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Autore: nightswimming    09/04/2013    4 recensioni
Punta tre dita a mo' di pistola e pensa, bang.
(lievissimo accenno di MorMor)
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jim, Moriarty, John, Watson, Sebastian, Moran, Sebastian, Moran
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note: miei? Macché! Loro!
E’ vero tutto questo? Macché! No!
Ci ricavo qualcosa? Macché! Figuriamoci!
 
 
 
 
 
 
 
Ha sei anni e ha appena rubato il gattino della sua vicina di casa.
E’ solo questione di ore prima che scoprano che è stato lui. Nessuno nel quartiere lo vede di buon occhio. Dannazione, nessuno nella sua stessa famiglia lo vede di buon occhio. E hanno tutti ragione.
Dicono che c’è qualcosa che non va in lui. Una luce inquietante nelle pupille. Qualcosa dell’insetto, di colui che striscia, di chi si nasconde nel buio e aspetta paziente di fare la propria mossa.
Un’immagine così cruda e disturbante per un bambino che vuole giocare - solo, a modo suo.
Divertirsi – solo, a modo suo.
Il gattino gli miagola spaventato in grembo. Jim, accovacciato sui gradini della vecchia piscina comunale, sorride.
Punta tre dita a mo’ di pistola dietro quelle piccole, morbide orecchie rosa e pensa, bang.
La sua vicina di casa piange per tutta la sera con le amichette tutt’intorno che tentano invano di consolarla.
Qualcuno ha spezzato il collo al suo gattino e gliel’ha lasciato sull’uscio di casa.
 
*
 
Sebastian ha un livido nerastro che sta diventando piano piano giallo all’altezza delle costole.
Il gonfiore è scuro, una chiazza malsana e conturbante sulla sua pelle, e Jim ci passa sopra la lingua con delizia prima di affondare il dito indice nel centro di quel magnifico dolore.
Sebastian geme. Una costola è probabilmente incrinata, se non rotta. Jim ci poggia contro una nocca e, con un’elegante torsione del polso, affonda di giro in giro nella pelle martoriata.
Sebastian urla. Lo guarda furioso, eccitato, vivo, bellissimo e ferito.
Jim pensa con delizia che potrebbe ucciderlo subito dopo il coito, con la mente di entrambi ancora così leggera. A quelli come Sebastian raramente è concessa una morte così dolce; lui stesso approverebbe.
Punta tre dita a mo’ di pistola su una di quelle tempie umide di sudore e pensa, bang.
Sebastian capisce.  La bocca socchiusa, le pupille dilatate, il sorriso storto. Sebastian capisce sempre.
Sebastian è come lui.
Jim lo bacia e sente il sapore del sangue.
 
*
 
Punta tre dita a mo’ di pistola in mezzo a quegli occhi blu e pensa, bang.
“Sei delizioso, Johnny boy. L’animaletto che tutti vorrebbero. Il tuo viso dice “prendimi a calci” e le tue gambe sono fatte per correre dietro a qualcuno. A chi potresti non piacere? Mh? Johnny boy?
Persino il grande Sherlock Holes, notoriamente di gusti difficili, ha ceduto davanti alla tua lingua penzoloni.” Finge di essere assalito da un pigro dubbio. “Potrei tagliartela. Ti andrebbe? Certo è vero che senza quella tua lingua disgustosa non potresti più leccare le mani al tuo padrone. E allora non serviresti più a nulla…”
John Watson digrigna i denti e stringe la mascella.
“Vaffanculo.”
Per un attimo Jim è tentato di essere teatrale, anche più del solito. Gli è venuta una voglia matta di danzare all’indietro con passi lenti e misurati, canticchiando Rossini, e schioccare le dita. E’ tutto quello che servirebbe a Sebastian per capire.
Ma buttare via l’esca solo perché si è schizzinosi riguardo alla qualità del formaggio… No, no, è stupido.
Sorride.
“Mettiti il vestito buono di Semtex, Johnny boy. E’ lì, nello spogliatoio alla tua destra.” Si sfrega le mani, euforico. “Stiamo per avere visite.”
 
*

“Capisco…”
Piega il mignolo.
 “Non sei ordinario. No…”
Piega l’anulare.
“Sei me. Mph.”
Unisci indice e medio.
 “Sei me!”
In alto il pollice.
“Grazie, Sherlock Holmes.”
No… Basta giocare.
“Grazie.”
Basta giocare.
“Dio ti benedica.”
Basta giocare.
“Finchè resto vivo, puoi salvare i tuoi amici. Hai una via d’uscita.”
Basta giocare.
“Beh, buona fortuna.”
Bang.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Note dell’autrice: il mio primo patetico tentativo di fare alcunchè con Jim Moriarty. Pur piacendomi immensamente sia come personaggio che come interpretazione (Andrew Scott <3) l’ho sempre filato pochissimo e non va bene, ecco, perché io lo amo (eeeh).
Also: è una MorMor, quell’obbrobrio lassù in alto? Sperèm. XD
Grazie in anticipo a chiunque leggerà, spero che vi sia piaciuta. <333
P.S. Il titolo è preso dall’omonimo film, che è la morte su pellicola, ma la morte bella.
P.P. S. John Watson: una parola di numero e sei comunque un BAMF. Ma che ci fai tu alle fanwriters. XD
P.P.P.S. Semi-citazione di Kill Bill, perché Moran Tarantino se lo bacerebbe alla francese se potesse.
   
 
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