STRADE (red version)
Certo, anche stare sempre in viaggio non è male. Viaggi, giri, conosci nuove persone, ovvero nuovi nemici che possibilmente vorrebbero farti il culo, però… sai, non è poi così male.
C’è da litigare, questo è vero, la convivenza è piuttosto forzata, il rischio di morire per una ferita d’arma da fuoco è sempre ben presente… si si, proprio presente. Anzi, proprio davanti a me, solo che sul lato sinistro della macchina!
Il cielo è incredibilmente azzurro oggi. Basta alzare lo sguardo, piegare leggermente la testa, per avere una piacevole brezza e magnifica visione.
Celeste, azzurro scuro, rosso viola e rosa se è una bella giornata, e infine blu scuro. La cornice di questa giornata, come quella di mille altre. Ora non fa quasi più paura nemmeno il tramonto. Il rosso è quasi un colore come un altro. Solo un po’ più caldo. E’ quasi l’ora che preferisco adesso. C’è silenzio, il caldo del giorno lascia spazio ad una piacevole frescura, e tutt’attorno diventa silenzioso. Dà la sensazione che quest’ora non debba mai finire, sempre di vivere in eterno, al tramonto. Di tramonti che potrò vedere quanti ne vorrò, ovviamente finchè sarò vivo, come ci ha ricordato il boss
Poi diventa sera. E’ buio, ma la macchina continua ad andare. Altra nottata all’aperto direi.
Incontriamo strade che si lasciano guidare bene, non c’è nessuno oltre a noi. Beh, chissà, probabilmente siamo gli unici pazzi che potrebbero intraprendere un percorso del genere… non probabilmente. Siamo sicuramente gli unici pazzi.
Inizia a diventarmi incomprensibile pure il modo in cui andiamo avanti. Senza voler mancare di modestia, ci mancherebbe, direi che abbiamo sulle spalle un peso enorme. Eppure… sembra leggero. Sarà l’umore forse…
L’oscurità porta poche parole. Decidiamo dove fermarci, in una piccola radura. Ci si sistema alla bell’e meglio, tanto domani, quando il cielo sarà turchese rosato, ripartiremo subito.
La notte è già qui, la sera è passata. Sopra di noi solo il cielo stellato. Qualche stella cadente che ogni tanto passa.
-Se non sai che desiderio esprimere, allora vuol
dire che hai
già tutto quello che ti serve e non ti manca nulla!-
E’
quasi diventato il mio motto quando ne vedo una. Devo dire che non me la cavo per nulla male nel trovare massime!
Posso quasi far concorrenza al bonzo corrotto!
Meglio
dormire và…. Domani altre strade da fare,
altre da dimenticare. In fondo, la metà è ancora lontana…
Hi… flashfic in 4 capitolini
(ovviamente i prossimi, come spero si capisca, saranno purple,
green adn yellow(golden?) version)
accomunate da un tema di fondo (che personalmente
adoro in ogni suo sviluppo): il viaggio, la strade. Ok
che in saiyuki, anzi, saiyuki,
è un viaggio, però qui sviluppato proprio in
relazione alla strada, sfondo di tutte le avventure. Questa parte, ovviamente
riguarda Gojyo, personaggio che sul quale non credo di
aver mai scritto quasi nulla, per quanto riguarda i pensieri (come qualcuno ha
visto mi riesce molto più semplice far parlare personaggi come Sanzo o
Homura, per esempio). Anche se da certo punto di vista mi è più congeniale perché battute o ironie stanno molto bene
con lui. Babbè, mi direte voi come vi è
parso il risultato! (se i commenti saranno: datti ad
altri personaggi o proprio datti all’ippica, capirò che non riesco
bene su tutti i pg!). Che altro dire… ringrazio Dragon Giò (ç_ç
me commossa perché mi commenta sempre! Gracias!!!!) e
Baci Barbara
Ps titolo, tema e colonna sonora dalla canzone, una delle mie
preferite tra le loro, “strade”
dei subsonica. Credo sia stupenda,
la parte finale è un capolavoro. Vi consiglio di sentirla (se potete la
versione live, un capolavoro,) e di leggerne pure il
testo, che poi posterò.