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Autore: Jchan Vs Vchan    03/11/2007    10 recensioni
Ryan e i rimorsi, i pentimenti... Se solo fosse andata diversamente con Lei, con Gabriella.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ryan Evans
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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High School Musical 2: una Fan Fiction tra Ryan&Gabriella.
 



L'Errore di Ryan 
Written by Vchan

Parte prima


Ryan voleva solo stare con Gabriella, che alla fine aveva scelto Troy. L'aveva lasciata andare perché sapeva di non poter competere con lui. Allora perché si sentiva così vuoto? Avrebbe voluto tornare indietro e cambiare tutto, poterle dire: No ti prego, scegli me! Dopo tutto quello che avevano passato insieme, come poteva scegliere Troy Bolton! Lui, che era diventato suo amico; lui, che l’aveva consolata quando lei e Troy litigarono quella sera; lui, che se ne era innamorato pian piano, all’insaputa di Lei. Come aveva potuto farla soffrire? Adesso Gabriella era nelle braccia di colui che amava e non le sue. Quanto avrebbe voluto rivederla e dirle quanto gli dispiacesse... 

Ricordò quei due fatidici giorni:
Erano seduti su di una panchina qualunque, nel giardino immenso del Lava Springs. Erano le cinque del pomeriggio e l’atmosfera era ideale per svelare i sentimenti che Ryan, aveva tenuto nascosti a Gabriella fino a quel momento. Ryan la stava contemplando mentre guardava in lontananza ridendo fra sé, ricordando un buffo episodio del passato. Ryan abbassò lo sguardo quando lei si girò di scatto dicendogli:
-Divertente, vero?- ma lui non l’aveva ascoltata e si limitò ad annuire convinto. Gabriella si accorse di quello strano comportamento che gli disse:
-Ehi, che hai? Ti vedo pensieroso... c’è qualcosa che non va?-
Ryan non seppe cosa dire, perciò rispose titubante:
-No no, tranquilla è tutto a posto. Stavo pensando a una cosa, ma che non posso dirti…-
Gabriella incuriosita disse: -Come non me lo puoi dire?! Dai, siamo amici, a me puoi dire tutto se vuoi!-
Appunto, era quello il problema, lei non era solo un’amica,  bensì il suo amore segreto. Lui le rispose:
-Sei davvero sicura di volerlo sapere? -
Gabriella più decisa che mai rispose: -Certo che lo voglio sapere!-
Ryan prese tutta l’energia e il coraggio che risiedeva dentro sé, sperando di essere il più naturale possibile. Passarono alcuni minuti di esitazione quando… Sharpay lo chiamò da lontano, con quel solito tono snob che sopportava a malapena.
-Ryaaan! Cosa fai lì? Vieni subito qua, la mamy ti vuole parlare! Presto! - e se ne tornò da dove era venuta. 
Ryan rimase di stucco. Proprio in quel momento doveva arrivare? Proprio adesso che stava per levarsi quel peso che gli opprimeva il cuore da settimane? Guardò Gabriella con un espressione mortificata dicendo:
-Scusami, ma la principessina vuole che vada... mi potrai mai perdonare?-
- Certo, non ti preoccupare, ormai so come è fatta tua sorella! Va bene se ci vediamo più tardi? Così mi dici quello che stavi per dirmi! Ok?-
Alzandosi entrambi dalla panchina si salutarono e Ryan, con suo dispiacere, si avviò verso il posto definito.
Accidenti pensò. E adesso come - e soprattutto - quando le avrebbe detto quella cosa, troppo importante e troppo delicata per lui? Cercò di non pensarci più di tanto.


***
 

Più tardi, verso l’ora di cena, non riusciva a trovare Gabriella da nessuna parte. Guardò nelle cucine e non la vide, guardò in piscina e non c’era, guardò in ogni angolo di quel maledetto posto, ma non la trovò. Poi, gli venne in mente: Il campo da golf! Forse era lì… ma di certo non poteva essere sola, sicuramente era con Troy. Cercò di non pensarci, ne soffriva e basta. Tanto per farsi del male da solo, andò a controllare se veramente era come aveva pensato. Neanche il tempo di raggiungere il campo che già li vide in lontananza, seduti per terra a parlare allegramente. Cosa poteva fare adesso? Rimase qualche minuto a pensare, quando gli venne un’idea in mente. Voleva fare una pazzia: presentarsi di punto in bianco davanti a loro, tanto per mettere i bastoni fra le ruote a Troy. In fin dei conti erano rivali, anche se lui non lo sapeva. Era deciso ad andare fino in fondo in quella storia.
Partì in quarta e li raggiunse in un batter d’occhio. L’ora si stava facendo buia e Troy e Gabriella non si accorsero del suo arrivo, fino a quando Ryan disse all’improvviso:
-Ehi! Salve Ragazzi! Come mai da queste parti? Vi ricordo che non vi è permesso rimanere qui a quest’ora…-
Gabriella e Troy rimasero sorpresi: sia dalla sua improvvisa presenza, sia dal suo comportamento. Gabriella prese in mano la situazione dicendo:
-Ciao Ryan! Emh... si scusaci, lo sappiamo benissimo che non possiamo stare qui, ma... - rise - è bello fare uno strappo alla regola no? E poi ci sei tu qua con noi...- concluse sorridendogli divertita.
Lui non poté fare a meno di pensare: Quant’è carina! ma si ricompose subito quando sentì lo sguardo indagatorio di Troy addosso.
Le rispose freddamente:
-Ci sono io dici eh? Be', ti ricordo che io sono il figlio del proprietario di questo club, quindi potrei farvi licenziare quando voglio…-
Gabriella non capiva. Stava per rispondere quando Troy, che fino a quel momento aveva assistito alla scena in silenzio, disse: - Ehi Evans, non osare rispondere così a Gabriella...-
-Perché, altrimenti che mi fai, eh? Mi tiri un tuoch-down in testa? Oh che paura…- rispose Ryan ironico.
Gabriella rispose subito agitata -...Ehi Rayan, che ti prende? Vedi di calmarti... non so cosa tu abbia in questo momento ma non è divertente… -
Ryan rimase in silenzio. Non poteva rispondere, non a lei, si limitò a guardare Troy in cagnesco. Gabriella riprese dicendo:
- Va bene, adesso ce ne andiamo... non ti preoccupare, non lo mangiamo mica il campo, non siamo erbivori…- e gli voltò le spalle.
Ryan rimase ferito da quella frase carica di disprezzo nei suoi confronti. Aveva sbagliato, non doveva prendere quell’iniziativa. Se ne pentì amaramente, maledicendo se stesso. Troy lo guardò inespressivo e gli voltò anch’esso le spalle. Lui non poté far altro che seguirli... in silenzio.







