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Autore: Kiki87    25/10/2007    15 recensioni
Breve ff sui pensieri ed emozioni dell'Eroe in uno dei momenti più bui della sua vita e di quella dei terrestri: quando si rende conto di aver perso tutto, ma forse la cosa realmente a mancargli in questo momento è la speranza. Son Goku si prende un momento solo e soltanto per sé...
Genere: Drammatico, Song-fic, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Goku
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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It’s not easy...to be me.

‘ Il vostro Eroe’.

 

 

“P-Per fortuna! Vi siete trasferiti in tempo!”.

 

Ripercorse quegli attimi fatali con crudele precisione e maniacale esattezza dei dettagli. Dopo esser penetrati nel suo corpo, riusciti a liberare i figli e gli amici, Majin Bu aveva di nuovo assunto la sua forma originaria, quella con cui era venuto al mondo per mano del mago Bibidy.

Aveva subito un’altra, l’ultima trasformazione e ridotti notevolmente i suoi poteri non c’erano che crudele sadicità e perfidia a controllare i suoi gesti.

Una luce suadente e maligna aveva ammantato il suo sguardo satanico, un sorriso tracotante e maligno.

Aveva alzato il braccio, indirizzando una potente massa energetica contro la Terra.

Poi…il buio.

 

 

“Noi siamo salvi, ma la Terra, Gohan e gli altri…”.

 

Non era stato in grado di continuare la frase, un Son Goku tremante di rabbia e d’amarezza, i pugni serrati con forza accanto ai fianchi, lo sguardo puntato al terreno per non vedere le proprie colpe, il dolore che si fa sempre più vivo, quando la mente assimila la perdita che sta già facendo sanguinare il suo cuore; si lasciò cadere a terra, battendo con impotenza e frustrazione i pugni al terreno.

Con cieca e gelida rabbia, con tracotante ed eloquente amarezza, digrignando i denti per non lasciar perpetrare il dolore crescente, mordendosi la lingua per costringersi a non emettere le parole sconnesse di perdizione incise nel suo cuore.<

Solo la certezza, gelida e mortale nella sua esattezza.

 

Aveva perso tutto.

 

Era solo al mondo.

 

Strinse con forza le palpebre mentre un verso gutturale prepotentemente inondava il silenzio che era scivolato nel gruppo da che i guerrieri, Dende, Mr Satan e il cane erano stati teletrasportati da Kaioschin.

Avvertì il tremolio delle braccia, tutto d’un tratto la vista si fece appannata, come stesse osservando l’ambiente circostante attraverso un vetro appannato di condensa.

Il suo cuore sembrava aver smesso di battere e una morsa allo stomaco sembrò risucchiare via la sua stessa anima, lasciandolo svuotato, come fosse diventato insensibile ed incapace di provare altre emozioni.

Ma una volta superato lo shock, il dolore sarebbe tornato a galla, più tracotante ed immenso, violentando con aspra crudeltà la sua anima lacerata.

Dolore che ancora una volta il mondo avrebbe dovuto ignorare.

Dolore che Son Goku non poteva esprimere.

 

Non l’Eroe.

 

Lentamente si rialzò in piedi, lo sguardo fisso sul terreno, non volendo incontrare quello di chi lo stava silenziosamente guardando, studiandone attentamente ogni gesto, ogni espressione, ogni sguardo.

Perché l’Eroe non può permettersi di compiangersi.

L’Eroe non può cullarsi nel dolore e rannicchiarsi sotto le coperte, soffocando i singhiozzi contro il cuscino perché rimanessero taciuti al mondo intero.

L’Eroe non può, non deve crollare.

Mai.

 

L’Eroe deve proteggere la Terra, i suoi abitanti, trasportando questo fardello che giorno dopo giorno diviene sempre più pesante.

Ben consapevole che finché avesse adempiuto nient’altro che il suo dovere – quello che tutta l’umanità gli aveva tacitamente assegnato – nessuno avrebbe avuto da recriminare, nessuno si sarebbe preso il disturbo di esprimere la gratitudine, il sollievo d’essere ancora in vita.

 

E’ solo e soltanto il suo compito.

