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Autore: Flame07    26/10/2007    4 recensioni
Chiudo gli occhi... vorrei urlare, ma non riesco a fare niente. Mi alzo dal letto a fatica. Il mio corpo è tutto una fitta. Mi ritrovo a fissare la mia immagine riflessa sul grande specchio dell’armadio a muro. Stringo forte i pugni... Mi guardo allo specchio e mi chiedo chi sia la persona riflessa... sì, perché quello non sono io. Quello non è Kaede Rukawa. Mi faccio così schifo che mi viene da vomitare. Non vedo più la mia solita immagina riflessa... vedo un individuo senza più ritegno, senza più controllo e pudore, che perde la testa per una donna che non potrà mai ricambiarlo e che continua a farsi sbattere solo per un’assurda paura di perderla.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaede Rukawa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Wecome To PageBreeze

*+*Painfull Love*+*

*+*Flame07*+*

 

XXXXXXX

 

Come è cominciato tutto questo?! Come ho fatto a cadere così in basso??... È bizzarro di come avvolte la vita ti prenda per il culo. Sono sempre stato freddo e distaccato con tutti, nessuno si azzardava a darmi ordini, eppure...

 

È cominciato tutto in un normale giorno di primavera.

Non mi sarei mai neanche lontanamente immaginato che, trattenermi a fare due tiri in palestra, quel giorno, avrebbe avuto conseguenze così devastanti.

 

L’ho conosciuta per caso... non frequentava la mia scuola, era una teppista delle più temute, proveniente da una famiglia molto ricca. Ma c’era una particolarità che la distingueva dalla massa, che la metteva di gran lunga due spanne sopra gli altri... una bellezza tanto rara quanto stupefacente.

 

In apparenza un angelo... capelli lisci biondissimi, lunghi fino a metà schiena, occhi azzurri talmente chiari e gelidi da rasentare il bianco... un viso dai lineamenti dolci e armoniosi, carnagione dorata e un fisico talmente sensuale da togliere il respiro. Alta, snella, prosperosa... seno grande, fondoschiena perfetto, gambe toniche e scattanti...

 

Stonavano solo i piercing: ne aveva parecchi sulle orecchie, uno sul sopracciglio sinistro ed un altro sul labbro, posto lateralmente sulla destra. Aveva anche un paio di tatuaggi... una fenice sulla spalla sinistra, un drago sul polpaccio destro e una farfalla tatuata poco distante dall’ombelico, sulla destra.

 

Ma era ugualmente stupenda, un’immagine idealizzata... un angelo...

 

Eppure non lo era... non lo era per niente.

Dietro l’aspetto angelico si nascondeva il diavolo in persona... maligna, orgogliosa, egoista, vendicativa, violenta, arrogante, sfrontata, diabolica... un genio del male, con una mente e personalità estremamente malvagie. Abilissima nelle risse, famosa (dipende dai punti di vista) per i suoi calci micidiali e per le sue terrificanti vendette.

 

Talmente bella da sfiorare la perfezione... ma era bella tanto quanto malvagia.

 

Questa è Layla Hayden, 16 anni... la donna che ha sconvolto la mia vita.

 

Non sono mai riuscito a capire fino in fondo da dove provenisse tutta la malvagità che la differenziava. Hn... probabilmente da un’infanzia infelice. Era una ragazza che avrebbe potuto avere tutto anche senza la sua perfidia e la violenza... eppure...

 

È bastato un semplice ricatto per innescare la reazione a catena... mi ero spinto oltre.

 

Scoprendo le mie intenzioni e le mie malefatte, decise di sperimentare su di me uno dei suoi famosi e terribili “giochetti”...

Non avrebbe detto una parola di quello che aveva scoperto su di me, ma in cambio... in cambio voleva il mio corpo...

 

Rapporti sessuali... dei più svariati.

 

Ero rimasto scioccato da quell’assurda pretesa... ma ben presto mi accorsi che non era affatto una “semplice richiesta”, bensì un vero e proprio ricatto.

Se non avessi fatto quello che mi chiedeva, avrebbe raccontato tutto...

