Passarono ancora due giorni prima che una delle  due ragazze si svegliò. Era quella dai capelli blu. In quel momento c’erano Bra e Goten. Quasi ringraziarono la ragazza, infatti nel silenzio aleggiava un silenzio assai imbarazzante.

Dapprima  fece un movimento impercettibile, poi mugugnò. A quel punto i ragazzi chiamarono gli altri.

Dopo il gemito aprì pian piano gli occhi.

“Dove mi trovo?” disse dopo aver ripreso coscienza, “sta tranquilla cara, sei al sicuro, sei atterrata sul nostro pianeta e noi ti abbiamo soccorso, io sono Bulma”. Disse l’azzurra.

“Oh allora grazie.” Poi vide la sorella.

“Rachele, come sta mia sorella?” “bene credo bene, ma chi siete? Da dove venite?” “io sono Astrid  e lei è Rachele, veniamo da Zanzib, non so dirti se è lontano visto che non so quanto sia durato il viaggio…” “ma come mai eravate svenute?” “non eravamo svenute ma addormentate, infatti devi sapere che noi siamo le eredi al trono di Zanzib, purtroppo nostra madre è morta, e ha preso il trono nostro zio, fra un anno dovremmo salire al trono, ma la situazione è diventata troppo pericolosa, quindi siamo scappate. Abbiamo portato le provviste fra cui una bottiglia che ci era stata donata dai cittadini, probabilmente era in realtà di nostro zio che non vuole perdere il trono e che voleva toglierci di mezzo dopo averci addormentato,  l’abbiamo bevuto e ci siamo addormentate…”.

“Quindi avete 17 anni?” “esatto…”.

Astrid aveva degli occhi  verde smeraldo bellissimi, ma si leggeva un’enorme tristezza.

Prima che Rachele si svegliasse passarono altri due giorni, poi aprì i suoi occhioni azzurri, anche questi diversi dalla sorella.

Anche quella volta c’erano Goten e Bra, con la compagnia di Astrid che rimaneva costantemente affianco alla sorella. Senza mangiare, ne bere. Una volta svegliata Astrid , Pan si era rifiutata di fare la guardia, e convinse pure Trunks a fare lo stesso.

“Rachele, oh Rachele!” disse Astrid mentre correva ad abbracciare la sorella “Astrid, ma dove siamo? “Ora non importa ti spiegherò tutto dopo… qui sono tutte belle persone, ci hanno soccorso quando la navicella è atterrata”.

“Ciao, io sono Bra e lui è Goten”, la violetta incrociò gli occhi con Goten e sentì uno strano brivido percorrerle la schiena.

“Bra ma tu hai un fratello?” “si Astrid, scusa se non si fa vedere… ma è sempre occupato…”, non se l’era sentita di dirle che la sua ragazza, nonché migliore amica, non voleva che lui la incontrasse per paura della bellezza della ragazza, ma questo era un segreto fra amiche che la ragazza non si sentiva di rivelare.

Quando le due ragazze si furono completamente ristabilite, Bulma decise di organizzare una festa in onore delle sorelle.

“Bra ma noi non abbiamo niente di adatto, ci siamo portate poco da Zanzib” chiese Rachele all’azzurra, con cui va molto d’accordo “è la domanda che aspettavo, andremo a fare shopping! Oggi non posso, ma domani è la giornata perfetta!”.

Il giorno dopo le tre ragazze andarono in centro e fecero scorta di vestiti.

Al loro passaggio tutti si giravano per vedere le due sorelle, con i loro capelli molto particolari.

“Grazie mille Bra appena possibile ti ridiamo i soldi” disse Astrid “ma figurati, non c’è nessun problema, vedrai domani alla festa farete un figurone con i vestiti che abbiamo comprato.

Quel pomeriggio Bra uscì pure con Pan.

“Allora Bra, come sono le due aliene?” “per favore non chiamarle , sono simpatiche, Astrid è più timida e introversa, mentre Rachele è molto estroversa, Astrid poi sembra ancorata al passato, mentre Rachele non l’ha dimenticato però cerca di andare avanti… ma non devi aver paura che qualcuna ti porti via Trunks, quindi domani sera comportati bene!” “se lo dici tu…”.

I preparativi per la festa iniziarono fin dal mattino, la cucina e il salone erano pieni di gente che addobbava e cucinava.

Nelle camere invece, sono i ragazzi a prepararsi, con docce, maschere per rendere il viso perfetto, e per Bra, addirittura l’intervento di un parrucchiere, per acconciarle i lunghi capelli azzurri.

