  otto parole. Ma Emiliè aveva già capito cosa voleva dire e lo precedette,chiedendo: << Sei sicuro? >>. << Si. Vorrei dare una sorellina o un fratellino a Corinne  e Xavier …. >>. Rapidamente,le labbra di Emiliè furono sulle sue alla ricerca di un interminabile bacio e le loro mani vagavano sui loro corpi alla ricerca dei bottoni e dei lembi dei loro abiti.
 
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NOVE MESI DOPO
 Un ansioso Thomas Herèdia camminava ansiosamente per tutta la sala d’aspetto dell’ospedale. In sala con lui c’erano Violetta,Leon,Tamara e il signor Roberto,che aveva consumato già cinque sigarette per l’ansia che stava provando. Thomas,ormai stanco di aspettare e desideroso di vedere la moglie,fermò la prima infermiera che vide. << Scusi,quanto tempo ci vuole prima che mia moglie sia pronta? >> chiese lui impaziente torturandosi le mani,segno inequivocabile che era nervosissimo. La donna sorrise e rispose: << Ancora qualche minuto. Abbiamo dovuto chiamare in sala il cardiologo per un problema … >>. All’udire del nome “cardiologo” tutti nella sala sbiancarono e assunsero un espressione al quanto preoccupata. << Cardiologo?!? Perché avete chiamato un cardiologo!?!? >> quasi strillo Thomas per l’agitazione. L’infermiera lo calmò dicendo che era tutto apposto e che non doveva preoccuparsi,il dottore era stato chiamato solo per verificare la sanità del bambino. Lui però non preferì entrare in sala e decise di rimanere fuori con Corinne e Xavier,mentre in sala con la donna entravano Vilu e Roberto. Thomas invece si sedette su uno dei seggiolini blu della sala d’aspetto,tenendosi la testa tra le mani,visibilmente preoccupato.  Leon gli mise amichevolmente una mano sulla spalla. << Come mai sei così preoccupato? Avete avuto già due figli! >> chiese lui abbastanza stranito mentre teneva in braccio la piccola Dakota.
Passarono due,tre,cinque minuti ma niente. Sembrava che il piccolo Herèdia non si decidesse a venire fuori. Poco dopo,due pianti sommessi uscirono dalla sala parto,dando segno che erano nate … due gemelle … . Thomas corse verso la stanza dove Emiliè era stata messa e ci entrò,ansioso. Seduta sul letto,la rossa cullava allegramente due fagottini dai capelli rossi e gli occhi verdi,che poppavano sereni dai suoi seni. << Thomas,guardale … sono bellissime … >> disse la donna dolcemente mentre dava un bacio sulla fronte a uno delle due bambine. << Come le chiamiamo? >> chiese lui prendendone una tra le braccia e iniziando a cullarla. << Lei è Cassandra,mentre lei Irene. >> disse indicandole.  << Che poteri anno?  >> chiese ancora dando un bacio sulla guancia a quella che teneva in braccio,ossia Cassandra. Emiliè ci pensò sopra e poi rispose: << Beh,se io comando gli oggetti,Xavier è un telepata e Corinne una tele trasportatrice … loro potrebbero essere di tutto … >>. Toccò per un secondo la pelle di Irene e la trovò dura al tatto e anche piuttosto forte. Poi guardò negli occhi Cassandra e notò che la piccola aveva un potere piuttosto speciale,ossia quello di comandare le persone al proprio volere. << Direi che Irene è capace  di trasformare la sua pelle in diamante e Cassandra è una ipnotizzatrice di primo ordine.  >>. Erano davvero delle bambine splendide,identiche in tutto e per tutto ad Emiliè,eccetto Cassandra,che stranamente aveva ereditato un occhio verde smeraldo e uno castano tendente al nocciola. Sul loro collo spiccava un piccola voglia a forma di fulmine,identica a quella di Emiliè,Corinne e Xavier. << Promettimi una cosa! Niente più figli! >> disse la donna incrociando le sue mani e baciandolo a stampo. Thomas annuì vigorosamente.
 
