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Autore: aduah    27/10/2007    13 recensioni
Questo non poteva permetterlo.
Edward era suo. Di nessun’altro.
Aveva messo in gioco la carriera, la dignità e la fama di playboy per lui, e lui come lo ringraziava?
Andando con un altro!
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Edward Elric, Roy Mustang
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ave popoli! Sono qua per ribaltare gli standard!
Logico... ultimamente ci sono un casino di storie che trattano della gelosia di Ed; non che non mi piacciano, per carità, anzi, sono bellissime e a me personalmente vedere Edward tutto indispettito per il comportamento di Roy garba…
MA!
E’ il momento per il caro mame di prendersi la tanto agoniata rivincita. Non credete?
Buona Lettura.




Il mio Edward.


Un giorno come un altro al Quartier Generale di Central City, in particolare per l’ufficio del colonnello Roy Mustang.

Havoc era intento a dondolarsi sui due gambi posteriori della sedia, tenendo in perfetto equilibrio la sigaretta sul labbro inferiore.
Breda e Falman si erano lanciati una sfida di intelligenza, e da circa due ore cercavano di risolvere il maggior numero di rompicapi presi dal giornale di Furey, che per passare il tempo in attesa del “rilascio” firmava i documenti del Colonnello.
Il tenente Hawkeye si trovava in giardino ad istruire Black Hayate su come evitare i colpi di una Calibro 9 (con risultati molto soddisfacenti).

Per quanto riguarda il Colonnello, lo avreste potuto ritrovare beato a leggere il giornale dietro la sua scrivania, mentre Edward…

Un momento.
Edward non era ancora arrivato quella mattina.

Con la coda dell’occhio, Roy sbirciò al disopra della pagina sportiva, per controllare se il suo chibi stesse per caso arrivando. Per l’ennesima volta.
Ma nulla.
Quella porta non voleva proprio saperne di sbattere per lasciar entrare un Fullmetal pittosto adirato.

E la cosa era molto strana.
Di solito, puntuale alle 9.30, entrava con la sua consueta grazia per poi urlare contro il Taisa, costringendolo ad uscire dalla stanza e a seguirlo fino in bagno.
E allora le gerarchie non contavano più.

Quei due si amavano, e non sapevano resistere troppo a lungo uno senza l’altro.
Il tempo libero lo passavano quasi sempre assieme, o a casa del Colonnello, o passeggiando per le vie della città, fermandosi verso sera ad un ristorante a mangiare (ovviamente pagava Roy).

Ma quella mattina non era ancora arrivato.
Forse si era fermato a parlare col fratello.
Oppure… SI ERA FATTO MALE?
Idea cretina, lui si fa male solo in missione.
Allora perché…

Finalmente, due ore più tardi del consueto, una testolina bionda fece il suo ingresso nell’ufficio.
Tranquillamente.

-Alla buon’ora Fullmetal, si può sapere dove sei stato?- la domanda fu marcata maggiormente, per accentuare l’allusione al rapporto.
-Mi scusi, ma sono… cioè ero… ma che cavolo glie ne frega a lei dopotutto?- fu la sonora risposta del ragazzo.

Roy ci restò malissimo.
Si aspettava di tutto, tranne quella risposta così acida da parte dell’amante. Forse la cosa derivava dalle circostanze: erano in ufficio davanti a tutti i sottoposti del Colonnello.
Doveva per forza essere quello.

-Capisco… posso parlarti in privato un attimo Fullmetal?- chiese per avere così spiegazioni soddisfacenti.
-No.-

-Come, scusa?-
-Senta, mi serve il permesso di uscire prima, devo incontrare… cioè, una persona!- e nel dire ciò, le sue guance si tinsero di rosso acceso.

Roy si trattenne dall’urlargli in faccia creando una divertente scenetta di gelosia acuta; si limitò solo ad acconsentire l’uscita anticipata.
Sì, avete capito bene, ha accettato la richiesta.
Il perché?
Perché lo amava, e perciò era suo dovere tenerlo d’occhio.

Infatti, quando il Fullmetal staccò, Mustang lasciò anche gli ultimi documenti da firmare a Furey, e di nascosto iniziò a seguirlo per le vie di Central.

Ed andò fino al parco, e una volta lì si mise a sedere sul bordo della fontana, aspettando.

Roy si appostò a debita distanza dietro un cespuglio, guardando (male) ogni possibile persona che potesse interessare al Fullmetal.

Dopo circa dieci minuti, un ragazzo si avvicinò a lui, saltandogli addosso e cominciando a parlare.
Ed non sembrava tanto infastidito da quel comportamento, anzi, a sua volta diede un bacio sulla guancia al tipo, il quale diventò rosso.

La rabbia del Flame cresceva a dismisura, coerentemente con la sua gelosia.

I due finalmente si staccarono, ma continuarono a parlare; peccato che non si sentisse l’argomento di discussione.
Ad un certo punto Ed prese in braccio il ragazzo, ponendolo sopra la fontana. Questi si dimenava, e probabilmente implorava di essere lasciato andare, cosa che il Fullmetal fece subito dopo, per poi avvicinarsi pericolosamente alla bocca dell’altro.

