I will catch you if you fall

-Ti prego Justin, torna in Canada. Lei ne ha davvero bisogno. E’ un tormento vederla così.-
Tenevo quella lettera in mano da più di venti minuti ormai e ancora non mi decidevo a lasciarla. Veniva dal Canada, dalla casa affianco alla mia. Dalla mia vicina, che con il passare del tempo era diventata come una zia, zia Mary.
Era una donna sui 45 anni circa, separata ma con un compagno, Liam e aveva una figlia, una delle ragazze più perfette che avessi mai visto:  Celine.
Era più piccola di me, quattro lunghi anni ci separavano.
Aveva gli occhi marroni, un marrone che faceva invidia, così intenso che ti catturava al primo sguardo. Ricordo ancora i suoi lunghi capelli biondi e le sue chilometrice trecce per tenerli in ordine.
Dovevo tornare in Canada, assolutamente.
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Ero nel tour bus con tutti gli altri e per la prima volta, avevo l’iPod nelle orecchie e me ne stavo da solo. Guardai per ore e ore il cellulare, chiedendomi se scriverle sarebbe stata una buona idea oppure no.
Lo prendevo e lo rimettevo giù, così per tre ore circa.
Mi rigiravo nella cuccietta, non trovavo neanche una posizione per stare tranquillo.
L’agitazione era tanta. Come avrebbe reagito Celine? Erano due anni che non ci vedevamo più. Era cambiata? Ne dubitavo.
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“Justin sei qui!” disse mia madre venendomi incontro.
La strinsi forte a me. Mi era mancata da morire. “Mamma, mi sei mancata anche tu” dissi asciugandole le lacrime di gioia.
“Anche tu piccolo mio, tanto tanto” ,mi riempii di baci. “Ma non sei venuto qui per me vero?”
“Sai che ti voglio bene, ma hai ragione. Da quando zia Mary mi ha detto di Celine..io sono impazzito”
“Lo siamo tutti qui.. E’ così triste.. E’ la nostra piccolina Justin..” si mise le mani in faccia per coprire le lacrime e io non potei  far altro che stringerla più forte.
Decisi di andare da lei, dalla mia Celine.
Dovevo solo uscire di casa, fare tre metri e mi sarei ritrovato davanti casa sua. 
Ero lì davanti al cancello, stavo per suonare ma mi bloccai, ero pietrificato.
 
“Who's gonna make you fall in love 
I know you got your wall wrapped on all the way around your heart 
You're not gon' be scared at all, oh my love 
But you can't fly unless it lets ya, 
You can't fly unless it lets ya, so fall”
 
Era lei.
 
Prima che continuasse, iniziai a cantare io più forte lo stesso pezzo che aveva appena cantato lei.
Mentre cantavo, il cancello si aprì.
“S-sei tu..”
Stavolta ero io quello con i lacrimoni. La abbracciai talmente forte che a momenti soffocava. Affondai la faccia tra i suoi capelli..Mi era mancata.
Quando sentii i suoi singhizzi, mi sciolsi dall’abbraccio e la guardai: era sempre perfetta.
“Ehi, basta piangere” dissi asciugando le sue lacrime. “Ci sono qui io”
“Lo so..E suppongo anche che tu sappia già tutto”
“Andiamo a fare una passeggiata” dissi prendendola per mano.
 
 
“Vorrei restare così per sempre: io tra le tue braccia, il tramonto davanti a noi, il vento che soffia leggermente sui nostri visi” disse Celine facendosi sempre più piccola tra le mie braccia.
“Anche io lo vorrei tanto. Se potessi fermerei il tempo in questo preciso istante” dissi accarezzandole i capelli.
“Già. Mi sei mancato Justin, e sai una cosa?”
“Cosa?”
“Per tutti questi anni sono sempre stata innamorata di te, ma ai tuoi occhi sono sempre stata la piccola Celine della porta accanto”, sospirò.
“Ti sbagli. Tu sei sempre stata la mia Celine. La ragazza che sorrideva sempre e la mia musa per tutte le canzoni che ho scritto. Sei importante Celine, e credimi, vorrei che non fossi stato così stupido da far passare tutto questo tempo”
“Non è colpa tua, siamo stati entrambi stupidi. Ma ora la vita reale è questa, non posso farci altro.”
“Non c’è una cura?” le presi la mano e la strinsi tra la mia.
“No Justin. C’è solo tanta fede e speranza che possa vivere felice da qualche altra parte”.
Piansi ancora, tanto e continuavo a baciarle la mano.
“Ho sempre creduto in te Justin, sempre. Dal primo video su YouTube all’ultima tappa del Believe tour.”
La strinsi ancora più forte, come se avessi paura che se ne andasse, anche se presto lo avrebbe fatto.
Mi alzai di colpo e feci alzare anche lei. Con un braccio le stringevo la vita e con l’altra le tenevo la mano e piano piano iniziai a danzare con lei.
Le cantavo ‘One Less Lonely Girl’.
Potevo sentire la felicità, vedevo il suo sorriso sempre più grande.
Quando ebbi finito, la baciai.
Un bacio lungo, pieno di tutti i rimorsi di quegli anni passati separati l’uno dall’altra.
“Sappi che quando me ne andrò io non ti abbandonerò mai.Sarò sempre lì nel caso in cui dovessi cadere. Sarò nel cuore di ogni belieber, sarò in ogni loro grido al suono della tua voce, sarò un battito del loro cuore quando ti vedranno. Queste cose mi renderanno viva e sarò con te fino alla fine, mio piccolo Kidrauhl.”
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Celine se ne andò due settimane dopo.
Il giorno del suo funerale tutta la cittadina era presente.
Justin era lì e fu anche l’ultimo ad andarsene.
Quando rimase solo, aprì il suo giacchetto e tirò fuori una piccola coroncina di fiori ornata con un nastro viola. Con un pennarello dorato c’era scritto: ‘la mia one less lonely girl preferita, sarai sempre nel mio cuore mia regina. Il tuo per sempre, Kidrauhl’.
Posandola, baciò l’immagine scolpita nel marmo bianco e se ne andò con l’immagine della ragazza sorridente negli occhi.


Salve meraviglie, sono sempre io lol Ho scritto questa one shot perché ho sognato qualche giorno fa l'incontro tra Celine e Justin e mi sono detta: perché non farne tesoro e pubblicarla? Quindi ecco qui c: Spero che vi sia piaciuta e spero che recensiate in molte, mi farebbe piacere.
Per maledizioni o altro lol io sono @wontbeperfect su twitter c:
Grazie ancora a tutte.
Claudia. xx