Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: sandsunset    08/04/2013    7 recensioni
"Sei un porco!" Esclamai allontanandomi di scatto da lui,scivolando sul divano,rise di gusto,tenendosi quasi la pancia.
"Rilassati,non sei il mio tipo." Ma sei gentile,Bieber,grazie,molto delicato.
"Comunque nemmeno tu sei il mio tipo." Mi affrettai a dire.
Fece spallucce,mi sembrò di vederlo per un attimo deluso.
"Non prenderla sul personale,Alex." Disse.
"Invece...com'è il tuo tipo?" Mi chiese d'un tratto,buttandola lì,vago.
"Beh è..." Biondo,occhi color caramello,dolci,bocca a
cuoricino,fisico non troppo scolpito,nasino all'insù,una specie di Peter pan.
Oh,ma questa era la sua descrizione,e a me lui non piaceva.
---
Il mio cuore sussultò per l'improvvisa vicinanza,mi allontanai da lui.
"Sai Alex..." Iniziò picchiettando con il dito indice sul suo mento,poi si girò nuovamente verso di me.
Squadrò il mio viso attentamente,poi i miei lineamenti,infine il suo sguardo andò a posarsi proprio sui miei occhi,imprimendosi.
"C'è qualcosa di particolare in te,hai qualcosa di diverso,di misterioso."
Corrugò la fronte,intento a pensare. E adesso cosa vuole questo?
Io? Speciale? Ma va! Ero una normale diciassettenne,anonima.
"E io lo scoprirò." Espresse il suo verdetto finale,sorridendo.
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chaz , Justin Bieber, Nuovo personaggio, Ryan Butler
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
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"Uno di questi giorni ricordami di farti la proposta di matrimonio,davvero."
Sussurrò Justin ridacchiando mentre si riabbottonava la camicia che qualche minuto prima non aveva nemmeno addosso.
Io gli sorrisi,agganciandomi il gancetto del reggiseno e cercando sotto i sedili dell'auto la mia maglietta.

