E pensare quante ne hai dovute passare.A dieci anni,durante una partita di basket ti spinsero e caddi in malomodo rompendoti un braccio,piangesti,ma non per il dolore,ma perchè non avresti potuto giocare a basket per chissà quanto.Già,questo sport che tu,tuo padre e i tuoi amici amate tanto.Ti chiedo sempre cosa ci trovi di bello e tu ogni volta mi sorridi e rispondi con un "Non lo so,non deve esserci sempre un perchè a tutto".
A volte penso a questa risposta e sorrido,sapendo che ora tu non sei più un ragazzino,ma un uomo,hai la patente,la macchina...la ragazza,una bellissima ragazza.Sapevo che sareste finiti insieme prima o poi.Ricordo quando ti rimproveravo perchè la chiamavi "Regina dei Ghiacci".Non sei mai stato bravo a capire le ragazze e aimè,cosa ereditata da tuo padre.Ci mise non so quanto al liceo per capire che mi interessava e che io interessavo a lui.Un pò come te e Sharpay.So che metterti con lei ti è costato perdere Gabriella,quando hai scoperto di essere innamorato di quella biondina che tu consideravi una "fredda ragazza,arrivista e doppiogiochista" sei stato male,perchè eri fidanzato con il piccolo genio della chimica.Ma a volte la vita ci fa degli scherzi,belli o brutti che siano e fu proprio la Evans a farsi avanti e piangeva.Quando me lo raccontasti vidi nei tuoi occhi azzurro cielo tanta felicità,ma anche tristezza.Tristezza per essere la causa della sofferenza di Gabrella,tristezza per aver fatto credere a Sharpay che lei non ti interessava.
Ma alla fine,sapevo,che tu,mio piccolo campione,saresti riuscito a farle capire quello che provavi.Ci avrai messo vari mesi,ma ora porti una piccola fedina d' argento all' anulare sinistro e Sharpay ne porta una identica.Le comprammo insieme,quando mi chiedesti di accompagnarti eri molto imbarazzato.Solo io sapevo delle tue intenzioni e la cosa mi fece molto piacere.Ti è sempre riuscito difficile confidarti con me,forse perchè non sai come potrei reagire e proprio tu dici sempre che divento HULK quando mi arrabbio.
In effetti è vero,mi scaldo un pò troppo,ma fa parte del mio carattere.
Però sai che per te ci sono sempre stata e continuerò a farlo.Sei mio figlio,il mio campione,il mio bambino,il mio Troy.
Sai,sapere che l' anno prossimo andrai all' università a Los Angeles mi fa male,perchè sarai lontano Kilometri e Kilometri,da me,da tuo padre,dalla tua famiglia,da Albuquerque!
Ma so che devo lasciarti andare per la tua strada e poi non ho nulla di cui preoccuparmi,ci sarà Sharpay con te o forse si,mi preoccupo di quello che tu potresti combinare con lei,dal momento che vivrete insieme,ma prima o poi dovrà succedere,basta che starete attenti...ti ho sempre sostenuto,anche quando tutti alla East High ti andavano contro per via del musical,vedevo quanto impegno ci mettevi nella musica,ma so che non avresti mai abbandonato il basket,a differenza di quel babbeo di tuo padre che già ti vedeva a Broduey come uno di quegli "attori falliti che non hanno di meglio da fare che i musical",o come cavolo gli definisce lui.
Ti ho sempre lasciato fare le tue scelte,non volevo che tu vivessi solo di esperienze positive e poi,come dico sempre io "una persona si costruisce con le cose negative e non con quelle positive".
Sei il mio orgoglio Troy,non smetterò mai di ripetertelo.
Ecco,porta che si richiude,passi veloci verso la cucina,palla basket appoggiata da qualche parte e tu che mi vieni a baciare sulla guancia.
Ah...sono così fortunata,ora ringrazio Dio,se a diciotto anni Jack non mi avesse ingravidata a quest' ora la mia vita sarebbe vuota e monotona.Invece con te è sempre un' avventura,non sai mai quello che potrebbe succedere,è sempre stato così e così sarà...per sempre.
FINE
Non so questa fanfiction da dove sia uscita,ma ho voluto immedesimarmi nei panni della madre di Troy,un personaggio che non si è visto quasi per niente in HSM 2,se non in due scenette.
Spero che vi sia piaciuta,ciao ciao!^__^