Anime & Manga > Pokemon
Ricorda la storia  |      
Autore: Charizard FIRE    29/10/2007    2 recensioni
Finalmente il 4° capitolo della mia saga su mystery dungeon...da questa storia, la mia saga sarà ispirata particolarmente ai libri di Harry Potter...^^ "Tommy si svegliò sudato. Si affacciò alla piccola finestrella della base della sua squadra. Il sole stava sorgendo. Era già mattina. Andò a svegliare Mukippa, e insieme si divertirono a tirare l’enorme coda di Treena, per svegliare anche lei. Poi si decisero ad uscire dalla base."
Genere: Azione, Avventura, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Pokémon Mystery Dungeon'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

POKE’MON MYSTERY DUNGEON 4

       TOMMY & IL RISVEGLIO DI DARKRAI

Notte. Cielo tenebroso. Le nuvole coprivano la luce della luna. Kangaskhan stava chiudendo il suo deposito per andare a letto. Ad un tratto voci. Ombre.

Un Dusknoir apparve alle sue spalle. Ma lei non se ne accorse, sentì solo un altro sibilo. Poi il Dusknoir avvicinò le mani al suo collo, e la bocca al suo orecchio destro…

-Assorbanima!-

Sussurrò.

Kangaskhan non sentì nient’altro, se non un grande brivido lungo la schiena, e non vide nient’altro se non una smisurata luce violastra, che poi si era fatta nera. La poverina cadde a terra esanime, mentre lo spettro sgusciava via, silenziosamente, com’era comparso.

------------------------------------------------

Tommy si svegliò sudato. Si affacciò alla piccola finestrella della base della sua squadra. Il sole stava sorgendo. Era già mattina.

Andò a svegliare Mukippa, e insieme si divertirono a tirare l’enorme coda di Treena, per svegliare anche lei. Poi si decisero ad uscire dalla base.

Appena fuori, uno dei Pelipper della posta fece cadere davanti a loro un giornale. Tommy lo raccolse e lesse:

POKE’DIAN,  il quotidiano del nostro mondo!

Notizia del giorno: La nostra amata Kangaskhan del deposito oggetti è stata trovata stamattina stesa a terra esanime, davanti al portone chiuso del suo deposito. Ancora ignoti gli autori dell’efferata aggressione. La povera creatura sembra non riportare ferite. Le entità stanno indagando. A presto gli aggiornamenti…

-No, Kangaskhan!!-

Esclamò Tommy.

I tre corsero subito in Piazza Pokémon a constatare che il fatto fosse vero.

Speravano di no, ma in realtà… Kangaskhan giaceva proprio davanti al suo deposito. Mukippa iniziò a piangere, e perfino dagli occhi dell’incorruttibile Treena spuntò qualche lacrimuccia. Incredibile… la più buona di tutti i pokémon sembrava essere stata uccisa senza motivo, privata della sua stupenda anima.

Improvvisamente il mormorio della folla intorno al corpo di Kangaskhan crebbe e un maestoso e imponente pokémon che non avevano mai visto si fece largo tra gli altri pokémon. Era un Raikou.

-Voi tre…-

Disse inflessibile indicando col musola Squadra Red.

-…seguitemi immediatamente, Lui vuole parlare con voi.-

Tommy non capì perché tutti i pokémon, perfino Mukippa e Treena sembravano spaventati e allo stesso tempo ammirati, tanto che Treena disse…

-Lui? Lui, il grande Lui vuole parlare con noi?!-

-Ma dico, sei sorda o cosa?! Sì, il grande Lui, l’ha appena detto!-

Rispose Mukippa.

-Mi stupisce che un essere stupido come te non sia sorpreso del fatto che Lui voglia parlare con noi!-

-In realtà è merito mio: sono così famoso che il fatto non mi stupisce…-

-Sì certo, come no…ma falla finita, razza di idiota!-

-Parla per te!-

Raikou si incamminò, e i tre lo seguirono. Attraversarono praterie, fiumi, grotte…e alla fine giunsero ai piedi di un’imponente montagna, la cui vetta bianca si stagliava nel cielo azzurro e terso di quella giornata d’estate. Raikou ruggì, e immediatamente un fulmine scese dalla vetta della montagna.

