Era il 1° settembre e come al solito al Dipartimento Degli Shinigami vi era parecchio movimento già di prima mattina.
Due ragazzi passavano in mezzo a questa folla distinguendosi subito per l’aura che emanavano e per il colore degli occhi.
Una ragazza dai lunghi capelli castani alzati dolcemente da un nastro di colore arancione(indossava un’uniforme completamente nera, camicia, giacca e da una gonna nera che le arrivava a metà coscia, ai piedi portava un paio di sandali estivi anch’essi nere) bussò alla porta di un ufficio.
Il ragazzino al suo fianco sbuffò non sentendo la presenza di personale nella stanza.
“Non c’è nessuno!” dichiarò il biondo voltandosi verso la ragazza che lo guardò.
“Mhh…già…pare di si! Tsk…odio i ritardatari!” ghignò lei accendendo le iridi nere.
Il ragazzino che le era accanto aveva corti capelli biondi e due occhi verde chiaro tanto da fare invidia ad un campo di tulipani. Lui era vestito con una maglietta gialla aperta sul davanti, un giacchetto di pelle verde acqua che era arrotolato sui gomiti, un paio di jeans sbrillentati con una cinta che gli scendeva svogliatamente al lato sinistro del fianco.
Il biondo si sistemò il polsino arancione e sbuffò stancamente notando che erano passati già 10 minuti e nessuno arrivava.
“Akemi…mi sto annoiando…” sbadigliò lui prendendo un piccolo bastoncino di ferro e girandoselo tra le dita.
“Undertaker ci aveva avvertito che alla persona a cui ci dovessimo riferire fosse così…svogliata nel lavoro…quindi pazienta Taki” ridacchiò la mora prendendo lo stesso oggetto del ragazzino.
Akemi si avvicinò al dipartimento delle spedizioni e fece avviluppare l’attenzione su di lei.
“Scusi…sto cercando un certo ‘Grell Sutcliff’…sapete che fine ha fatto?” chiese sembrando di essere gentile ma gli Shinigami che si trovavano lì accanto fecero in tempo a spostarsi per non entrare nell’aura negativa che si stava creando.
“B-b-b-bhe…ecco…il si-signor su-sut-cliff dovrebbe arrivare a momenti…” disse preoccupata la ragazza dall’altra parte del bancone.
La mora annoiata prese il taglia carte sulla scrivania di lavoro dell’altra che alla vicinanza con la ragazza si distanziò velocemente.
“Io non ho chiesto quanto ci vuole prima che arrivi…io ho chiesto dove si trova!” specificò facendosi passare il coltello tra le dita e spaventando di più la donna che tremava leggermente.
Prima che Akemi conficcasse il coltello sulla scrivania della responsabile spedizioni, Takagi si fece avanti saltando sulla sorella e facendo l’occhiolino alla donna dietro al bancone che arrossì leggermente.
“Ecco…mia sorella si è forse proposta un po’ male ma noi stiamo cercando uno Shinigami chiamato Grell Sutcliff e sta ritardando l’appuntamento…può cortesemente dirci dove si trova?” disse con occhi dolci il biondo facendo viaggiare la donna nel mondo dei sogni con il suo principe azzurro.
Un ragazzo più o meno alto come Akemi si presentò davanti a loro.
“Ho sentito bene? State cercando il Senpai-Sutcliff?” chiese il ragazzo biondo dagl’occhi bi-colore.
“Già…” disse la mora parandosi davanti al fratello che scocciato continuò a flirtare con la donna al banco.
“Io sono Ronald Knox…piacere…” disse chinandosi a metà busto.
“Io sono Akemi heiwa e lui è mio fratello Takagi Heiwa…” disse indicando il biondo mozzafiato dietro di se.
“Oh…gli allievi di Under-chan…”
Akemi sgranò gli occhi confusa.
“Under-chan?” chiese sbigottita.
“Noi del dipartimento lo chiamiamo così o Sensei…” sorrise il biondo.
Akemi si girò dall’altra parte vedendo Takagi comportarsi come se niente fosse. Sempre con il sorriso sulla faccia.
“Tsk…forse se anche io…” ragionò lei.
Akemi si voltò con un sorriso sulla faccia e guardò Ronald.
“Beh…potresti mostrarci dove si trova adesso?” chiese essendo il più gentile possibile.
Ronald arrossì e si voltò dall’altra parte grattandosi nervosamente il lato della testa.
“C-certo…è proprio nel suo ufficio…” disse passando davanti ad Akemi che ritornò di nuovo seria.
Seguì il biondo e mentre se ne andava prese il fratello per il colletto trascinandolo dietro di se mentre Takagi salutava con la manina.
 
Arrivati di nuovo davanti all’ufficio dello Shinigami Grell, Akemi attese una spiegazione dal biondo che si avvicinò alla porta.
“ohi…sono tre volte che bussiamo…non c’è nessuno dentro…” disse lei ma poi si rese conto di uno spostamento d’aria all’interno dell’ufficio.
“Scusatelo ma il Senpai…ecco…lui è un po’…” Akemi lo spinse via e aprì la porta sbattendola e facendo sobbalzare uno Shinigami dai lunghi capelli rossi da dietro la scrivania.
“Sei tu Grell Sutcliff?” chiese esasperata fissando il rosso che la guardava scocciato.
“Chi lo vuole sapere?” chiese con diffidenza e arroganza.
Akemi digrignò i denti e illuminò gli occhi neri e profondi come il petrolio.
Mise velocemente un ginocchio sulla scrivania dove era seduto e piantò il taglia-carte della ragazza all’ufficio di spedizione vicino alla sua testolina poi lo tirò verso di se digrignando i denti.
“Akemi Heiwa e Takagi Heiwa…figli del legittimo Shinigami Leggendario, Undertaker!” sancì facendo calare il silenzio nell’intero reparto.
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Angolo dell'Autrice:
Beh...questo è il prologo *-* Spero vi piaccia come ho iniziato ma questa era una fanfiction che avevo già iniziato molto tempo fa e non ho mai avuto il coraggio di mettere...
Lasciate un commentino con il vostro parere :D
Qui giù vi lascio allegati i due fratelli... 
Akemi Heiwa: http://img59.imageshack.us/img59/9706/4f7e95aebaea7.jpg
Takagi Heiwa: http://img824.imageshack.us/img824/5739/thebestoflenlenkagamine.png