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Autore: JackB    05/04/2013    1 recensioni
...Girammo a sinistra in una porta di bronzo con il pomello d'oro, dentro vi era un magazzino, mi disse il prof. che quello era il suo piccolo rifugio dal mondo e che li era libero di pensare, e proprio li, mi disse, era il luogo dove aveva fatto la sua mitica scoperta, allora io, incuriosito, chiesi spiegazioni, e mi indicò un microscopio, io mi avvicinai, e vidi al posto del vetrino una cosa, che ne labbra ne penna possono descrivere, era una specie di essere viscido, sembrava un insetto, avevo paura, ma misi l'occhio sul microscopio, e...
Genere: Drammatico, Horror, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Avevo il viso sul microscopio, quando misi a fuoco vidi l'occhio di quella cosa che mi guardava, sobbalzai e tornando indietro vedendo.. Ma partiamo dall'inizio, erano già passati due mesi dall'inizio della scuola, ero solo ad affrontare l'ultimo anno, la mia classe venne divisa e la maggior parte si trasferì in altre scuole, mentre altri smisero semplicemente di venire. La mia era una scuola abbastanza tranquilla, nonostante le assurde storie che si dicevano, di professori che sparivano, inservienti che si suicidavano, certo, queste cose erano accadute realmente, ma io ho sempre fermamente creduto che non ci fosse nulla, assolutamente nulla di paranormale. A differenza dei miei coetanei, che vedrebbero un fantasma o un alieno dietro ogni angolo, io sono sempre stato un tipo abbastanza razionale.
La mia scuola, l'istituto di scienze Auslän era abbastanza grande e situata in una zona abbastanza isolata su un promontorio. un giorno, al secondo anno, provai a girarla completamente, con grande insuccesso, poiché quei corridoi sembravano infiniti, gli unici punto di riferimento sono le 2 entrate, l'enorme giardino interno, la statua nell'atrio e l'aula Magna. C'erano diverse storie sull'origine dell'edificio, si parlava di un orfanotrofio, di un campo di sperimentazione nazista, persino di un centro governativo per lo studio degli alieni. Per me è semplicemente una scuola, anche se le storie da ragazzi che si raccontavano, erano incentrate quasi sempre in un posto che mi ha incuriosito sin dal primo anno. Come accennato prima, c'è un vastissimo giardino interno, strutturato come una pineta, tavoli alberi, un posto carino, se non fosse per l'entrata ai sotterranei. Si, ho detto bene, sotterranei, anche io in prima mi chiedevo cosa ci facessero delle cupe e grige cantine in una scuola cosi. Naturalmente trovai una risposta, le caldaie pensavo, i sistema di riscaldamento, le fognature..Eppure, quel posto, creava un attrazione intensa, dopotutto, ciò che non conosciamo ci attrae no? perciò non ci ho mai fatto caso.. fino a quel giorno..
Era ormai iniziato Dicembre, un mese bellissimo, natale, vacanze per riposare, e, a scuola,come sempre, si organizzavano assemblee e scioperi per ridurre i giorni di lavoro. Proprio in una di queste assemblee iniziai a interessarmi alle leggende della scuola. Come sempre, gli insegnanti ci avevano adunato tutti nell'aula Magna ed erano scappati a gambe levate lasciando il povero Dott. Rossi, il mio insegnante di chimica fisica e scienze, poverino, era un uomo buono, un pezzo di pane, potevi convincerlo a metterti un 9 solo con lo sguardo, infatti, si lasciava comandare. Non so come e non so perchè, son finito ad aiutarlo a sistemare degli scaffali dove c'erano i fossili di cui la nostra scuola si vantava tanto. Mentre spostavo una teca, il professore mi chiese di accompagnarlo a prendere una cosa. Io, che mi stavo annoiando a morte ad ascoltare i rappresentanti d'istituto, accettai senza pensare, percorremmo il corridoio, arrivammo all'atrio e via nel giardino.. Esatto, il giardino, al momento non ci pensai, ma si, stavamo andando nei sotterranei.. Il dottore tirò fuori dalla tasca del camice una vecchia chiave arrugginita e dopo un paio di spintoni alla porta, questa si apri, meravigliando i miei occhi con delle arcate in mattone rosso che si estendevano come un lungo labirinto in un corridoio illuminato dalla luce esterna. Percorremmo 3 o 4 navate, e in quel piccolo e silenzioso tratto mi vennero in mente tutte le storie sulla scuola, il bunker del governo, il laboratorio tedesco, qualche strana setta religiosa.. girammo a sinistra in una porta di bronzo con il pomello d'oro, dentro vi era un magazzino, mi disse il prof. che quello era il suo piccolo rifugio dal mondo e che li era libero di pensare, e proprio li, mi disse, era il luogo dove aveva fatto la sua mitica scoperta, allora io, incuriosito, chiesi spiegazioni, e mi indicò un microscopio, io mi avvicinai, e vidi al posto del vetrino una cosa, che ne labbra ne penna possono descrivere, era una specie di essere viscido, sembrava un insetto, avevo paura, ma misi l'occhio sul microscopio, e, messo a fuoco, vidi l'occhio di quella cosa che mi guardava, sobbalzai all'indietro vedendo professor rossi con un sorriso strano, da pazzo, si avvicinò e la sua testa si apri, facendo uscire un essere identico a quello di prima che mi saltò addosso e.. Mi svegliai.. era tutto un sogno, un fottutissimo sogno, che fortuna, a quel punto, scesi dal letto e andai a bere il latte, come mio solito, non so perché, ma accesi la TV, c'era il telegiornale delle 7: Trovato insegnante morto, squarciato in mille pezzi nei giardinetti dell'istituto Auslän, l'insegnante sembra essere stato attaccato da un animale feroce, che ha reso l'identificazione impossibile se non per i vestiti e il cartellino..

  
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