Allora il cane leggendario ripeté agli altri tre di seguirlo, e poi corse sul fulmine come se quest’ultimo fosse un’autostrada. Dopo vari minuti, arrivarono in cima. Essa era praticamente quasi vuota, se non per un grande tempio che risiedeva al centro. Raikou guidò i tre (sempre più increduli) davanti all’alto portone del tempio, e ruggì ancora. A questo punto il portone si spalancò, facendo sì che i quattro potessero entrare. Tommy era l’ultimo della fila, e poco prima che il portone si chiudesse alle sue spalle, accanto al tempio vide formarsi altre due autostrade magiche che scendevano giù per la montagna, una fatta di fiamme e una fatta d’acqua.

All’interno il tempio era costituito da un’enorme sala buia, col pavimento a scacchi bianchi e dorati, e il soffitto argentato. In fondo alla sala stava un trono dorato, sopra il quale era seduto sicuramente un pokémon, ma Tommy non avrebbe saputo dire che tipo di pokémon era, perché il buio della stanza non permetteva di vederlo bene. Raikou si inchinò dicendo…

-Li ho portati mio Signore, sono tutti e tre.-

Un altro pokémon, un Cresselia, si mosse dall’ombra andando incontro a Raikou.

-Sua Onnipotenza sapeva di poter contare su di te…-

Cresselia si interruppe momentaneamente, mentre il portone si apriva di nuovo. Stavolta entrò un Entei, seguito a ruota dal saggio Xatu e da altri due pokémon che Tommy non aveva mai conosciuto, un Absol e un Crobat. Successivamente però il portone non si richiuse, ed entrò un Suicune, seguito da Alakazam, Tyranitar e Charizard.

-…e sapeva anche di poter contare sui tuoi due fratelli. Mio Signore, ci sono tutti.-

Concluse Cresselia.

Fu soltanto allora che il misterioso pokémon seduto sul trono si alzò e andò verso di loro. Vedendoselo davanti Tommy non poté fare a meno di pensare a quanto quel pokémon fosse imponente. Tutti i pokémon presenti, tutti, si inginocchiarono, compresi Mukippa e Treena. Quel pokémon era quello che nel mondo reale viene detto il “dio” dei pokémon. Arceus.

Ad un tratto Cresselia interruppe quell’aria di mistero e riverenza che si era venuta a creare, guardò Tommy e gridò…

-Inchinati anche tu, razza di sfacciato!-

Tommy stava per inchinarsi terrorizzato e imbarazzato allo stesso tempo, quando Arceus cominciò a parlare…

-Non lo fare, piccolo uomo vestito da pokémon. Cresselia, tu sei solo il mio consigliere e portavoce, non devi certo dare ordini al posto mio!-

-Mi scusi sua Onnipotenza, non accadrà più.-

-Sei scusato, anche perché senza di te non saprei che fare. Vi ringrazio, miei fratelli cani leggendari, miei fedeli servitori da sempre. Non saprei che fare neanche senza di voi.-

-Faremmo tutto per te, nostra Onnipotenza. Non siamo degni di essere chiamati da te “fratelli”, e di essere considerati tuoi pari, grande Arceus!-

I tre cani si sedettero intorno al trono dorato di Arceus.

-E adesso veniamo a te, Tommy, piccolo uomo. Forse è giusto che io mi presenti, poiché tu non sai chi sono. Ti sarai sicuramente stupito del fatto che anche io sappia che anche se ora sei del tutto un pokémon, in realtà dentro di te sei ancora e sei sempre stato un umano. In effetti sono stato io a suggerire al caro Xatu di trasformarti in un pokémon per sempre. Io so tutto. Io sono tutto. Io sono la vita che scorre in questo mondo, sono l’anima che riempie il corpo di tutti i pokémon. Io sono l’unico Re e Dio di tutti i pokémon! Ed è solo per questo che prima il mio consigliere voleva ti inginocchiassi davanti a me. Ma a dirti la verità non mi piace che tutti si inchinino a me. In fondo sono un pokémon anche io, come tutti voi. Ma adesso veniamo al fatto del giorno. Io gradirei chiedere a voi nove, qui riuniti davanti a me, un grosso, immenso favore. Ho intenzione di capire la forza di voi tutti.