 

Da quel giorno sono diventato il suo concubino, il suo amante segreto... ha comprato la mia volontà in cambio di prestazioni sessuali. Ogni volta che la sua sete di sesso si faceva sentire, ogni volta che ne aveva voglia, io dovevo alimentare quel suo assurdo desiderio carnale.

 

Non aveva mai fatto ricatti del genere a nessuno. Iniziò con me per motivi ben specifici...

Io ero la sua perfezione... la sua porta per il paradiso.

Con lei non dovevo interpretare nessun ruolo... io ero già il suo sogno erotico, nella completa pienezza.

Adorava il mio corpo e il mio modo di fare sesso... dal petting ai preliminari, dall’atto vero e proprio all’orgasmo finale.

Ero come una droga per lei... non poteva farne a meno. Ero l’unico in grado di farle perdere la testa.

Per molti sarebbe stato un vanto... anche per me lo era, specialmente quando la vedevo in valìa del mio corpo, vibrante di piacere puro.

 

Ma quando penso al motivo per cui lo faccio e per il quale lei mi vuole, rabbrividisco... ancora oggi ho la pelle d’oca al pensiero.

 

Ho comprato il suo silenzio con il sesso, in un certo senso era come se mi stessi prostituendo... e probabilmente mi prostituivo davvero, solo che non ricevevo nulla in cambio... ne soldi ne amore. Solo il suo silenzio.

È bizzarro... chiunque avrebbe pagato oro per una notte d’amore con Layla, io stesso all’inizio la pensavo così... lei a letto è tutto quello che un uomo può desiderare, è il sogno erotico per eccellenza... sensualissima, sfrontata, disinibita, fantasiosa ed estremamente passionale.

Non mi potevo lamentare... a letto era qualcosa che oltrepassava l’immaginabile fantasia maschile. Era estasi pura.

 

Eppure mi sentivo sporco... continuamente.

Ero stanco di essere trattato così... ero il suo giochetto erotico, il suo bambolotto gonfiabile per ogni occasione da usare ogni volta che ne aveva voglia. A lei non importava nulla di me e dei miei sentimenti... io ero la sua macchina da sesso, la sua nemesi contro la vita. Non voleva Kaede Rukawa... Layla voleva solo il mio corpo. Minacciava il mio orgoglio di uomo ogni volta che mi toglieva i vestiti e abusava di me.

Abusava... forse non è il termine giusto per descrivere con pienezza la situazione...

Avrebbe abusato di me se io fossi stato contrario... ma in realtà io non mi sono mai opposto ai suoi trattamenti speciali, neanche una volta. E non potevo negare che non mi piacesse e che non ci godevo anche io... sarei stato bugiardo.

Ma questo non significa che io accettassi quello che mi faceva o che mi obbligava a fare...

 

All’inizio forse era così, ma con il tempo le cose sono cambiate... ad ogni rapporto sentivo sensazioni diverse e contrastanti.

Ancora adesso mi chiedo se da una relazione puramente sessuale possa nascere l’amore... era più una speranza la mia.

Eppure è esattamente quello che è successo a me.

Ma sapevo perfettamente che lei non ricambiava... anche se, esplicitamente, non me lo aveva mai detto.

Chissà... forse mi sbaglio.

 

A forza di vederla nel suo lato più intimo ho cominciato ad amare non solo il suo corpo...

Tz... è assurdo quello che sto dicendo.

Nonostante la freddezza e il vuoto di quelle sveltine, non riuscivo a spiegarmi il continuo desiderio che mi spingeva a cercare calore nelle braccia di Layla... anche se i nostri incontri erano esclusivamente a sfondo sessuale, quando la stringevo tra le braccia sentivo un calore devastante... eppure lei era sempre fredda con me. Non ci siamo neanche mai baciati... nemmeno una volta.

 

Forse sono pazzo e probabilmente lo sono davvero... provare qualsiasi tipo d’affetto per un essere malvagio come Layla è da sciroccati totali. Eppure è successo, contro la mia volontà, però è successo... ho sempre amato solo ed esclusivamente me stesso, non mi sono mai innamorato di nessuno nonostante potessi vantare stormi di belle ragazze che mi sbavano dietro.

