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Autore: _Lys    08/04/2013    1 recensioni
Cosa succederebbe se Chris incontrasse Kurt e Darren incontrasse Blaine?
Quali argomenti potrebbero trattare?
Ma mi sembra ovvio: CRISSCOLFER!
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss, Lea Michele
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Incontri inusuali

Ciao a tutti;) Eccomi qui con questa one shot CrissColfer che ho scritto per partecipare a questo concorso meravigliosa di quella pagina meravigliosa asdfgh *--* Comuuunque, l'idea è molto originale e spero vi piaccia! Buona lettura;)

Darren si chiese quanto ancora ci avrebbe messo ad imparare quel copione a memoria.
Come al solito si era ridotto all’ultimo minuto: era mezzanotte e mezza e la mattina successiva avrebbe avuto un’importante scena con Chris.
“Ma perché faccio sempre così?”  pensò sospirando il ragazzo.
Posò i fogli che aveva in mano sul tavolo ed andò in bagno a sciacquarsi la faccia. Era esausto perché era stato in giro tutto il giorno con Chris e non aveva trovato il modo di dirgli che non poteva passare del tempo con lui perché aveva snobbato il copione che avrebbe, teoricamente, dovuto sapere a memoria da una settimana.
Anche perché il collega si sarebbe probabilmente offeso. Chris, infatti, prendeva molto a cuore le scene che faceva insieme e Darren aveva sempre pensato che si trattasse solamente di professionalità. Ma la verità era che si sbagliava, sì, si sbagliava di grosso.
Si dà il caso, infatti, che proprio in quel momento, solamente qualche isolato più in là, Lea Michele stava ascoltando Chris ripeterle perfettamente a memoria lo stesso copione che Darren cercava così disperatamente di ficcarsi in testa.
“Basta Chris, è l’ottava volta che me lo ripeti! Lo sai perfettamente”  esplose la ragazza con un tono leggermente più acuto del normale “Adesso, per favore, andiamo a letto!” disse con la voce alterata dal millesimo sbadiglio.
“Ho accettato il tuo invito qui non per dormire, bensì per sentire un parere esterno sulla mia interpretazione!” rispose acidamente il soprano “E se tu non sei in grado di darmelo, dovrò andare da qualcun altro, qualcuno che voglia davvero aiutarmi, qualcuno che per me farebbe qualsiasi cosa, qualcuno che capirebbe quello che sto provando in questo momento, qualcuno che sia un vero amico..”
“Va bene, ho capito. Ricomincia dall’inizio” sbottò nervosamente la ragazza.
“Lo so che sei stanca, anche io lo sono, ma capisci da quanto tempo non bacio Darren?” disse concitatamente il ragazzo “è normale che io sia nervoso per il mio ritorno in scena, giusto?”
Lea, dopo una breve pausa e tornando al suo tono di voce usuale, disse: “Sei consapevole del fatto che non è il tuo ritorno in scena, ma quello di Kurt e che non sarai tu a baciare Darren, ma Kurt a baciare Blaine?”
“Questo non ha alcun senso! Io sono Kurt e Darren è Blaine, quindi..”
Ma lei lo interruppe un’altra volta: “Sai perfettamente quello che intendo dire, Chris, non far finta di cascare dalle nuvole! Tu e Darren non siete Kurt e Blaine, non siete fidanzati, siete solo ottimi amici! E prima lo capirai, prima starai meglio!” detto questo si alzò e sbadigliando per la milleunesima  disse che andava a letto.
Chris si accasciò sul divano della ragazza e sfogliò il copione per l’ultima volta, ma non riusciva proprio a concentrarsi sulle parole che leggeva. Infatti, parti del discorso dell’amica rimbombavano ancora nella testa del soprano.
“Non far finta di cascare dalle nuvole!”
“Siete solo ottimi amici”
“Prima lo capirai, prima starai meglio!”
Il ragazzo sapeva che quelle parole erano vere, ma semplicemente non voleva accettarle.
Aveva una cotta per Darren da quando lo aveva visto per la prima volte sullo schermo del suo computer in “A very Potter Muscal”, anni prima, quando ancora  non sapeva che quel ragazzo sarebbe entrato a far parte del Glee Cast e che lui, nei panni di Kurt, se lo sarebbe “spupazzato”, come diceva spesso  Amber, per bene.
Fece un respiro profondo e, non appena chiuse gli occhi, s’immerse in un sonno profondo, ancora stringendo il prezioso foglio di carta fra le dita.
Nello stesso momento, Darren Criss, con in mano un copione identico, cadeva in un sonno altrettanto profondo.
 