"Ma certo,non vedo l'ora di diventare Miss Bieber." Ci pensai sù.
"Suona bene vero? Alexandra Bieber."
E gustai il sapore di quei due nomi accostati,lo amavo così tanto che assunsi un'aria sognante tipica di quando mi trovavo con Justin.
Ci fu qualche minuto di silenzio quando entrambi finivamo di rivestirci completamente,
mentre i pensieri dei momenti intimi passati prima riaffioravano nelle nostre menti e ci regalavano spontanei sorrisi involontari.
"Ti va di fare una cosa?" Feci roteare gli occhi al cielo.
"Abbiamo appena finito,non sei stanco?" Lo sentii ridere,scuotendo il capo.
"Ma non intendevo del sesso." Si mordicchiò un labbro.
"Anche se sai che l'idea mi alletta,visto che quando sono con te ti desidero così tanto..."
Era incorreggibile.
Ma non potevo non ammettere che anche attenzioni di quel tipo erano ben accette visto che Justin era il mio fidanzato e mi faceva sentire bene,amata.
"Ti fidi di me?" Mi venne spontaneo annuire convinta. Ora sarebbe successo come in Aladin,
e lui mi avrebbe teso la mano per farmi salire sul suo tappeto volante,per volare senza tempo tra le stelle e le nuvole,noi due senza nessun altro.
"Andiamo immediatamente all'aeroporto." Che cosa? Immediatamente? Così di punto in bianco?
"Dove mi vuoi portare?" Domandai. Non rispose.
"Ti fidi di me,no?" E dopo un occhiolino mise in moto l'auto.
"Non dobbiamo passare a prendere le valigie?" Chiesi interdetta,annuì.
"Giusto,così dopo torneremo direttamente a New York."
Prese la prima curva a destra e ci trovammo all'inizio del viale di casa sua.
Mi lasciò in macchina e in cinque minuti corse in casa,salutò e prese le valigie.
Non mi lasciò neppure il tempo per ringraziare Diane e Bruce dell'accoglienza e della disponibilità.
Quando Justin aveva fretta nulla lo distraeva dal suo obbiettivo finale.
"Dammi qualche indizio!" Protestai,però alquanto divertita dalla situazione ambigua.
"Solo uno: Si." Aggrottai le sopracciglia frastornata. Che razza di indizio era si?
Cielo,quel ragazzo diventava ogni giorno più indecifrabile,ma sapeva stupirmi,e avrebbe sempre saputo come cogliermi di sorpresa anche dopo tanto tempo.
In aeroporto prendemmo il primo volo diretto a Las Vegas. Stavo iniziando a preoccuparmi.
"Devo considerarlo un rapimento o una fuga d'amore?" Scherzai una volta che l'areo era già in volo,
leggendo un giornale messo a disposizione dalla compagnia.
"Direi più un'idea geniale,qualcosa che ci ricorderemo per il resto della nostra vita.
" Quelle parole mi suscitarono parecchia curiosità,morivo dalla voglia di sapere di più,subito.
Volevo iniziarmi a gustare ciò che di lì a poco sarebbe successo.
"Inutile che mi guardi con quegli occhioni Alex,non saprai nulla."
Dopo avermi fatto la linguaccia come un bambino dispettoso mi schioccò un sonoro bacio
sulla guancia ed io ridacchiai felice. Era così dolce quel ragazzo,troppo per essere vero.
Mi girai verso il finestrino ed appoggiai il capo al vetro gelido.
Osservai le innumerevoli nuvole che ricoprivano l'intero cielo e che donavano un bagliore bianco all'interno dell'aereo.
Stando con Justin avevo viaggiato in aereo più volte in una settimana che nella mia intera vita,mi ci sarei dovuta abituare visto che probabilmente mi avrebbe chiesto di accompagnarlo in alcuni dei suoi tour.
Quando uscimmo dall'aeroporto con i nostri bagagli prendemmo un taxi in tutta velocità,
Justin domandò all'autista di impiegarci il minor tempo possibile.
Oh si Justin,bella idea,di pure al taxista di andare a duecento all'ora.
"Si può sapere cos'è tutta questa fretta?" Sembrava iperattivo.
"Non vedo l'ora di averti mia,o quasi." Io ero già sua.Non capivo cosa stava dicendo.
Lo guardai stranita,alzando leggermente un solo sopracciglio.
"Non è nulla di pervertito,tranquilla." Quell'affermazione contribuì a tranquillizzarmi almeno in parte e così decisi di rilassarmi.
"Ti ricordo che tra due giorni ricomincia la scuola,e una certa ragazza qui presente dovrebbe tornarci."
Justin ridacchiò baciandomi la nuca.
"Faremo in tempo,non preoccuparti." Il taxi si fermò davanti ad un enorme hotel dopo una ventina di minuti.
Era l'hotel più lussuoso che avessi mai visto in vita mia,alto supergiù centocinquanta metri e ricoperto di vetrate.
Justin mi prese la mano e mi condusse nell'edificio.
Appena entrammo la hall rendeva perfettamente giustizia alla prima impressione avuta da fuori,
era enorme,così grande che avrebbero potuto metterci tre elefanti,sul serio.
Il bancone in vetro era alla fine della sala,attaccato al muro,ogni tanto c'era qualche divanetto dorato con affianco un tavolino in vetro.
Arrivammo fino al banco e Justin parlò.
"Vorremmo una stanza,possibilmente l'attico." Io rimasi ad ascoltare.
"Uhm,mi faccia controllare." Disse la signorina alla reception,digito velocemente qualcosa alla tastiera e tornò a guardarci allegra.
"Perfetto,è libero,per quanto volete prenotare?" Justin ci pensò un attimo e rispose solo una notte.
La donna ci diede le chiavi e il mio ragazzo (oddio,il MIO ragazzo) mi precedette fino all'uscita,non voleva nemmeno salire in camera?
"Dove andiamo?" Domandai seguendolo e cercando di stare al suo passo svelto.
Si girò verso di me e fece finta di chiudersi a chiave la bocca e buttare poi via la chiave,roteai gli occhi al cielo.
Odiavo tutta questa suspance.
"Justin!Non ho intenzione di seguirti se non mi dici dove stiamo andando!"
Urlai,ma lui continuò a camminare senza nemmeno guardarmi.
Sbuffai e sbattei un piede a terra con fare arrabbiato.
"Justin Drew Bieber! Fermati!" Era già piuttosto lontano e dovetti gridare più di prima,
ma lui imperterrito continuò il suo percorso.
Ringhiai a vuoto prima di mettermi a correre per raggiungerlo.
"Ti seguo solo perchè altrimenti mi perderei." Incrociai le braccia al petto rassegnata e
vidi l'ombra si un sorriso attraversare il suo volto che cercava di rimanere serioso.
Questo silenzio mi stava divorando di curiosità.
Camminò ancora per dieci minuti senza mai guardarmi e finalmente si fermò davanti ad un edificio color giallo acceso e con varie insegne luminose.
Entrò convinto e lo seguii a ruota preparandomi a vedere l'interno.
Appena varcai la porta sentii due mani premere sui miei occhi e sbuffai ancora.
"Shh,rilassati piccola." Sentii la sua voce,le sue parole calde e soffiate sul mio collo e in men che non
si dica ero diventata rilassata e docile come un agnellino.
Perchè aveva questo effetto su di me? Perché Justin era così attraente?
Mi legò la bandana che teneva sempre nel taschino dietro dei pantaloni agli occhi e poi mi fece sedere su quella che doveva essere una panca.
Circondò le mie spalle con il suo braccio e avvicinò le labbra al mio lobo,
accogliendolo in bocca e lasciandomi un piccolo morso,ridacchiai.
"Sei la mia piccola Alex,mi hai salvato."
Mi disse strofinando la punta gelida del suo naso sulla mia guancia,sentivo le parole accarezzarmi la pelle come una piuma soffice,
sentivo lui che respirava piano sulla mia spalla,sentivo il suo diaframma alzarsi e abbassarsi a seconda dei suoi respiri.
Restammo così per un pò senza che nessuno dicesse nulla,fino a quando sentii una voce maschile dire 'il prossimo'.
Justin si alzò in piedi e prese la mia mano per guidarmi nella direzione che avremmo dovuto prendere,poi si fermò davanti a me tenendomi ancora le mani.
"Come vi chiamate?" Chiese la stessa voce dell'uomo di prima.
"Justin e Alex." Rispose Bieber rilassato senza traccia di nervosismo nella voce.
"Okay,iniziamo." Si schiarì la voce con un colpo di tosse e iniziò.
"Vuoi tu Justin prendere come sposa Alex? Nella buona e nella cattiva sorte,in salute e in malattia? In ricchezza e in povertà?" 
"Si." Disse solo Justin.
OH MIO DIO.
Ci stavamo sposando,a Las Vegas?
La patria dei matrimoni liberi?
"E tu Alex? Vuoi sposare Justin?"
Ovviamente la predica non era poi così simile a quella originale,ma dava pur sempre l'idea.
"Si." Dissi con sicurezza tremando un pochino per l'emozione.
"Potete baciar-" L'uomo non finì di parlare che Justin si era fiondato sulle mie labbra assaporandole come non mai.
"Ti avevo detto che ti avrei sposata,Alex."
Concluse lui continuando a baciarmi e slegandomi piano la benda che avevo tenuto sugli occhi fino ad allora.









