Anime & Manga > Magi: The Labyrinth of Magic
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Autore: ImpavidSwan    05/04/2013    5 recensioni
Piccola one-shot ambientata nell'infanzia di Judal e Kougyoku.
Sì è una JuKou senza pretese, questa coppia merita più amore!
È anche la mia prima fanfiction in questo fandom, perciò siate clementi! XD
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Judal, Kōgyoku Ren
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I raggi solari entravano prepotente dall’esterno, riempiendo la stanza di luce. Kougyoku aprì lentamente gli occhi e si mise seduta, cominciando a stropicciarseli. Doveva tenere ben a mente l’obbiettivo della giornata: si sarebbe sicuramente fatta degli amici!
Kougyoku Ren era una bambina di sette anni – “Quasi otto!” avrebbe puntualizzato lei -, graziosa e con il visino adornato da lunghi e bellissimi capelli rossi. Era anche una principessa con file di servitori che si prendevano cura di lei e con tutti i giocattoli che una bambina della sua età potesse desiderare.
Ma, ahimé, Kougyoku aveva un grosso problema: non aveva un amico al mondo.
Sia la sua posizione che il suo carattere la debilitavano molto da questo punto di vista, e la sua solitudine la faceva soffrire molto.
Ma non si sarebbe arresa! Quel giorno si sarebbe fatta degli amici!
Dopo essere stata preparata dalle sue serve uscì in tutta fretta, ansiosa di incontrare i suoi nuovi amici.
Poverina, era troppo piccola per rendersi conto che nei giardini del palazzo non avrebbe incontrato altri bambini che non fossero i suoi fratelli o servitori!
Così, inconsapevole di ciò, trotterellava fra le aiuole e i peschi, immancabilmente seguita dallo sguardo attento di Koubun Ka.
 
“Yo, vecchia!”
 
Una risatina acuta.
Kougyoku alzò la testa e vide che appollaiato sopra un albero c’era quell’antipatico di Judal, che, nonostante quest’ultimo appellativo, era in un certo senso la cosa più vicino ad un amico che possedeva.
 
“Non sono vecchia! Ho solo quasi otto anni!”
 
Rispose a tono, gonfiando adorabilmente le guance. Quello in tutta risposta rise ancora più forte e scese dall’albero con un balzo.
 
“Stai ancora cercando qualcuno che ti sopporti? Tanto non troverai nessuno!”

Disse con quella crudeltà canzonatoria di cui i bambini sono maestri indiscussi, facendole poi la linguaccia.
Lei si sentì molto ferita e già le pizzicavano gli occhi a causa delle lacrime. Judal aveva il terribile potere di capire sempre da che lato colpire e il fatto che la principessina avesse il pianto facile non faceva altro che aiutarlo.
Così pensò bene di dargli un pugno e scappare via in lacrime.
Non si voltò per vedere Judal ruzzolare a terra e non si preoccupò neanche di ascoltare gli insulti che le stava dedicando.
Era solo troppo triste.
Perciò, quando vide Koubun Ka, che aveva assistito a tutta la scena, correrle incontro, non poté fare a meno di gettarsi fra le sue braccia.
 
“Koubun Ka! Perché Judal mi dice sempre delle cose così cattive?!”
 
Strinse i pugnetti cominciando a batterli sul petto del suo servitore.
Era proprio qualcosa che non riusciva a capire. Perché quel bambino doveva necessariamente essere sempre così cattivo? Sembrava che cercasse la sua compagnia solo per prenderla in giro! Più ci pensava, più non riusciva a capirlo!
Lei voleva solo un amico.
 
“È perché i bambini come Judal generalmente sono molto stupidi.”
 
La bambina guardò il suo adorato servitore senza capire.
Lui sembrò pensare a un modo semplice per spiegarsi.
 
“Ecco… Se un bambino la prende in giro, solitamente è perché lei gli piace.”
 
“Eh?! Ma non ha senso!”
 
Protestò la bambina, incredula.
 
“Per questo dico che è stupido.”
 
Fece una pausa.
 
“Ha capito quello che voglio dire, principessa?”
 
Lei annuì lentamente, con il viso assorto in quel ragionamento che le sembrava così complicato.
 
“Koubun Ka! Fammi scendere!”
 
Ordinò con una ritrovata allegria e il servitore acconsentì.
Appena poggiò i piedi a terra, la bambina corse di nuovo nella direzione del pesco su cui prima si era arrampicato Judal.
E in effetti lo trovò di nuovo seduto sul medesimo ramo a massaggiarsi la guancia con un broncio lungo fino alle radici dell’albero.
 
“Judaaaal!”
 
Lo chiamò e quello in tutta risposta la fulminò con lo sguardo.
 
“Sei venuta a darmi un altro pugno, vecchia?! Con il caratteraccio che ti ritrovi non ti farai mai nessun amico!”
 
Probabilmente era arrabbiato per essersi fatto colpire così facilmente da una femmina.
Lei si mise le mani sui fianchi sbuffando.
 
“Tanto lo so che mi prendi in giro perché ti piaccio!”
 
Ci fu qualche istante di silenzio.
 
“Eh?”
 
“Me lo ha detto Koubun Ka!”
 
Affermò come se questo rendesse quell’affermazione una verità inconfutabile.
Il bambino in tutta risposta, dopo aver passato dieci minuti buoni a fissarla sbigottito, scoppio in una fragorosa risata, tanto che cadde dall’albero.
 
“Judal!”
 
Accorse la bambina preoccupata, ma notò immediatamente che l’altro stava benissimo e anzi, stava ancora ridendo.
 
“Questa è la cosa più stupida che io abbia mai sentito! Non ha senso!”
 
“Lo so, ma Koubun Ka ha detto che…”
 
Kougyoku non continuò la frase, e se ne andò pesantemente demoralizzata, mentre le risate del bambino andavano scemando, riducendosi solo a un leggero gorgoglio.
 
Judal si ritenne fortunato di possedere grandi capacità recitative.






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Ok, questa è la mia prima fanfiction in questo fandom, quindi spero che i personaggi non siano OOC! DX
Comunque dire che questa coppia mi piace è un'eufemismo. Sembra che nei fandom stranieri sia piuttosto popolare, quindi non resta che conquistare quello italiano! (?)
No, a parte lo scherzo, spero che questa piccola one shot vi si piaciuta e ringrazio in anticipo chi leggerà, recensirà o metterà fra le preferite! XD
   
 
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