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Autore: GirlOnFire    03/04/2013    3 recensioni
Dal testo:
"L'aveva lasciata andare. L'aveva lasciata andare come si lasciano le prime occasioni dei saldi per aspettare un prezzo più basso, una svendita migliore. L'aveva lasciata andare come si lasciano i fiori in un vaso senza cure per giorni, ad appassire.
L'aveva lasciata andare, e Santana aveva continuato a vivere, come faceva sempre perché non si abbatteva di fronte le avversità, lei camminava a testa alta senza lacrime ad appannarle quegli occhi scuri segnati da profonde cicatrici che riportavano al suo cuore; un cuore che aveva donato con i ricordi e le promesse e le farfalle nello stomaco mesi prima a Brittany."
Genere: Angst, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana, Quinn/Santana
Note: AU, Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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L'aveva lasciata andare. L'aveva lasciata andare come si lasciano le prime occasioni dei saldi per aspettare un prezzo più basso, una svendita migliore. L'aveva lasciata andare come si lasciano i fiori in un vaso senza cure per giorni, ad appassire.
L'aveva lasciata andare, e Santana aveva continuato a vivere, come faceva sempre perché non si abbatteva di fronte le avversità, lei camminava a testa alta senza lacrime ad appannarle quegli occhi scuri segnati da profonde cicatrici che riportavano al suo cuore; un cuore che aveva donato con i ricordi e le promesse e le farfalle nello stomaco mesi prima a Brittany. Aveva scelto il cervello sopra il cuore, perché quel cuore che aveva dimenticato anche come battesse davanti a quegli occhi chiari o al solo sentire le sue parole non c'era più, o almeno non lo riconosceva, come fosse un'organo non suo che però la aiutava ancora a vivere. L'avrebbe rigettato se avesse potuto, non le serviva, aveva ormai scelto la ragione, la razionalità e la praticità senza più lasciare spazio al suo subconscio, all'impulsività che tanto l'aveva caratterizzata.
Aveva scelto Quinn, che le dava sicurezza e stabilità, che era la sua migliore amica e che poteva amare. Amare, ma mai nel modo in cui avrebbe fatto con Brittany.
Le due Cheerios che camminavano per i corridoi del McKinley, mignolo nel mignolo, non si erano mai lasciate abbattere da niente e nessuno, cercando sempre un modo di stare assieme, ma alla fine del quinto anno della Latina, la lontananza aveva vinto contro il loro amore. Santana non riusciva più a dover sopportare di poter vedere la biondina solo il weekend, e in quei momenti la sentiva sempre così stranita che si era convinta ci fosse un altro, qualcuno che per lei non sarebbe mai andato bene e che in seguito scoprì che era Sam Evans.
La gelosia verso il biondo la accecò, avrebbe lottato per riprendersela, avrebbe fatto capire a Bocca di Trota a chi davvero apparteneva la Pierce che però si sentiva bene tra le braccia dell'ex-spogliarellista. Fu allora che ritrovò l'altra amica di sempre, Quinn, o meglio che si accorse di lei.
Una sera andarono tutti a ballare e la Fabray, leggermente brilla e probabilmente sentendosi sola, si era lasciata andare un po' troppo con la Lopez che la stringeva tra le braccia nei lenti e si strusciava contro nelle canzoni più movimentate. Gli occhi della piccola Pierce erano su di loro e Santana li poteva sentire anche senza doverli fronteggiare perché se l'avesse fatto tutti i pezzi della sua maschera di menefreghista e superiore si sarebbero frantumati e lei non poteva permetterselo. Tirò così Quinn verso i bagni del locale e iniziò a baciarla con foga, a passarle le mani sotto la gonna e infilarle dentro le sue mutandine solo per avere un colpo caldo contro il suo, solo per sentire com'era di nuovo il suo nome pronunciato da qualcuno che la amava, anche se in maniera diversa da quello della ex-ragazza.
La Fabray, dal canto suo, aveva voglia di sperimentare, di provare se anche una ragazza avrebbe potuto darle lo stesso piacere di un uomo. Sentiva che mancava qualcosa, ma la lingua della mora, sostituita alle dita che erano penetrate in lei senza preavviso qualche minuto prima, la soddisfaceva appieno. Ovviamente, l'ex beniamina della Sylvester provò a ricambiare il favore, a non far pensare la Lopez, a mandarla fuori di testa ma quando quella abbasso lo sguardo sui capelli oro dell'amica, l'unica cosa che le venne in mente fu Brittany.
E fu così anche per le volte successive. All'inizio le due avevano intrapreso quella relazione saffica basandosi solo sul sesso, ma man mano che i mesi passavano, Santana si sentiva quasi in dovere di dare di più alla bionda, quel di più che Quinn le dava già facendola sentire bene ed apprezzata.
Ci stava riuscendo, ad amare a suo modo, provando e riprovando a tramutare l'amore fraterno in qualcosa di più e quando aveva iniziato di nuovo a sentire le farfalle nello stomaco quando ero tornata un pomeriggio a casa, abbracciando la sua ragazza di spalle, mentre cercava i cereali Lucky Charms, si ritrovò invece Brittany che le puntava i grandi occhi azzurri addosso.
"Sannie!"
La voce da bambina e trillante, tipica della ex fu un colpo al cuore per la Lopez, un cuore che aveva ripreso a battere veloce. Le girava la testa, si sentiva quasi male da come il suo corpo stesse reagendo a quel contatto e quando la biondina le diede un bacio sulle labbra, casto e che le ricordava il liceo, la Latina scoppiò a piangere.
""San.. cos'hai? Hai visto per caso i folletti cattivi uscire dalla scatola dei cereali?"
Come poteva una ventenne essere così candida, pura e aver serbato quell'innocenza tipica dei bambini? Come poteva davvero non accorgersi che mentre lei sentiva le gambe traballare, facendola cadere a terra, con le mani sul volto, a nascondersi, non capire che era lei il folletto cattivo nella sua storia? Si era sentita abbandonata, rimpiazzata e buttata via dalla ragazza ma lei non se n'era neanche accorta. Aveva ricominciato una nuova vita, una nuova relazione e l'aveva fatto anche Santana per ripicca quasi, affezionandosi poi davvero a tutte quei piccoli dettagli che aveva costruito giorno dopo giorno con Quinn, ma adesso.. adesso stava di nuovo sprofondando, adesso avrebbe dovuto uccidere le farfalle con il pesticida, avrebbe dovuto far smettere al cuore di battere veloce e metterlo in slow motion quasi, ma non riusciva, non davanti a Brittany che si abbassava e le accarezzava i capelli e la stringeva forte.
"Ci sono qui io Sannie, non vado da nessuna parte..."
Una voce calda e più matura l'avevano svegliata da quel sogno, due braccia non esili quanto quelle della Pierce la stringevano e Santana capii che quella maschera, di quella notte, l'avrebbe portata fino alla tomba mentre chiedeva alla Fabray di sposarla.
   
 
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