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Autore: Mushroom    06/04/2013    5 recensioni
2) «È la cosa più stupida che tu abbia mai fatto da quando viviamo assieme».
Sherlock lo sente e lo ignora. È concentrato.
«E ne hai fatte di cose stupide»
[Raccolta | Drabble | Johnlock/Mystrade/MorMor]
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson , Sherlock Holmes
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Nota: Raccolta di Drabble (e double-drabble) di genere vario scritte per il gruppo We Are Johnlocked. Multiship. Pubblicate nell'ordine in cui me le hanno richieste.


1) Moran/Moriarty, prompt: Cucina - childish!Jim - 202w

Se avessero chiesto a Sebastian Moran – trent'anni e tiratore scelto dell'esercito britannico - come si sarebbe visto un paio d'anni nel futuro, di certo non avrebbe risposto “in una cucina”; e, ancor più certo – certo quanto è vero che il sole è alto a mezzogiorno – non avrebbe mai risposto “facendo da babysitter a un sociopatico”.
Eppure è così. Sebastian diserta, Sebastian diventa un mercenario e Sebastian si ritrova a mezzanotte, in pantofole, di fronte al suo capo che lo implora per del gelato. Può sentire le dita di Jim battere sul piano cucina e lo sguardo ancorargli le spalle.
Tira fuori la vaschetta (cioccolato) e la lancia sul tavolo, seguita da un cucchiaino.
Jim la guarda, inclinando la testa e socchiudendo gli occhi in un gesto di irritazione «Voglio quello alla vaniglia»
E Sebastian, che è ancora molto bravo con le armi e si sta ancora chiedendo perché cazzo lavori per quell'uomo, sospira affranto e riapre il frigo e spera con ogni fibra del suo corpo che ci sia quel dannato gelato. 
L'ultima volta che la vaniglia non c'era, Jim ha fatto quasi esplodere una piscina e due tizi. E Sebastian non ha per niente voglia di rapire di nuovo quel John Watson.

Se avessero chiesto a Sebastian Moran – trent'anni e tiratore scelto dell'esercito britannico - come si sarebbe visto un paio d'anni nel futuro, di certo non avrebbe risposto “in una cucina”; e, ancor più certo – certo quanto è vero che il sole è alto a mezzogiorno – non avrebbe mai risposto “facendo da babysitter a un sociopatico”.
Eppure è così. Sebastian diserta, Sebastian diventa un mercenario e Sebastian si ritrova a mezzanotte, in pantofole, di fronte al suo capo che lo implora per del gelato.
Può sentire le dita di Jim battere sul piano cucina e lo sguardo ancorargli le spalle. Tira fuori la vaschetta (cioccolato) e la lancia sul tavolo, seguita da un cucchiaino.
Jim la guarda, inclinando la testa e socchiudendo gli occhi in un gesto di irritazione «Voglio quello alla vaniglia»
E Sebastian, che è ancora molto bravo con le armi e si sta ancora chiedendo perché cazzo lavori per quell'uomo, sospira affranto e riapre il frigo e spera con ogni fibra del suo corpo che ci sia quel dannato gelato. L'ultima volta che la vaniglia non c'era, Jim ha fatto quasi esplodere una piscina e due tizi. E lui non ha per niente voglia di rapire di nuovo quel John Watson.


2) John/Sherlock, prompt: Candela - fluff - 99w

Note: La candela viene utilizzata come unità di misura delle emissioni luminose. Ho letto qualcosa riguardo che fosse legata al colore dell'oggetto che emana la luce, per cui ho interpretato la cosa un po' alla come voglio ed è uscita questa XD 

Una candela.
«Sherlock, che fai?»
John sorride.
Due candele.
«È la cosa più stupida che tu abbia mai fatto da quando viviamo assieme».
Sherlock lo sente e lo ignora. È concentrato.
Tre candele.
«E ne hai fatte di cose stupide»
Quattro candele.
Sbuffa. John lo sente e vorrebbe scuotere la testa, ma non può. Le mani di Sherlock gli tengono ferma la faccia.
«Almeno spiegami l'esperimento».
Questa volta è Sherlock a sorridere. Dice «Cinque candele» spiega «È l'intensità massima di colore rosso che il tuo viso assume a distanza minima col mio»
John lo guarda e non capisce se vorrebbe baciarlo o strozzarlo; ma è ordinaria amministrazione, con Sherlock.


3) John/Sherlock, Prompt: Gradino che scricchiola - fluff - 149w

I passi di John sono leggeri. Sono i passi chi è stato in guerra ed è tornato; di chi ha dimenticato come camminare e ha dovuto imparare di nuovo tutto da solo, su per una strada in salita.
Sono così leggeri che, qualche volta, se chiude gli occhi e tende l'orecchio, pensa di esserseli solo immaginati. Ma Sherlock è bravo a riconoscere i rumori, a prenderli e metterli in ordine; bravo a dare loro una causa e ricostruire la storia a cui sono legati. Così lo fa anche con i passi di John – li segue in cugina, giù per le scale, fino a che scompaiono fuori da Baker Street; e quando torna, quando ormai pensa che forse – forse – si sia davvero immaginato tutto, John fa rumore.
Il primo gradino scricchiola e John entra in casa e Sherlock, di spalle, il violino tra le braccia, torna a respirare.


4) John/Sherlock, Prompt: Bocca, 118w
AU - High school!AU, underage accennato, prof!Sherlock, student!John

John prega per la campanella. Sa che la odierà, dopo, che implorerà per altri cinque minuti in quell'aula, ma – in quel momento – non vorrebbe altro che sentirne il suono e scappare fuori dalla classe.
Mr. Holmes, insegnante di chimica, cammina pigramente tra i banchi. È quello che fa quando spiega, come se avesse qualche sorta di problema a stare fermo; gesticola, man mano che espone i concetti, lo sguardo perso nel vuoto che torna in aula solo alla fine, con un misto di rassegnazione e sufficienza.
John non sa quando si sia preso una cotta per quell'uomo – sa solo che è diventato ridicolo e che, cristo, non riesce a smettere di fissare le sue labbra.


5) Greg/Mycroft, Prompt: "Quando Greg diventò più importante dell'ombrello", crack, comica - ooc - 144w
Note: no, non centrano un cavolo con la drabble, ma tutto ciò che ho pensato scrivendola è stato "Oddio, posso vedere Dean Winchester discutere di torte con Mycroft" 

A Mycroft la vita ha insegnato due cose: la prima è che le torte sono sicuramente meglio delle persone; la seconda è che in caso di pioggia bisogna sempre avere un ombrello a portata di mano.
La vita, sicuramente, non gli ha ancora insegnato se sia meglio una torta o un ombrello; o se può avere entrambi e tenere l'ombrello in una mano mentre mangia la torta con l'altra.
Ma la vita, come tutte le cose imprevedibili, cambia, e un giorno gli insegna che Greg è più piacevole delle torte, anche se forse meno intelligente; e poi, quando meno se lo aspetta, distrugge tutte le sue certezze. Mycroft impreca, quando si accorge di aver lasciato l'ombrello a casa solo per non arrivare in ritardo alla cena con Gregory – dovrebbe tornare indietro e recuperare l'ombrello, ma Greg aspetta e Mycroft non può proprio fare tardi.

 

 

   
 
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