Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: Sakura Suzaku    04/04/2013    2 recensioni
Una fanfiction divertente su Kuroshitsuji ambientata a casa Phantomhive. Una One Shot per passare il tempo unendo vari personaggi in un contesto un pò bizzarro.
Genere: Comico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tutto è tranquillo a casa Phantomhive quella mattina. Ciel si trovava nel grande salone in compagnia del fido maggiordomo Sebastian. Regnava la calma finché non pervenne Grell piroettando e canticchiando allegramente lasciando il conte ed il maggiordomo di stucco. Indossava un vestito sgargiante da donna lungo fino ai piedi e si era messo in testa di fare uno spettacolo. Lo guardarono sconcertati quasi scioccati dalla sua entrata alquanto discutibile. L’uomo si fermò con un inchino davanti ai due che lo contemplarono con occhi traversi. “Quest’oggi ho cambiato look per potermi esibire meglio” disse contento. “Come sarebbe ‘per poterti esibire’?” sbottò Ciel “Sì, mi esibirò! Ho già pensato a tutto…” iniziò a parlare La sua spiegazione venne bruscamente interrotta poiché all’improvviso soggiunse qualcuno soffermandosi sulla soglia della porta. Era William che, sistemandosi gli occhiali, rimproverò Grell. “Come al solito ti sei fatto strane idee. Ho fatto bene a venire” disse calmo. Lo shinigami sbuffò irritato per essere stato bloccato proprio nel momento in cui stava per cominciare. “Vuoi assistere anche tu alla mia esibizione?” chiese felice sperando che dicesse di sì. William schioccò le dita e fischiò urlando: “Dipartimento… avanti!” Fece cenno di avanzare. Buffamente fecero la loro comparsa in fila indiana Alan, Eric e Ronald canticchiando: “noi siamo shinigami del …. Veniamo con furore dal conte Phantomhive!” Sebastian spalancò gli occhi ammutolito poiché non si sarebbe mai aspettato un’improvvisata del genere alla villa. Grell si mise le mani nei capelli costernato alla vista dei tre che ben conosceva. “Oh no la mia splendida esibizione è andata in fumo!” borbottò. Ciel scrutò gli shinigami chiedendosi cosa ci facessero lì dal momento che nessuno gli aveva invitati. La situazione era alquanto bislacca per lui quasi inconcepibile. “Ma che cosa sta succedendo qui?” chiese strabuzzandogli occhi “non ne ho idea My Lord, si comportano tutti in modo strano” “eccezion fatta per Grell… dopo tutto il suo comportamento non mi sorprende più di tanto!” Si udì qualcuno ridacchiare ed un sibilo sinistro. Dall’armadio sbucò fuori Undertaker più ridente che mai attirando l’attenzione di tutti. “Allora è qui la festa?” domandò ghignate. “Undertaker!!!” esclamarono in coro William, Alan, Ronald ed Eric. Non passarono che pochi istanti quando da sotto un tavolino coperto da una tovaglia, lunga fino al pavimento, venne fuori serpeggiano Snake accompagnato dai suoi due fedeli serpenti ma a differenza del becchino aveva una faccio seria. “Snakeeeeee!!!! Tu ed i tuoi rettili mi avete fatto prendere un colpo!” strepitò Grell spaventato dai serpenti. Il ragazzo sospirò accarezzando i due animali come se nulla fosse. Ciel rivolse lo sguardo verso tutti. La sala gli dava l’impressione di essere diventata teatro di una qualche commedia, tutti si atteggiavano in modo bizzarro e per di più non capiva perché si fossero radunati tutti senza preavviso. “Spero che le sorprese siano finite” mormorò William mantenendo il suo stile pacato e sistemandosi nuovamente gli occhiali. “Adesso voglio proprio sapere cosa ci fate voi qui!” esclamò Grell puntando il dito contro gli shinigami. “Io mi chiedere cosa ci fanno qui loro due!” ribatté Alan indicando con la coda dell’occhio Undertaker e Snake. “Che domande! Io vivo qui!” rispose Snake. Scoppiò un diverbio che si trasformò rapidamente in un’accesa discussione. Tutti volevano dire la propria prevalendo sugli altri per far valere il proprio punto di vista. Ciel era decisamente infastidito dalle loro chiacchiere e soprattutto seccato dai loro battibecchi. “Sebastian pensaci tu… è un ordine” impartì al suo maggiordomo. “Yes, My Lord!” Si schiarì la voce ed usando modi gentili richiamò l’attenzione. “Signori vi prego di lasciare immediatamente la villa….” Nessuno lo badò anzì le disquisizione continuavano più animate di prima. Gli occhi di Sebastian diventarono di un rosso intenso e ripeté la stessa frase ottenendo qualche secondo di quiete ma ben presto ripresero a discutere. “FUORI!” comandò con uno sguardo atroce evidenziando maggiormente e suoi occhi demoniaci. Ci fu un silenzio ineguagliabile nessuno si permise di pronunciare un parola di più o di contestare quell’ordine. Si dileguarono tutti fulmineamente lasciando solo Grell con il conte ed il suo maggiordomo. “Emm… devo fare un’importante telefonata” esclamò schizzando via come un razzo sollevandosi il lungo vestito.
   
 
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