 

Avrei potuto avere qualsiasi donna, qualunque avessi voluto... di ogni genere: dolce, comprensiva, affettuosa, passionale, romantica... qualunque. E invece mi sono infognato andando a perdere la testa per il diavolo in persona, per la ragazza più maligna e vendicativa che esiste al mondo.

Me la sono andata a cercare con il lanternino, non c’è che dire.

 

Forse è quello che merito... infondo non sono mai stato un bravo ragazzo, anzi... tutt’altro.

Dio... quanto vorrei che le cose fossero diverse...

 

XXXXX

 

Perdo il mio sguardo nel ghiaccio dei suoi occhi azzurri... e mentre ancheggia sopra di me, continuo a sperare con tutto me stesso che un giorno possa ricambiare quello che provo per lei... ma so che non è così, e che non lo sarà mai.

 

Oggi Layla non è in buona giornata. Quando ha la luna girata è un dramma... è ingestibile, perde totalmente il controllo. Diventa una bestia insaziabile e gli sforzi per soddisfarla con pienezza diventano devastanti.

Non è la prima volta che mi sbatte con tanta foga e violenza.

È durato 4 ore... massacranti anche per uno sportivo come me, abituato agli sforzi fisici.

Mi sento a pezzi... il bacino mi fa malissimo.

 

Una volta finito si alza e sparisce in bagno dove si farà la solita doccia. Mi lascio cadere pesantemente sul letto... non sento quasi più i muscoli. Per fortuna che oggi non ho gli allenamenti...

Chiudo gli occhi... vorrei urlare, ma non riesco a fare niente.

Mi alzo dal letto a fatica. Il mio corpo è tutto una fitta. Mi ritrovo a fissare la mia immagine riflessa sul grande specchio dell’armadio a muro.

Stringo forte i pugni...

Mi guardo allo specchio e mi chiedo chi sia la persona riflessa... sì, perché quello non sono io. Quello non è Kaede Rukawa.

Mi faccio così schifo che mi viene da vomitare. Non vedo più la mia solita immagina riflessa... vedo un individuo senza più ritegno, senza più controllo e pudore, che perde la testa per una donna che non potrà mai ricambiarlo e che continua a farsi sbattere solo per un’assurda paura di perderla.

 

Che tristezza... mi faccio pena.

Mi faccio sbattere tutti i santi giorni da una ragazza che non prova il minimo affetto per me, eppure continuo ad assecondare i suoi desideri erotici perché è l’unico modo che ho per starle vicino, per avere la sua attenzione... perché, in quei momenti in cui lei si annulla in me, sento che Layla è solo mia, che nessuno la vedrà come la vedo io... che sono l’unico al quale concede il suo corpo... e mi sento sollevato. Ma sono solo miei pensieri esclusivamente soggettivi... nati da una mente che sta deteriorando di giorno in giorno...

 

Sto davvero toccando il fondo...

Io che sono sempre stato strapieno di presunzione e dignità... che avevo fatto dell’orgoglio il mio vanto e il mio scudo verso il mondo. Ero indistruttibile, inviolabile, imperturbabile... una maschera di ghiaccio puro il cui unico interesse era il basket e il mio Ego senza limite.

E adesso mi guardo allo specchio e vedo un individuo in valìa di un’altra persona...

Sono una puttana. Sì... la sua puttana.

Come sono caduto in basso...

 

Sento dolore ovunque... ma in questo momento sento che non è solo il corpo a farmi male...

Le gambe mi cedono, costringendomi a cadere nuovamente sul letto. Mi ha spompato fino all’osso.

Finalmente esce dal bagno e mi rivolge un’occhiata raggelante.

Alzo faticosamente la testa e, nonostante il risentimento che provo per lei in questo momento, non riesco ad impedirmi di rabbrividire... il suo corpo perfetto è risaltato in un mini vestitino nero aderentissimo, di marca prestigiosa, ornato da brillantini di Swarovski. Si infila i sandali neri con tacco da 10 centimetri mostrando il drago tatuato sul polpaccio destro. Le sue forme perfette riescono a farmi eccitare con una velocità e potenza impressionante... i capelli lunghi ancora bagnati, la pelle che brilla ai flebili raggi di sole che filtrano dalle tapparelle, quegli occhi azzurri così accesi e profondi... mi fa impazzire...