 
TRE MESI DOPO
Dopo il parto,Thomas aveva deciso di portare Emiliè a Formentera,per passare tre settimane in vacanza senza i figli. Erano andati solo loro due,per una vacanza a base di birre,locali e tanto,tanto sesso … . Una sera,Thomas tornò dalla reception per un problema della stanza nell’Hotel Luxuri,cercando la moglie. << Amore,dove sei? >> chiese entrando in camera. Emiliè uscì dal bagno,con indosso solo una canottiera rosa perla e un paio di slip neri avorio. Abbassò lo sguardo e si toccò il ventre,ritornando sugli occhi di Thomas.
<< Brutto stronzo! Non hai mantenuto la promessa … >>
 
 
 
 Thomas rimboccò le coperte alla piccola Corinne e le mise accanto il suo peluche preferito,quello rosa con il fiocco viola al collo che era di Emiliè quando era piccola. Prese il libro di favole che aveva appoggiato sul lettino e lo mise nella libreria della camera,in mezzo a tutti gli altri libri di favole. Quella sera Corinne aveva insistito perché il padre le leggesse la sua fiaba preferita,quella della bella principessa che era intrappolata nella torre e che poi veniva salvata da un principe azzurro,facendosi crescere i capelli a dismisura. “Mi ricorda tanto come Violetta diceva di essere …”penso il ragazzo mentre leggeva il libro. Prese dei vestiti che erano sparsi per la stanza e li mise apposto,accuratamente ripiegati sulla sedia,e alcuni giocattoli che erano sparsi sul pavimento li mise tutti dentro la grande cesta a forma di pesce rosso. << Papà, >> chiese ad un certo punto la piccola guardando il padre negli occhi,<< Come mai la mamma non è venuta a darmi la buonanotte? >> continuò Corinne mentre si sistemava meglio nelle coperte. Thomas sorrise e le accarezzò i ricci ribelli rossi (che aveva prontamente ereditato dalla madre) e rispose,con un sorriso sulle labbra: << E’ molto stanca,tesoro. Ha lavorato tanto con gli X men ed ha voluto subito andare a dormire! >>. La piccola tele trasportatrice annuì con la testa e si sdraiò sul letto,dando le spalle al muro e osservando negli occhi il padre,che le accarezzava i bellissimi ricci.
<<  Ti voglio bene papà!  >> disse la piccola mentre sprofondava con la testa nel comodo cuscino rosso e cadeva letteralmente tra le braccia di Morfeo. Lui le diede un dolce bacio sulla fronte e disse: <<  Anche io,tesoro mio. Buona notte,tesorino di papà!  >>. Detto quello,spense la luce della lampada che era sul comodino ed uscì dalla stanza,chiudendosi la porta alle spalle. Percorse il grande corridoio e arrivò fino alla sua camera,aprendo subito dopo la porta. La prima cosa che fece fu volgere uno sguardo alla donna nel suo letto. Emiliè era sdraiata sul materasso,con indosso solo una maglietta inguinale color cremisi (che si abbinava perfettamente ai suoi capelli) e i ricci legati in una coda di cavallo bassa. Era intenta nella lettura di un romanzo rosa,che lei e la sua migliore amica Violetta avevano comprato in una libreria molto famosa di Buenos Aires.
Alzò per un attimo lo sguardo dal libro,incrociando quello del neo marito,sorridendogli. Thomas ricambiò il sorriso e si tolse la camicia azzurra,indossandone una più comune color grigiastro. << E’ così bello quel libro? >> chiese retorico mentre indossava i pantaloni di felpa neri che usava a dormire. Emiliè di limitò ad annuire vigorosamente con la testa e a tornare alle pagine del suo amatissimo libro. << E di cosa parla? >> continuò lui sedendosi sul letto accanto alla donna,e dandole un romantico bacio a stampo. << Parla di un amore un po’ impossibile. Lui è un ricchissimo miliardario americano,vedovo da anni,fidanzato con una donna cattiva e ricca e con una figlia adolescente. Lei invece è una donna bella,solare e spiritosa,di qualche anno più giovane di lui ed è la sorellastra della moglie di lui. >> rispose Emiliè riassumendogli la trama. << Wow. Non sapevo avessero fatto addirittura un libro sulla storia di Angie e German! >> notò Thomas facendo ridere la compagna e ribaciandola.
Si decise a dire quello che volevo rivelargli da tempo … non poteva continuare a tenersi dentro quel desiderio … si,era giunto il momento di dirglielo! << Amore,devo dirti una cosa … >>. Sul volto della ragazza comparve un espressione preoccupata,ma lui la rassicurò subito,prendendole le mani e accarezzandole dolcemente la guancia. << Io voglio un bene dell’anima a Corinne ma è da un po’ che ho questo pensiero che mi tormenta … vorrei tanto che la famiglia si allargasse e che diventassimo in quattro … quindi … >>. Quelle parole non riuscivano ad uscirgli dalla bocca. Non riusciva  a capire come mai non riuscisse a pronunciare quelle semplici  otto parole. Ma Emiliè aveva già capito cosa voleva dire e lo precedette,chiedendo: << Sei sicuro? >>. << Si. Vorrei dare una sorellina o un fratellino a Corinne  e Xavier …. >>. Rapidamente,le labbra di Emiliè furono sulle sue alla ricerca di un interminabile bacio e le loro mani vagavano sui loro corpi alla ricerca dei bottoni e dei lembi dei loro abiti.
 