Esiste un posto chiamato Labiriepe, costituito da un largo labirinto fatto di siepi. Gradirei che voi, divisi in tre squadre, andaste laggiù a fare un sopralluogo. Tutto qui. Semplice, no?-

Alle parole di Arceus seguì un interminabile silenzio. Tommy, Mukippa e Treena avevano paura di dire la cosa sbagliata al momento sbagliato, anche se non capivano il motivo di questo “sopralluogo”. Gli altri sei pokémon invece sembravano sovrappensiero. Poi Charizard disse una cosa che fece rimanere perplessi i membri della Squadra Red.

-E’…è tornato, vero? L’aggressione di stanotte a Kangaskhan è opera sua, non è vero?-

Ci furono altri lunghi minuti di silenzio, poi Arceus rispose.

-Non è detto. Fatto sta, caro amico, che quella verso Kangaskhan non è che il culmine di alcune aggressioni che si stanno verificando nell’ultimo periodo in tutto il nostro mondo. Sento la sua forza rinvigorirsi, ma non è ancora detto che sia lui. Probabilmente qualche suo vecchio servitore che tenta di divertirsi. Ma ho bisogno comunque che voi, forse nove dei più potenti pokémon attualmente in circolo, facciate appunto un sopralluogo a Labiriepe: ultimamente ho avvertito forti attività in quel posto spettrale. Buona fortuna amici!-

Ci fu un gigantesco flash, e Tommy, Mukippa, Treena, Alakazam, Tyranitar, Charizard, Xatu, Absol e Crobat si ritrovarono di fronte all’ingresso di quello che sembrava proprio Labiriepe.

Delle altissime siepi creavano mille muri solidi, disposti in modo confuso lungo tutta una valle.

Tommy, Mukippa e Treena cercarono di avere delle spiegazioni dagli altri sei, che sembravano saperne molto più di loro, ma come risposta ottennero sempre un “non ora”.

I nove si fecero coraggio ed entrarono nel luogo labirintico. La Squadra Red da una parte, Alakazam Tyranitar e Charizard da un’altra, e Xatu Absol e Crobat da un’altra ancora.

Il luogo era veramente spettrale e freddo. Tommy aveva i brividi; eppure il fatto che Mukippa e Treena lo stessero seguendo ciecamente gli dava coraggio e lo spingeva ad andare avanti, anche se non sapeva esattamente l’obiettivo della missione.

Nel silenzio della notte, ad un certo punto si sentirono dei sibili, e poi un grido.

Qualcuno stava combattendo.

-Ventagliente!-

-Psicoraggio!-

-Aerasoio!-

Poi di nuovo silenzio.

-Ah!-

Un altro grido fece da sottofondo allo spettacolo: una luce violastra e nera era comparsa in lontananza, per poi sparire in un soffio.

La Squadra Red memorizzò il luogo in cui era comparsa la luce, e si diresse immediatamente lì.

Appena arrivati, quello che videro non fu un bello spettacolo: Crobat era steso al suolo esanime, proprio come Kangaskhan. Absol e Xatu stavano in piedi accanto a lui, piangendo. Nel frattempo arrivarono anche Alakazam e i suoi. Xatu guardò Alakazam e disse…

-Non l’abbiamo visto, era troppo buio. Abbiamo solo sentito dei sibili nel vento. Abbiamo attaccato, ma lui era troppo veloce…credo stia per tornare, Alakazam…-

Gli otto pokémon decisero di restare uniti e proseguire fino a trovare il centro del labirinto. Tommy continuava a chiedere spiegazioni, ma gli altri sembravano troppo preoccupati per rispondere.

Girarono più o meno tutto il labirinto senza subire altre aggressioni, prima di trovare il viottolo giusto: portava ad uno spiazzo largo, probabilmente il centro del labirinto stesso. Nel punto centrale dello spiazzo uno strano pentolone bolliva, come se in quel luogo abbandonato ci fosse vissuto qualcuno che ora magari stava facendo cuocere la pasta. Ma dietro al pentolone gli otto pokémon scoprirono qualcosa che avrebbero preferito non vedere.

L’ennesimo corpo di un pokémon era steso a terra, immobile. Si trattava di un Banette, all’apparenza molto vecchio.