Questi sono gli unici istanti in cui sono contento di essere le sua puttana...

 

La sua voce gelida, poi, mi risveglia da quello stato di trance adorativo...

 

LA: “Non ti sei ancora vestito?! Veloce... voglio venire a casa tua prima di andare al Black Night.”... so che a casa mia vorrà farlo di nuovo... è spaventosa la fame di me che ha questa ragazza. Io non ho nemmeno la forza di alzarmi e lei sembra in piena forma.

Senza fiatare faccio quello che mi chiede. Mi alzo a fatica e mi vesto.

 

 

Camminiamo per i larghi viali fioriti, in silenzio... lei mi precede di qualche passo.

Non riesco a starle dietro, comincio a sentire dei dolori lancinanti al bacino... rallento il passo rimanendo indietro.


KA: “Potresti camminare più lentamente...?!”
LA: “È tardi, non ho molto tempo.”
KA: “Questo perché non sai mai quando fermarti.”
LA: “Cosa??!! Che vorresti dire??”
KA: “Sei tu che vuoi farlo di nuovo... e visto che andiamo a casa mia vorrei almeno arrivarci sano...” le fitte, sempre più forti, mi impongono di fermarmi. Abbasso la testa cercando di nascondere le smorfie di dolore. Lei se ne accorge e si ferma...
LA: “Stai bene?!”
KA: “Sto bene, sta solo zitta.” il dolore è talmente forte da costringermi a sedermi sul marciapiede. Lei è ferma poco distante. Sento il suo sguardo freddo su di me... so che è arrabbiata, odia perdere tempo.

 

KA: “Va meglio.” mento. Difatti non riesco neanche ad alzarmi.
LA: “Ti fa male il bacino...?” il suo tono è talmente calmo che sfiora la dolcezza. Insolito, lei non è MAI dolce, anzi... non lo è proprio mai stata.
KA: “Ho detto che va tutto bene...” faccio peso sulle braccia nel tentativo di rialzarmi... non ci riesco, le fitte sono ancora forti.
LA: “Sicuro di stare bene?! A me non sembra proprio.”
KA: “Non è nulla... aspetta solo un altro po’...”

Perché lo faccio... perché LO facciamo... perché continuo a permettergli di usarmi?! Perché...??!! Lei se ne frega di me, che senso ha continuare ad assecondare quest’assurdo rapporto?! Ogni volta che mi sbatte è una coltellata al cuore... tutto questo non mi porterà da nessuna parte. E la cosa che mi fa incazzare è che IO sono consapevole di questo e non faccio un cazzo per risolvere il problema!! Accetto senza fiatare tutto quello che lei decide di farmi. Ma sono davvero così masochista?!...

LA: “...Ti senti meglio?” sussulto a quell’affermazione, nonostante la mia espressione non tradisca il minimo cambiamento. Non gli è mai fregato un cazzo di me... come mai tante premure?!
KA: “...Sì...”

LA: “Hn...” si ferma dalla parte opposta della strada... appoggia la schiena al muro incrociando le braccia al petto. Si accende una sigaretta. Mi guarda da lontano, con un sguardo, stavolta, meno gelido del solito. Sembra aver deciso di aspettare qualche minuto. Fortuna... gli avrò fatto pena.

 

Rimaniamo in silenzio per un lungo momento. Abbasso la testa a guardare per terra... non voglio che veda le incrinature sul mio viso.

Poggio le braccia sulle ginocchia e mi ci appoggio con la testa... mi sta anche venendo sonno!! Da quando l’ho incontrata dormo pochissimo e, molte notti, non dormo per niente. Nessun problema, recupero a scuola, però... le energie che spreco sono tante e in campo il mio fisico e la mia resistenza ne risentono non poco.

Ultimamente non reggo neanche fino alla fine degli allenamenti. Contento Sakuragi che non perde tempo per sparare a zero!! So che Miyagi, il nuovo capitano, è preoccupato, ma non posso spiegargli il motivo del mio calo... mi ucciderebbe, come minimo. Sto diventando una preoccupazione per la squadra e per i miei compagni...

Paradossale... il basket è sempre stato il mio solo e unico interesse, e ora...

