Giochi di Ruolo > Altro
Segui la storia  |       
Autore: LoryFoxie    12/04/2013    0 recensioni
[GDR Trama inventata.]
[GDR Trama inventata.]Ci sono pochi modi di far diventare una persona, di natura buona, completamente l'opposto: uno può essere farle perdere la pazienza, un altro puo' essere portarle via tutto quello che ama, distruggere il suo mondo, lasciarla senza speranza, ed immagino ci siano altri modi, piu' o meno crudeli, che mi sfuggono.
Prendiamo dunque in esame il secondo caso, ed applichiamolo alla signorina Nael.
Per chi non la conoscesse, la ragazza era una sirena finita per caso su Supiria, un'isola che fluttuava su un Mondo di Sotto (o Etheria), dove le Capitali spadroneggiavano.
Genere: Fantasy, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Crystal, la sirenetta soldato.'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Dall'altra parte, intanto, le cose erano cambiate: la divinità si trovava in ginocchio, finalmente sopraffatto dagli attacchi continui dei tre soldati, incapace di potersi muovere; profonde ferite, da cui sangue scarlatto colava, erano presenti nel petto e lungo gli arti.
Anche Marcus e Kyle erano visibilmente esausti, mentre invece Sylvia era rimasta con Crystal, tenendola fra le proprie braccia per riscaldarla.
Quando la sirena aprì gli occhi, la nekomimi le regalò il suo miglior sorriso, mentre gli occhi brillavano di felicità: ma la ragazza non reagì, mettendosi seduta piuttosto, e guardandosi intorno confusa.
Quando vide il dio, le tornò alla mente chi era e cosa le aveva fatto: non ricordava esattamente cosa fosse o il motivo per cui si trovava lì, ma sapeva che per colpa sua era quasi morta.
« Crystal! Per fortuna stai bene, ci siamo così preoccupati! »
Le disse Sylvia, stringendole le mani, che subito dopo l'altra ragazza andòa guardare.
« ...Crystal? »
Chiese, capendo ovviamente che doveva trattarsi del suo nome. Chissà qual'era il suo cognome? Chissà se quei ragazzi erano suoi amici?
Non le interessava.
« Bentornata nel mondo dei vivi. »
L'accolse beffardo il dio, sputando sangue e ridendo. Sembrava piu' morto che vivo, ma ancora non voleva cedere, e la ragazza lo guardò a lungo, mentre si alzava.
« Crys, ti senti bene? »
Chiese Kyle, che, come Marcus, si era avvicinato alla coppia di ragazze. Preoccupato, il verde osservava la sirena in cerca di ferite visibili, senza trovarle. Se avesse potuto sapere ciò che era accaduto nella sua mente, allora forse avrebbe cercato di intervenire, in qualche modo.
« Sta seduta, non ti sei ancora ripresa. »
La rimproverò invece Marcus, senza pero' ottenere la reazione sperata: Crystal guardò i tre, e scosse la testa, prima di parlare.
« Io non vi conosco. Non ricordo... »
Cominciò, a stento, portando la mano sinistra alla tempia e chiudendo gli occhi per un istante, prima di riaprirli: indicò la divinità con l'indice della destra, prima di parlare ancora.
« ...non ricordo chi sono, ma so chi e' lui. »
Alla parola "lui", la ragazza emise una specie di ringhio sussurrato, lasciando che tutto il suo odio fuoriuscisse con quella parola.
Fece un paio di passi, lentamente, testando la propria resistenza e le condizioni del suo fisico: non era messa male, se vogliamo escludere il fatto che era quasi morta ed aveva perso la memoria.
Dopo i primi passi, ne seguirono altri, ed in breve la donna annullò la distanza fra sé e l'uomo in ginocchio.
« Cosa vuoi fare? Che significa che non ricordi? Crys? »
Chiese Sylvia, confusa, alzandosi ed avviandosi verso la sirena. Non fece in tempo a raggiungerla, pero', prima che la ragazza portasse le dita della mancina a chiudersi attorno alla gemma cremisi, per poi tirarle indietro con forza e trascinare la pietra con sé.
Il dio non morì, ma digrignò i denti dal dolore, guardando con rinnovato odio l'altra, negli occhi.
Occhi color zaffiro di lui, puntati in quelli rubino e smeraldo di lei.
« Cosa vuoi fare? Uccidermi? »
Il sorriso sul volto della ragazza, che apparì nel sentire pronunciare quella frase, rispose da solo alla domanda che le era appena stata fatta.
« Dobbiamo chiedergli qualcosa in particolare? »
Non sapeva il perchè, ma l'intuito le diceva che non era il caso di ucciderlo subito, e la domanda era unicamente indirizzata ai tre alle sue spalle, che ancora fissavano confusi la scena, mentre il dio cercava di muoversi invano: evidentemente era troppo dolorante, per poter anche solo pensare di alzare un braccio.
« ...cosa vuoi fare Crys? Che ti prende? Lascialo, torna qui! »
Cominciò Kyle, venendo però interrotto da Marcus un secondo dopo, che prese parola e rispose alla giovane amica, conscio che qualcosa in lei non andava.
« Dobbiamo sapere dov'e' Claire. »
Ricevuta risposta, la sirena tornò a fissare il dio, e visto che era china verso di lui, si drizzò, reggendo la gemma-cuore con estrema attenzione.
