03/04/2013
5 recensioniCome va? Lo so, come inizio è stupido, ma iniziamo con qualcosa di semplice. Mi mancate un sacco. È vero, non vi ho mai conosciuto, ma il solo non vedervi vicino a Paul e Ringo, mi fa piangere.
Inizio col dire che sono pazza dei Beatles. Vi chiederete come voi, quattro ragazzi, mi abbiano cambiato così tanto la vita. Bè, avete fatto delle canzoni molto belle, che fra cent’anni la gente ascolterà ancora. Le vostre canzoni mi aiutano. Davvero. Quando sono triste le ascolto a tutto volume nella mia camera dove in ogni angolo c’è una vostra foto. Io le guardo e sorrido.
I Beatles mi hanno cambiato la vita ma solo chi è pazzo come me lo può capire. Infatti tutti mi chiedono come possa essermi innamorata di una band di cinquant’anni fa. Bè, non lo so. Anche se voi vivete ancora nello spirito di chi crede e vi ama.
Caro John,
L’unica cosa che posso dire è che sei una persona a cui la vita è stata tolta troppo presto. 8 dicembre 1980. Una data che rimarrà per sempre nella mia testa.Eri il primo a parlare di pace e amore e invece sei stato assassinato. Pensavi che l’amore fosse la soluzione contro i conflitti,ma invece non ha funzionato con te. Purtroppo quella sera nessuno ti poteva salvare. Nemmeno Yoko che era praticamente incollata a te. Quattro colpi di pistola e la tua vita è finita. Quando penso alla tua morte, nell’amore e nella pace ci credo molto poco. Mi sembra tutto inutile pensando alla tua morte. Ma non è colpa tua. È colpa di quel bastardo che ti ha ucciso,che spero vada all’inferno. Spero anche che tu sia stato felice. Una volta hai raccontato che un giorno quando eri a scuola la maestra ti chiese di scrivere su un foglio quello che volevi fare da grande. Tu hai scritto: “Essere felice”. La maestra ti disse che non avevi capito la domanda e tu di tutta risposta le dissi che in realtà era lei a non aver capito niente della vita. John, spero davvero che tu sia stato felice nei tuoi quarant’anni di vita. Mi machi troppo John.
Ciao George,
sei sempre stato uno dei miei preferiti. Anche se non scrivevi canzoni così velocemente come John e Paul, penso che le tue siano le più belle. Io ti chiamo il “genio incompreso”. Bè, è proprio così. Mi piaci un sacco, tanto che faccio sogni romantici con te. Tanti miei compagni mi chiedono come possa essermi innamorata di te. Ma che si facciano i loro affari, e mi lascino sognare!
Come John la tua vita è finita troppo presto. I miei amici mi ricordano ogni giorno che voi non ci siete più. Io mi innervosisco e mi arrabbio, ma dentro soffro molto. Soffro davvero tanto. Ma nessuno se ne accorge, visto che continuano a ricordarmelo. Reagisco male, ovvero urlando contro le persone che mi vogliono infastidire con questa storia; e questo mi dà fastidio. Vorrei piangere. Ma non posso. Il mio carattere troppo orgoglioso me lo impedisce. Forse sono esagerata, ma non ci posso fare niente. Vi adoro così tanto. Ti adoro così tanto. Purtroppo non potrete mai ricevere questa lettera davvero,ma mi piace pensare che l’abbiate letta. Penso di non avere più niente da dire. È proprio vero: i migliori se ne vanno per primi. C’è solo un desiderio che vorrei esprimere: se davvero il paradiso esiste, io voglio che voi due stiate vicino a me. Anche se magari non capirei niente di quello che direste, mi piace pensare che al mio risveglio in cielo, voi sarete lì a dirmi “Ciao”. Ci sarete davvero? E chi lo sa. Lo spero. Spero ci sarete John e George. O come preferisco dire: spero ci sarete, “angeli più belli del paradiso”.
Con affetto una vostra grandissima fan