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Autore: danielita19921992    11/04/2013    1 recensioni
Santana è la vice-capo cheerleader dei cheerios, è famosa e ammirata da tutti. Finchè non arriva Brittany, la nuova arrivata dagli occhioni azzurri, che metterà sottosopra le convinzioni della bella Santana
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri | Personaggi: Brittany Pierce, Santana Lopez, Un po' tutti | Coppie: Brittany/Santana
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era il primo giorno del suo secondo anno di liceo. Arrivò con la sua Mercedes e parcheggiò in quello che ormai era noto come il suo posto riservato.
Si avviò verso il campo da football dove ogni mattina era solita incontrare i suoi amici giocatori di football e le sue compagne di squadra.
“Ciao Santana” una ragazzina con l’uniforme da cheerleader si avvicinò a lei
“Ciao Sugar” disse con poco entusiasmo mentre con lo sguardo cercava qualcuno oltre le sue spalle
“Come hai passato le vacanze?” disse di nuovo la ragazzina guardandola adorante
“Senti Sugar è appena iniziato il primo giorno di scuola, vuoi già sbavarmi sulle scarpe?” disse brusca prima di continuare a camminare lasciandola piantata lì. Sugar era abituata ai suoi modi rudi, fece finta di nulla e continuò a seguirla
“Dai Santana non fare così” disse sorridendo Sugar
“Senti Sugar vatti a fare un giro” disse facendo segno con le mani di allontanarsi
“Vuoi che ti vada a prendere il tuo solito caffè?”
“Brava dai, vai a fare qualcosa di utile”
A quelle parole Sugar si dileguò. Santana continuò per la sua strada avvicinandosi al campo da football
“Ehi Santana” un ragazzo con la divisa della squadra si avvicinò alla recinsione sventolando la mano
“Puck” disse Santana poco sorpresa di vederlo, si erano frequentati un po’ quell’estate, niente di serio, con Santana non era mai niente di serio.
“Come stai piccola?” disse Puck poggiandosi sulla grata che circondava il campo
“Annoiata, non posso credere che l’estate sia finita” disse sbuffando
“Già, noi è già un’ora che ci stiamo allenando. Come mai tu sei ancora vestita da “civile”?”
“La coach Sue ci ha dato la mattinata libera quindi abbiamo avuto modo di dormire almeno un paio d’ore in più stamattina, ma oggi pomeriggio ci aspetta il primo allenamento”
Santana era la vice capo-cheerleader quindi agli occhi della coach Sue doveva essere perfetta in modo che quell’anno avesse avuto qualche possibilità di diventare la capo cheerleader, anche se sarebbe stata dura battere colei che era ormai dal primo anno di liceo a capo dei cheerios.
“Buona fortuna allora, so che è abbastanza nervosa da quando la maggior parte delle sue migliori cheerleader si sono diplomate”
“Già sarà alla disperata ricerca di nuove atlete, e finchè non le troverà se la prenderà con noi” disse Santana scoraggiata pensando già a cosa le aspettava quel pomeriggio
“Ehi nasona quando piove mi presti il tuo naso per ripararmi?”
In quel momento alle spalle di Santana passarono vari membri del Glee Club, club di sfigati ovviamente, almeno uno di loro ogni giorno si  beccava una granita gelata.
Santana si girò e vedendo chi stava passando rise alla battuta di Puck
“Dove hai lasciato i tuoi amici nani Berry?” continuò Santana guardando la ragazza abbassare lo sguardo a camminare più veloce seguita dal ragazzino gay che la coach Sue chiamava porcellana e dalla ragazza di colore che si chiamava Mercedes, Santana si ricordava il suo nome solo perché portava lo stesso nome della marca della sua auto.
“Sfigati” disse Puck prima di riconcentrarsi su Santana “ehi piccola non vedo l’ora di rivederti con la tua uniforme, sei sicuramente la più sexy di tutte”
“Grazie mille Puck, sta anche meglio di me?” una ragazza bionda che indossava già la sua uniforme da cheerleader si avvicinò
“Quinn diamine, che fine hai fatto? Ti stavo cercando” disse Santana appena vide l’amica
“Ciao San, come stai?” si avvicinò e la abbracciò. Era un mesetto che non si vedevano. Santana era andata da suoi parenti in Messico ed era tornata solo alcuni giorni prima.
“Bene, ti sei già cambiata?” disse Santana staccandosi e guardandola.