 

Cazzo... ma vale la pena continuare tutto questo?? Questa ragazza, dopotutto, è così importante per me??

Le solite domande... lo so che non smetterò mai di vederla, anche se dovesse risentirne il basket, ormai per me sono diventati essenziali i nostri incontri, sebbene esclusivamente sessuali e privi di sentimento reciproco.

So bene che questo non mi porterà da nessuna parte, che è nocivo per me, per il mio cuore e per il mio fisico. Ma non riesco ad evitarlo... c’è qualcosa di inspiegabilmente profondo che mi lega a questa ragazza. Un filo invisibile... sottile ma indistruttibile.

 

Avverto il suo sguardo su di me... sento la sua pressione continuamente. Riesce ad agghiacciarmi tutte le volte... ma come fa??

La sento avvicinarsi... percepisco il rumore dei suoi tacchi che strepitano sull’asfalto.

Alzo la testa per un istante. È ferma a pochi passi da me... ha una strana espressione, quasi pensante.

Chissà cosa starà pensando...

 

LA <Non dice mai nulla... Non è insolito, lui lo fa sempre, è silenzioso per natura. Però... dove trova la forza di continuare ad assecondare i miei capricci...?? E io... perché gli faccio tutto questo...?? Ho fatto un terribile errore di calcolo, non ho considerato le conseguenze e ora... Maledizione!! Forse... forse non c’è più di mezzo il solo desiderio sessuale...>

 

Quanto vorrei leggere nei suoi pensieri, esaminare ogni minimo particolare, scoprire ogni piccola sfumatura...

Hn... sarebbe tutto molto più semplice.

 

Fa un passo avanti e si ferma incerta... sembra indecisa. Alzo un sopracciglio perplesso. La sua singolare indecisione mi spiazza totalmente. È sempre così decisa e diretta che è alquanto strano vederla tentennare.

Dopo un attimo di suspense, decide di avanzare ulteriormente fino a raggiungermi.

La guardo perplesso e, sinceramente, anche un po’ preoccupato... c’è da aspettarsi qualsiasi cosa da Layla, il suo cervello non funziona come quello delle persone normali.

 

Si inginocchia di fronte a me... allunga una mano poggiandola sulla mia testa corvina...

Spalanco gli occhi, il mio cuore perde un battito... sposto lo sguardo su di lei perdendomi nella profondità dei suoi occhi di cristallo.

Sorride...

Ma non è uno dei suoi soliti sorrisi maligni... è un sorriso vero, luminoso... dolce. È come una luce abbagliante... che mi travolge con una forza devastante.

 

Faccio fatica a respirare... mi sento scoppiare il cuore nel petto. È la prima volta che la vedo sorridere... la prima.

Non faccio neanche in tempo a stamparmi a fuoco quel sorriso nella mente, che china il suo viso verso il mio colmando il vuoto che separa le nostre labbra.

Mi bacia... le sue labbra sfiorano appena le mie come una carezza... un bacio casto e puro.

 

Non riesco a pensare a niente... la mia mente è un miscuglio di pensieri sconnessi.

 

Vorrei che il tempo si fermasse...

 

Sto tremando e gli occhi mi bruciano per quanto ce l’ho spalancati.

 

Un bacio...

 

La cosa di per se sembrerebbe normale, se non fosse che io e Layla non ci siamo mai baciati. Già... non ci sono mai stati baci nonostante i nostri svariati rapporti sessuali, neanche bacetti a stampo.

 

È paradossale ma... è il nostro primo bacio.

 

Si divide dalla mie labbra... sento quasi il vuoto dopo quel distacco. Intreccia le braccia intorno al mio collo, appoggia la fronte sulla mia e sorride di nuovo...

La sua mano mi accarezza i capelli, in un gesto cullante e pieno di calore... mi rilasso sotto il suo tocco, mi sento protetto...

 

LA: “Mi dispiace Kaede...” me lo sussurra sulle labbra. Non mi aveva mai chiamato per nome... sentirglielo pronunciare provoca in me scariche elettriche dalla densità indescrivibile...

KA: “Mi piace come pronunci il mio nome...” lo dico quasi senza rendermene conto... come se la mia bocca desse voce ad ogni mio pensiero. Allungo una mano verso il suo viso... con le dita le accarezzò lievemente una guancia, percorrendo il profilo dolce e armonioso... perdendomi nell’azzurro profondo dei suoi occhi.

