06/04/2013
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Il matrimonio
Eccomi qui, che cammino verso l'uomo che amo, in uno dei più importanti giorni della mia vita.
Ho lottato perchè il matrimonio si facesse qui e non a Capitol City, e che non venisse mandato in televisione, e alla fine siamo giunti ad un'accordo: sarebbe stato svolto nel 12, ma sarebbe anche andato in onda. Ci ho messo un po' a prepararmi, e mia madre è persino tornata qui per assistermi e aiutarmi.
Ed ora cammino verso l'altare, dove mi aspettano Annie, Peeta, Haymitch e Dalton, che ufficierà la cerimonia.
Ci sono volute sette persone per farmi indossare uno dei vestiti per il matrimonio fasullo a Capitol City che Cinna aveva fatto molti anni prima e non farmi andare alla cerimonia vestita come tutti i giorni.
-Lui ne sarebbe orgoglioso- mi disse Johanna per convincermi.
È un vestito bello, bianco, senza maniche, con uno scollo a cuore, che all'altezza della vita si apre in una gonna morbida di tulle e pizzo che arriva alle caviglie. È decorato con fili d'argento, che si uniscono per formare delle fantasie floreali. I miei capelli, resi più chiari per l'occasione, mi sfiorano guance e collo.
Mi sento ridicola, ma appena vedo il suo viso luminoso e sorridente, tutte le emozioni scompaiono, lasciando spazio ad una sola: impazienza.
Si, l'impazienza di averlo tutto per me, lontano da tutte queste telecamere che mi portavano alla mente solo brutti ricordi.
Come per miracolo arrivai all'altare, e lui mi prende la mano per sorreggermi. La cerimonia inizia, ma io ho occhi solo per lui. Fortunatamente mi risveglio da quella specie di coma nel momento dei voti.
-Vuoi tu, Peeta Mellark, prendere Katniss Everdeen come tua legittima sposa?-
-Si,lo voglio.-risponde Peeta, come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
-E tu, Katniss Everdeen, vuoi prendere Peeta Mellark come tuo legittimo sposo?-
-Si- rispondo io.
Un po’ in ritardo arriva la piccola Isobel1, con il cuscino delle fedi. Mio marito mi infila la mia e dopo ci baciamo.
Dopo la cerimonia, ci spostiamo nel Prato, dove si svolge il ricevimento. Durante il banchetto molti invitati fanno il loro discorso.
I più toccanti sono quelli di Johanna e Haymitch, che raccontano della crudeltà della capitale, che gli aveva tolto tutte le persone che amavano, ma che grazie a me e Peeta avevano ritrovato qualcosa per vivere.
Non avevo quasi mai visto Haimitch piangere. La prima volta che successe fu quando Isobel disse come sua prima parola Haymitch. La presi in braccio e la portai dal mio scorbutico vicino, che quando la sentì, la sollevò in aria e la fece girare per la stanza.
Il banchetto vola via in un attimo, perchè il tempo passa più in fretta con Peeta.
Quando tutti gli invitati se ne sono andati, lasciamo Izzy con Sae la Zozza, che per lei è come una nonna, mentre noi due ci dirigiamo verso la casa di Peeta nel quartiere dei vincitori, che sarebbe diventata la nostra nuova casa.
Arrivati all'ingresso della casa lui mi prende in braccio e mi tiene così fino al piano di sopra, dove c'è la nostra stanza.
-Ho bisogno di andare in bagno, tu intanto preparati- gli dico, e lui mi poggia a terra.
In bagno mi sciolgo i capelli e mi siedo nella vasca da bagno, aspettando che si riempia. Penso a tutti i bei momenti che noi due avevamo passato in sieme, e che successivamente, dopo l'arrivo della piccola Izzy, noi tre avevamo passato insieme. Mi asciugo i capelli, che ora porto corti, e mi infilo una semplice camicia da notte gialla.
Quando torno in camera, Peeta è già nel letto, e io mi sdraio accanto lui.
Subito si gira e mi abbraccia sussurrandomi -Insieme-.
1 Non sapendo il nome della figlia di Peeta e Katniss, ho deciso di chiamarla Isobel Mary ù.ù
Angolo autrice
Ed ecco qui l'outfit di Katniss, quello di Annie (la testimone) e quello di Johanna (la damigella).