-Sono qui, sono loro…-

Sussurrò ad un tratto Absol, mentre Charizard iniziava a guardarsi intorno allarmato.

Un sibilo. Un altro. Un altro ancora. Un mare di sibili si eresse intorno a loro, e si alzò un vento pauroso che contribuì a rendere l’ambiente alquanto angosciante.

Poi di colpo i sibili finirono, e intorno al pentolone comparvero dal nulla tre pokémon spettro: un Gengar, una Mismagius e un Dusknoir, lo stesso Dusknoir che Kangaskhan, Crobat e non si sa quanti altri pokémon avevano visto prima di morire.

Alla vista dei tre spettri Alakazam, Tyranitar, Charizard, Xatu e Absol rabbrividirono, e Charizard sgomento gridò…

-VOI! VOI!!! Siete tornati, esseri spregevoli…ma il vostro padrone per fortuna è seppellito per sempre!-

Sulla bocca degli spettri comparve un ghigno malefico. Ma il sorriso più inquietante era senz’altro quello di Mismagius. I suoi occhi da strega brillavano nel buio della notte, e le perle intorno al suo collo sembravano stelle furenti, in un cielo di disperazione. Fu lei a rispondere alle parole di Charizard, con un solo filo di voce, afona e rauca.

-Ne sei proprio sicuro, insulso draghetto?!-

-Ma come ti permetti? Io sono un Charizard, non un insulso draghetto!!!-

Ma ormai Mismagius non lo stava più ascoltando. I tre spettri si erano disposti in circolo attorno al calderone. Puntarono gli occhi su di esso e lo fissarono intensamente, finché sotto al pentolone non si accese un enorme fuoco bluastro, dalle sfumature violette, e il liquido al suo interno non bollì ancora più forte. La luce che si venne a creare rivelò un particolare che prima nessuno dei “buoni” aveva notato: la parete posta in fondo allo spiazzo, aveva al centro un grande rigonfiamento, come se al di sotto ci fosse stato nascosto qualcosa.

Intanto i tre spettri si erano messi a girare intorno al calderone, e ad un certo punto cominciarono ad intonare quella che pareva proprio essere una qualche formula magica o, peggio, una maledizione.

-Zam bu zam, zam bu zam, zam bu zam, zam bu zam, zam bu zam…-

Alakazam, Tyranitar, Charizard, Xatu e Absol mormoravano dei “no” infiniti, mentre Tommy Mukippa e Treena assistevano meravigliati allo spettacolo, senza neanche capire cosa stesse succedendo. Ad un certo punto, Treena gridò…

-Alakazam, ma se non vi piace quello che sta succedendo, perché non li fermate? Siamo otto contro tre!-

-Non è così semplice, Treena! Loro sono molto più forti di quello che credi. E oltretutto ormai hanno iniziato la danza della notte. Non li possiamo più fermare…-

-La danza della notte?-

-Vuol dire che stanno per usare un incantesimo molto potente…possiamo aspettarci il peggio da questi farabutti!-

-Ma allora voi li conoscete? Perché? Chi sono quelli?-

-Treena, non c’è tempo ora! Dobbiamo stare attenti a ciò che sta per succedere…credo che questa notte sarà l’inizio della fine del mondo dei pokémon…-

E mentre Treena cercava di controbattere per convincere Alakazam a rivelarle qualcosa, i tre spettri si erano fermati, formando un perfetto triangolo intorno al pentolone. Poi Gengar parlò…

-Corpo del maestro donato senza consenso!-

Le mani di Gengar si illuminarono di viola e nero e lui le puntò verso il corpo di Banette: quest’ultimo fluttuò per un po’ in aria, per poi finire nel calderone sotto gli occhi sempre più sgomenti degli altri pokémon.

-Credi lo vogliano liberare?-

Chiese Absol a Xatu.

-Sì…io…io penso stiano preparando la pozione giusta per poter rompere le barriere che lo imprigionano…-

Intanto Dusknoir si era mosso, con il sottofondo del suo solito sibilo, e nel giro di pochi secondi Xatu se lo vide alle spalle, mentre gli puntava le mani al collo. Poi Dusknoir sussurrò…

-Assorbanima!-

Xatu, il caro vecchio saggio Xatu, cadde vittima del fantasma, accasciandosi a terra.