Niente di più e niente di meno.

Un compito che incosciamente ha accettato e che lo accompagnerà per tutta la vita perché è l’Eroe, perché non è un uomo qualsiasi.

E questo è il suo pregio, l’essere nato diverso…speciale.

O forse n’è anche la condanna?

 

 

 

“Kakaroth…maledetto…come hai osato salvare questi e un cane, prima di Trunks e gli altri?!”.

 

La voce di Vegeta, intrisa d’amarezza, di frustrazione di gelida rabbia – soliti e convenzionali paraventi dietro i quali nascondere il dolore che non può esprimere liberamente per il tabù del suo orgoglio – si infranse con la violenza di un dardo che trafigge il cuore, strappandogli un gemito dalle labbra.

Strinse con forza i pugni, scuotendo la testa e digrignando ancora i denti.

Gesti spasmodici, cercando di trovare un perché, cercando di trovare un rifugio nel quale nascondersi, fino a quando non avesse dovuto di nuovo riprendere quel pesante fardello sulle spalle.

Un luogo nel quale nascondersi per un DANNATO, misero momento e potersi lasciare andare al dolore.

Un dannatissimo, insulso e insignificante momento per sé, per il suo dolore, senza doversi preoccupare del giudizio e dei sentimenti altrui, senza dover assumere anche l’onere di essere oggetto dello sfogo e della rabbia altrui.

Un fottuto frammento d’eternità solo per sé.

 

Poi avrebbe indossato di nuovo il mantello, sarebbe tornato il Superman della situazione e avrebbe rischiato la vita per gli altri, senza mai chiedere un grazie, senza mai chiedere aiuto, senza mai chiedere qualcosa per sé.

 

Un minuto soltanto.

Lui e il suo dolore.

 

Un istante d’alienazione da tutto e da tutti.

 

Almeno quello.

 

 

I can't stand to fly   (Odio volare).

I'm not that naive   (Non sono così ingenuo)

I'm just out to find   (Sto solo cercando)

The better part of me  (La parte migliore di me).

 

 

Non ho mai chiesto di essere considerato un Eroe, l’Eroe.

Non ho mai chiesto di essere invocato nei momenti di paura, di pericolo, di essere innalzato su un piedistallo.

Non ho mai chiesto di essere il vostro faro nella notte, di essere il vostro Messia, il vostro salvatore.


Lo sono diventato.

Ho salvato la Terra, i suoi abitanti fin da bambino, ma non l’ho chiesto io.

Ho soltanto seguito ciò che il mio cuore e la mia coscienza, il mio istinto saiyan di migliorarmi e diventare più forte combattendo, mi hanno suggerito.

Ho seguito il mio amore per questo pianeta e per tutti i suoi abitanti, il mio naturale istinto di proteggerli, la paura e il dolore per il solo pensiero di perderli.

 

Un semplice ma costante desiderio ed istinto che si sono acuiti, sono cresciuti con me, quando attraversavo le varie fasi della mia esistenza, superando l’infanzia, la giovinezza, diventando uomo…marito e padre.

 

Ed è successo.

Quello che ho sempre scongiurato.

Ciò per cui ho sempre lottato.

 

Ho fallito…ho perso tutto.


La Terra, i suoi abitanti…mia moglie e i miei figli non ci sono più.

 

Sono un uomo solo in questo momento e nient’altro.

Ma non riuscite a vederlo.

 

 

 

I'm more than a bird:I'm more than a plane

More than some pretty face beside a train and

It's not easy to be me.

 

(Sono più di un uccello: sono più di un aeroplano.

Sono più di una bella faccia vicino ad un treno e

Non è facile essere me).

 

 

Sono l’Eroe.

L’Eroe che in questo frangente ha mancato la sua naturale predisposizione, l’Eroe che si è macchiato della colpa di non avervi salvato, di non aver salvato il nostro pianeta, Eroe che sarà giudicato per questo.

 

Nient’altro, non potete o non volete scorgere altro di me.

 

Non ho chiesto io di nascere saiyan.

Ma è ciò che sono.

 

Non ho chiesto io di diventare l’Eroe.