“Si nuova di zecca” disse facendo una giravolta su sé stessa
“E’ meglio che ti sbrighi la coach Sue ci vuole vedere prima che inizino le lezioni”
“Vado subito” disse Santana salutando i due amici e dirigendosi verso gli spogliatoi.
Santana si cambiò e si guardò allo specchio. Aveva rifatto da poco il seno e la divisa da cheerleader la fasciava perfettamente. Si guardò soddisfatta e poi uscì dagli spogliatoi, appena aperta la porta si scontrò con qualcuno e cadde rovinosamente a terra
“quien es el tonto que no ve dónde camina? (chi è lo stupido che non vede dove cammina?)” disse prima di alzare lo sguardo e vedere la persona con cui si era appena scontrata
“Scusami non guardavo dove andavo, stai bene? Non ho capito nulla di quello che hai detto, non capisco la tua lingua” disse una ragazzina bionda dagli occhi azzurrissimi. Santana lì per lì rimase a bocca aperta
“Scusami non capisci la mia lingua, dammi la mano aiuto ad alzarti” disse la ragazza porgendole la mano. Santana sembrò risvegliarsi dalla sua trance,  non afferrò la mano della ragazza e si alzò da sola
“Capisco la tua lingua, non sono stupida” disse quasi offesa Santana togliendosi la polvere dalla sua divisa nuova
“Mi dispiace di averti scontrata, mi sono persa e girovagavo in cerca dell’entrata della scuola”
Santana la guardò pensando che la stesse prendendo in giro, ma non sembrava una battuta, quella ragazza si era davvero persa
“L’entrata è proprio lì” disse indicando una grande porta, sopra c’era un grande cartello con su scritto il nome della scuola “William Mckinley High”
“Finalmente è almeno mezz’ora che gironzolo in cerca dell’entrata” disse davvero sollevata di averla finalmente trovata
Santana la guardò e sorrise, di solito non aiutava i nuovi arrivati ma quella ragazzina sembrava davvero nei guai e sembrava simpatica. Scosse la testa, tornando alla sua solita espressione severa.
“Sei nuova?” domandò Santana. Era un rituale per loro prendere in giro i nuovi arrivati e magari buttarli nel cassonetto più vicino il loro primo giorno di scuola.
La ragazza la guardò e Santana si sentì di nuovo colpita dall’azzurro dei suoi occhi.
“Si mi sono trasferita da un mesetto, vivo con mia nonna qui vicino” le disse mantenendo il suo grande sorriso
Santana sembrò soppesare quelle parole, anche a lei quindi spettava lo scherzo per i nuovi arrivati, ma sembrava così indifesa.
“Io sono Brittany comunque” disse allungando la mano verso di lei
“Santana” disse prendendo la mano che le aveva teso. Santana non aveva mai avuto bisogno di presentarsi, tutti la conoscevano.
“Che bel nome, è davvero particolare” disse sorridente Brittany
“Si fa pensare subito a Satana” disse sbuffando, l’avevano sempre presa in giro per il suo nome, dicendo che quel nome le si addiceva proprio dato che sembrava un diavolo
“Io invece ho pensato subito al cantante, fa delle belle canzoni, il mio papà lo ascoltava sempre”
Santana scoppiò a ridere, nessuno aveva mai associato il suo nome al cantante, inoltre davvero Brittany pensava che Santana facesse delle belle canzoni?
“Non ne sai molto di musica vero?” disse tra le lacrime
“Non ascolto molta musica, più che altro ballo. Sono una ballerina” i suoi occhi le brillarono
“Ti piace molto ballare vero?” chiese Santana
“Si come hai fatto a scoprirlo? Sei una veggente?” disse stupita Brittany. Ancora una volta Santana sorrise
“No l’ho capito da come ti brillano gli occhi”
Quella ragazzina era davvero interessante, di solito Santana trovava tutti monotoni e poco simpatici, in fondo non aveva amici tranne Quinn che ormai conosceva da anni.
“Vuoi che ti accompagno dal preside?” disse Santana stupendosi della sua stessa gentilezza
“Basta che mi dici dove si trova quest’aula” disse la bionda porgendole  un foglietto con su scritto le aule in cui doveva dirigersi
“Seguimi ti faccio vedere dov’è l’aula e poi io vado in palestra”
“Non vai subito in classe?” domandò dubbiosa Brittany
“No devo andare alla prima riunione dei cheerios” disse Santana prendendo a camminare
“Cosa c’entrano i cereali adesso?” chiese dubbiosa la biondina, Santana sorrise nuovamente, sembrava che quella ragazzina viveva in un mondo tutto suo, fatto di nuvole e unicorni
“No siamo delle cheerleader” disse indicando la sua uniforme.