« L'hai sentito, no? Dov'e' Claire? »
Chiese, ricevendo pero' in cambio solo una risata di scherno: ma non demorse, andando a stringere la presa attorno alla gemma, causando nell'uomo solo tanto dolore, osservandolo mentre finiva supino di fronte a lei e tossiva sangue.
« Tanto mi... ucciderai comunque! »
Sputò dunque la divinità, osservando la ragazza dal basso con odio. Crystal, in risposta, sospirò, scuotendo la testa ed allentando la presa sulla pietra.
« Tu hai mantenuto la tua parola, perchè dovrei avercela con te? »
Chiese con tono estremamente gentile, assumendo - per quell'istante - la sua vecchia personalità. Ricordava la promessa? Evidentemente, i ricordi degli ultimi avvenimenti, soprattutto quello che era accaduto con la divinità in questione, non erano stati sigillati con il resto della sua memoria.
La divinità guardò Crystal, a lungo, come volesse scavare nella sua anima e trovare la risposta a ciò che stava davvero a cuore a tutti loro: cosa stava accadendo?
Fallì, evidentemente, perchè, dopo aver sputato ancora una volta sangue, il dio tornò a parlare a fatica. Anche lui, apparentemente, non era immune alla paura di morire.
« Dopo avermi strappato la gemma, la porta della torre dove la tenevo rinchiusa si e' aperta. Probabilmente e' già tornata da papino. »
Confessò, con riluttanza: subito, Marcus accese il sistema di comunicazione e si mise in contatto con uno dei superiori, trovando conferma alle parole del dio; infatti, prima di arrivare in quel punto della montagna, i quattro ragazzi erano stati accompagnati fino al tempio da un piccolo manipolo di soldati della Capitale. Tali soldati, mentre loro lottavano, non erano rimasti con le mani in mano, ed avevano messo sottosopra il tempio, trovando alla fine il punto in cui Claire era rinchiusa, senza pero' riuscire a liberarla.
Ora che il sigillo era stato sciolto (mentre un altro era stato creato), la ragazza era nuovamente sana e salva fra le braccia di papà.
Crystal, sentendo le parole di Marcus alle proprie spalle, sorrise: la divinità, a fatica, si rimise in piedi, quindi. Insomma, pian piano si rigenerava, dopotutto era una divinità.
« Ho detto la verità: ora ridammi il mio cuore e me ne andrò per sempre. »
La ragazza fece un passo indietro, guardando l'altro divertita, scuotendo poi la testa.
« Ho mantenuto la mia parola! »
Urlò quindi il dio, facendo un passo avanti: nello stesso istante, Crystal strinse la presa attorno al cuore del dio, rispondendo subito alle sue lamentele, ignorando il suo contorcersi, nuovamente supino nel terreno.
« Diciamo che forse un motivo per avercela con te, effettivamente, ce l'ho. Fra l'altro, non ti ho mai promesso che non ti avrei ucciso. »
Non era presente traccia di pazzia, nel suo sguardo. Nessun pensiero folle stava attraversando la mente della sirena, solo un chiaro senso di vendetta.
L'aveva quasi uccisa, come altro avrebbe potuto reagire?
E continuò a stringere la presa sulla pietra, sentendo le urla dell'uomo che aveva di fronte e guardandolo contorcersi senza distogliere lo sguardo.
Probabilmente Kyle, Marcus e Sylvia le si stavano fiondando addosso per interromperla, ma non fecero in tempo, perchè un sonoro *crack* annunciò la distruzione della gemma cremisi, e con essa il termine della vita della divinità.
Dopo un ultimo spasmo, infatti, l'uomo divenne immobile, gli occhi spenti fissarono il vuoto di fronte a sé, mentre la ragazza tornava ad aprire il palmo e lasciava cadere i frammenti ai suoi piedi, rivelando anche dei graffi piu' o meno gravi nel palmo della sua mano. Non vi era soddisfazione nel suo sguardo, ma neanche pentimento, rabbia, tristezza. Nulla.
« Perchè l'hai fatto!? »
Chiese Sylvia, chinandosi accanto all'uomo per verificarne la morte.
« Basta, Syl. Non e' la prima volta che uccidiamo un nemico, e ti ricordo che siamo quasi morti noi, poco fa. »
La interruppe subito Marcus, che pero', successivamente, si portò di fronte alla sirena e cercò il suo sguardo, senza trovarlo.
« Davvero non ricordi nulla, Crystal? Non e' uno scherzo, vero? Sai chi siamo noi? »
La ragazza, in tutta risposta, si voltò e si chinò sui frammenti color rubino, prendendone uno abbastanza grande e mettendolo in tasca. Quando si rialzò, si limitò a scuotere la testa, senza voltarsi nuovamente verso l'angelo alle sue spalle.
« E' un bel guaio. »
Commentò Kyle, accanto alla nekomimi, guardando il cadavere del dio. Marcus, sospirando, si protese verso il cadavere e lo prese, sfruttando la propria forza fisica e tenendolo come un sacco di patate, in spalla.
« Torniamo a palazzo, dobbiamo fare rapporto. »
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Giochi di Ruolo > Altro / Vai alla pagina dell'autore: LoryFoxie