Ok, rieccoci con una doppia drabble tutta per voi!
Ormai siete abituate a queste follie no?
Vi lasciamo alla lettura… a dopo!
Dedicated to: Setsuka, elyxyz, MiLiKa, Nemesi, Bad Girl, Dimea, Fuuma, Giulia…
Grazie per la vostra pazienza.
Ormai siete abituate a queste follie no?
Vi lasciamo alla lettura… a dopo!
Dedicated to: Setsuka, elyxyz, MiLiKa, Nemesi, Bad Girl, Dimea, Fuuma, Giulia…
Grazie per la vostra pazienza.
Silent knowledge
A casa Rockbell, tutto era immerso nel silenzio e, nell’oscurità di una delle camere, Alphonse sospirò.
La notte è davvero lunga per chi non riesce a dormire e, questo, lui lo sapeva bene.
Sospirò ancora e guardò fuori dalla finestra: le miriadi di stelle che trapuntavano il cielo scuro lo affascinavano ogni volta che le osservava, eppure lo facevano sentire incredibilmente solo ed insignificante.
“Mi chiedo come fai, a volte.”
Quella voce lo riscosse ed Alphonse si voltò verso il letto, osservando suo fratello muoversi maldestramente tra le lenzuola, fino a voltarsi verso di lui.
“A fare cosa Ni-saan?” rispose, con semplice curiosità.
“Ad aspettare il sole tutte le notti”
“La notte è lunga, Ni-saan”
“Ed è anche fredda, Al, ma tu non puoi sentirlo.”
“Ti sbagli Ni-saan, il freddo lo avverto: è qui, dentro di me… mi accompagna sempre”
Il biondino sospirò prima di riprendere a parlare.
“Al?”
“Ti chiedi cosa mi spinge a sopportare tutto questo?”
Edward tacque, abbassò lo sguardo ed Alphonse seppe di aver indovinato.
“La consapevolezza di aver sbagliato.”
Silenzio.
La sua risposta aleggiò nell’aria quasi come una piuma.
L’altro non disse nulla; si limitò a dargli le spalle.
“Buona notte Al”
“Buona notte, Ni-saan”
La notte è davvero lunga per chi non riesce a dormire e, questo, lui lo sapeva bene.
Sospirò ancora e guardò fuori dalla finestra: le miriadi di stelle che trapuntavano il cielo scuro lo affascinavano ogni volta che le osservava, eppure lo facevano sentire incredibilmente solo ed insignificante.
“Mi chiedo come fai, a volte.”
Quella voce lo riscosse ed Alphonse si voltò verso il letto, osservando suo fratello muoversi maldestramente tra le lenzuola, fino a voltarsi verso di lui.
“A fare cosa Ni-saan?” rispose, con semplice curiosità.
“Ad aspettare il sole tutte le notti”
“La notte è lunga, Ni-saan”
“Ed è anche fredda, Al, ma tu non puoi sentirlo.”
“Ti sbagli Ni-saan, il freddo lo avverto: è qui, dentro di me… mi accompagna sempre”
Il biondino sospirò prima di riprendere a parlare.
“Al?”
“Ti chiedi cosa mi spinge a sopportare tutto questo?”
Edward tacque, abbassò lo sguardo ed Alphonse seppe di aver indovinato.
“La consapevolezza di aver sbagliato.”
Silenzio.
La sua risposta aleggiò nell’aria quasi come una piuma.
L’altro non disse nulla; si limitò a dargli le spalle.
“Buona notte Al”
“Buona notte, Ni-saan”
Note finali.
In questa breve fanfic crediamo sia necessario leggere fra le righe: la domanda di Ed è un tentativo di cercare, in qualche modo, un’assoluzione che non trova ed Al si confronta con la lunga notte, e con le sue colpe, ogni giorno.
Tutto il pensiero è espresso nella frase “la consapevolezza di aver sbagliato”: c’è un’equa divisione delle colpe, un’equa bipartizione .
Divisione che non piace ad Edward, che si gira e ritorna a dormire.
Un po’ folle ma speriamo vi piaccia!
Baci a tutti!
Ale&Ale