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Autore: zigo_puff    23/10/2007    7 recensioni
Storia di un amore impossibile, tra una semplice ragazza e il suo defunto ragazzo, il quale non le dà pace e ogni notte torna da lei.

Le faceva un po’ impressione baciare la mano di un morto. Piano piano, col calore delle sue labbra, riuscì a riscaldargli per qualche secondo le dita blu. Lui sorrise. Dio quanto le mancava quel sorriso...

Genere: Romantico, Triste, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Toc toc.
Il solito rumore di nocche sul vetro, la solita ora, la solita faccia alla finestra. Una faccia bluastra, un taglio presso l’occhio, sorriso sdentato, occhi profondi. Il solito controllo per accertarsi che i suoi dormissero. Poi poté aprire la finestra e far entrare quella strana persona. era notte fonda. In tutta la cittadina solo lei e lui sono svegli. Lui le prese la mano. Anne sentì che era fredda, ghiacciata. Ma non importava: ciò che importava è che era sua. La avvicinò alle sue labbra e la baciò, delicatamente. Le faceva un po’ impressione baciare la mano di un morto. Piano piano, col calore delle sue labbra, riuscì a riscaldargli per qualche secondo le dita blu. Lui sorrise. Dio quanto le mancava quel sorriso. La sua faccia morta le si avvicinò, la baciò e un brivido di gelo le discese lungo la schiena. A poco a poco lui la spogliò, con movimenti impacciati e meccanici. Lei gli tolse con delicatezza i suoi vestiti stracciati, facendo attenzione a non toccargli il suo squarcio sul petto. Lei si sdraiò sul letto e lui le viene sopra, continuando a baciarla. Anne poteva sentire fuoco dentro di sé, passione. Lui non sentiva niente. Il suo corpo era morto e il suo cuore non batteva più da tempo. Eppure, dopo la morte, non aveva smesso di venire da lei a trovarla per passare qualche momento con la ragazza che amava come mai è possibile amare qualcuno, la ragazza per cui perse la sua vita.

Simon sentiva un vento gelido entrargli nella pelle. Mai aveva provato una sensazione così emozionante. “Vieni, mamma, guarda! La statua della libertà!” così diceva, mentre il traghetto si avvicinava alla costa americana. La famigliola, composta da lui, suo fratello e sua madre, scese a piedi dal ponte della nave. Si ritrovò a New York, la città da loro tanto sognata.
All’inizio Simon aveva avuto difficoltà ad ambientarsi in quell’ambiente così diverso da quello al quale era abituato lui. Dopo un po’ di tempo si costruì una reputazione, si fece nuovi amici. Erano i classici sfigatini secchioni, con cui però si trovava benissimo. La sua intelligenza gli permetteva di andare bene a scuola senza impegno. La sua vita andava favolosamente, finchè sua madre non morì di malattia. Da quel giorno in poi la sua vita cambiò profondamente. Iniziò a frequentare un brutto giro, di drogati sballati. Perse le poche cose che aveva: i suoi veri amici e suo fratello, il quale, vedendolo conciarsi così, partì da solo per il Sud-America, abbandonandolo a sé stesso all’età di 16 anni.
Passò un anno d’inferno, a drogarsi come un dannato, a fare la bella vita e a non andare mai a scuola. Questa vita continuò così per un certo periodo di tempo, finché un giorno, passando di fianco alla scuola per andare coi suoi amici. Diede un’occhiata a quel cortile nel quale anche lui buttava il suo tempo e vide una visione che lo lasciò a bocca aperta: una ragazza bellissima, con due lunghe trecce bionde, corpo da favola, che studiava tranquillamente. Improvvisamente, accortasi di essere osservata, sollevò il capo e sorrise a Simon.
Lui passò il resto della giornata a pensare a lei, al suo sorriso. il giorno seguente passò di nuovo di fianco alla scuola, e lei era ancora lì, ma stavolta con un’amica a parlare e ridere. Avendo notato ancora quegli occhi insolenti sul suo corpo, la ragazza sbuffò e si allontanò, stufa di essere fissata in modo tanto evidente. Lui allora aspettò la fine dell’intervallo e si intrufolò nel cortile dell’edificio di soppiatto. L’aspettò vicino all’ingresso. Lei uscì da scuola al suono della campanella, e ancora si trovò in faccia quell’insopportabile ragazzo. Fece finta di non vederlo e proseguì per la sua strada. Lui la inseguì, poi, dopo averla raggiunta, la afferrò per un braccio e la girò verso di sé. Se fosse stato in sé stesso, non avrebbe certo fatto ciò che fece in seguito, ma aveva appena fumato roba pesante e la sua mente era completamente offuscata. La avvicinò a sé. Si trovò i suoi occhi blu oceano in faccia. Per un attimo gli parve di svenire. Poi le disse, con una tranquillità incredibile:
- Credo di essermi innamorato di te
Lei lo guardò sconvolta, si liberò dalla sua presa e scappò di corsa.
Simon perse le forze e dopo qualche istante svenì, cadendo al suolo e battendo la testa.
Si svegliò dopo qualche secondo. Era per terra. Ci mise un po’ a capire dove si trovava. Poi vide la scritta “LICEO CLASSICO MONTINI”. Poi piano piano mise a fuoco gli oggetti e le persone intorno a lui. Vide il marciapiede e si accorse di essere a terra. Poi sentì uno strano solletico sul viso. Erano dei lunghi capelli biondi a causarglielo. Erano i suoi capelli. Lei era lì accanto a lui, lo guardava tacendo. Si guardarono negli occhi a lungo, senza dire una parola. Scintilla. Amore.
Lei si girò un attimo e tirò fuori dalla sua borsa un pacchetto di fazzoletti; ne estrasse uno e con quello gli tamponò piano la fronte, che sanguinava a causa della botta. Lui le prese la mano, la fermò. Se la portò alla bocca e la baciò. Incrocio di sguardi; poi lei lo distolse intimidita.
Dopo qualche minuto in silenzio, lui le parlò di sé. Le narrò la sua vita e la sua storia. Si stupì di sé stesso: stava raccontando a una sconosciuta di cui non conosceva nemmeno il nome tutti i suoi problemi. Andò avanti mezz’ora, mentre lei lo guardava tacendo, senza intervenire durante il racconto. Il suo volto mostrava un’espressione interessata. Dopo tutto il racconto, una lacrima sgorgò da quegli occhi blu e cadde sulla guancia di Simon.
- E così ora sai tutto di me…
Lei tacque.
- Tu come ti chiami?
- Anne.

***

Ragazzi, è il primo capitolo della mia prima Ff, quindi non pretendete troppo ^^
continua...
recensite please =)

  
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