Il sogno di Chris

“Oh guarda, ti sei finalmente svegliato!”
“Cosa? Ma dove sono?”
“Ma come, non vedi? Siamo a New York!”
Chris si guardò intorno ed in effetti riconobbe la piazza dove avevano recitato la scena in cui Kurt andava a trovare Rachel facendole una sorpresa. E, proprio accanto a lui, c’era Kurt in persona. Indossava gli stessi abiti della puntata e lo guardava dall’alto in basso.
“Sai, quando ho capito che per interpretare me, avevano preso te, ho pensato che non ne fossi in grado. Insomma, guardati!” disse con aria di rimprovero “Ti manca il gusto e la bellezza tipicamente Hummel!”
Chris non poté dargli torto, visto che non sarebbe risultato credibile: indossava il pigiama logoro di Cory prestatogli da Lea per quella notte e l’essere rimasto in piedi fino alle due per ripassare il non aveva giovato le sue occhiaie che erano più nere e profonde che mai.
“Ma poi, quando ti hanno sistemato per bene, ho ammesso che forse avresti potuto essere un decente Kurt”
“Be’ grazie!” disse Chris, decidendo di prenderlo come un complimento.
Detto questo i due restarono in silenzio per un po’. Chris osservava Kurt, che invece non lo degnava di uno sguardo ed osservava attentamente i passanti.
“Perché siamo qui?” chiese il soprano
“Mi sembra ovvio. Sono qui per parlare con te” rispose l’altro
“Ah bene” fece una pausa, ma vedendo che Kurt non era intenzionato ad aprir bocca continuò “E cosa dovresti dirmi esattamente?”
“Mi sembra ovvio” riaffermò quello continuando a non guardarlo “Ti darò qualche consiglio su quella tua insulsa cotta per la versione barbona di Blaine, Darren Criss”
“Oh certo, mi sembra ovvio” ripetè Chris “Come ho potuto non pensarci?”
Evidentemente Kurt non si accorse del tono sarcastico del suo alter-ego o forse non lo aveva ascoltato, perché non rispose e  si  limitò a continuare ad osservare la gente che passava per la piazza.
“Ebbene quali sarebbero questi consigli che devi darmi?”
“In realtà solamente uno: confessa!” scandì per bene l’ultima parola e si girò a guardarlo.
“Confessare… cosa?”
“Ma come cosa?” Kurt alzò gli occhi al cielo “il tuo amore per lui!”
“Ma sei matto?! Se glielo dicessi non mi vorrebbe mai più vedere, non saremmo più amici e questo non farebbe altro che spezzarmi il cuore!”
“Oh, e chi se ne importa! I cuori non saranno mai una cosa pratica finché non ne inventeranno di infrangibili.
“Come scusa?”
“Oh, Il mago di Oz, ma insomma! Un minimo di cultura cinematografica non ce l’hai? Ma non fai l’attore tu?” e detto questo alzò gli occhi al cielo un’altra volta.
Chris ci pensò un attimo e disse: “Non posso farlo. Davvero, non  ne vale la pena! Rovinerei tutto per uno stupido no”
“Che ne sai che direbbe no?”
“Non è difficile da capire, sai, è etero
“Oh, hai ragione, Darren è etero” disse il ragazzo con una falsa voce delusa “Insomma, i suoi occhiali rosa parlano da soli, cosa c’è di più virile di loro? Per non parlare dei suoi smalti o della sua passione per i musical o per le canzoncine Disney! Sprizza mascolinità da tutti i pori!” sospirò “Hai proprio ragione, non puoi pretendere di avere una possibilità con uno del genere, perdonami per averti dato false speranze!”
“Sii serio, Kurt, lo ha detto e ripetuto mille volte: gli piacciono le ragazze! È Inutile illudersi, non avrebbe motivo di mentire!”
“ O forse non ha ancora capito di essere dell’altra sponda” e qui fece il segno delle virgolette con le dita “ e tu potrestisemplicemente farlo arrivare alla soluzione del problema più velocemente”
“Messa così non è tanto male” pensò Chris
“E come farei ad aiutarlo, scusa?”
“Il segreto è nel bacio. Bacialo e lui  si renderà conto di averti sempre amato!”
“Kurt Hummel, credo che tu abbia guardato troppi film romantici nella tua vita”
“Oh sai che c’è? Sei un fifone, non hai un briciolo di coraggio, neanche quello semplice e istintivo di riconoscere che a questo mondo ci si innamora, che si deve appartenere a qualcuno, perché questa è la sola maniera di poter essere felici”
“Questa la so: “Colazione da Tiffany”!”
“Uffa, pensavo di averti battuto di nuovo! Comunque il punto non è questo. Darren lo capirà, te lo assicuro! All’inizio penserà che sei stato un matto a baciarlo così senza preavviso, ma poi si chiederà perché continua a ripensarci, perché in un qualche modo desidera che tu lo rifaccia e perché non riesce a dormire la notte pensando a te. E sarà allora, amico mio” disse alzando la voce “che tu lo avrai completamente conquistato” 
“Mmh”
“Mmh? Questo è tutto quello che hai da dire? Che c’è, il mio piano geniale non garba al signorino Colfer? Oh, come mi dispiace, vediamo se sai fare di meglio!”
“No, non è questo,  è solo che io l’ho baciato molte volte eppure non mi sembra che lui abbia dimostrato mai di volermi in quelsenso”
“No, Chris, io ho baciato molte volte Blainetu non hai mai baciato Darren!” replicò Kurt
“E se invece questo tuo piano non funzionasse?”
“Non puoi restare qua col dubbio, va là, bacialo e scopri cosa accadrà”
 
