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Autore: Fucking_Princess    23/10/2007    1 recensioni
Una One-Shot (spero si chiami così!) autobiografica...la mia (deprimente) situazione sentimentale in una ficcy, costituita da un unico capitolo (questo)... Spero apprezzerete...e che magari postiate qualche buon consiglio!
Genere: Romantico, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa è una ficcy autobiografica, difatti la protagonista sono io…e non solo è riportata fedelmente, ma è una situazione che sta avvenendo proprio in questo periodo. Lo scritta oggi con l’intenzione di sfogarmi, ma ne è uscita una specie di ficcy, perciò ho deciso di postarla. Non siate troppo severi nel giudicarla, vi prego…è scritta di getto, perciò se trovate qualche erroruccio non fateci caso, per favore ^^…spero apprezzerete in ogni caso.
L’ho scritta con in sottofondo “Everytime we touch, SLOW version”…che è difatti la canzone che ho riportato qui…
Buona lettura…
PS: Se avete qualche consiglio da darmi (non solo sulla scrittura o sullo stile, ma anche sulla situazione in cui mi trovo), scrivetelo pure…mi farebbe molto piacere…anche perché non ho la più pallida idea di cosa fare…
Grazie, un bacio a tutti.



‘I still hear your voice when you sleep next to me
I still feel your touch in my dreams
Forgive me, my weakness, but I don't know why
Without you it's hard to survive’

“E con oggi è una settimana che non si fa sentire.” Guardai il cellulare con aria depressa.
“Sarà tornato con la sua ex.”
“Eddai, su con la vita…che ne sai? Magari è solo molto impegnato…” Cercò di consolarmi Marta.
“No, credimi. O mi ha già dimenticato, oppure è tornato con lei.”
Ester si avvicinò a me con aria abbattuta. “Vuoi sapere quello che penso? Non sarà piacevole, guarda.”
“Dimmi.”
Sospirò e si sedette accanto a me. “Secondo me è stata solo una presa per il culo. Dall’inizio alla fine. Voleva solo divertirsi e l’ha fatto. Poi però ha visto che la cosa si stava facendo troppo grande e ha deciso di scaricarti, usando la storia che teneva ancora molto alla sua ex e voleva riprovarci.”
Io annuii.  “Lo so…so benissimo che potrebbe essere così. Ma non ce la faccio davvero più…”
“Ma non può aver detto tutte quelle cose, cioè che a lei ci tiene troppo, che gli piace eccetera, se poi non gli importa nulla di Benny!” Ribattè Marta, con il suo inguaribile ottimismo.
Ester spalancò le braccia. “Ricordati che è un ragazzo. E i ragazzi sono tutti stronzi.”
Mi alzai. “Vabè ragazze, me ne torno a casa, è tardi…”
“Ok Benny…e non ti deprimere per Luca (il nome è inventato xD NdA), non ne vale la pena…”
Feci un flebile sorriso e mi allontanai, chiudendomi la porta alle spalle.
Tornai a casa e mi misi subito a letto.
Meglio addormentarsi subito e non pensarci.
Ma una volta a letto non riuscii a dormire, e ripensai a quel mercoledì…
Erano passate solo due settimane, ma sembrava un eternità…eppure non sarei mai riuscita a dimenticare quella meravigliosa serata.

'Cause everytime we touch, I get this feeling
And everytime we kiss, I swear I could fly
Can't you feel my heart beat fast, I want this to last
Need you by my side’
 
Festa di compleanno di Marta. Lui si era imbucato…nessuno si aspettava di trovarlo lì, meno che meno io, che in fondo in fondo ci speravo.
Certo, tutto questo mi metteva in crisi: Luca mi piaceva, e tanto! Ma piaceva anche alla mia migliore amica, Giovanna.
Perciò, che fare? Aspettare che venisse lui da me, o andarci io? Giovanna se la sarebbe presa?
Alla fine non riuscii più a trattenermi e mi avvicinai.
“Ehilà! Ma che ci fai tu qui?”
“Boh…Andrea mi ha detto che c’era una festa, ed eccomi qui!”
Gli diedi una pacca sulle spalle. “Bravo, bravo…!”
“Perché? Guarda, se vuoi me ne vado!” Scherzò lui, facendo per allontanarsi.
Mi aggrappai al suo braccio. “Scemo, finiscila! Invece vammi a prendere un po’ di thè…”
“Nemmeno mi saluti e già inizi a dare ordini? Ma vergognati!”
“Ti ho salutato!”
“E io non l’ho sentito! Non mi hai dato il bacino…”
“Mamma, quanto sei pesante!” Mi alzai in punta di piedi e gli diedi un bacio sulla guancia. “Ora mi prendi il thè?”
Lui mi accarezzò i capelli e si allontanò a prendere un bicchiere di thè alla pesca.
Io lo guardai sognante. Mi piaceva, eccome se mi piaceva! Se non avessi concluso nulla quella sera, non avrei concluso nulla per tutta la vita!
“Ecco il thè, mademoiselle” Disse tornando e facendomi il baciamano.
“Ma quanto sei scemo?!” Esclamai io ridendo e abbracciandolo forte. “Però mi sei simpatico proprio per questo!”
“Lo prendo come un complimento?”
“Boh, fai come vuoi!” E gran parte della serata trascorse così…tra battutine, allusioni e risate.
Alla fine presi coraggio e lo chiamai da parte. “Mi accompagni fuori a fumare una sigaretta?” (Io, che a malapena fumo una volta ogni due mesi! XD NdA)
”Ok!”

