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Autore: Salice_    04/04/2013    2 recensioni
Ryan racconta qualcosa sul suo enigmatico passato, invitando le persone a non arrendersi mai, neppure di fronte alle difficoltà più grandi che la vita ci presenta.
Song-Fiction scritta sulle note della canzone "Ti è mai successo?" dei Negramaro.
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ryo Shirogane/Ryan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ti è mai successo?

Ti è mai successo di sentirti al centro,

al centro di ogni cosa, al centro di questo universo?
Quando arriva un qualcosa nella vita in grado di portarti via
tutto ciò in cui credi,
tutto ciò per cui vivi,
ti sembra veramente di essere solo sulla faccia della Terra.
Quando vedi le persone a te più care morire davanti ai tuoi occhi
e tutte le tue certezze vacillare,
allora capisci che è giunto il momento di cavartela da solo.
E’ inutile tentare di fermare il mondo:
non si ferma ad attendere che tu raccolga i cocci del tuo cuore infranto,
quindi, tanto vale lasciarlo girare.
Arriva anche un momento
in cui realizzi che non puoi più rimanere lì,
nel luogo in cui hai trovato ali, sogni e cuore,
perché restare fa troppo male.
E allora capisci che devi andare via,
fuggire,
rifugiarti sotto un altro cielo
pur di non sentire costantemente quel dolore assordante nel petto.
Quando ti lasci tutto alle spalle
riesci poi a vedere quanto tutto ciò che la maggior parte
delle persone reputano importante sia solamente una perdita di tempo.
Chiunque è qui, a preoccuparsi delle cose che ognuno rincorre
e non se ne accorge che non sono niente.
Le cose importanti, quelle davvero importanti, sono altre,
e sono quelle che io ho perduto.
Sono quelle cose che non potrò riavere mai,
nemmeno con tutto il denaro del mondo.
 
Ti è mai successo di guardare il mare,
fissare un punto all’orizzonte e dire:
“E’ questo il modo in cui vorrei scappare:
andando avanti, sempre avanti, senza mai arrivare.” ?
A me capita spesso.
Quando mi siedo da solo, su uno scoglio, a guardare le onde scure
che si infrangono sotto di me
vorrei tanto poter sparire in quel mare,
senza la paura di poter annegare,
senza niente da perdere,
senza vincoli, senza leggi.
Senza niente che mi tenga più legato qui, a questo mondo.
Quando guardo il mare, capisco di essere veramente solo,
e nella mia solitudine mi crogiolo,
utilizzandola come ancora di salvezza.
Perché se sei solo, nessuno può farti male,
a parte te stesso.
Quando, dopo che hai perso tutto,
trovi un motivo qualunque per cui vivere,
allora sei fottuto: sei destinato a ricominciare a soffrire.
Ricomincerai, sì, e sarà doloroso,
e farà più paura che mai.
E quando ricomincerai a soffrire, allora,
verrà anche il momento in cui ricomincerai a vivere.

 

Che amore è se non hai niente più da odiare?

 
Eccomi ancora qui! Questa volta ho provato a scrivere su un personaggio che non ho mai provato a trattare: Ryan. Per me si tratta di una personalità molto ermetica e machiavellica, ma, ascoltando le parole di questa stupenda canzone dei Negramaro, non ho potuto far altro che pensare a lui.
Spero che questa piccola Song-fic vi sia piaciuta. Fatemi sapere il vostro parere, per me è molto importante!
Salice_

   
 
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