 
“Finalmente ti sei svegliato! Stavo quasi per rovesciarti la brocca d’acqua addosso. Se non ti dai una mossa, arriverai in ritardo “ disse Lea sollevando il cuscino del divano dalla testa di Chris
“Si, si eccomi!”
“Sbrigati, quella scena non si girerà da sola!”
“LA SCENAAA!” urlò Chris ed improvvisamente si era alzato dal divano ed era volato in bagno a lavarsi.
Un quarto d’ora dopo erano entrambi pronti, stavano proprio superando l’uscio di casa che Lea disse una cosa che ricordò il sogno fatto quella sera al soprano.
“Oggi è il 9, ti ricorda qualcosa questo numero?  Stasera si vede un film cult! Che ne dici di Colazione da Tiffany?”
“Mmm, mi va bene solo che…”  e si interruppe.
Immediatamente ricordò cosa aveva sognato, si girò verso Lea e le disse “Stasera non ci sono per nessuno, scusa!” e nonostante la ragazza gli avesse chiesto per tutto il tragitto di andata verso gli studios quale fosse il motivo, Chris non le rivelò niente di quel che Kurt gli aveva consigliato nel sogno, né di quello che aveva pianificato per quella sera.
Arrivarono agli studios leggermente in ritardo, ma conoscendo la pignolaggine di Ryan corsero verso l’entrata.  Lea era andata solamente come supporto morale per Chris, quindi si sedette lì vicino e guardò mentre la parrucchiera  sistemava i capelli ai suoi due più cari amici: Chris e Darren. Quando ebbero finito, la ragazza si sedette accanto al soprano e a bassa voce, senza guardarlo negli occhi, gli disse: “Scusami per ieri sera, ma sai che quando sono stanca divento acida. Ho superato il limite e tu sei stato fin troppo buono con me. Mi meritavo una tua sgridata, perché so” e qui abbassò la voce per non farsi sentire da un Darren tutto impegnato a cantare Crudelia de Mon “quanto Darren significhi per te e quanto sia doloroso  e mareviglioso allo stesso tempo girare con lui le scene Klaine”
Chris non si aspettava quelle scusa, soprattutto perché credeva che lei avesse fatto bene a rispondergli in quel modo. La ringraziò a bassa voce e passarono il resto del tempo a commentare le  foto appena uscite di Eva Longoria in spiaggia.
Quando i loro capelli furono pronti, i due ragazzi si alzarono e iniziarono a girare la scena secondo le direttive di Ryan.
Non ci misero molto, ma alla fine, quando Blaine doveva afferrare Kurt per un braccio e baciarlo, Chris fu convinto di star per svenire.
 

Il sogno di Darren

 
Quando si svegliò quella mattina, Darren non ricordava il sogno che aveva appena fatto. La cosa era alquanto strana, poiché solitamente l’hobbit faceva sogni veramente bizzarri che andava  a raccontare ad ogni malcapitato che fosse così buono da ascoltarlo.
Prese un caffè non zuccherato, come ogni mattina, e si sedette al tavolo dove si trovavano le due pagine di copione che di lì a poche ore avrebbe dovuto interpretare.
“Fantastico!” pensò “O ora, o mai più. Impara queste dannatissime battute” e fu questa la ragione per cui arrivò agli studios con mezz’ora di ritardo e dovette sorbirsi le ramanzine di Ryan come se fosse tornato a scuola
Per il resto le riprese andarono lisce come l’olio e non ci fu nessun tipo di intoppo. Quando ebbero finito, lui, Lea e Chris (che sorseggiava una Coca Cola light, come sempre dopo aver finito di lavorare) rimasero agli studios a chiacchierare insieme ad altri membri del cast. Quando tutti se ne stavano andando, Chris gli fece un cenno e Darren capì che gli voleva parlare in privato.
“Ehy Chris, che succede?” disse con tono preoccupato il riccioluto
“Niente di che, volevo solo chiederti se oggi pomeriggio ti andava di… fare un giro”
“Fare un giro?” ripeté scettico Darren
“Sì, un giro, così, da qualche parte. Giusto per passare il tempo, non so!”
“Stai cercando di rimorchiarmi, eh?! Lo so, anche tu sei stato risucchiato dal vortice della passione dovuto dal mio incredibile sex appeal” disse Darren prima di fare una fragorosa risata
“Mi hai beccato! Ah ah ah” rispose l’altro, cercando di risultare il più credibile possibile.
“Comunque certo che verrò!”
I due quindi si diedero un appuntamento e tornarono alle rispettive case per prepararsi.
Proprio mentre guidava, Darren ricordò vagamente cosa aveva sognato quella notte. C’era in mezzo il fatto che era sdoppiato, o qualcosa del genere, perché lui parlava con l’altro se stesso.
“Peccato che io non lo ricorda” pensò il ragazzo “Sarebbe figo ascoltare una conversazione fra Darren e Darren, scommetto che avrebbe un livello culturale davvero elevato!”
Non sapeva che in l’unico argomento trattato durante la conversazione era stato Chris Colfer, il ragazzo per cui, Darren ancora non lo sapeva, aveva una bella cotta.
 