‘Cause everytime we touch, I feel the static
And everytime we kiss, I reach for the sky
Can't you hear my heart beat so,
I can't let you go
Want you in my life’

“Brr…che freddo che fa!” Esclamò lui, una volta fuori.
“Dai, ho quasi finito…tre tiri e rientriamo. Vuoi?”
“No, grazie.” Disse sedendosi su un muretto.
Mi accomodai accanto a lui, e vidi che tremava.
“Oddio, ma tu stai congelando! Vuoi il mio maglioncino?”
“A parte il fatto che non mi entrerebbe, ma in tal caso moriresti di freddo tu.”
“Ma no…ho la camicia sotto…!” Feci per togliermelo, ma lui mi fermò.
“Invece facciamo una cosa. Abbracciami.”
Io sorrisi e lo strinsi forte. “Va meglio?”
“Decisamente.”
Rimanemmo un po’ in silenzio a guardare il cielo. Lui mi accarezzava i capelli e io gli frizionavo le braccia.
Eravamo guancia a guancia, e se mi fossi girata, sapevo ciò che sarebbe successo: da lì al bacio il passo era breve.
Lui mi sfiorò una guancia e io mi voltai.
Il mio cuore stava andando a mille e avevo le labbra secche. Vidi spuntare un sorriso a fior di labbra e lentamente si avvicinò al mio volto.
Ma…”Luca! Benny! Siete qui fuori?” Andrea ci interruppe, spuntando poco dopo dov’eravamo seduti noi.
Ci staccammo imbarazzati e lui rispose “Si, siamo qui. Ci vedi, no?”
Io mi alzai. “Torniamo dentro. Sto iniziando ad avere freddo anche io.”
Il momento ormai era rovinato, ma la serata continuò.
La passammo abbracciati sul divano a ridere e scherzare, ma baci nemmeno a parlarne…

‘Your arms are my castle, your heart is my sky
They wipe away tears that I cry
The good and the bad times, we've been through them all
You make me rise when I fall’

E poi quel Sabato, in cui tutto si chiarì e si rovinò.
Alle cinque del pomeriggio mi arrivò un sms.
“Ehy ciao, ti va di vederci oggi pomeriggio alle sei e mezza? Ti devo parlare…”
“Parlare?” Pensai tra me e me. “Bene, finalmente ci capirò qualcosa.”
Dopo Mercoledì si era comportato in maniera strana. Sembrava quasi mi evitasse.
Così alle sei e mezza andai là e dopo cinque minuti spuntò con la sua ‘600.
“Ehilà! È molto che aspetti?”
“No, tranquillo…nemmeno tre minuti!”
“Dai sali…ti voglio portare in un posto tranquillo…”
“Ok!”
Salii in macchina e mi portò in cima ad una specie di monte. Da lì si vedeva tutta la mia città, al tramonto.
Era spettacolare.
“Allora, ti ascolto.”
“Beh…ti sarai chiesta perché mi sono comportato in maniera così strana…perché dopo Mercoledì mi sono fatto sentire poco e niente…”
“A dire il vero si…”
“Beh, ecco, il problema è che tu mi piaci un sacco…”
“Beh, nessun problema allora…anche tu mi piaci!” Esclamai io, interrompendolo.
Lui fece un sorrisetto obliquo e continuò “Si, ma vedi…sono confuso.”
Lo guardai con aria interrogativa.
“Devi sapere che otto mesi fa io e la mia ex ci siamo lasciati…e adesso forse, sta rinascendo qualcos’altro…perciò, prima di mettermi con te, o comunque prima di fare qualsiasi cosa, vorrei vedere come si mettono le cose con lei. A te ci tengo troppo, e lo sai, e non voglio che il nostro rapporto sia una presa per il culo…perché potrei benissimo mettermi con te e nel frattempo vedermi con la mia ex. E non mi pare giusto.”
Annuii con aria comprensiva. Pensavo fosse tutto ok, ma non mi rendevo conto che era un addio.
“Va bene…tutto chiaro.”
“Allora amici come prima?”
“Amici come prima!” Esclamai sorridendo e abbracciandolo. Mi sentivo sicura solo tra le sue braccia.
“Non sai che peso che mi sono tolto…”
Gli sorrisi e passai la serata con lui, a ridere e scherzare.

Tutto questo è accaduto due settimane fa, e io sono ancora qui, ad aspettarlo. Ad aspettare chissà cosa, poi.
Mi sono resa conto che lui è diventato più di una semplice cotta, più di una semplice infatuazione…
Perché ogni volta che ci sfioriamo, io sento questa sensazione…
Ed ogni volta che (cerchiamo) di baciarci, giuro di saper volare…
E lui dovrebbe riuscire a sentire il mio cuore, vorrei solo questo…
E soprattutto HO BISOGNO di lui.
Spero che lo capirà…e spero che non sia solo una presa in giro.
Non posso lasciarlo andare via dalla mia vita…
Mi sa di essermi innamorata.

  
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