- Prologo - 

 

Sono passati cinque anni.
Cinque lunghissimi, maledettissimi anni dalla fine della nostra fantomatica storia.
Cinque anni che non ti sento, perché vedere, beh..quello non l’abbiamo mai fatto.
E’ una cosa assurda. Amare e stare con qualcuno che alla fine, non si ha avuto il tempo di vedere.
Mi chiedo a quest’ora cosa tu stia facendo. Con chi tu stia.
E’ assurdo, lo so. Eppure a volte, la mie mente vaga e si sofferma a pensare. Su di te.
E’ sbagliata come cosa, lo so.
Tra poco più di un mese, mi unirò per sempre con un altro uomo. Che amo, non da morire, ma lo amo.
Forse per quanto io rilutti l’idea, la tua presenza fittizia, mi ha segnata nel profondo.
Ho cercato il tuo carattere, in altri. Non trovandolo ed alla fine, mi son lasciata conquistare da quell’uomo che non riesco neanche a nominare.
Dovrei smetterla di pensarti.
 

-Ehi, Ale…tutto ok?
-Ehm? Sìsì, tranquilla Rose.

Come al solito, mi perdo nei miei pensieri, e faccio preoccupare le mie amiche.
Dio, sono fantastiche, senza loro, non so come avrei fatto ad uscire da quel tunnel in cui caddi anni fa, dopo la fine di quella assurda storia.

-Senti Ale, per il tuo addio al nubilato..stavamo pensando che forse..ecco.. – perché Maria tentenna? La guardo incuriosita e la vedo agitarsi sulla sedia.
-Avanti, dimmi.
-Noi abbiamo prenotato l’aereo per andare a Roma. – conclude per lei Serena.

Roma? Sobbalzo dalla sedia. Guardo negli occhi le mie amiche.
A loro, ho raccontato tutto. Ho raccontato di quella storia, che custodivo gelosamente  e vergognosamente, nel cuore.

-Ragazze, cosa avete in mente?
-Hai detto che hai il rimpianto di non averlo mai visto no? Magari a Roma avremo questa fortuna, no? – Oh Serena, quanto vorrei che tu avessi ragione.
-Allora Ale? Che ne pensi? – interviene RoseMary.
-Dai è un’esperienza da fare. – aggiunge Maria.

Ed io? Io che cosa voglio fare?
Il cuore urla sì. La mente urla no.
 

Sorrido alle mie amiche.

-Partiamo.
 

Sto arrivando.
Sto venendo da te, amore mio.
 



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