Hey beeeeeeelle c:
vi chiedo scusa come ogni volta per il ritardo,ma devo recuperare in latino il mio 5 e mezzo,il che mi tiene piuttosto 
impegnata D: poi quella merda di greco non vi dico!
inizio anche col dire che siete fantastiche,non potrei chiedere recensitrici (?) migliori!
mi fate tornare sempre il sorriso e almeno capisco di non essere completamente inutile ahah :')
QUESTO CAPITOLO SARA' UNO DEGLI ULTIMI.
(perchè per quanto sia legata a questa storia non vedo l'ora di finirla,è piu' di un anno che ci sto dietro AHAH)
a questo proposito vi dico che questo è l'ultimo capitolo che avevo gia' scritto e da ora ci metterò ancora di più ad
aggiornare perchè li devo scrivere volta per volta.

RISPONDO A TUTTE QUELLE CHE NELLE RECENSIONI MI DICONO CHE HO COPIATO LA STORIA
IO HO UNA PAGINA SU FB CHE SI CHIAMA '
B i e b e r f a c t s < 3 ' se la trovate lì va tutto bene
SONO SEMPRE IO AHAHAH
ma se la trovate su altre pagine o in giro per efp e siti vari FATEMI SAPERE c:

come favore vi chiedo un pò di recensioncine per questo capitolino c: 
e UNA VALANGA SU QUEST'ALTRA STORIA CHE STO SCRIVENDO AHAH
ci tengo moltissimo perchè voglio sperimentare altre storie,ma nessuno la segue,ci pensate voi bellezze?
e' sui
ONE DIRECTION



 

-Nulla,solo...niente Liam,è una cazzata- Accartocciò il foglietto e abbassò iil finestrino per buttarlo in strada,ma l'amico lo tirò su nuovamente.
-Andiamo,tra noi non ci sono segreti Malik,non fare il misterioso- Il moro sbuffò ed iniziò a parlare.
-E' per un corso d'arte,inizia domani,ormai non ho nemmeno più tempo d'iscrivermi,la data di scadenza era ieri- Liam corrugò la fronte.
-Tu ci vuoi andare?- Domandò,Zayn non rispose.
-Zayn,rispondi,vuoi andarci?- Il ragazzo abbassò lo sguardo.
-Certo che voglio Liam,ma non posso,sarà per la prossima occasione-
-Dopo le lezioni andremo ad iscriverti,ti accompagno io, niente storie -
_______
-Non mi chiedi nemmeno scusa?- Domandò il moro,la ragazza lo guardò.
-Per cosa?! Non sono io quella che ha rovinato il tuo disegno!- Lui ridacchiò ironico.
-Non ti chiederò scusa solo perché sei una ragazzina viziata- 
June cercò di non pensare alla frase che il moro aveva appena pronunciato. Eppure la sua vita non era così perfetta...
cosa succede quando l'innocenza e il pericolo si incontrano a metà strada? 
un corso di arte,due persone completamente diverse,ma così simili da far paura.
 
Autore: sandsunset | Pubblicata: 01/01/13 | Aggiornata: 05/04/13 | Rating: Rosso | Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Capitoli: 6 | In corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik | Note: Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti
Categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction | Leggi le 16 recensioni

   
 
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