-NOOO, XATU!!!!!-

Gridò tutta la Squadra Red all’unisono. Ma ormai per l’amico non c’era più niente da fare.

Allora Dusknoir puntò di nuovo le sue mani verso il corpo di Xatu, le fece illuminare di viola e nero, e pronunciò…

-Piume del nemico, donate senza consenso!-

Tre piume si staccarono dal petto di Xatu, fluttuarono per un po’, e poi finirono anch’esse nel pentolone.

Infine Mismagius iniziò a far brillare il suo cappello di luce viola e nera, e disse…

-Energia dei servi più fedeli donata con consenso!-

A quel punto brillarono anche le corna di Gengar e il capo di Dusknoir, e tre lampi viola finirono dentro il pentolone.

Il calderone diventò completamente blu, scuro, lugubre. I tre spettri lo fecero fluttuare col pensiero, per poi sbatterlo addosso al rigonfiamento che c’era nella parete di fondo dello spiazzo.

Fu un attimo.

Il rigonfiamento si sgretolò a terra, liberando un’immensa luce nera che si piazzò al centro del piazzale. Lentamente la luce prese forma, in essa comparvero un barlume azzurro e un barlume rosso, che successivamente si trasmutarono l’uno in un grosso occhio e l’altro in una serie di denti aguzzi. Del fumo grigio comparve dietro alla luce nera. Un Darkrai era ora davanti ai nostri protagonisti.

Il terribile spettro si guardò più volte le mani, quasi sorpreso di essere un corpo in carne ed ossa. Si toccò le braccia, la faccia, il capo. Immerse le mani nel vuoto del fumo che gli sgorgava da dietro, come a volersi acconciare i capelli. Una strana aura di malvagità lo circondava, così forte che la percepirono addirittura Tommy, Mukippa e Treena, gli unici estranei a quella vicenda, gli unici in quello spiazzo che non avevano mai conosciuto il potente Darkrai, signore delle tenebre.

Ad un tratto Darkrai sussurrò qualcosa di appena percettibile…

-Sono tornato…-

La voce era molto debole, e sembrava facesse a pugni con l’aria per uscire fuori, ma presto Darkrai riacquistò forza, e la sua voce divenne potente e inquietante, mentre alzando le mani al cielo gridava…

-SONO TORNATO!!!!-

Poi si girò verso i tre spettri che l’avevano riportato lì, che intanto si erano inchinati alla sua presenza.

-Voi…è merito vostro, i miei servitori fedeli!-

Si avvicinò a Dusknoir.

-Grazie a te, Dusknoir, per l’enorme quantità di anime che mi hai fornito…-

Darkrai posò le mani sul capo di Dusknoir, poi le fece illuminare, in una tempesta viola e nera, e subito sul petto di Dusknoir comparve un marchio impresso a fuoco: un cerchio, con un occhio disegnato dentro. L’impressione del marchio dovette essere dolorosa, perché il pokémon urlò di dolore.

-Grazie a te, Gengar, per l’eccessiva fedeltà e l’impegno…è grazie a te se ora la squadra è riunita e io sono di nuovo qui…-

Darkrai posò le sue mani anche sul capo di Gengar, e un marchio comparve anche sul suo petto, fra le grida di dolore.

-E infine…grazie a te, Mismagius, mio amore! Sempre perfida e potente come una volta…-

Il marchio fece fare alla Mismagius il grido più forte.

Darkrai a questo punto si girò verso gli altri, che erano rimasti a guardare a bocca aperta.

-E Grazie anche a tutti voi naturalmente…credevate di avermi eliminato per sempre, ma in realtà ora sono tornato, più forte e più temibile di prima! Quindi grazie di avermi imprigionato…ma c’è uno in particolare che devo ringraziare, vero amici?-

Darkrai fluttuò verso il corpo di Xatu.

-Non lo toccare!-

Mukippa ignorava chi fosse quel pokémon, ma aveva già capito che di sicuro era un farabutto.