LA: “Per oggi basta sesso, ok...” la sua dolcezza è disarmante. Il suo sorriso è stupendo, magico... non trovo le parole per descriverlo. Sono talmente frastornato che non riesco ad articolare una singola parola. Il mia mente è un girovagare di pensieri senza capo ne coda...

LA: “Dai... ti accompagno a casa...”

KA: “Ma che...”

LA: “Oggi ho esagerato, mi dispiace...” sono scioccato... non ci posso credere.

 

Non ho neanche il tempo di dare ordine ai miei pensieri sconnessi, che mi sorprende di nuovo... mi accarezza il viso, poi mi tende la mano e mi aiuta a rialzarmi...

 

Oh, sono senza parole.

 

Rialzandomi, sento una fitta al bacino e faccio una smorfia di dolore. Perdo l’equilibrio e per non cadere mi aggrappo a Layla. Appena mi accorgo di averla praticamente abbracciata, mi ritraggo intimorito... so che, fuori dal letto, odia essere toccata e così temo una sua eventuale brutta reazione...

 

LA: “Guarda che non mordo...”

 

Seee vabbè... alzo un sopracciglio e la guardo perplesso. Si avvicina... cerco di allontanarmi ma nel farlo perdo l’equilibrio e cado all’indietro.

Va bene essere la sua puttana, ma farmi anche portare a casa a braccetto sarebbe mandare letteralmente affanculo il mio orgoglio, cazzo!!

 

LA: “Non fare l’idiota!! Dai... fatti aiutare...” non riesco a dire una parola tanto sono sorpreso... sposta il mio braccio sulle sue spalle, mi passa un braccio intorno alla vita e mi permette di appoggiarmi a lei... la sua presa mi sorregge e mi sostiene...

 

LA: “Sei proprio ridotto male. Dovrò portarti a braccetto per tutto il tragitto...”

KA: “Perché lo fai...” anche lei si sorprende della mia domanda... la osservo con la coda dell’occhio. Si morde il labbro inferiore e sospira...

LA: “Mah... infondo è colpa mia se stai così...”

KA: “Mi fa male tutto...”

LA: “Hn... vuol dire che a casa tua ti farò un bel massaggio rilassante.” sorride di nuovo. La sua espressione è indescrivibile... stupenda.

 

Percorro il grande viale sostenendomi a Layla... e per la prima volta, sento che il muro freddo che la circonda si sta lentamente sciogliendo...

 

Adesso sì... le cose possono davvero cambiare. Adesso ne sono convinto più che mai.

 

Non saprò mai cos’è che ha cambiato Layla così all’improvviso... ma forze, desiderare ardentemente qualcosa, avvolte funziona davvero.

 

In compenso adesso ho la risposta alla domanda del secolo...

Già... perché anche da una relazione esclusivamente sessuale può nascere l’amore.

 

Dovrò avere molta pazienza con lei... ma, d’ora in poi, mi impegnerò con tutto me stesso per abbattere il muro del suo cuore... lo farò poco alla volta, a costo di metterci mesi e mesi... ma sono sicuro che ne verrà fuori una gran storia.

 

Naturalmente il sesso e le effusioni sarebbero state pane quotidiano. Ma questo rappresenta una parte caratterizzante e irremovibile del nostro rapporto e della nostra quotidianità. So bene che nemmeno lei riuscirebbe mai a farne a meno...

 

Ma da oggi... non sarà più sesso senza amore... non più.

 

 

*+*End *+*

Mah... non so che dire... spero solo che a voi piaccia. L'ho scritta in meno di due ore quindi il risultato non dev'essere un granchè. Come minimo le fan di Rukawa mi linceranno!! Ma se volete farlo, basta mandarmi qualche commentuccio... insulti, critiche, minaccie di morte, accetto qualsiasi tipo di critica che sia costruttiva!! BAci baci e fatemi sapere cosa ne pensate e se devo smettere definitivamente di scrivere!! ^^

RU: Che sarebbe la cosa migliore... -___-

Muori maledetto!!! Leggete please!! ^^

  
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