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NOVE MESI DOPO
 Un ansioso Thomas Herèdia camminava ansiosamente per tutta la sala d’aspetto dell’ospedale. In sala con lui c’erano Violetta,Leon,Tamara e il signor Roberto,che aveva consumato già cinque sigarette per l’ansia che stava provando. Thomas,ormai stanco di aspettare e desideroso di vedere la moglie,fermò la prima infermiera che vide. << Scusi,quanto tempo ci vuole prima che mia moglie sia pronta? >> chiese lui impaziente torturandosi le mani,segno inequivocabile che era nervosissimo. La donna sorrise e rispose: << Ancora qualche minuto. Abbiamo dovuto chiamare in sala il cardiologo per un problema … >>. All’udire del nome “cardiologo” tutti nella sala sbiancarono e assunsero un espressione al quanto preoccupata. << Cardiologo?!? Perché avete chiamato un cardiologo!?!? >> quasi strillo Thomas per l’agitazione. L’infermiera lo calmò dicendo che era tutto apposto e che non doveva preoccuparsi,il dottore era stato chiamato solo per verificare la sanità del bambino. Lui però non preferì entrare in sala e decise di rimanere fuori con Corinne e Xavier,mentre in sala con la donna entravano Vilu e Roberto. Thomas invece si sedette su uno dei seggiolini blu della sala d’aspetto,tenendosi la testa tra le mani,visibilmente preoccupato.  Leon gli mise amichevolmente una mano sulla spalla. << Come mai sei così preoccupato? Avete avuto già due figli! >> chiese lui abbastanza stranito mentre teneva in braccio la piccola Dakota.
Passarono due,tre,cinque minuti ma niente. Sembrava che il piccolo Herèdia non si decidesse a venire fuori. Poco dopo,due pianti sommessi uscirono dalla sala parto,dando segno che erano nate … due gemelle … . Thomas corse verso la stanza dove Emiliè era stata messa e ci entrò,ansioso. Seduta sul letto,la rossa cullava allegramente due fagottini dai capelli rossi e gli occhi verdi,che poppavano sereni dai suoi seni. << Thomas,guardale … sono bellissime … >> disse la donna dolcemente mentre dava un bacio sulla fronte a uno delle due bambine. << Come le chiamiamo? >> chiese lui prendendone una tra le braccia e iniziando a cullarla. << Lei è Cassandra,mentre lei Irene. >> disse indicandole.  << Che poteri anno?  >> chiese ancora dando un bacio sulla guancia a quella che teneva in braccio,ossia Cassandra. Emiliè ci pensò sopra e poi rispose: << Beh,se io comando gli oggetti,Xavier è un telepata e Corinne una tele trasportatrice … loro potrebbero essere di tutto … >>. Toccò per un secondo la pelle di Irene e la trovò dura al tatto e anche piuttosto forte. Poi guardò negli occhi Cassandra e notò che la piccola aveva un potere piuttosto speciale,ossia quello di comandare le persone al proprio volere. << Direi che Irene è capace  di trasformare la sua pelle in diamante e Cassandra è una ipnotizzatrice di primo ordine.  >>. Erano davvero delle bambine splendide,identiche in tutto e per tutto ad Emiliè,eccetto Cassandra,che stranamente aveva ereditato un occhio verde smeraldo e uno castano tendente al nocciola. Sul loro collo spiccava un piccola voglia a forma di fulmine,identica a quella di Emiliè,Corinne e Xavier. << Promettimi una cosa! Niente più figli! >> disse la donna incrociando le sue mani e baciandolo a stampo. Thomas annuì vigorosamente.
 
