Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: BlazeHope    07/04/2013    0 recensioni
In seguito ad un brutto incidente, Adeline, una ragazza italiana di appena 17 anni, si troverà a girare l'Europa al fianco del suo idolo, Justin Bieber. Tra i due nasce subito una grande intesa che verrà compromessa da un accordo stipulato dai ragazzi. Tutto ciò li porterà a prendere strade diverse allontanandosi per molto tempo, ma quando per sbaglio il loro cammino si incrocerà nuovamente i giovani amanti capiranno che quello ciò che li lega non potrà mai scemare.
Adeline era diversa, molto diversa.
Adeline e Justin.
p.s. Tengo a precisare che sono pienamente consapevole dell'errore grammaticale riportato nel titolo assicurandovi che è assolutamente volontario in quanto per chi non lo sapesse porta il medesimo nome di una canzone di Justin.
Buona lettura,
con affetto
-Blaze
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Justin Bieber, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2.

All around the world, people want to be loved
All around the world, they’re no different than us
All around the world


-All Around The World


Sono le due di notte e sono qua, in mezzo alla strada principale di Bologna, seminuda, appena scappata dall'ospedale, sotto la pioggia, con il mio idolo accanto.

Scusate, non mi sono presentata.
Mi chiamo Adelina Qua Qua, no, scherzo, Sparks. Ho diciassette anni e vivo ad Aosta. Vi starete chiedendo da dove venga Sparks dato che sono italiana, o forse no, io ve lo dico ugualmente. Bene, i miei nonni sono canadesi, di Vancouver.
Sono alta, magra, ho lunghi capelli biondi leggermente mossi e dei grandi occhi tra il verde smeraldo e l'azzurro. Dalla descrizione posso sembrare la ragazza perfetta ma in realtà sono tutt'altro che.. una ragazza direi. La mia femminilità è come dire, inesistente.
Amo le tute e gli scarponcini da militare.

Quanto cavolo è bello? Ancora non mi capacito del perché sia rimasto con una sconosciuta, chiuso in ospedale, più che essere in giro per il mondo. Ha dei lineamenti perfetti e un fisico scolpito. Per non parlare del suo sorriso, quel meraviglioso sorriso che farebbe invidia al sole.
A distogliermi dai miei pensieri fu l'arrivo di un bus a dir poco enorme che si fermò di fronte ai nostri corpi infreddoliti. La porta si aprì e Justin mi fece cenno di salire dopodiché mi seguì a ruota.
Wow, sarà grande quanto casa dei nonni, che, se consideriamo che vivono in una villa nel quartiere presidenziale di Vancouver non è per niente piccolo.
''Justin! Finalmente tesoro, mi hai fatta preoccupare.''-disse Pattie stringendolo in un abbraccio.
''Che brutta cera fratello!'' -lo salutò Fredo.
''Oddio. Tesoro, vieni qua! Ma guardati, adesso capisco come mai Justin non sia tornato dopo il concerto. Allora, cosa avete combinato voi due?''-esordì Pattie mentre il ragazzo si dimenava alle sue spalle.
''Noi non abbiamo fatto proprio niente. ''-incenerì la donna con uno sguardo assassino.-''Dai, vieni. Hai bisogno di una doccia.''
''Vieni tesoro, ti mostro il bagno.''
''Grazie mille signora.''
''Oh, chiamami pure Pattie''-questa donna è qualcosa di meraviglioso. Ha un sorriso così dolce.
''Allora grazie, Pattie''

Mi chiusi in bagno e mi fiondai sotto la doccia. Lasciai che il getto d'acqua rovente bagnasse interamente il mio corpo, rigenerandolo. Notai molti cerotti sulle mie gambe e sul mio addome che lentamente furono trasportati dall'acqua. Mi abbandonai ai miei pensieri cercando di ricordare il più possibile dell'accaduto ma solo un immagine era fissa nella mia mente. Lui con delle ali argentate che sovrastava la testa di tantissime fan in delirio. Lui, il mio angelo.

Qualcuno cominciò a bussare alla porta riportandomi sul pianeta terra. Uscii velocemente dalla doccia e cominciai a cercare qualcosa con cui coprire il mio corpo. Decisi di afferrare il primo accappatoio che mi capitò sottomano e aprii.
''Qua ci sono dei pantaloncini di Carly e una mia felpa. Spero vadano bene''
''Perfetto. Grazie Justin.''-il biondo sorrise e poi cominciò a scrutare il mio corpo.
''Perché hai il mio accappatoio?''-chiese dubbioso.
''Oh, e tuo.. scusa tanto io lo tolgo subito.''
''Tranquilla, almeno rimarrà il tuo odore.''
''Ehm.. ok.. e.. non è che potresti uscire gentilmente? Mi dovrei vestire.''-dissi imbarazzata.
''Oh, certo certo, scusa.''

Mi sistemai e dopo aver sniffato un po' del profumo di Justin intrinso nella  la felpa uscii dal bagno.
Una folla di gente mi accerchiò cominciando a presentarsi.
''Piacere, sono Ryan''
''E io sono Chaz bellezza''
''Hai capito Bieber..''
''Lasciatela stare. È appena uscita dal coma!''
''Si certo..''
''Siamo scappati dall'ospedale''-sghignazzò felice.
''TU HAI FATTO COSA? SCAPPATI? Cioè, spiegami. Tu hai fatto scappare dall'ospedale una ragazza appena uscita dal coma? SEI PAZZO?''-sbraitò Pattie in presa al panico.
''Bhe, tecnicamente lei ha accettato di scappare..''-lo fulminai (incenerì) con lo sguardo.
''Tesoro come stai?''
''Un po' ammaccata''-ammiccai.
''E' pure spiritosa. Justin se fossi in te non me la farei scappare.'p
La tinta del mio viso diventò rossa come quella di Bieber che dopo qualche secondo se ne uscì con un 'Buonanotte' e mi trascinò al piano superiore.
Entrammo in una camera da letto abbastanza piccola. C'era un lettino con le lenzuola di Super Mario e una sedia accanto alla porta del bagno. Justin si svestì velocemente rimanendo in box e si coricò. Lo guardai intensamente per fargli capire che aveva dimenticato qualcosa ma non ci arrivò.
''Non dimentichi qualcosa?''
''Hai ragione, devo farti le medicazioni''- Un genio. Proprio sperto.
Mi fece sedere sul letto e si mise a terra armato di bende e disinfettante e cominciò a infasciarmi le gambe.
La porta si spalancò facendo volare Justin con la testa nello scollo della mia maglia. La testa di Pattie fece capolino da dietro la porta.
''Justin! Cosa stai facendo?''
''La sto medicando.''-si ricompose.
''Da dentro la sua maglia?''
''Em ecco.. mi hai fatto volare..''
''Se se.. dai, dormite.''
''Notte Pattie.''

Justin si rimise ne letto e mi fisso.
''Vuoi dormire o no?''
''Si s.. em.. dove?''
''Qua!''-mi guardò ovvio.
''Ok.''- mi distesi accanto a lui che, cercando di farmi spazio, urtò una delle ferite. Sobbalzai dal dolore. Prontamente si scusò e fece attenzione a non colpirmi nuovamente. 
''Non so ancora il tuo nome, sai.''
''Adelina.''
''Ilina''
''ADElina''
''Ah, ok. Comunque, belle tette ADElina''-mi sentii avvampare.
''Buonanotte!''

 

____________________

Justin's tour bus.

Che. Orrore.
Vi prego perdono.


Blaze

   
 
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