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Autore: Killer_of_Angels    08/04/2013    11 recensioni
Dawn era ridotta in condizioni pietose: il suo viso, un tempo delicato, era ora tumefatto da lividi e gonfiori. Il suo corpicino era distrutto. In altri casi la ragazza avrebbe chinato il capo e sarebbe tornata a meditare nel giardino.
Ma non oggi, ripetè mentalmente. Oggi cambierà tutto.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dawn, Scott
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale
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Scott era seduto malamente sul divano. Rigirava tra le mani un ciocco di legno, non sapendo cosa farne.

L’intento iniziale era modellarlo con il suo fidato coltellino retrattile, ma l’ispirazione lo aveva improvvisamente abbandonato.

Il ceppo trovò la pace dopo pochi minuti, sul tavolino grezzo poco lontano dall’oggetto della sua agitazione.

Il ragazzo si sdraiò, sbuffando. Chiuse gli occhi per un tempo indefinibile.

La quiete delle quattro mura silenziose si ruppe, troncata da una voce fievole, ma decisa.

-Madre Natura non vorrebbe che i suoi figli venissero trattati così!


Close enough to start a war
All that I have is on the floor


Scott si sporse appena, con la consueta espressione scocciata. Sbuffò ancora, per poi rispondere con menefreghismo.

-Davvero biondina? Non credo in queste stronzate. Anche se fosse, sono anch’io figlio della fantomatica madre. Non mi ha mai rimproverato delle mie azioni! – ghignò con un sorrisetto sarcastico.


God only knows what we’re fighting for
All that  I say, you say more

 

Dawn era ridotta in condizioni pietose: il suo viso, un tempo delicato, era ora tumefatto da lividi e gonfiori. Il suo corpicino era distrutto. In altri casi la ragazza avrebbe chinato il capo e sarebbe tornata a meditare nel giardino.

’Ma non oggi’’ ripetè mentalmente. ‘’Oggi cambierà tutto’’.

-Madre Natura… ha creato…

Scott si alzò di scatto, avvicinandosi pericolosamente alla piccola figura.

-Cosa? Dillo, avanti. Se hai il coraggio di farlo!

Era sovrastata dalle iridi grigie e senza cuore.

 Ma non l’avrebbe intimidita, questa volta.’’Questa volta sarà diverso’’.

-Un… MOSTRO!


As hard as you try
No, I will never be knocked down

 

Finalmente. Finalmente aveva detto ciò che veramente pensava.

Scott era spiazzato dall’improvvisa ribellione di Dawn.

Ma sapeva come domarla.

Un forte colpo di abbattè sul viso già deturpato. Un altro sulla pancia.

La ragazza crollò al suolo, gemendo di dolore. Piangeva, ma le lacrime provocavano soltanto più sofferenza.

Aveva giurato di non farlo.

Il non aver mantenuto la promessa era più angosciante del male fisico.

-E’ così che pensi di trattarmi?! Eh, puttana? Fai schifo, stronza, non meriti nemmeno di vivere!

Il corpicino tremava sotto il peso degli insulti.

Improvvisamente, cinque parole.

Cinque parole che ribaltarono la situazione.

Cinque parole che cambiarono in un attimo l’espressione del ragazzo.

Cinque parole che avevano mostrato in mondovisione la debolezza di Scott.

-Hai sofferto da piccolo, vero?

 

I can’t keep up with your turning tables
Under your thumb I can’t breathe

 

Il rosso rimase immobile.

Dawn lesse la sua aura.

Arancione.

Scott era insicuro, per la seconda e ultima volta nella sua vita.

Quelle parole avevano su di lui un effetto devastante.

I ricordi tanto odiati, tornavano a galla.

All’istante si rese conto di ciò che stava facendo.

Si inginocchiò, mani sul volto.

Il corpicino femminile si sollevò lentamente, puntellandosi con i gomiti.

-Ma che cazzo sto facendo? Sto… diventando come lui… no, non è possibile… IO NON SONO COME LUI!

Si avvicinò alla ragazzina, a gattoni. I loro occhi si incontrarono.

Quelli di lui, rammaricati.

Quelli di lei, imploranti.

-Ti prego, perdonami!

L’ultima cosa che mormorò prima di scoppiare in lacrime sulle gambe della sua ragazza.

 

Next time I’ll be braver
I’ll be my own savior
Standing on my own two feet


Dawn era immobile, incerta sul da farsi.

Sapeva però che il carattere mutevole del suo ragazzo l’avrebbe sempre condizionata.

Ora non era più sicura di attuare il suo piano.

Le due metà del suo essere litigavano.

Ma infine una predominò.

-No. Mai più.

 

I won’t let you close enough to hurt me
No, I won’t ask you, you to just desert me

 

La ragazza si alzò, si diresse verso il suo armadio, al piano superiore.

Con calma.

Sapeva che ormai Scott non avrebbe potuto ostacolarla.

Estrasse dai suoi capi il suo sacco nero.

Scese.

Aprì la porta sotto lo sguardo attonito del ragazzo.

Mosse un passo.

Venne raggiunta da una calda mano.

-Non farlo Dawn. Io ti amo!


I can't give you what you think you gave me
It’s time to say goodbye to turning tables

 

Si voltò. Le lacrime riemersero negli occhi già lucidi, prepotenti.

-Lo credevo anch’io!

 

It's time to say goodbye to turning tables

 

Angolo dell'autrice
*cerca di nascondersi, ma la spingono fuori*
Ehm, ciao... *arrossisce*
Ok fa pena, ma mi ronzava in testa da taaanto tempo!
Dall'8 marzo, esattamente un mese fa. Si è parlato della violenza sulle donne, così ne è uscito questo :6 Sicuramente nulla in confronto all'orribile calvario che passano le donne che subiscono VERA violenza!
Sono insicura sull'avvertimento OOC...
Ditemi cosa ne pensate nelle recensioni ^-^
Ciaoooo
Francy

 

  
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