Sincere Smile
 

Fiordoropoli era deserta. Le uniche persone che ancora giravano per la città erano reclute del Team Rocket. Vedere quella divisa e sentire di nuovo quel nome gli faceva venire in mente una sola persona: suo padre. E di certo non erano bei pensieri.
Un sibilo stizzito sfuggì dalle sue labbra, mentre ripensava al loro ultimo incontro, avvenuto tre anni prima.
Si ripeté che Giovanni era solamente un codardo, un uomo che era stato capace di organizzare piani grandiosi solo perché aveva i suoi subalterni ad adorarlo. Da solo era una nullità, aveva perso indegnamente contro un ragazzino venuto da chissà dove.
Lui invece sarebbe diventato il numero uno contando unicamente sulle proprie forze.
Sarebbe andato alla Torre Radio solo per vedere cosa stavano combinando quegli idioti che un tempo erano al servizio di suo padre e magari mettergli i bastoni tra le ruote.
Non gli fu difficile entrare, l'unica recluta messa di guardia aveva dei Pokémon davvero penosi. I deboli Rattata e Zubat furono sconfitti con estrema facilità dal Lanciafiamme del suo Typhlosion.
L'ingresso era silenzioso, non c'era traccia dell'allegro vociare e delle musiche trasmesse dalla Radio, che di solito animavano l'elegante entrata.
C'erano solo due membri del Team Rocket, che stavano parlando davanti alle scale che portavano al piano superiore. Quello più anziano si stava complimentando con la recluta per quanto le stesse bene l'uniforme.
"Tsk. Come si fa ad indossare una divisa del genere! E soprattutto a far parte di un Team così pieno di incapaci!" pensò Silver, ma la sua attenzione venne attirata da qualcos'altro.
Infatti la recluta somigliava incredibilmente a lei. Non poteva esserne sicuro perchè era girata di spalle, ma era certo di non sbagliarsi. "Chi altro potrebbe andare in giro con i capelli raccolti in due code così ridicole?"
E quando incrociò i suoi occhi, di un caldo castano, il suo dubbio divenne certezza. Cosa diavolo ci faceva lì l'insopportabile mocciosa? E soprattutto perchè indossava l'uniforme di quel patetico Team? Aveva forse deciso di entrarne a far parte?
Sentì il sangue ribollire. La sua rabbia era dovuta al fatto che non accettava di aver perso contro qualcuno che adesso indossava quegli abiti. E che quel qualcuno fosse lei diventava ancora più irritante, per una strana ragione che non riusciva a spiegarsi.
«Che ci fai qui? Non dirmi che ti senti più forte solo perchè indossi quegli stracci!» l'apostrofò velenoso «Vedi di darci un taglio!»
Lyra, ormai smascherata dal suo rivale, fu costretta a togliersi l'uniforme, con grande sorpresa del vero membro del Team Rocket.
«Non sei una matricola? Allora dovrai vedertela con me!» la sfidò infatti, lanciando la sua Poké Ball.
Non aveva deciso di aveva deciso di entrare a far parte di quel branco di smidollati allora...
Silver doveva ammettere che ci sapeva fare, Meganium riusciva a tenere testa con facilità a Raticate, e con i suoi vestiti abituali era decisamente più carina...
"Carina? Carina?! Assolutamente no!" come poteva aver anche solo pensato una cosa del genere?
Mentre si perdeva in quei pensieri Lyra aveva sconfitto il suo avversario, che era scappato via quasi in lacrime.
«E così volevi cammuffarti e infiltrarti in mezzo a loro...Hmf! Tipico ragionamento di un debole! Ma sai che ti dico? Non me ne importa.Vedi di sbrigartela tu. Io ho altro da fare.» con questa frase se ne era andato, non lasciandole nemmeno il tempo di rispondere.

 