Ma lo sono.

 

Credete che sia solo un pregio, una qualifica, un mio vanto.

 

Non ho chiesto io di nascere…privilegiato.


Ma a voi non importa.

 

Perché dovrebbe?

 

Wish that I could cry  (Vorrei poter piangere)

Fall upon my knees  (Cadere sulle mie ginocchia)

Find a way to lie      (Trovare il modo di mentire)

About a home I'll never see  (Su una casa che non vedrò mai).

 

 

Ho perso la mia casa, la mia famiglia: mia moglie e i miei figli.

Sono solo al mondo in questo momento, più di quanto lo sia mai stato, quando da bambino ho vissuto per anni nella solitudine, dopo la morte dell’uomo che mi ha adottato.

 

Ma in realtà li avevo già persi prima, molto prima.

Quando sono morto per mano di Cell, quando ho deciso di rimanere nell’aldilà.

 

Ho intuito le vostre espressioni e le taciute colpe che mi avete scagliato contro, ho abbandonato mia moglie, un figlio che aveva su di sé quel fardello che gli ho ceduto per un istante, e il figlio che ancora doveva venire alla luce.

Li ho abbandonati, sì.

 

Perché sono l’Eroe.

 

Eroe e famiglia non vanno spesso di pari passo, l’Eroe deve esserci per tutti, in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo.

 

L’Eroe ha tentato di proteggervi ancora una volta, sperando ed illudendosi così che nessuno di voi corresse più pericoli, che poteste vivere sereni e felici, anche se così facendo ho condannato la mia donna, i miei figli e me stesso.

 

Ma questo non lo vedete.

Vedete solo un uomo che si è lasciato cadere addosso le sue responsabilità.

Vedete l’uomo che ha sorriso, rassicurandovi e trasmettendovi speranza.

Non vedete altro.

 

Ma lei sì.

 

Non mi ha mai accusato di essere l’Eroe, neanche nei litigi più accesi.

Neanche in quei sporadici e mentiti ‘ti odio’, neanche quando le spezzavo il cuore andandomene e strappandole dalle braccia il suo bambino, no.

Lei quanto me comprendere il fardello che grava su di me, lei non me ne ha mai fatto una colpa, lei ha saputo capire e soffrire in silenzio, accanto a me, anche quando anni luce ci hanno separato.

Lei ha saputo vedere oltre il saiyan, oltre l’Eroe trovando semplicemente Son Goku.


Il Son Goku taciuto al mondo, quello che nei momenti più bui, dopo la paura, dopo la lotta, dopo il rischio di morire e di perdere lei, nostro figlio; quel Son Goku che nel silenzio e nella complicità delle stelle e di una stanza silenziosa si rifugia nelle sue braccia.

Il Son Goku che ricerca il calore di un contatto umano, il calore della mia stessa metà che scalfisce il dolore e mi entra dritto nel cuore, cullandomi dopo tanta paura e sofferenza.

Quel Son Goku che dopo aver rischiato di morire -  dopo aver sentito ancora quei brividi lungo la schiena, quando sembra che gli artigli della Nera Signora ti lacerino la pelle – riesce a dormire soltanto lasciandosi cullare dal battito del suo cuore, dalle sue amorevoli carezze, dai suoi dolci e soffici baci.

 

Quei battiti che non scandiscono il tempo perduto per noi e il nostro amore troppe volte ostacolato e minacciato.

Battiti che scandiscono il tempo che abbiamo in quel presente e che avremo in futuro, anche aldilà della morte, perché il nostro amore va ben oltre.

L’amore della mia famiglia.

 

Noi lo vediamo.

I nostri figli lo vedono.

 

Lo vedono  e l’hanno visto.

 

L’ha visto Gohan quando tante volte l’ho assicurato che sarebbe andato tutto bene, quando l’ho assicurato che avremmo ucciso Cell e che saremmo tornati a pescare, a vivere con sua madre per sempre felici e contenti.

L’ha visto, quando ha presagito che era solo un debole tentativo di mentire e prima che potesse agire, mi aveva già perso.

