Please never grow
up
Era stata una giornata lunghissima quella.
Dopo la cerimonia erano andati a pranzo tutti
insieme,tutta la famiglia riunita per quella che Sebastian temeva fosse
l’ultima volta,ma dopo Adéle era uscita a festeggiare il diploma con gli amici
e lui si era sentito ancora una volta triste in quel giorno.
Così aveva lasciato il resto della famiglia a casa
ed era uscito.
Solo lui e,si lo ammetteva,una o due
birre,nonostante fosse passato da un po’ il tempo in cui si ubriacava solo per
divertimento.
Tristemente non era più un ragazzino che passava
le serate allo Scandals senza impegno ma un uomo sposato e un padre di
famiglia.
Doveva essere responsabile,sempre,e a quel
pensiero bevve un lungo sorso di birra ancora.
Quando Sebastian tornò a casa era notte fonda ma
Thad era sdraiato sul divano con la televisione accesa,probabilmente in attesa
del marito e della figlia ancora fuori.
Si voltò verso la porta,verso di lui,ma non si
dissero niente.
Come sempre,da più di vent’anni,bastò uno sguardo
per capirsi al volo e Smythe fece solo un cenno che stava a significare “tutto
bene” prima di iniziare a salire le scale diretto verso la loro stanza,a cui
però non arrivò.
Si fermò prima,a metà corridoio,quando il suo
sguardo si posò sulla porta chiusa su cui faceva bella mostra di sé il pannello
di legno tutto decorato su cui stava il nome “Adéle”.
L’avevano fatto lui e Thad quella specie di
cartello,poco prima che loro figlia nascesse,e sfiorandolo con lo sguardo si
chiese se sarebbe rimasto o se sarebbe andato via con lei.
Sospirò e spostò gli occhi sulla porta della
stanza di Julian,il suo unico figlio maschio,anch’essa chiusa,e poi su quella
accanto.
Era stranamente aperta così si
avvicinò,poggiandosi sullo stipite.
Kate dormiva,nel proprio letto,mezzo scoperta
perché neanche nel sonno stava mai ferma,i capelli ricci e scuri che le si
allargavano sul cuscino tutto intorno.
La sua piccolina di sette anni.
Nonostante non avesse con lei il rapporto stretto
che aveva con gli altri due,Katherine era comunque la piccola di casa,oltre che
la perfetta unione tra lui e Thad: nonostante fosse biologicamente sua figlia
aveva occhi e capelli color cioccolato,il fisico alto e slanciato e la pelle
candida del francese e un carattere decisamente saccente ma anche molto dolce.
Era…bhé loro figlia proprio come Dédé era una
Smythe e Jules un adorabile undicenne con la tenerezza made Harwood.
Sebastian si avvicinò al letto per rimboccarle le
coperte,ma a quel netto cambiamento della temperatura la bambina si mosse e si
stropicciò gli occhi,guardandolo un po’ intontita dal sonno.
<< Papà…che succede? >>
<< Niente tesoro… >> sussurrò lui in
risposta sedendosi sul bordo del letto e accarezzandole i capelli.
La piccola chiuse gli occhi,accoccolandosi su di
lui e l’uomo sentì il cuore stringersi dalla dolcezza di quella scena e di quel
calore.
<< Kat,promettimi una cosa >> fece
dopo un po’,nonostante la bimba fosse già nel mondo dei sogni.
Sebastian se la strinse un po’ più a sé con un
sorriso malinconico.
<< Ti prego non crescere mai >>
S.d.A.:
Piccola os che mi è venuta in mente grazie al
titolo della thadastian week di Marta :)
Avevo già deciso che presto avrei scritto
dell’altra piccola della Thadastian,Kate,dato che l’avevo creata nel primo
capitolo della week,ma poi mi è venuta in mente questa storia dal sapore un po’
malinconico e ho dovuto scriverla…
Ovviamente,cronologicamente è subito dopo il primo
capitolo di “When love is stronger than anything else”,ma credo si possa
leggere anche senza conoscere quella storia…
Spero vi piaccia :)
Nessie <3