“Oh è davvero carina” commentò Brittany guardandola meglio
“Cerchiamo cheerleader se ti interessa” Santana non aveva mai invitato nessuno alle audizioni da cheerleader, non le importava chi entrava in squadra, l’importante per lei era avere Quinn, ma Brittany poteva avere tutte le caratteristiche per essere una brava cheerleader, inoltre era simpatica e Santana non trovava mai nessuno simpatico
“Io sono una ballerina non una ginnasta, non credo mi interessi”
“Ok come vuoi” tagliò corto Santana, non voleva sembrare insistente, in fondo non la conosceva nemmeno, cosa le interessava di cosa avrebbe fatto? “eccoci questa è la tua aula” disse Santana fermandosi davanti all’aula di Storia.
“E’ davvero presto sono la prima” disse Brittany guardando l’aula completamente vuota “ti dispiace se vengo con te in palestra?”
Un conto era accompagnarla in aula, un’altra era farsi vedere in giro per così tanto tempo con la ragazza nuova, si sarebbero tutti domandati cosa ci faceva con qualcuno che non era una cheerleader o un giocatore di football
“Mi dispiace ma la riunione è privata” disse mentendo spudoratamente, Brittany sembrò accorgersene, annuì e entrò in aula. Santana si sentì tremendamente in colpa per qualche secondo, per poi domandarsi a cosa diavolo stesse pensando, perché si sentiva in colpa per qualcuno che non conosceva?
“Grazie per avermi accompagnato Santana” Brittany sbucò di nuovo dall’aula facendo sobbalzare Santana, la guardò e annuì per poi allontanarsi velocemente da lì, sentì le sue guance andare a fuoco.
Arrivò in palestra giusto in tempo, si mise vicino Quinn e la coach Sue che iniziò subito a parlare
“Silenzio branco di galline” urlò e piombò subito il silenzio tra le ragazze che si sedettero sui gradini della palestra
“E’ iniziato un altro anno e abbiamo perso le atlete migliori, usciamo da un’altra vittoria alle nazionali e dobbiamo essere pronte per le prossime provinciali, non possiamo assolutamente farci battere” disse prendendo una pausa “ci servono almeno altre sei cheerleader, attivatevi, cercate tra le matricole , tra le vostre amiche, tra le bidelle, non mi interessa basta che mi portate almeno sei atlete preparate. Detto questo anche quest’anno ovviamente a capo dei cheerios avremo Quinn Fabray e come vice-capo cheerleader Satana Lopez, faccio affidamento soprattutto su voi due ragazze, portatemi delle cheerleader.” Disse puntando il dito verso di loro, loro annuirono leggermente terrorizzate, erano abituate alle cattiverie e alle minacce della coach ma tutte loro sapevano bene di cosa fosse capace. “Bene potete andare, ci vediamo oggi pomeriggio con il primo allenamento” disse facendo segno di andare.
Santana si avvicinò a Quinn e a bassa voce le disse “ho trovato una nuova arrivata che fa la ballerina, ma non è interessata a entrare nei cheerios”
“E’ una matricola?” chiese Quinn, Santana già sapeva dove voleva arrivare Quinn, da poco era stato severamente vietato ai senior di fare scherzi alle matricole, ma non ai nuovi arrivati, che da quel giorno ne avevano ricevuti  di ogni tipo
“N-no non è una matricola, ma è nuova in città e se le facessimo qualche scherzo potrebbe non volere entrare definitivamente in squadra” disse cercando di convincere l’amica anche se il motivo non era solo quello, le dispiaceva per quella ragazza nuova senza amici e senza nessuno che potesse difenderla.
“Non credo potrai evitare lo scherzo al nuovo arrivato, è l’unica cosa rimasta ai giocatori di football”
“Ma.. “ cercò di dire Santana ma si bloccò, non voleva sembrare troppo insistente
“Piuttosto cerca di convincere quella ragazza a entrare in squadra, con ogni mezzo” disse puntandole il dito, per poi lasciare la palestra.






Angolo dell'autrice

Ecco la mia nuova fanfiction, spero vi piaccia, ho grandi cose in serbo per questa storia. Ringrazio la mia beta Giulia, il mio tesoro. Ringrazio in anticipo chi la leggerà 

  
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