Dal diario di Loki adolescente 


Oggi gli amici di Thor mi hanno di nuovo preso in giro, dicendo che sono troppo piccolo. Non è giusto. Prima o poi scapperò via, o quantomeno vedrò la fine di Thor.
Thor è più bravo, Thor è più forte, Thor è più biondo, Loki tingiti i capelli, Loki lava i capelli, Loki segui Thor, ascolta Thor. Basta, non se ne può più. Questo regno mi distrugge. Un giorno mi vendicherò, quando sarò seduto sul trono di Padre finalmente Asgard si renderà conto della mia superiorità. Per non parlare della superiorità intellettiva. Oggi abbiamo fatto insieme gli esercizi di matematica, e Thor per svolgerli ha dovuto contare con le dita. Patetico.  Due più due non mi sembra un calcolo impossibile, ma per Thor evidentemente è così.  Adesso tanto per cambiare, è al banchetto organizzato in suo onore. Per cosa? Per nulla, semplicemente aveva fame, e tutti erano pronti ad accontentarlo. A me Padre nemmeno un libro di magia vuole regalare, dicendo che manderò in rovina il regno così. Perché invece i due fagiani, sei quarti di bue, cinque cosce di maiale ad ogni pranzo, non manderanno in rovina questo regno.
Ed io invece, che mangio a stento una coscia di maiale? Eppure nessuno mi dice nulla, mentre se Thor mangia un po’ in meno del solito, tutti accorrono per preoccuparsi. Invece con me Madre si comporta come se fosse giusto che io mangi meno di Thor, come se io fossi diverso.
Solo perché sono piccolo. Molto piccolo. Troppo piccolo per questo regno.
Ora andrò a studiare, almeno uno dei due dovrà sviluppare un cervello, in qualche modo. E credo che non sarà Thor.

                                                                                                                                                                                   Loki