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Autore: 365feelings    13/04/2013    8 recensioni
Tre momenti della vita di Eowyn: due in cui ha desiderato correre, uno in cui ha imparato a stare ferma.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eowyn, Faramir
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Autrice: KumaCla
Titolo: Run
Personaggio: Eowyn, Faramir
Rating: verde
Avvertimenti: drabble, het
Genere: introspettivo, malinconico, sentimentale
Note: scritta per il geniale Writing day; è la prima volta che oso avventurarmi in questo fandom. Amo LOTR e rimane il terrore di aver scritto una grande schifezza, ma Eowyn e Faramir mi piacciono molto e da sempre ho desiderato scrivere di loro.
 


 
 
Eowyn ha dieci anni e rincorre suo fratello nel giardino, sotto lo sguardo attento delle nutrici. L’hanno richiamata, perché una dama non può correre a piedi nudi sul prato, ma è rimasta sorda alle voci aspre delle anziane e ha continuato a correre, il vento tra i lunghi capelli. Eomer è sempre un passo avanti, la falcata più lunga, ma non se cura - finché può seguirlo, va bene. Quello che più teme è essere lasciata indietro, è l’essere chiusa in casa: anche lei può portare onore alla sua famiglia. 
 
Eowyn ha ventitré anni e, dopo lunghi anni di dolorosa e sofferente reclusione, corre ancora, più veloce di prima. Al fianco pende una spada e negli occhi brucia la fame di libertà. Insegue l’onore, insegue la gloria, insegue le spalle larghe di un re senza corona. La strada che sta percorrendo non è la strada adatta ad una dama: è impervia e lastricata di sangue, ma Eowyn non se ne cura e corre, corre rapida, corre decisa, corre verso la guerra, corre verso la morte. Per la gloria, per Rohan.
 
Eowyn ha ventisette anni e non corre più, ha scoperto che stare fermi non è la sofferenza che ha sperimentato a Rohan. Stare fermi può essere piacevole, stare fermi può rivelarsi fonte di gioia. Ha lasciato da parte lo scudo e la spada, i sogni di gloria e l’infatuazione per la corona di un ramingo; non ha dimenticato i cavalli e la guerra, il sangue e la polvere, ma ha capito che fanno parte del passato, sono ricordi e non si vive di ricordi. Si vive del presente, si vive della risata di Elboron, dei baci del proprio marito. Ed è stato proprio Faramir a farglielo capire.
   
 
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