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Autore: amnesiaL1996    11/04/2013    2 recensioni
Una breve,angst,triste one-shot thadastian sulle note della meravigliosa "Cry"...
Genere: Angst, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Sebastian Smythe, Thad Harwood | Coppie: Sebastian/Thad
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cry

 

Thad era stato innamorato prima.

Aveva avuto un ragazzo ed era finita ed era stato male certo,ma mai era stato così.

Mai aveva sentito il cuore in mille pezzi e l’anima farsi a brandelli davanti a uno sguardo e a delle parole che si facevano sempre più distanti.

Forse,perché questa storia era più importante o forse semplicemente perché non aveva mai amato nessuno come aveva amato Sebastian e probabilmente non l’avrebbe mai fatto.

Perché Sebastian era…troppo. Tutto.

E quel tutto gli stava scivolando via dalle dita senza che potesse fare niente per fermarlo.

 

Era il giorno del diploma.

Era il giorno del diploma e lui avrebbe dovuto essere contento e festeggiare coi suoi amici e i genitori.

E invece era lì,nascosto sotto la bellissima scala della Dalton,mentre non riusciva a impedire alle lacrime di cadere e rigargli il viso.

Quel giorno,solo pochi minuti prima,quando ancora lui si fingeva forte e impassibile,lui e Sebastian si erano lasciati.

Per il loro bene,in teoria. Perché il liceo era finito e loro stavano crescendo e questo li stava portando avanti,verso il futuro,verso due vite nuove ma lontane.

E una relazione a distanza era troppo,forse molto più di quanto la loro storia potesse sopportare.

Erano motivi giusti quelli,Thad lo sapeva e lo capiva,ma la consapevolezza non riusciva a fermare il dolore.

Perché lui non aveva sbagliato niente in quella storia. Non avevano sbagliato né lui né Sebastian,e questa faceva ancora più male se possibile.

Insomma,se non c’era niente di sbagliato tra loro e si amavano perché era dovuta finire? Come faceva a non pensare che era destino,che loro non dovevano stare insieme e basta,che tutto quello che avevano avuto era stato solo uno spreco di tempo che li faceva soffrire inevitabilmente ora?

Per ogni secondo insieme,per ogni bacio,ogni sguardo,ogni “ti amo”…

Thad sentiva di starli pagando tutti,dal primo all’ultimo,come se fosse giunto il momento di restituire tutta quella felicità e di scontarla fino alla più piccola parte.

Chiudeva gli occhi e vedeva il viso stupendo del ragazzo che amava che sorrideva,sentiva la sua voce calda accarezzargli l’orecchio dicendogli di amarlo,sentiva sulle labbra il sapore di quelle dell’altro e sulla pelle le sensazioni della loro prima volta,e tutti quei ricordi,quelle emozioni e quelle immagini che non riusciva a togliersi dalla testa continuavano a spezzargli il cuore sempre un pochino di più.

Gli sembrava quasi di sentirli,quei minuscoli pezzettini di cuore,che cadevano a terra,rompendosi ancora di più.

Ma questo era impossibile,perché i cocci del suo cuore erano ancora nel suo petto e graffiavano e tagliavano dall’interno,e facevano male,in un dolore che sapeva che non sarebbe semplicemente andato via,ma che avrebbe lasciato un segno indelebile in lui.

Già si chiedeva che cosa sarebbe venuto adesso. Che cosa sarebbe successo,che cosa avrebbe potuto dire a chi sapeva per certo che gli avrebbe chiesto spiegazioni.

Sapeva che avrebbe detto tranquillamente che era dovuta andare così,erano dovuti andare avanti,fingendo che non importava e che sarebbe stato bene,ma sapendo bene che nessuno dei suoi amici o familiari ci avrebbe creduto. E allora avrebbe finto ancora,finto di non vedere i loro sguardi preoccupati,di non sentirli parlare del suo dolore,come se potessero capirlo,come se potessero davvero comprendere quel che c’era stato tra loro e quanto faceva male ora sapere che tutto era finito nel nulla.

E per la prima volta da quando lo conosceva,Thad desiderava non vedere mai più Sebastian,non incontrarlo,per non dover vedere quel viso e accorgersi di non poterlo più accarezzare e baciare,e doversi mordere la lingua per non scoppiare in lacrime davanti a lui.

La sua vita sarebbe stata così ora: bugie,dolore,lacrime.

Non c’era soluzione,da quando Sebastian Smythe era entrato nella sua vita non poteva esistere altro che lui.

Per questo in quel momento Thad era lì,a piangere come non faceva da tanto tempo,come forse non aveva mai fatto.

E si chiedeva quando e se tutto quello sarebbe finito,quando sarebbe riuscito ad aprire gli occhi ancora,ora troppo colmi di lacrime per farlo.

Ora capiva. Ora capiva che perdere l’amore della propria vita faceva male proprio come sembrava.

Perché quello,tutta quella sofferenza e dolore e vuoto nel petto era semplicemente quel che si provava a piangere per davvero.

 

 

S.d.A.:

Dato il mio umore decisamente depresso in questi giorni (anche perché la thadastian week è finita) ho deciso di tirare fuori una mia vecchia shot molto molto angst…

Spero vi piaccia comunque,

nessie <3
  
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