L’ha visto e questa sua solida e calorosa certezza ha brillato nei suoi occhi quando ancora una volta ci siamo detti addio, quando per la seconda volta, mio figlio mi ha privato per qualche istante del mio fardello.

 

Lo vedrà Goten, quando sarà il suo turno di diventare l’Eroe.

So che lo vedrà.

 

Ma voi no, non lo vedrete mai.

 

 

It may sound absurd: but don't be naive

Even Heroes have the right to bleed

I may be disturbed:but won't you conceed

Even Heroes have the right to dream but

It's not easy to be me

 

(Può sembrare assurdo…ma non siate ingenui

anche gli eroi hanno il diritto di sanguinare

forse sono turbato…ma concederete

anche gli eroi hanno il diritto di sognare ma

non é facile essere me)

 

Vorrei poter urlare tutto questo al mondo, a Vegeta che per primo mi accusa ma so che forse è l’unico che può riuscire a comprendere, non totalmente forse, ma sa cosa significhi…nascere predestinato.

 

Vorrei aprirvi la mia anima, il mio cuore, farvi vedere che anche l’Eroe soffre, anche l’Eroe piange quando nessuno lo guarda, anche l’Eroe trema nel silenzio della notte, anche l’Eroe sogna di poter far ritorno alla sua casa  alla fine della giornata, come i comuni terrestri dopo una giornata di lavoro.

Anche l’Eroe sogna di non perdere mai i suoi cari.

 

Anche l’Eroe può perdere tutto.

 

Ma – a differenza di voi, tutti voi – l’Eroe lo deve tenere dentro di sé, l’Eroe non può conoscere lo sconforto, la paura, l’Eroe dev’essere sempre inattaccabile e invulnerabile.

 

L’Eroe non può essere umano, non può essere uno di voi.

 

Up, up and away: away from me

It's all right: You can all sleep sound tonight

I'm not crazy:or anything:

 

(Su, su e via: lontani da me

Va tutto bene: potete dormire tutti tranquilli stanotte.

Non sono pazzo: o altro.)

 

 

Ma non vi preoccupate.

 

Son Goku rimetterà i polsini, si lustrerà la tuta, rimetterà i suoi scarponi.

Si sgranchirà i muscoli e si rimetterà in posizione d’attacco.

Son Goku troverà la soluzione, sconfiggerà il nemico, poco importa se ancora una volta rischierà di morire.

 

Poco  importa se sua moglie o i suoi figli dovranno piangere sulla sua salma.

 

L’Eroe farà tornare tutto com’era prima, vi ridirà il vostro pianeta e vi farà tornare in vita.

 

L’Eroe compirà ancora il suo dovere…poi potrà di nuovo volare e perdersi nelle nuvole, non v’importerà e non penserete a lui, fino a quando non avrete di nuovo bisogno di invocarlo.

Fino a quando quel fardello tornerà a spezzargli la schiena e le spalle e sarete pronti a giudicarlo e recriminare se non compirà nient’altro che il suo dovere.

 

 

I can't stand to fly (Odio volare).

I'm not that naive (Non sono così ingenuo)

Men weren't meant to ride   (Gli uomini  non sono nati per cavalcare)

With clouds between their knees  ( sulle nuvole).

 

 

Sono il vostro Eroe.

Ma non l’ho mai chiesto.

 

Sono nato con la mia diversità, il mio essere speciale, il mio essere al di sopra degli uomini, perché voi avete voluto che così fossi.

Voi mi avete innalzato su un piedistallo e siete pronti a farmi cadere quando come tutti voi vorrei nascondermi dietro la mia fragilità, dietro la mia consapevolezza di essere umano, di avere dei…limiti.


Voi avete usato la mia diversità perché fossi il vostro Salvatore.

Non mi avete mai chiesto se volessi esserlo.

Non mi avete mai chiesto cosa significhi, sentirsi chiamare Eroe.

 

I'm only a man in a silly red sheet

Digging for kryptonite on this one way street

Only a man in a funny red sheet

Looking for special things inside of me,

INSIDE OF ME

INSIDE OF ME

INSIDE OF ME

INSIDE OF ME

 

(Sono solo un uomo con uno stupido mantello rosso

alla ricerca di criptonite su questa strada a senso unico

solo un uomo in uno strano mantello rosso

che cerca qualcosa di speciale dentro me.