-E perché non lo dovrei toccare?! In fondo è grazie a lui se ora sono più forte! Devo ringraziarlo…-

Darkrai fece un carezza sul becco di Xatu. Poi si allontanò, alto nel cielo sussurrando…

-Povero idiota…-

Improvvisamente si girò minaccioso, sollevò una mano formando una palla oscura, e la lanciò…

-Che il tuo corpo venga distrutto, stupido e inutile pennuto!-

Ancora una volta tutto si svolse nel giro di pochi secondi. Alakazam si teletrasportò accanto al corpo di Xatu, e puntando le mani in alto gridò…

-Protezione!-

La palla oscura stava per colpirli, mentre uno scudo verde si alzava intorno a lui e Xatu. L’impatto fra la palla e lo scudo fu comunque micidiale, ma Alakazam ne uscì incolume, e il corpo di Xatu non ebbe neanche un graffio.

Darkrai era visibilmente deluso. Scomparve per qualche secondo e riapparve alle spalle di Alakazam, sussurrandogli…

-Oh, caro Alakazam…ho sempre apprezzato la tua potenza…sai, potresti essere la punta di diamante della mia squadra. Se solo evitassi di proteggere questi inutili esseri…-

Per tutta risposta, Alakazam teletrasportò sé stesso e il corpo di Xatu dalla parte opposta dello spiazzo, e poi guardò dritto negli occhi Darkrai.

-Non mi metterei mai dalla tua parte, essere senza scrupoli!-

-E va bene, allora vuol dire che morirai anche tu! Intanto inchinatevi anche voi alla mia potenza!-

Nessuno dei “buoni” osò inchinarsi.

-Ho detto, INCHINATEVI!-

Darkrai alzò una mano, per poi riabbassarla lentamente. E tutti gli altri, come ipnotizzati, si inchinarono involontariamente, come se tanti spilli pungessero le loro schiene.

-Molto bene…e adesso…vediamo, da chi potrei iniziare a divertirmi?! Magari proprio con te, Alakazam? Oppure con quel tuo stupido compagno di un Charizard?!-

Charizard strinse i pugni rabbioso.

-O magari potrei iniziare dai tuoi nuovi giovani amici? Tu e quello stupido di Arceus avete deciso di prendere dei nuovi alleati, eh?! Avevate paura di me? Sciocchi!!! Stavolta niente potrà fermarmi… Sì, il primo che toglierò di mezzo sarà proprio uno dei tuoi nuovi amici, così che sappiano contro chi si sono messi! Quel galletto rosso sembra proprio simpatico!-

Tommy cominciò a tremare, a temere di non poter più rivedere i suoi amici, i suoi genitori…

Ma appena Darkrai tentò di avvicinarsi a lui, Charizard, che ormai non conteneva più la rabbia, spiccò il volo, fiero e maestoso come solo un Charizard sa essere…

-LASCIALO STAREEE!!!!-

Si buttò contro Darkrai spingendolo indietro di parecchi metri. Poi esclamò…

-Attacco INCENDIO!!!-

L’inferno si scatenò nello spiazzo attorno a loro. Fiamme dappertutto, e caldo, molto caldo…

Darkrai ora sembrava infuriato. In un momento afferrò Charizard per le braccia, per poi lasciarlo sospeso in aria con la sua energia psichica.

-Che questo serva di lezione a tutti voi!-

L’essere malvagio affondò le unghie nella pancia del drago, e graffiò più forte che poté. Charizard lanciò delle grida acute e stridule, che fecero rabbrividire tutti.

-Alakazam, Tyranitar, Absol, e anche voi tre, giovani e inesperti, vi dirò una cosa che spero non scorderete: non osate sottovalutarmi, o ve ne pentirete! Questo vale anche per voi, miei spettri, fedeli servitori, che non vi venga mai in mente di ribellarvi a me…e questo vale anche per te draghetto…ma che importa, tanto ormai la tua l’hai già fatta, e ora ne pagherai le conseguenze!-

-Sei una creatura ripugnante, mi fai schifo!-

Disse piano Charizard sputando in faccia a Darkrai.

-Maledetto… Assorbanima!-

Un lampo di luce viola e nera. Charizard crollò a terra, svenuto. Alakazam e Tyranitar iniziarono a piangere in silenzio. Il loro compagno di sempre era andato.