 
TRE MESI DOPO
Dopo il parto,Thomas aveva deciso di portare Emiliè a Formentera,per passare tre settimane in vacanza senza i figli. Erano andati solo loro due,per una vacanza a base di birre,locali e tanto,tanto sesso … . Una sera,Thomas tornò dalla reception per un problema della stanza nell’Hotel Luxuri,cercando la moglie. << Amore,dove sei? >> chiese entrando in camera. Emiliè uscì dal bagno,con indosso solo una canottiera rosa perla e un paio di slip neri avorio. Abbassò lo sguardo e si toccò il ventre,ritornando sugli occhi di Thomas.
<< Brutto stronzo! Non hai mantenuto la promessa … >>
 
 
 
 Thomas rimboccò le coperte alla piccola Corinne e le mise accanto il suo peluche preferito,quello rosa con il fiocco viola al collo che era di Emiliè quando era piccola. Prese il libro di favole che aveva appoggiato sul lettino e lo mise nella libreria della camera,in mezzo a tutti gli altri libri di favole. Quella sera Corinne aveva insistito perché il padre le leggesse la sua fiaba preferita,quella della bella principessa che era intrappolata nella torre e che poi veniva salvata da un principe azzurro,facendosi crescere i capelli a dismisura. “Mi ricorda tanto come Violetta diceva di essere …”penso il ragazzo mentre leggeva il libro. Prese dei vestiti che erano sparsi per la stanza e li mise apposto,accuratamente ripiegati sulla sedia,e alcuni giocattoli che erano sparsi sul pavimento li mise tutti dentro la grande cesta a forma di pesce rosso. << Papà, >> chiese ad un certo punto la piccola guardando il padre negli occhi,<< Come mai la mamma non è venuta a darmi la buonanotte? >> continuò Corinne mentre si sistemava meglio nelle coperte. Thomas sorrise e le accarezzò i ricci ribelli rossi (che aveva prontamente ereditato dalla madre) e rispose,con un sorriso sulle labbra: << E’ molto stanca,tesoro. Ha lavorato tanto con gli X men ed ha voluto subito andare a dormire! >>. La piccola tele trasportatrice annuì con la testa e si sdraiò sul letto,dando le spalle al muro e osservando negli occhi il padre,che le accarezzava i bellissimi ricci.
<<  Ti voglio bene papà!  >> disse la piccola mentre sprofondava con la testa nel comodo cuscino rosso e cadeva letteralmente tra le braccia di Morfeo. Lui le diede un dolce bacio sulla fronte e disse: <<  Anche io,tesoro mio. Buona notte,tesorino di papà!  >>. Detto quello,spense la luce della lampada che era sul comodino ed uscì dalla stanza,chiudendosi la porta alle spalle. Percorse il grande corridoio e arrivò fino alla sua camera,aprendo subito dopo la porta. La prima cosa che fece fu volgere uno sguardo alla donna nel suo letto. Emiliè era sdraiata sul materasso,con indosso solo una maglietta inguinale color cremisi (che si abbinava perfettamente ai suoi capelli) e i ricci legati in una coda di cavallo bassa. Era intenta nella lettura di un romanzo rosa,che lei e la sua migliore amica Violetta avevano comprato in una libreria molto famosa di Buenos Aires.
Alzò per un attimo lo sguardo dal libro,incrociando quello del neo marito,sorridendogli. Thomas ricambiò il sorriso e si tolse la camicia azzurra,indossandone una più comune color grigiastro. << E’ così bello quel libro? >> chiese retorico mentre indossava i pantaloni di felpa neri che usava a dormire. Emiliè di limitò ad annuire vigorosamente con la testa e a tornare alle pagine del suo amatissimo libro. << E di cosa parla? >> continuò lui sedendosi sul letto accanto alla donna,e dandole un romantico bacio a stampo. << Parla di un amore un po’ impossibile. Lui è un ricchissimo miliardario americano,vedovo da anni,fidanzato con una donna cattiva e ricca e con una figlia adolescente. Lei invece è una donna bella,solare e spiritosa,di qualche anno più giovane di lui ed è la sorellastra della moglie di lui. >> rispose Emiliè riassumendogli la trama. << Wow. Non sapevo avessero fatto addirittura un libro sulla storia di Angie e German! >> notò Thomas facendo ridere la compagna e ribaciandola.
Si decise a dire quello che volevo rivelargli da tempo … non poteva continuare a tenersi dentro quel desiderio … si,era giunto il momento di dirglielo! << Amore,devo dirti una cosa … >>. Sul volto della ragazza comparve un espressione preoccupata,ma lui la rassicurò subito,prendendole le mani e accarezzandole dolcemente la guancia. << Io voglio un bene dell’anima a Corinne ma è da un po’ che ho questo pensiero che mi tormenta … vorrei tanto che la famiglia si allargasse e che diventassimo in quattro … quindi … >>. Quelle parole non riuscivano ad uscirgli dalla bocca. Non riusciva  a capire come mai non riuscisse a pronunciare quelle semplici  otto parole. Ma Emiliè aveva già capito cosa voleva dire e lo precedette,chiedendo: << Sei sicuro? >>. << Si. Vorrei dare una sorellina o un fratellino a Corinne  e Xavier …. >>. Rapidamente,le labbra di Emiliè furono sulle sue alla ricerca di un interminabile bacio e le loro mani vagavano sui loro corpi alla ricerca dei bottoni e dei lembi dei loro abiti.
 