DENTRO DI ME )

 

Perché non riuscite a vederlo?


Sono un saiyan sì, sono nato con la predisposizione al combattimento ma il mio cuore, il mio spirito, i miei sentimenti sono terrestri.

Ho il cuore, l’anima di un terrestre, in fondo, nella parte più remota di me stesso non sono che un uomo…sono come voi.

 

Ho sempre desiderato diventare più forte, migliorarmi, superare i miei limiti, prefiggermi degli obiettivi da raggiungere, perché come voi, come tutti voi ho bisogno di ambizioni e di sogni, ho bisogno di specchiarmi, cercare il fondo della mia anima ed essere orgoglioso di me…perché non mi arrendo, perché voglio migliorarmi, per essere un vero uomo.

 

Un uomo degno dell’amore della sua donna, dell’amore dei suoi figli, della vostra fiducia, della vostra amicizia, della vostra speranza.

 

Dentro di me.

Solo e soltanto nel mio cuore e nel mio spirito terrestre.

 

Come tutti voi.

 

 

I'M ONLY A MAN IN A FUNNY RED SHEET

I'M ONLY A MAN LOOKING FOR A DREAM

I'M ONLY A MAN IN A FUNNY RED SHEET

AND IT'S NOT EASY

 

 

 

(sono solo un uomo con uno STRANO mantello rosso

SONO SOLO UN UOMO IN CERCA DI UN SOGNO

Sono solo un uomo in uno strano mantello rosso

NON é FACILE).

 

 

Son Goku: nato dalla guerriera stirpe dei saiyan, vissuto sulla Terra, marito, padre…vostro Eroe.


L’ uomo che indossa tutte queste vesti, che impersona tutti questi ruoli, l’uomo che accomuna tutte le mie nature è l’uomo che in questo momento - per un momento che ho sottratto all’eternità-  ha pensato a se stesso, l’uomo che per un frammento d’eternità si è compianto per essere solo, per aver perso la sua donna e i suoi figli, per essere l’Eroe.

 

Non vi preoccupate, tornerò a combattere.

Ucciderò il nemico e vi restituirò le vostre vite felici e serene, spensierate.

 

Non vi preoccupate.


L’ uomo che in questo momento ha perso tutto risalirà sul suo bel piedistallo lustrato, indossando di nuovo le vesti dell’Eroe.

 

L’Eroe che ancora una volta darà tutto se stesso, che vedrà la morte in faccia, che farà soffrire la sua famiglia, non vi preoccupate.

 

E’ solo il mio dovere.

 

It's not easy to be me.

Non é facile essere me.

 

(Superman  it’s not easy – Five for Fighting).

 

 

The End.

 

Salve a tutti!
Immagino che la mia improvvisata apparizione vi abbia colto di sorpresa.

 

Ho scritto questa ff di puro getto: qualche giorno fa ho riascoltato questa splendida canzone, ne ho cercato il testo e mi sono resa conto che era PERFETTA per l’idea di Goku che volevo mostrarvi, un Goku che non può mai esprimere ad alta voce questa sua parte di sé. Un Goku che ha accettato passivamente il suo essere considerato un Eroe ma è ben consapevole ciò che comporti questo suo status.

Goku è un personaggio che non mi stancherò mai di scavare in ogni sfaccettatura del suo carattere e inoltre mi sono sempre domandata cosa ha provato in questo frangente.

Spero di essere riuscita a trasmettervi i sentimenti del nostro Eroe, malgrado la brevità (rispetto ai miei standard ;D)  e aiutarvi ad inondare la sua figura di una nuova prospettiva che spero riuscirà a farvelo benvolere anche nei momenti in cui lo avete biasimato.

Cercate di capire…in fondo è solo un uomo.

 

Pronta alla stesura del prossimo capitolo di “I got you” aspetto con trepidanza di sentire cosa ne pensiate.

 

Come sempre vostra,

 

Kiki87.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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