Premettendo che non mi sono fatta sentire per un sacco di tempo, eccomi qui! ^^" Pronta a rompervi nuovamente le scatole! Oggi ripropongo, nuovamente (MUAHAHAHA) una Cloud/Aerith. Si, oramai accoppio Aerith con tutti :3 Ma lasciamo perdere questo dettaglio! Ora, vi lascio godere queste flashfic! La prima si basa sulla canzone di Sam Tsui "Just A Dream". La seconda è basata su "In The End" dei Linkin Park. La terza trova aiuto su Guardian Angel, mentre la quarta, quella che adoro particolarmente, sulla canzone di Bryan Adams.

1#
Just A Dream 

Sorrideva dolcemente in quella lunga chiesa fatta interamente di legno di ciliegio, con al centro un’area illuminata dal tetto mancante, dove si sporgeva una luce flebile, che illuminava un piccolo giardinetto pieno di fiori bianchi, quali splendide margherite. Lì accanto, Aerith osservava il frutto di duro lavoro sbocciare ribelle in quel lugubre paesaggio. Cloud la osservava sottecchi, seduto su una delle panche, con i suoi occhi color blu elettrizzato.
La poteva fissare per ore e ore, osservando gli atteggiamenti docili e delicati della giovane fioraia, e il suo sorriso agrodolce dipinto tra quelle guance color primula.
Aerith lo guardò serena, per poi avvicinarsi a lui, e offrirgli familiarmente la mano.
Lui la osservò con leggero imbarazzo, per poi lanciarle una occhiata, trovando conforto tra le iridi della ragazza, verdi come smeraldi.
Cloud sospirò, per poi sorridere timidamente, e stringere calorosamente la mano della fioraia.
In quell’istante, una luce investì tutto, lasciando un breve silenzio.
Cloud si svegliò con il sudore sulla fronte, cercando di ripercorrere le memorie e le radici di quanto aveva visto. Era solo un sogno.

 
2#
In The End 

 
Si ritrovò con una sensazione di umidità tra le guance color latte, che poi si trasferì alla zona della bocca. Stava piangendo. Era la prima volta che piangeva da tanto tempo.
Sospirò esanime, per poi portare il suo sguardo all’ingiù, incontrando il volto pallido di Aerith, che sembrava sorridere, serena, anche nella morte.  La sua lacrima ricadde sulle labbra della ragazza, rosee come i petali dei fiori. Ormai quei petali si sarebbero raggrinziti, appassendo meticolosamente, fino a deturparsi completamente.
Ridusse gli occhi a due fessure, senza però smettere di piangere, silenzioso.
Sostenne il corpo esanime della fioraia per ancora qualche secondo, osservandone i lineamenti flebili e le mani giunte, come se stessero invocando una preghiera.
Poi, appoggiò delicatamente il corpo sulla superficie dell’acqua, che andava a man mano a cadere nell’acqua, nel vuoto più completo. Cloud la osservò per vari secondi, mentre una lacrima catturò la sua attenzione, cadendo sull’acqua pericolosamente. Proprio come era caduta la perla di Aerith.
 

3#
Guardian Angel 

 
Lo guardava, senza una precisa ostentazione. Era un altro dei suoi soliti sogni, e l’inesplicabile senso di colpa non abbandonava il SOLDIER, lasciando solamente con un senso di rimpianto che occupava tutto il cuore. Cloud era seduto fuori dal letto, con le braccia unite sopra le gambe. Tifa oramai ci aveva quasi fatto un abitudine, ma gli dispiaceva terribilmente non poter essere importante come Aerith era per Cloud. Il loro rapporto era qualcosa di inesplicabile, un meccanismo estremamente complesso nel suo essere, anche una semplice vite poteva essere qualcosa di troppo o troppo poco. Era stata come un angelo, Aerith, per Cloud. Un angelo custode.
Tifa sapeva bene che non avrebbe mai potuto prendere il posto di Aerith: anche il solo pensiero era qualcosa di impensabile. Intanto però, sapeva che, anche in una mera illusione, il giovane Cloud trovava conforto nei suoi sogni, anche con un semplice sussurro della sua voce, della voce di Aerith.
 

4#
Here I Am 

 
Rise con estrema allegria, osservando il giovane SOLDIER. Cloud fece un espressione decisamente confusa, arrossendo vistosamente in volto.
-Oh Cloud, dovresti vedere come sei buffo con questo fiore tra i capelli!
Continuava a ridere delicata, mentre Cloud cercava, con una smorfia, di togliersi quel dente di leone dai capelli, cercando di trovare il fiore tra la folta chioma bionda.
Continuando con la delicata operazione, Cloud osservò la ragazza, che continuava a ridere.
Gli venne un tuffo al cuore, e le sue gote si tinsero di ogni tonalità di rosso, per poi girarsi orgogliosamente dall’altra parte.
Aerith si riprese dalla lunga risata, per poi aiutare il giovane a togliere il fiore dai suoi capelli, mentre Cloud continuava a fissarle le profonde iridi color smeraldo.