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 Un ansioso Thomas Herèdia camminava ansiosamente per tutta la sala d’aspetto dell’ospedale. In sala con lui c’erano Violetta,Leon,Tamara e il signor Roberto,che aveva consumato già cinque sigarette per l’ansia che stava provando. Thomas,ormai stanco di aspettare e desideroso di vedere la moglie,fermò la prima infermiera che vide. << Scusi,quanto tempo ci vuole prima che mia moglie sia pronta? >> chiese lui impaziente torturandosi le mani,segno inequivocabile che era nervosissimo. La donna sorrise e rispose: << Ancora qualche minuto. Abbiamo dovuto chiamare in sala il cardiologo per un problema … >>. All’udire del nome “cardiologo” tutti nella sala sbiancarono e assunsero un espressione al quanto preoccupata. << Cardiologo?!? Perché avete chiamato un cardiologo!?!? >> quasi strillo Thomas per l’agitazione. L’infermiera lo calmò dicendo che era tutto apposto e che non doveva preoccuparsi,il dottore era stato chiamato solo per verificare la sanità del bambino. Lui però non preferì entrare in sala e decise di rimanere fuori con Corinne e Xavier,mentre in sala con la donna entravano Vilu e Roberto. Thomas invece si sedette su uno dei seggiolini blu della sala d’aspetto,tenendosi la testa tra le mani,visibilmente preoccupato.  Leon gli mise amichevolmente una mano sulla spalla. << Come mai sei così preoccupato? Avete avuto già due figli! >> chiese lui abbastanza stranito mentre teneva in braccio la piccola Dakota.
Passarono due,tre,cinque minuti ma niente. Sembrava che il piccolo Herèdia non si decidesse a venire fuori. Poco dopo,due pianti sommessi uscirono dalla sala parto,dando segno che erano nate … due gemelle … . Thomas corse verso la stanza dove Emiliè era stata messa e ci entrò,ansioso. Seduta sul letto,la rossa cullava allegramente due fagottini dai capelli rossi e gli occhi verdi,che poppavano sereni dai suoi seni. << Thomas,guardale … sono bellissime … >> disse la donna dolcemente mentre dava un bacio sulla fronte a uno delle due bambine. << Come le chiamiamo? >> chiese lui prendendone una tra le braccia e iniziando a cullarla. << Lei è Cassandra,mentre lei Irene. >> disse indicandole.  << Che poteri anno?  >> chiese ancora dando un bacio sulla guancia a quella che teneva in braccio,ossia Cassandra. Emiliè ci pensò sopra e poi rispose: << Beh,se io comando gli oggetti,Xavier è un telepata e Corinne una tele trasportatrice … loro potrebbero essere di tutto … >>. Toccò per un secondo la pelle di Irene e la trovò dura al tatto e anche piuttosto forte. Poi guardò negli occhi Cassandra e notò che la piccola aveva un potere piuttosto speciale,ossia quello di comandare le persone al proprio volere. << Direi che Irene è capace  di trasformare la sua pelle in diamante e Cassandra è una ipnotizzatrice di primo ordine.  >>. Erano davvero delle bambine splendide,identiche in tutto e per tutto ad Emiliè,eccetto Cassandra,che stranamente aveva ereditato un occhio verde smeraldo e uno castano tendente al nocciola. Sul loro collo spiccava un piccola voglia a forma di fulmine,identica a quella di Emiliè,Corinne e Xavier. << Promettimi una cosa! Niente più figli! >> disse la donna incrociando le sue mani e baciandolo a stampo. Thomas annuì vigorosamente.
 
 
TRE MESI DOPO
Dopo il parto,Thomas aveva deciso di portare Emiliè a Formentera,per passare tre settimane in vacanza senza i figli. Erano andati solo loro due,per una vacanza a base di birre,locali e tanto,tanto sesso … . Una sera,Thomas tornò dalla reception per un problema della stanza nell’Hotel Luxuri,cercando la moglie. << Amore,dove sei? >> chiese entrando in camera. Emiliè uscì dal bagno,con indosso solo una canottiera rosa perla e un paio di slip neri avorio. Abbassò lo sguardo e si toccò il ventre,ritornando sugli occhi di Thomas.
<< Brutto stronzo! Non hai mantenuto la promessa … >>
 
 
 
  
 
Thomas rimboccò le coperte alla piccola Corinne e le mise accanto il suo peluche preferito,quello rosa con il fiocco viola al collo che era di Emiliè quando era piccola. Prese il libro di favole che aveva appoggiato sul lettino e lo mise nella libreria della camera,in mezzo a tutti gli altri libri di favole. Quella sera Corinne aveva insistito perché il padre le leggesse la sua fiaba preferita,quella della bella principessa che era intrappolata nella torre e che poi veniva salvata da un principe azzurro,facendosi crescere i capelli a dismisura. “Mi ricorda tanto come Violetta diceva di essere …”penso il ragazzo mentre leggeva il libro. Prese dei vestiti che erano sparsi per la stanza e li mise apposto,accuratamente ripiegati sulla sedia,e alcuni giocattoli che erano sparsi sul pavimento li mise tutti dentro la grande cesta a forma di pesce rosso. << Papà, >> chiese ad un certo punto la piccola guardando il padre negli occhi,<< Come mai la mamma non è venuta a darmi la buonanotte? >> continuò Corinne mentre si sistemava meglio nelle coperte. Thomas sorrise e le accarezzò i ricci ribelli rossi (che aveva prontamente ereditato dalla madre) e rispose,con un sorriso sulle labbra: << E’ molto stanca,tesoro. Ha lavorato tanto con gli X men ed ha voluto subito andare a dormire! >>. La piccola tele trasportatrice annuì con la testa e si sdraiò sul letto,dando le spalle al muro e osservando negli occhi il padre,che le accarezzava i bellissimi ricci.

