I fell. 
 In love.
Again.
 I know.





È buffo, innamorarsi.
Insomma, le farfalle nello stomaco, il battito accellerato, andare in brodo di giuggole quando vedi quella persona, e sentirsi come un bambino colto con le mani nella marmellata dai genitori quando incroci il suo sguardo e si accorge che la stavi guardando, nonostante pensi di essere stato abbastanza veloce a distogliere il tuo.
Però in un certo senso è anche spaventoso.
Capita sempre quando meno te lo aspetti, con chi meno te lo aspetti.
A volte è una persona incontrata per caso sulla metro, altre è il tuo migliore amico, altre ancora è quella persona che per una volta che vi siete incontrati è stata gentile con te.
Oppure a volte è quella persona che aspetta con te l'autobus ad una fermata, e non sai se avrai mai il coraggio di parlarci nonostante tu la veda quasi tutti i giorni.
Quest'ultimo è il mio caso, e la persona in questione è un ragazzo in possesso dei più begli occhi color cioccolato che abbia mai visto, oltre che una ribelle chioma scura ed un sorriso da schiaffi.
La cosa che però mi impedisce di parlargli è che anch'io sono un ragazzo.
In queste situazioni non sai mai come l'altra persona potrebbe reagire se ti facessi avanti, quindi mi limito a rimirarlo da lontano, sperando solo che non senta quanto mi batta forte il cuore, e vivere questo mio amore in silenzio.
A volte mi sento stupido a classificarlo come amore, non conosco neppure il suo nome.
Ma ripeto, Cupido è un bastardo e colpisce quando vuole, prendendoti alla sprovvista.
 
"Ci trasferiamo a Los Angeles" dicevano. "Lì c'è sempre il sole" dicevano.
Fottuta pioggia.
Esco di casa col sole, e cinque minuti dopo mi trovo fradicio dalla testa ai piedi ad aspettare un autobus che sembra non voler più arrivare.
Ovviamente senza ombrello,perchè qui c'è sempre il sole.
Poi all'improvviso si forma un'ombra ai miei piedi e non sento più le gocce d'acqua picchiettarmi sulla testa, quindi mi giro per capire, per ritrovarmi davanti quegli occhi scuri e quel sorriso da schiaffi e il cuore che salta un battito.
Quindi col fiato che si ferma in gola, mormoro un "Grazie" in sua direzione.
"Figurati. Ah, mi chiamo Robert, comunque." sorride ancora, e ti chiedi se esista niente di più bello al mondo.
"P-piacere, io sono Jude."
 
È buffo, innamorarsi.
E in un certo senso, ti sorprende anche.
Perchè a volte è proprio quella persona che fa il primo passo.
Magari Cupido non poi è così bastardo.