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Autore: telesette    12/04/2013    1 recensioni
Per tutta risposta Barbara mi butta le braccia al collo, stringendomi teneramente e baciandomi con passione, e in quel bacio avverto tutto il calore che solo lei è capace di donarmi. Senza sciogliersi dall'abbraccio, si interrompe solo per guardarmi e per rivolgermi il suo dolce sorriso rassicurante...
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Barbara Gordon, Dick Grayson
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Alla mia amica Dany Maila, con tanti auguri di BUON COMPLEANNO...

 

E' più forte di me, Babs!

 

Non ce la faccio...

Non pensavo che sarebbe stato così difficile.
Vivere all'ombra di Bruce è diventato più pesante di quanto credessi. Una volta non era così, era tutto molto più semplice anzi, ma adesso le cose sono cambiate ed è una situazione che non me la sento di sostenere.
Ho provato a farlo.
La verità è che, da qualche tempo, non mi sento più il Ragazzo Meraviglia.
So di dover essere riconoscente a Bruce, non solo per essersi preso cura di me o per aver fatto di me quello che sono oggi, ma questa è una cosa diversa.
Quanto posso andare avanti, non solo come spalla di Batman ma anche come uomo?
Gli anni sono trascorsi veramente in fretta, persino troppo, e le cose sono... cambiate.
E' cambiato tutto!
Continuo a guardarmi indietro e, per quanto ci provi, non vedo differenze con il futuro prossimo.
Ho veramente intenzione di restare "Robin" per tutta la vita?
Voglio davvero continuare l'opera di Bruce, quando avrò la sua stessa età?
Chi sono io?
Chi è Dick Grayson?
Dannazione, è come un chiodo fisso nel cervello, non mi dà pace neppure per un attimo. Io tengo molto a Bruce, ad Alfred e agli amici che abbiamo intorno; Gotham è la mia città, si è presa la mia infanzia e la mia adolescenza, non sono sicuro di volerla abbandonare così di punto in bianco.
E poi c'è lei.
Se non sapessi quello che provo per Barbara, probabilmente avrei già radunato le mie cose e me ne sarei andato via da un pezzo. Non posso lasciarla così, non senza una spiegazione, lei è troppo importante per me. In questo momento di confusione, con tutti pensieri che per poco non mi fanno scoppiare il cervello, lei è l'unica certezza che ho.
Devo parlarle.
Ho bisogno di vederla, di stare con lei.
Non posso prendere una decisione, senza prima discuterne con lei. Ha il diritto di sapere, di guardarmi negli occhi, e io pure ho il dovere di ascoltare la sua opinione.

- Dick - esclama lei, vedendomi bussare così alla porta di casa sua nel cuore della notte. - Che cos'hai, è successo qualcosa?
- Ti prego, scusami - sussurro, non appena lei si scosta per lasciarmi entrare. - So che non è l'ora più adatta per una visita, ma non potevo proprio aspettare domattina!
- Da come lo dici, sembra quasi che il mondo stia per finire. - Osserva lei preoccupata, avvolgendosi nella vestaglia.
- Avevo bisogno di vederti - rispondo. - Di parlare più che altro ma, vista l'ora, temevo che mi avresti attaccato il telefono in faccia!
- Beh... Ah-Hung - aggiunge lei sbadigliando. - Insomma, dipende...
- Barbara - comincio subito, avvicinandomi per guardarla dritto negli occhi. - Si tratta di un peso che mi porto dentro, da un po' di tempo a questa parte: è una cosa che non mi fa dormire, da diventarci matto, e solo tu puoi aiutarmi a capire cosa devo fare!

Lei mi guarda perplessa.
Con calma dunque, cercando di essere il più chiaro e conciso possibile, mi accingo a spiegarle quali sono i miei dubbi e le mie angosce. Lei mi ascolta attentamente, premurosa come non mai, aspettando con pazienza che io abbia finito. Non è facile, anche perché neppure io so esattamente "cosa" mi faccia star male di tutta questa situazione, ma è chiaro che il problema viene prima di tutto da me stesso.

- E questo è quanto - concludo. - Nemmeno io so bene come spiegarmelo: è come se non avessi più obiettivi da raggiungere, niente sogni da realizzare, e nulla in grado di dirmi come sono realmente; con tutti questi pensieri in testa, è un miracolo che non sia già impazzito del tutto; c'è solo una cosa che mi trattiene, qualcosa a cui tengo moltissimo... Tu!
- Oh, Dick!

Sapevo che avrebbe capito.
Barbara è sempre stata una persona molto intuitiva, ancora prima di vestire i panni di Batgirl, e nessuno meglio di lei può capire quello che si agita nella mia testa in questo momento.

- Hai provato a parlarne con Bruce? - mi chiede, accarezzandomi piano la guancia.
- E' con te che voglio parlare - sottolineo. - Se io decidessi di cambiare, di essere qualcosa di diverso da Batman e dalle sue regole, che cosa cambierebbe per te?
- Dick, io non...
- Ti prego, Babs - insisto, prendendole la mano e sfiorandola con le labbra. - E' più forte di me, devo saperlo!

Per tutta risposta Barbara mi butta le braccia al collo, stringendomi teneramente e baciandomi con passione, e in quel bacio avverto tutto il calore che solo lei è capace di donarmi. Senza sciogliersi dall'abbraccio, si interrompe solo per guardarmi e per rivolgermi il suo dolce sorriso rassicurante.

- Ti amo - sussurra. - Nessuno può dirti cosa fare del tuo futuro, né devi sentirti in alcun modo "obbligato" a seguire le orme del tuo mentore per tutta la vita; hai solo bisogno di vedere con chiarezza, di prendere coscienza di ciò che sei, in questo modo potrai dire di essere te stesso e sentirti maggiormente sicuro delle tue scelte... Da parte mia non cambierà nulla comunque, perché io amo te, Dick Grayson; non la maschera di Robin, o qualunque altra maschera vorrai indossare, e continuerò ad amarti con tutta me stessa!

Sorrido.
Nel tuo bacio riesco a percepire tutto di te: le tue labbra, i tuoi capelli, il tuo profumo...
Sei unica Babs!
Il bisogno che ho di te va oltre qualsiasi altra cosa.
L'ultima cosa che ricordo, dal momento in cui la tua vestaglia scivola a terra lasciandoti in intimo, è che non riesco a smettere di ammirare quanto sei bella. Non so quanto ancora durerà questa notte, né quante altre notti mi sarà concesso amarti e dividere con te questo piacere così intenso, ma ciò che conta è che tu sia con me ora.

FINE

   
 
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