<<  Ti voglio bene papà!  >> disse la piccola mentre sprofondava con la testa nel comodo cuscino rosso e cadeva letteralmente tra le braccia di Morfeo. Lui le diede un dolce bacio sulla fronte e disse: <<  Anche io,tesoro mio. Buona notte,tesorino di papà!  >>. Detto quello,spense la luce della lampada che era sul comodino ed uscì dalla stanza,chiudendosi la porta alle spalle. Percorse il grande corridoio e arrivò fino alla sua camera,aprendo subito dopo la porta. La prima cosa che fece fu volgere uno sguardo alla donna nel suo letto. Emiliè era sdraiata sul materasso,con indosso solo una maglietta inguinale color cremisi (che si abbinava perfettamente ai suoi capelli) e i ricci legati in una coda di cavallo bassa. Era intenta nella lettura di un romanzo rosa,che lei e la sua migliore amica Violetta avevano comprato in una libreria molto famosa di Buenos Aires.

Alzò per un attimo lo sguardo dal libro,incrociando quello del neo marito,sorridendogli. Thomas ricambiò il sorriso e si tolse la camicia azzurra,indossandone una più comune color grigiastro. << E’ così bello quel libro? >> chiese retorico mentre indossava i pantaloni di felpa neri che usava a dormire. Emiliè di limitò ad annuire vigorosamente con la testa e a tornare alle pagine del suo amatissimo libro. << E di cosa parla? >> continuò lui sedendosi sul letto accanto alla donna,e dandole un romantico bacio a stampo. << Parla di un amore un po’ impossibile. Lui è un ricchissimo miliardario americano,vedovo da anni,fidanzato con una donna cattiva e ricca e con una figlia adolescente. Lei invece è una donna bella,solare e spiritosa,di qualche anno più giovane di lui ed è la sorellastra della moglie di lui. >> rispose Emiliè riassumendogli la trama. << Wow. Non sapevo avessero fatto addirittura un libro sulla storia di Angie e German! >> notò Thomas facendo ridere la compagna e ribaciandola.

Si decise a dire quello che volevo rivelargli da tempo … non poteva continuare a tenersi dentro quel desiderio … si,era giunto il momento di dirglielo! << Amore,devo dirti una cosa … >>. Sul volto della ragazza comparve un espressione preoccupata,ma lui la rassicurò subito,prendendole le mani e accarezzandole dolcemente la guancia. << Io voglio un bene dell’anima a Corinne ma è da un po’ che ho questo pensiero che mi tormenta … vorrei tanto che la famiglia si allargasse e che diventassimo in quattro … quindi … >>. Quelle parole non riuscivano ad uscirgli dalla bocca. Non riusciva  a capire come mai non riuscisse a pronunciare quelle semplici  otto parole. Ma Emiliè aveva già capito cosa voleva dire e lo precedette,chiedendo: << Sei sicuro? >>. << Si. Vorrei dare una sorellina o un fratellino a Corinne  e Xavier …. >>. Rapidamente,le labbra di Emiliè furono sulle sue alla ricerca di un interminabile bacio e le loro mani vagavano sui loro corpi alla ricerca dei bottoni e dei lembi dei loro abiti.
 