La giornata volò, e arrivò presto l’ora di scatenarsi.

La sala era addobbata da nastri di tutti i colori, in più un enorme striscione con scritto “Benvenute Astrid e Rachele”, in più mille stuzzichini, serviti su un enorme tavolo.

Le due sorelle rimasero estasiate da come era stata addobbata la sala, e estasiati rimasero anche Trunks e Goten quando arrivarono le due sorelle, Rachele portava una maglia a mezze maniche scollata, con una mini gonna del colore dei capelli, per scarpe delle ballerine bianche e viola.

I capelli erano lasciati sciolti, con i boccoli che le circondavano il viso. Gli occhi non truccati e sulle labbra un semplice lucida labbra.

Astrid invece porta anche lei una maglia a mezze maniche rossa, jeans a pinocchietto e ballerine rosse. I capelli piastrati e raccolti in una coda alta, lasciando una sola ciocca ad accarezzarle il volto.

Con la matita e il lucida labbra.

Affianco a loro Bra, in un vestito corto rosa, i capelli in una pettinatura  indescrivibile, e le scarpe del colore degli occhi e dei capelli.

“Venite, vi presento mio fratello e la sua ragazza, nonché mia migliore amica, ecco li”.

“Ciao Trunks, Pan, loro sono Astrid e Rachele, Astrid Rachele loro sono Trunks e Pan”, Trunks strinse subito la mano alle due ragazze, Pan esitò ma dopo un calcio negli stinchi dell’amica fece lo stesso, cercò poi di fare il sorriso più convincente.

“Ciao ragazze” ad unirsi al gruppetto fu Goten. “Bra, tua madre ha organizzato la festa stupendamente, mi fa sentire a casa” disse Astrid “ha ragione” aggiunse Rachele “mi fa piacere… allora che facciamo balliamo?”, così si spostarono sulla pista.

Goten si avvicinò a Rachele, e si mise a ballare vicino alla ragazza che non disse nulla, pian piano i loro corpi si avvicinarono, sfiorandosi, attratti da una forza a loro sconosciuta.

Trunks voleva fare lo stesso con Astrid, che intanto stava ballando con la sorella, ma sapeva che, se ci avrebbe provato sarebbe stato linciato dalla fidanzata.

“A volte è dura essere fidanzati…” penso il lilla.

“Io vado a prendere qualcosa da mangiare” disse Goten a Rachele, lei fece segno di non aver capito, quindi lui le indicò il tavolo, lei fece segno di aver capito e lui di allontanò.

Rachele si avvicinò a Bra e alla sorella, la prima le lanciò un occhiata che in pratica significava “vedo che hai fatto conquiste, complimenti” alla quale rispose “ehm già… ma per ora non voglio fidanzati” al che annuì.

La festa finì Pan sarebbe rimasta a dormire con Bra, e furono invitate pure Rachele e Astrid, che accettarono di buon grado.

Nella stanza di Trunks invece fu ospitato Goten.

“Pan, tu e Trunks da quanto state insieme?” chiese Astrid alla brunetta, “da due mesi più o meno” rispose “siete una bella coppia” continuò “grazie” Pan ormai si era convinta che nessuna delle due ragazze le avrebbe rubato Trunks e si tranquillizzò. Ma un po’ di paura, che quelle due ragazze fossero una minaccia le rimase.

Andarono avanti a parlare fino alle quattro di mattina, poi si addormentarono esauste.

Nella stanza di Trunks si fece lo stesso, ma si parlò d’altro…

“Ho visto che ti sei scatenato con Rachele…” “già, era fantastica questa sera… ma non credo ci proverò per ora, dopo tutto quello che ha passato, non credo neanche che ci starebbe…” “che ne sai, magari ha bisogno di coccole…” “simpatico! Io non pensavo a quello! Comunque e meglio non rischiare… devo aver pazienza. Ho visto che stasera la tua fidanzatina non ti ha lasciato neanche andare in bagno! Poi ha fulminato con lo sguardo Aastrid e Rachele, secondo me ha paura che ti portino via da lei… si, me lo aspetterei dalla mia cara nipotina!” “tu sei totalmente andato, perché dovrebbe pensarlo! Mica le ho guardate in modo malizioso… non l’ho fatto vero?” “No stai tranquillo!”.

Ecco il secondo capitolo!!! Spero vi sia piaciuto anke questo… grazie x le recensioni, mi raccomando continuate…

Fino a sabato nn aggiornerò xkè vado cn la scuola x tre giorni a Roma… a sabato!!!

Bax lina