 
 

 
L’appuntamento

 
“Allora eccoci qui!”
“Eh già”
Erano seduti su quella panchina da quasi un quarto d’ora e sembrava che non avessero assolutamente niente da dirsi.
Darren era particolarmente silenzioso, come mai prima di allora, e non sapeva neanche spiegarsi il motivo di quel disagio.
Chris, dal canto suo, stava per andare in iperventilazione. Aveva promesso a sé stesso che quella sera avrebbe seguito il consiglio di Kurt e avrebbe baciato Darren, fregandosene delle conseguenze. Il problema ora, però, era mettere la cosa in pratica.
“Non avevamo deciso di fare un giro?” disse Chris facendosi forza
“Oh, sì! Potremmo andare a quella gelateria italiana che sta qua vicino” propose Darren
“Ottimo!”
S’incamminarono, ma dopo pochi minuti sentirono della musica provenire da un parco lì vicino.
Curiosi abbandonarono l’idea della gelateria e seguirono quel suono, finché non arrivarono in un piazzale pedonale gremito di adolescenti, perlopiù femmine, che ballavano seguendo una coreografia di Glee, tutte con addosso la stessa maglietta con scritto: “CrissColfer is ON!”
“Oh mio Dio!” ebbero il tempo di mormorare i due ragazzi, dopodiché furono travolti da una marea di ragazzine in preda alla follia più assoluta.
Dopo aver firmato migliaia di autografi e aver negato altrettante volte di esser fidanzati, i due riuscirono  a scappare dalle “grinfie” delle loro fan e si rifugiarono a casa di Darren.
“Che esperienza pazzesca!” sospirò Chris appena entrato buttandosi sul divano.
“Puoi dirlo forte!” rise l’altro sedendosi accanto.
Rimasero in silenzio per un po’, finché Chris non si rese conto che era il momento perfetto per attuare il suo piano:
“Che poi, quelle gleeks, avevano l’assurda idea che noi due stessimo insieme”
“Già… ne sembravano così convinte!”  assentì lui
“Chissà da cosa gli viene in mente questa cosa… assurda” buttò lì il soprano
“Be’, i sempre insieme, aprobabilmente dal fatto che sono abituati al vedercnche se nei panni di Kurt e Blaine”
“Em – sì, sicuramente sarà questo il motivo. Eppure, non sarebbe un’idea così assurd…”
E fu in questo momento che Darren si ricordò cosa aveva sognato quella notte.
E senza alcun preavviso gli si avvicinò, gli prese il volto con la mano e gli sfiorò delicatamente le labbra con le sue.
A Chris sembrava un sogno, ricambiò a bacio e gliene diede un altro subito dopo, e dopo un altro ancora e ancora un altro. Sembrava che non potessero fare a meno l’uno delle labbra dell’altro e andarono avanti tutta la notte a baciarsi e accarezzarsi.
Chris non seppe mai cosa avesse fatto agire in questo modo Darren, lui gli disse sempre che “l’aveva capito in sogno” e non era una bugia. Perché Darren quella notte aveva sognato sé stesso che gli confidava che tutto ciò che voleva per essere felice era una cosa sola, anzi un solo ragazzo: Chris Colfer.


So, here i am agaaain:)) Che ne dite? Spero proprio che vi sia piaciuto questo finale super extra romantico (non vi abituate ahhaha) Crisscolfer, perché non posso fare a meno di scrivere su questa ship meravigliosa *--* Se vi è piaciuta recensite (anche se l'avete odiata, accetto ogni ti po di critica costruttiva) e se viva votatemi anche nel concorso:) Grazie a tutti:*
  
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