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NOVE MESI DOPO
 Un ansioso Thomas Herèdia camminava ansiosamente per tutta la sala d’aspetto dell’ospedale. In sala con lui c’erano Violetta,Leon,Tamara e il signor Roberto,che aveva consumato già cinque sigarette per l’ansia che stava provando. Thomas,ormai stanco di aspettare e desideroso di vedere la moglie,fermò la prima infermiera che vide. << Scusi,quanto tempo ci vuole prima che mia moglie sia pronta? >> chiese lui impaziente torturandosi le mani,segno inequivocabile che era nervosissimo. La donna sorrise e rispose: << Ancora qualche minuto. Abbiamo dovuto chiamare in sala il cardiologo per un problema … >>. All’udire del nome “cardiologo” tutti nella sala sbiancarono e assunsero un espressione al quanto preoccupata. << Cardiologo?!? Perché avete chiamato un cardiologo!?!? >> quasi strillo Thomas per l’agitazione. L’infermiera lo calmò dicendo che era tutto apposto e che non doveva preoccuparsi,il dottore era stato chiamato solo per verificare la sanità del bambino. Lui però non preferì entrare in sala e decise di rimanere fuori con Corinne e Xavier,mentre in sala con la donna entravano Vilu e Roberto. Thomas invece si sedette su uno dei seggiolini blu della sala d’aspetto,tenendosi la testa tra le mani,visibilmente preoccupato.  Leon gli mise amichevolmente una mano sulla spalla. << Come mai sei così preoccupato? Avete avuto già due figli! >> chiese lui abbastanza stranito mentre teneva in braccio la piccola Dakota.

Passarono due,tre,cinque minuti ma niente. Sembrava che il piccolo Herèdia non si decidesse a venire fuori. Poco dopo,due pianti sommessi uscirono dalla sala parto,dando segno che erano nate … due gemelle … . Thomas corse verso la stanza dove Emiliè era stata messa e ci entrò,ansioso. Seduta sul letto,la rossa cullava allegramente due fagottini dai capelli rossi e gli occhi verdi,che poppavano sereni dai suoi seni. << Thomas,guardale … sono bellissime … >> disse la donna dolcemente mentre dava un bacio sulla fronte a uno delle due bambine. << Come le chiamiamo? >> chiese lui prendendone una tra le braccia e iniziando a cullarla. << Lei è Cassandra,mentre lei Irene. >> disse indicandole.  << Che poteri anno?  >> chiese ancora dando un bacio sulla guancia a quella che teneva in braccio,ossia Cassandra. Emiliè ci pensò sopra e poi rispose: << Beh,se io comando gli oggetti,Xavier è un telepata e Corinne una tele trasportatrice … loro potrebbero essere di tutto … >>. Toccò per un secondo la pelle di Irene e la trovò dura al tatto e anche piuttosto forte. Poi guardò negli occhi Cassandra e notò che la piccola aveva un potere piuttosto speciale,ossia quello di comandare le persone al proprio volere. << Direi che Irene è capace  di trasformare la sua pelle in diamante e Cassandra è una ipnotizzatrice di primo ordine.  >>. Erano davvero delle bambine splendide,identiche in tutto e per tutto ad Emiliè,eccetto Cassandra,che stranamente aveva ereditato un occhio verde smeraldo e uno castano tendente al nocciola. Sul loro collo spiccava un piccola voglia a forma di fulmine,identica a quella di Emiliè,Corinne e Xavier. << Promettimi una cosa! Niente più figli! >> disse la donna incrociando le sue mani e baciandolo a stampo. Thomas annuì vigorosamente.
 
 
TRE MESI DOPO
Dopo il parto,Thomas aveva deciso di portare Emiliè a Formentera,per passare tre settimane in vacanza senza i figli. Erano andati solo loro due,per una vacanza a base di birre,locali e tanto,tanto sesso … . Una sera,Thomas tornò dalla reception per un problema della stanza nell’Hotel Luxuri,cercando la moglie. << Amore,dove sei? >> chiese entrando in camera. Emiliè uscì dal bagno,con indosso solo una canottiera rosa perla e un paio di slip neri avorio. Abbassò lo sguardo e si toccò il ventre,ritornando sugli occhi di Thomas.
<< Brutto stronzo! Non hai mantenuto la promessa … >>
 
 
 
  
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