Flashfic [336 parole]
Fase 1
Un passo e poi due
Il tuono delle scarpe sul cemento
E poi il silenzio
Mi sei sempre piaciuto, dalla prima volta che ci siamo incrociati nel corridoio sciablo verde pallido della scuola.
Ho sempre odiato quei muri scrostati, ricordano un edificio abbandonato. La scuola però è piena di persone.
Tu neanche mi hai vista quel giorno, io ti ho sorriso e mi sono sentita stupida, sorridere al vuoto. Sono invisibile.
Fase 2
Gli sguardi
La conoscenza lenta di te
E poi lo studio
Giudici di spettacoli teatrali: il compito della professoressa di letteratura. Tutta la classe doveva partecipare. A quanto pare la tua professoressa si era messa d'accordo con la mia, c'eri anche tu.
Quel giorno però tu mi vidi, sì perchè ho notato quel nostro scambio di sguardi imbarazzato.
Fase 3
Il confronto
Le tue opinioni, il tuo passato
E poi il mio
Pensavo fossi diverso da come ti sei rivelato di essere, pensavo fossimo perfetti insieme, invece eravamo l'opposto: tu bianco e io rosso, tu ricco e io povera, tu sport e io poesia.
Ma gli opposti si attraggono, no?
Fase 4
Le confessioni
Le risate di leggero imbarazzo
E poi i sorrisi
"Mi piaci." mi dicesti quel fatidico giorno.
Sorrisi imbarazzato e io ti abbraccia stretto. "Anche tu.".
Fase 5
La routine
La voglia di vederti ogni giorno
E poi la complicità
La mattina non vedevo l'ora che finisse la scuola per poterti vedere alla fermata dell'autobus, andare in centro a mangiare e ridere fregandocene delle occhiatacce delle coppie di anziani che passeggiavano tranquilli.
Fase 6
La dipendenza
L’attesa del tuo arrivo imminente
E poi la paura
Senza di te non vivevo. Aspettavo ore col cellulare in mano che tu chiamassi e dicessi "Tranquilla, tra due minuti sono sotto casa tua.".
Non sei mai stato bravo a mantenere promesse, e sei un ritardatario cosmico.
Un giorno ti vidi abbracciato ad una ragazza, ma coraggiosamente feci finta di niente.
Fase 7
La crisi
La certezza che nulla è com’era
E poi la delusione
Decisi di parlatene, tu ti rifiutavi e negavi tutto.
Perchè mentirmi se tutto è evidente?
Lasciami andare avanti, ti prego, non legarmi a te.
Fase 8
L’allontanamento
Un lento scivolare via da noi
E poi basta
E poi basta. Il vuoto freddo del mio cuore spezzato.
Un passo e poi due
Il tuono delle scarpe sul cemento
E poi il silenzio
Mi sei sempre piaciuto, dalla prima volta che ci siamo incrociati nel corridoio sciablo verde pallido della scuola.
Ho sempre odiato quei muri scrostati, ricordano un edificio abbandonato. La scuola però è piena di persone.
Tu neanche mi hai vista quel giorno, io ti ho sorriso e mi sono sentita stupida, sorridere al vuoto. Sono invisibile.
Fase 2
Gli sguardi
La conoscenza lenta di te
E poi lo studio
Giudici di spettacoli teatrali: il compito della professoressa di letteratura. Tutta la classe doveva partecipare. A quanto pare la tua professoressa si era messa d'accordo con la mia, c'eri anche tu.
Quel giorno però tu mi vidi, sì perchè ho notato quel nostro scambio di sguardi imbarazzato.
Fase 3
Il confronto
Le tue opinioni, il tuo passato
E poi il mio
Pensavo fossi diverso da come ti sei rivelato di essere, pensavo fossimo perfetti insieme, invece eravamo l'opposto: tu bianco e io rosso, tu ricco e io povera, tu sport e io poesia.
Ma gli opposti si attraggono, no?
Fase 4
Le confessioni
Le risate di leggero imbarazzo
E poi i sorrisi
"Mi piaci." mi dicesti quel fatidico giorno.
Sorrisi imbarazzato e io ti abbraccia stretto. "Anche tu.".
Fase 5
La routine
La voglia di vederti ogni giorno
E poi la complicità
La mattina non vedevo l'ora che finisse la scuola per poterti vedere alla fermata dell'autobus, andare in centro a mangiare e ridere fregandocene delle occhiatacce delle coppie di anziani che passeggiavano tranquilli.
Fase 6
La dipendenza
L’attesa del tuo arrivo imminente
E poi la paura
Senza di te non vivevo. Aspettavo ore col cellulare in mano che tu chiamassi e dicessi "Tranquilla, tra due minuti sono sotto casa tua.".
Non sei mai stato bravo a mantenere promesse, e sei un ritardatario cosmico.
Un giorno ti vidi abbracciato ad una ragazza, ma coraggiosamente feci finta di niente.
Fase 7
La crisi
La certezza che nulla è com’era
E poi la delusione
Decisi di parlatene, tu ti rifiutavi e negavi tutto.
Perchè mentirmi se tutto è evidente?
Lasciami andare avanti, ti prego, non legarmi a te.
Fase 8
L’allontanamento
Un lento scivolare via da noi
E poi basta
E poi basta. Il vuoto freddo del mio cuore spezzato.
Credit: Le fasi umane- Arcalimon
(Solo le parti scritte con un font più piccolo).
(Solo le parti scritte con un font più piccolo).