A quel punto, Mustang non ci vide più.
Balzò fuori dal cespuglio e corse velocemente in contro ai due, per fermare quella scena raccapricciante.

Questo non poteva permetterlo.
Edward era suo. Di nessun’altro.
Aveva messo in gioco la carriera, la dignità e la fama di playboy per lui, e lui come lo ringraziava?
Andando con un altro!
Capiva che magari la cosa poteva non essere facile per il Fullmetal; stare con un uomo che aveva un compito ben preciso da portare a termine, certe volte poteva sentirsi un peso o un ostacolo per il futuro Comandante Supremo.
Ma non lo era affatto.
E non glie l’aveva però mai detto.
Era per questo motivo che adesso Ed cercava conforto con qualcun altro?
O forse… voleva farla finita del tutto?
Peggio. Molto peggio.

Che cosa pretendeva da lui infondo? Era ancora un ragazzino, magari voleva avere altre esperienze. Lui aveva tutta una vita davanti, mentre Roy pensava già troppo come un adulto; una relazione seria e duratura, ecco ciò che si aspettava il moro.
Forse Edward non se la sentiva ancora, per questo voleva mollarlo.

Ma fino a che quel momento non fosse arrivato, lui era suo.

Ed venne scaraventato lontano dal ragazzo, il quale rimase alquanto sorpreso da quella reazione.

-DEFICIENTE DI UN TAISA! CHE DIAVOLO STA FACENDO?- sbraitò il biondo portandosi davanti a lui.
-Mi devi una spiegazione buona Edward!-
-MA CHE… ADESSO NON SI PUO’ PIU’ NEMMENO PARLARE COL PRORPIO FRATELLO?-

Fratello?

-… fratello?- chiese disorientato l’ufficiale.
-Sì, fratello! Alphonse, si ricorda?-
-Lui è…-
-Lo so, lei non mi ha mai visto col mio vero aspetto…- disse Al imbarazzato.
-L’ho fatto tornare normale da quasi un anno, solo che è dovuto sempre rimanere a Reesemboll per la riabilitazione…- spiegò Ed.

Il Colonnello si sentì di colpo un merda.
Comprese di aver commesso un terribile sbaglio, e di essersi lasciato vincere per la prima volta dalle emozioni.
Avrebbe voluto sprofondare sotto terra; purtroppo nessun varco aveva intenzione di aprirsi.

-Perché lo stavi per baciare?- chiese allora Roy.
Cercò di trovare una piccola rivincita…
-Lo volevo baciare… sulla fronte, però… come dire… non siamo alla stessa… cioè, lui è troppo…-
… che fu però mancata.
-Allora… la persona che dovei incontrare era…-
-Veramente Al ha fatto un’improvvisata, non mi aspettavo di trovarlo qui… è stato un piacevole fuori programma, ma il piano è riuscito… anche se in modo un po’ troppo brutale rispetto a come lo avevo organizzato…-

Mustang era ancora più confuso di prima, e lo diventò maggiormente quando Ed salì sul bordo della fontana per raggiungerlo in altezza, potendo donargli un piccolo e dolce bacio.

-La persona che dovevo vedere eri tu… sei troppo geloso, caro Colonnello, e ciò non va bene!- confessò infine, sorridendo al suo amato.
Roy poté tirare un sospiro di sollievo.
Ed non aveva alcuna intenzione di lasciarlo, voleva solo testare il suo grado di affetto.
La rabbia era sparita del tutto.

-Certo che… sei proprio un bambino Ed… se per sapere che ci tengo a te usi questi espedienti… proprio come fecero a loro tempo Craroline, Jenny, Melissa, Katya…-

Il pugno di acciaio del ragazzo ebbe un incontro ravvicinato con il mento di Mustang, il quale finì a terra stordito.

-COLONNELLO DI MERDA! NON MI PARAGONI ALLE SUE OCHE! Vieni Al, ti offro da bere-
-Ma… il Taisa…-
-Credimi, ha ottenuto ciò che si meritava, la prossima volta imparerà a non fare troppe cazzate in una volta!-

Mentre, con la mascella dolorante, fissava il suo Edward allontanarsi, un sorriso comparì sulle labbra di Roy.
Certo. Edward era suo.
E lo sarebbe stato per sempre

Bastava imparare a controllare gli impulsi e le parole in certe circostanze…




E SI AVVICINA LUCCA COMICS!
Così… si avvicina anche l’ora x… l’ora in cui mezza Italia urlerà di gioia… perché avrà tra le mani un tesoro che fino a quel momento ha potuto sentire incomprensibilmente…

Il conquistatore di Shamballa
Sarà nostro!

Ok, tralasciando i momenti catartici e i sogni, ringrazio tutti i lettori/lettrici che leggeranno questa fanfic e la gradiranno!
Ci sentiamo alla prossima!
Baci Kissosi
ADUAH! >v<
  
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