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Autore: Elizabeth_Lovegood    11/04/2013    3 recensioni
Dal testo:
A tuo padre non importa nulla di te, a nessun dio importa del proprio figlio. Lui ti lascerebbe morire, nonostante la tua richiesta di aiuto, starebbe fermo a guardare mentre la luce lascia i tuoi occhi. Non meritano di governare sull'olimpo, non meritano le offerte e le preghiere dei semidei, meritano soltanto di finire nel Tartaro. Ti alzi barcollando.
« Io voglio passare dalla parte di Crono. » dici convinto e sai di aver fatto la scelta giusta.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Annabeth Chase, Luke Castellan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella leggera linea di confine fra bene e male













Ti guardi intorno con la spada alzata, Luke, mentre i mostri ti circondano e ti guardano divertiti, scoprendo le loro fauci e mostrandoti le loro zanne e i denti aguzzi, immaginando già la bella fine che farai. Meni fendenti a destra e sinistra cercando invano di farli allontanare ma non ci riesci, ormai sei allo stremo delle forze. Sospiri ancora pesantemente portandoti una mano sulla fronte per asciugare il sudore, mentre in lontananza vedi Annabeth accerchiata da un paio di Lestrigoni. Il tuo cuore viene trapassato da un potente senso di sconforto e di paura; non puoi permettere che quei mostri le facciano del male. Ti precipiti nella sua direzione correndo come un forsennato, mentre un' enorme schiera di mostri ti insegue standoti alle calcagna. Arrivi al suo fianco e la guardi un attimo mentre affonda il suo pugnale nella carne di un arpia, che si tramuta in polvere sotto i vostri occhi. Ti fa un piccolo cenno  con la testa e si mette contro la tua schiena, respirando affannosamente per la stanchezza, mentre i mostri vi accerchiano ancora una volta.
« Certo che non si può neanche andare a prendere un gelato in santa pace. » dice borbottando, infilzando un Lestrigone con il suo coltello.
Ti scappa un piccolo sorrisino, mentre attacchi un Empusa che riesce a deviare il tuo colpo e ti ferisce al braccio. Gemi un po', quando ad un certo punto la folla di mostri si dirada e compare dal nulla un ragazzo moro, con gli occhi castani, che ha una strana espressione sul viso. Ti guarda ghignando, come se in qualche modo ti conoscesse e poi posa gli occhi su Annabeth.
« Oh Luke Castellan, finalmente ci incontriamo di nuovo. » dice senza smettere di ghignare.
« Chi sei? » chiedi perplesso, cercando di riconoscere il suo viso, che ti sembra in qualche modo familiare.
« Come non mi riconosci? Sono Steven Green... » continua lui fissandoti.
Spalanchi gli occhi sorpreso e in un attimo ricordi tutto. Quella missione andata male, il ragazzo che era partito insieme a te che non era più tornato al campo, era lui; Steven Green.





Flashback

Eravate nascosti dietro un quercia, mentre osservavate in lontananza una grotta. Vi avvicinate di soppiatto ed entrate in punta di piedi, cercando di non fare rumore per non essere scoperti. Osservate l'interno della grotta perplessi, l'unica cosa presente all'interno di essa era un enorme bara d'oro che emanava uno strano alone argenteo. Ad un certo punto sentite il rumore di passi che si dirigono nella vostro direzione e un folto gruppo di mostri insieme a qualche semidio compare dall'entrata della grotta.
« Presto dobbiamo andarcene. » cerchi di dire a Steven, che era già occupato in un combattimento con un Lestringone.
« No! Non riuscirete ad uscire vivi da qui. Unitevi a me come hanno fatto molti dei vostri compagni semidei, oppure morirete. » inervenne una voce metallica che sembrava provenisse dalla bara.
Rimani un tantino sorpreso e ti avvicini alla grande cassa d'oro con cautela, seguito da Steven che era riuscito a ridurre in polvere il mostro con il quale stava combattendo prima.
« No non lo faremo mai. » urla lui, impugnando la spada.
« Sciocchi. » dice ancora la voce, mentre arriva una grande folla di mostri e semidei traditori. Vi attaccano tutti insieme, senza darvi neanche il tempo di impugnare le armi, vi colpiscono più volte e nonostante cerchiate di difendervi come meglio potete non riuscite a contrastarli; siete troppo stanchi.
« Luke vai al campo a riferire quello che abbiamo scoperto, io li terrò occupati. » dice Steven ansimando a causa della fatica.
« Ma ti distruggeranno se rimani da solo. » cerchi di contraddirlo, ma lui ti esorta ad andartene.
Riduci in polvere il mostro che avevi di fronte e corri verso l'uscita della caverna, mentre senti il rumore dei massi che cadono e franano sul terreno. Ti volti un attimo e vedi un cumulo di macerie di fronte all'entrata della grotta. Steven era li dentro e adesso non ne uscirà più, mai più.


