Mu (150 parole)
Mu amava la viola.
Gli piaceva il suo colore, scuro ma delicato. Il suo profumo, tenue e penetrante, come un’impronta di brina sulla pelle.
Amava la viola perché era il fiore della modestia.
Amava la viola perché era il fiore del gioco.
Della memoria.
Dei prati verdi, delle lande del Jamir.
Amava la sua resistenza, la sua capacità di germogliare ed incantare i più scettici col suo niveo splendore.
Amava il modo in cui gli occhi di Kiki s’illuminavano nel vederla, durante le loro passeggiate a caccia di petali.
Amava il modo in cui la corolla si scherniva di fronte al sole, intimidita dal bagliore accecante.
Amava il rossore con cui aveva tinto le guance di Shaka, solo recando in dono quel fiore prezioso.
Amava il modo in cui fuggiva la luce per l’ombra del pudore.
Amava lo scintillio di vita tra i petali.
Scintillio di pace.
Di pace eterna.