Darkrai tornò soddisfatto davanti ai suoi tre servitori,  per poi puntare il braccio destro verso i suoi nemici e sbraitare…

-Amici miei! La caccia grossa è aperta…-

I quattro si lanciarono contro Tommy e gli altri, ma poco prima che potessero raggiungerli, Alakazam fu pronto, e gridò…

-E’ troppo forte non possiamo affrontarlo ora, toccatemi!-

Mentre lui recuperava i corpi di Charizard e Xatu, Tyranitar, Absol, Tommy, Mukippa e Treena lo toccarono, e in un attimo Alakazam sussurrò…

-Teletrasporto!-

Darkrai e i suoi restarono a mani vuote, mentre i sei si ritrovarono nel tempio, al cospetto di Arceus, accanto ai corpi immobili di Xatu e Charizard.

-E’ tornato…è tornato!-

Gridava Tyranitar, mentre Arceus scendeva dal suo trono e si apprestava a dare ordini. Raikou, Entei e Suicune sembravano molto tristi. Cresselia guardò a terra smarrito. Alla fine, dopo lunghi minuti di silenzio, Arceus parlò…

-Dovete raccontarmi un bel po’ di cose…ma prima, penso sia giusto che io mi scusi. Mi scuso con la

Squadra Red, per avervi messo in mezzo a questa storia. Voi siete diventati famosi ultimamente, come tre dei più forti pokémon in circolo. Io da tempo sospettavo un possibile ritorno di Darkrai, e temevo che le nostre forze non sarebbero bastate. Infatti da quello che vedo avevo ragione, visto che tre nostri compagni sono spariti. Crobat, Charizard e Xatu ci sarebbero stati molto utili…mi scuso ancora quindi, anche perché avrei dovuto spiegarvi tutto prima, ma non c’era il tempo…adesso invece, il nostro nemico è tornato, e volente o nolente, il tempo dobbiamo trovarlo. Spero perciò che il caro Absol voglia appartarsi con voi nella sala nascosta, per spiegarvi tutto ciò che dovete sapere. Intanto Alakazam e Tyranitar mi racconteranno cos’è successo a Labiriepe, e dopo invieremo qualcuno ad avvertire le autorità del ritorno di Colui-che-non-deve-essere-pensato…-

Absol si inchinò, e poi fece segno a Tommy, Mukippa e Treena di seguirlo in una piccola stanza nascosta, al di là del trono di Arceus. Nel frattempo Alakazam iniziava il suo racconto, e il sole sorgeva lentamente nella valle, illuminando boschi, fiumi, mari e città.

In Piazza Pokémon tutti si svegliavano per riaprire le loro attività giornaliere, ignari del pericolo nascosto dietro l’angolo…

>FINE<

E siamo arrivati al 4° capitolo della saga...ke emotion!!!>_____<

Ringrazio tutti coloro ke hanno letto i precedenti capitoli e ke hanno recensito, siete fantastici ragazzi!!! Se voleste lasciarmi di nuovo un commento x farmi sapere cosa ne pensate ne sarei felice! Soprattutto _vivitheblackwizard_ e la Cris ke hanno recensito anke tutti i capitoli precedenti...u.u

Se nn l'aveste capito, da qst storia in poi la saga prende decisamente una piega potteresca... credo di potervi anticipare ke da questa 4° fino alla 7° ed ultima, le storie sono altamente ispirate ai corrispondeti capitoli della saga di Harry Potter: x esempio (sempre senza anticipare nulla^^) questa è la 4° storia, ispirata quindi alla 4° storia della saga di Harry Potter: infatti in Harry Potter & il Calice di Fuoco c'è il ritorno di Lord Voldemort, mentre qui assistiamo la ritorno di Darkrai...si possono addirittura fare delle similitudini fra i personaggi di una saga e dell'altra (x esempio appunto, LordVoldemort=Darkrai)...

Voglio ke cmq sia chiaro il fatto ke le mie storie su mysterydungeon d'ora in poi nn saranno uguali identiche ai corrispettivi libri di Harry Potter, ma solo ispirate, a volte anke lontanamente (nel senso ke bisogna pensarci un pochino prima di capire le varie similitudini coi libri della Rowling)...quindi, ke dire?! Aspettatevi grosse sorprese!!!!;)

 

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: Charizard FIRE