***

"Che sole fastidioso" pensò Silver.
Si trovava al Parco Nazionale e cercava di ripararsi gli occhi grigi dai raggi del sole, che filtravano tra le fronde del salice sotto il quale era seduto. Si era fermato lì solo perchè il suo Sneasel aveva deciso di aver bisogno di sfogare i suoi istinti inseguendo e infastidendo i Pokémon Insetto che tanto odiava. E quale posto migliore di quello?
Era passato qualche giorno da quando il Team Rocket aveva cercato di occupare la Torre Radio. Cercato, ovviamente, perchè la mocciosa era riuscita a sventare i loro piani e così erano stati costretti a scappare. Di nuovo.
Non riuscì a reprimere un sorriso di soddisfazione all'idea che le avevano prese nuovamente. L'ennesima dimostrazione del fatto che non valevano nulla. Anche se ancora non riusciva a spiegarsi il perchè della reazione che aveva avuto vedendo la mocciosa con quell'uniforme.
Sospirò e si rese improvvisamente conto che, immerso in quei pensieri, ormai aveva perso di vista il suo Pokémon da un bel po' e decise di andarlo a cercare.
Si alzò e si guardò intorno. E rimase di sasso quando finalmente lo individuò. Stava giocando con un Furret che gli sembrava stranamente familiare e a quanto pare sembrava anche divertirsi. Quello era lo stesso Pokémon che aveva minacciato di graffiarlo con i suoi artigli affilati quando si era avvicinato per catturarlo? Sembrava impossibile.
«Ciao Silver! È tuo quello Sneasel che sta giocando con il mio Furret, vero?» Silver attese un secondo, pensando che fosse solo uno scherzo. Non poteva incontrarla anche lì.
Sì voltò lentamente e vide che invece era proprio lei. Perchè la incontrava dovunque andasse? Lo seguiva forse?
Silver non rispose, limitandosi a riportare lo sguardo sui due Pokémon che continuavano a inseguirsi. Il suo Sneasel stava fraternizzando con il nemico. Era quello il suo unico pensiero.
Con tutti i Pokémon presenti in quel parco, proprio con quello della mocciosa doveva mettersi a giocare?
Riportò lo sguardo su Lyra, che sorrideva in attesa di una risposta.
«Mpf. Sì, ma non credere che siano diventati amici!»
«Oh, io invece dico di sì. Non li trovi teneri? Secondo me sarebbero una coppia adorabile» ribatté lei, sorridendo in direzione dei due.
«Cosa stai dicendo? Il mio Sneasel non cadrebbe mai così in basso da innamorarsi di un Furret!» urlò arrabbiato.
«Perché dici così? Secondo me è molto romantico! Non vedi che adesso sta porgendo un fiore al mio Pokémon?» gli domandò innocentemente Lyra.
Silver si voltò e vide che effettivamente era come aveva detto lei. Un brivido lo percorse. Cosa cavolo stava facendo? Va bene, una volta gli aveva confessato che trovava molto simpatico il Pokémon della sua rivale, ma non pensava arrivasse a tanto.
Si ricordò improvvisamente della conversazione avuta pochi minuti prima con lui e sbiancò.
Sneasel era infatti convinto che avesse reagito così male vedendola con la divisa del Team Rocket solo perchè ne era innamorato e fosse impensabile per lui vederla paragonata a un'associazione malvagia che non aveva nulla in comune con la candida bontà di lei, così gli aveva detto che lo avrebbe aiutato a dichiararle il suo amore.
Di certo non lo aveva preso sul serio, ma a quanto pare il suo Pokémon stava architettando un piano per costringerlo a dichiarare dei sentimenti che assolutamente non provava!
Infatti era sicuro che il batticuore di cui era preda appena incrociava lo sguardo di lei non fosse altro che un problema da risolvere andando dal cardiologo.
Prima che potesse fare qualcosa per staccarlo da quel Furret, si ritrovò con la schiena a terra e un peso sul petto. Erano stati gli attacchi combinati dei due Pokémon a farlo cadere.
"Si è messo d'accordo con quell'altro!" pensò furioso.
Ma improvvisamente si rese conto che il peso sul suo petto non era altro che quello di Lyra. Infatti aprendo gli occhi si era ritrovato con il viso a un centimetro di distanza da quello arrossato di lei.
«Mi faresti il favore di alzarti? Sai, il tuo non è certo un peso piuma!» le intimò, cercando di nascondere l'imbarazzo dietro una maschera di arroganza, ma lei non accennava a spostarsi.
«Ehm, non posso...» sussurrò lei.
«E sentiamo! Perchè non puoi?»
«Non ti sei accorto che siamo legati?»
Con orrore Silver si accorse che aveva ragione. Dalla vita in giù i loro corpi erano legati da quella che sembrava una ragnatela. Evidentemente quei due si erano fatti aiutare da un Pokémon Insetto. "Altro che andare a caccia! Quel traditore stava cercando un complice!"
Le sue gote iniziarono ad imporporarsi quando si rese conto che ogni centimetro del corpo della ragazza aderiva al suo.
Guardandosi intorno in cerca di qualcosa con cui liberarsi incontrò gli occhi color rubino del traditore. Stava per urlargli di liberarlo immediatamente quando vide che era insieme al furetto.
A gesti gli fecero capire che se voleva essere slegato avrebbe dovuto baciare Lyra.
"Baciare?! Stiamo scherzando? Per chi mi hanno preso? Non voglio certo farmi ridere in faccia!"
Non si era accorto però, che anche la ragazza aveva osservato tutta la scena.
Deglutì un paio di volte e prese coraggio. Appoggiò le mani sulle guance calde di lui e posò le labbra sulle sue. Gli sfuggì un gemito di sorpresa, ma dopo pochi secondi di shock si ritrovò a ricambiare il bacio. Non pensava che il suo sapore potesse essere così dolce e approfondì il bacio, passando una mano tra i suoi lunghi capelli castani.
Si separarono con il fiato corto e rimasero vicini, le labbra che si sfioravano. Gli occhi ridenti e la risata cristallina di lei contagiarono Silver, e un sorriso sincero increspò per la prima volta dopo tanto tempo le sue labbra.
Dopotutto, forse avrebbe ringraziato il suo Pokémon per averlo letteralmente spinto tra le braccia della ragazza.
Anche se, a quanto poteva vedere dalle coccole che si stavano scambiando Furret e Sneasel, non era certamente l'unico ad aver guadagnato qualcosa.






Angolino dell'autrice:

Sono circa 1550 parole ed è la prima volta che scrivo qualcosa di così lungo. Come al solito l'ispirazione mi è venuta vedendo un'immagine e giocando con Soul Silver.
Se lascerete una recensione, sia positiva che negativa, per farmi sapere cosa ne pensate mi farete felice.

PervincaViola