Fine Flashback





« Lo conosci? » chiede Annabeth perplessa.
« Sì... ma non credevo che, lascia perdere. » rispondi guardando il ragazzo di fronte a te.
« Oh dalla tua espressione deduco che finalmente ti sei ricordato chi sono. Unitevi a Crono, insieme a lui riusciremo a spodestare gli Olimpi ed a creare un mondo nostro, nel quale governeremo noi. » dice ancora.
« Mai, io non tradirò mia madre. » risponde Annabeth con certezza, menando un fendente nella sua direzione.
Tu rimani fermo, riflettendo sulle parole di Steven. Un mondo vostro ha detto. Non riesci a smettere di pensare a quella frase. Hai sempre desiderato vivere in un mondo dove sei tu a scegliere il corso delle cose, un mondo dove sei colui che può scegliere, colui che governa in modo indiscusso.
« Risposta sbagliata, figlia di Atena. » risponde lui ghignando, parando il colpo e mollandole un calcio sullo stomaco.
Lei cade a terra, sbatte la testa su una roccia e perde i sensi.
Osservi inorridito la scena, Luke, mentre ti chini verso di lei, le sfiori la testa osservando attentamente quella brutta ferita che le fa perdere sangue e ti volti inferocito verso Steven. Impugni meglio la spada e tenti un affondo potente diretto al petto. Lui lo para con un po' di difficoltà e contrattacca, ferendoti ad una spalla. Gemi di dolore, ma ti dirigi verso di lui, furente e inizi a menare fendenti potenti ma imprecisi. Li para con facilità e ghigna nella tua direzione.
« Prima combattevi meglio Luke Castellan, adesso sei così in pena per quella ragazza da essere uscito di senno. Sei patetico. » dice ancora osservando Annabeth stesa a terra.
Ti giri verso di lei e lo guardi male, poi meni un montante diretto allo stomaco e riesci a colpirlo, causandogli una brutta ferita. Steven urla di dolore e ti colpisce a sua volta alla coscia, causandoti una lacerazione superficiale.  Nel frattempo un mostro ti si avvicina mentre sei di spalle e ti trafigge alla schiena provocandoti una grave ferita.  Steven approfitta di questo per disarmarti e poi ti da uno spintone che ti fa cadere a terra. Ti ritrovi disarmato, ferito, mentre i mosti avanzano verso di te e il ragazzo che hai di fronte ghigna nella tua direzione incitando i mostri ad attaccare. Preghi gli dei, in special modo tuo padre, ma non succede nulla. Lui non ti ascolta, non lo ha mai fatto e non ha intenzione di farlo neanche ora che sia tu che Annabeh state rischiando la vita. A loro non importa nulla di voi, non fanno altro che  stare seduti sui loro divini troni, intrattenendosi guardando tutte le sventure che capitano ai semidei, senza muovere un dito per aiutarvi. Un moto increscioso di rabbia ti invade l'animo. A tuo padre non importa nulla di te, a nessun dio importa del proprio figlio e la situazione che stai vivendo ne è l'esempio palese. Lui ti lascerebbe morire, nonostante la tua richiesta di aiuto, starebbe fermo a guardare mentre la luce  lascia i tuoi occhi. Non meritano di governare sull'Olimpo, non meritano le offerte e le preghiere dei semidei, meritano soltanto di finire nel Tartaro. Ti alzi barcollando e ti avvicini a Steven.
« Io voglio passare dalla parte di Crono, voglio spodestare gli Olimpi perchè loro non meritano di sedere su quei troni. Noi dovremmo governare, noi insieme al signore del tempo. » dici convinto, sai di aver fatto la scelta giusta; gli dei non meritano di regnare sull'Olimpo.
Steven ti guarda con un sorriso e ti da una pacca sulla spalla, mentre ordina ai mostri di allontanarsi da voi.
« Lo sapevo che almeno tu avresti fatto la scelta migliore. » dice ancora.
Tu ti volti un'attimo e osservi Annabeth distesa al suolo, sua madre non si è degnata di intervenire, come tuo padre daltronde. Ti dirigi verso di lei e la prendi in braccio, sfiorandole delicatamente la testa.
« Per ora è meglio che tu rimanga al campo per fornirci informazioni. Ti darò presto istruzioni da parte di Crono, adesso puoi tornare al campo portando la ragazza. » dice ancora.
« Bene. » rispondi.
Ti volti indietro e ti dirigi verso il campo, portando Annabeth fra le braccia.
Pensi che non ti pentirai mai della tua scelta, credi che la tua migliore amica approverà la tua decisione e si unirà a te.
Oh quanto ti sbagli, Luke.














* Angolo Autrice *

Ciao a tutti :D
Questa è la prima storia che pubblico su Percy Jackson visto che di solito, sono più presente nel fandom di Harry Potter.
Ma non temete da adesso in poi credo che invaderò anche  questa sezione e inizierò a tormentarvi con le mie storie * risata sadica*
Detto questo, spero che la one- shot vi sia piaciuta.
Un grande abbraccio,


Elizabeth_Lovegood

  
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