Parte seconda


Dopo quella figura davanti a Gabriella di certo non poteva presentarsi il giorno dopo come se niente fosse, allora decise di evitarla per tutta la mattinata. Forse era meglio così: far calmare le acque, piuttosto che peggiorare la situazione. Ci fu un momento in cui pensò seriamente che Gabriella non gli avrebbe mai più rivolto la parola, dopo quella sera. Si era comportato davvero da strafottente. Si vergognò tremendamente di se stesso. E adesso cosa avrebbe fatto? Non avrebbe avuto il coraggio di guardarla negli occhi e sorriderle come prima. Quello stesso pomeriggio decise di andarla a trovare durante una pausa. La trovò intenta a sistemare i tappetini dell’ora di acqua gym e colse l’occasione, avvicinandosi cautamente dicendole:
-Serve una mano?- Gabriella si voltò di scatto, lo riconobbe e gli rispose freddamente :
-No grazie, non serve, ho finito...-
Ryan si sentì morire, era davvero offesa. Cercò di non darlo a vedere e le rispose:
- Ah... ok. Allora io vado, ci vediamo. – Nel momento in cui stava per voltarle le spalle, lei disse subito:
-Aspetta! Non te ne andare... Ti devo parlare a proposito di ieri sera... -
Ryan si voltò immediatamente a quelle parole, che per lui furono un sollievo insperato. Disse:
-Si lo so, scusami. Sono stato uno stupido, ma è che… - si blocco appena in tempo.
Gabriella lo guardò interrogativa e prese parola dicendo:
-No tranquillo, non sono arrabbiata, è solo che... mi sei sembrato strano. Insomma, non eri “il Ryan “ che conosco! -
Ryan fremeva dalla voglia di dirle la verità, ma si limitò a dire:
- Scusa. Davvero... non era mia intenzione... mi perdoni? -
Gabriella rispose -Certo che ti perdono, ma mi devi dare un motivo valido, per il tuo comportamento nei confronti di Troy. Perché gli hai risposto così? Che ti ha fatto? Non capisco! -
Ryan era in un vicolo cieco. Non aveva vie d’uscita, era intrappolato nella sua stessa ragnatela. Cosa le poteva dire se non la verità? Ci pensò su qualche istante, mentre Gabriella aspettava paziente. Era deciso, glielo avrebbe detto…
-Gabriella, vuoi sapere la verità? Vuoi sapere il motivo per cui ho risposto così a Troy? … -
In quel preciso istante arrivò il soggetto in questione…Troy.
-Ehi che succede qua? Ciao Ryan, come va? -
A Ryan non parve vero... ancora!? Prima sua sorella e adesso LUI! Abbassò lo sguardo sconsolato e gli rispose più convincente che poté:
- Si abbastanza bene grazie… Vi saluto, devo andare…-
- No aspetta Ryan! Voglio che mi dici davanti a Troy il motivo che ti ho chiesto poco fa… -
Non ci poteva credere, era ancora più bloccato di prima. Che le avrebbe detto? Questa volta non poteva fallire, Troy o non Troy glielo disse.
Guardò negli occhi Gabriella più intensamente che poté, ignorando completamente il suo ragazzo.
- Gabriella... Io e te, anche se siamo amici da poco, abbiamo un legame speciale che ci unisce. Sei la mia prima vera amica. Con te ho passato momenti adorabili e pian piano mi sono accorto di provare per te, qualcosa di totalmente diverso. Lo so, potrà sembrarti assurdo ma io... io... ti amo. Anche se qui con noi c’è Troy e tu sei la sua ragazza a me non interessa. So solo che adesso sei davanti a me e questo mi basta... Insomma io… - e abbassò lo sguardo imbarazzato.
Troy rimase incredulo quanto Gabriella. Entrambi rimasero scioccati da quelle parole piene di significato. Gabriella non spiccicava parola. Lo guardava fissò negli occhi. Troy lo guardò con un'espressione di totale sorpresa. Ryan guardò entrambi desolato. Finalmente era riuscito a esternare quello che lo martoriava dentro, ma perché si sentiva così inutile? Insomma lei aveva Troy, come immaginare un’alternativa del genere? Troy parlò dicendo:
-Ryan… ti rendi conto di ciò che hai appena detto? -
Il ragazzo avrebbe voluto sgozzarlo... che centrava lui adesso? Guardò Gabriella e le vide scendere una lacrima sul dolce viso. Si sentì spaventosamente in colpa per ciò che le aveva detto. Si rese conto che non poteva competere con Troy. Cadde il silenzio, con Troy che stringeva tra se Gabriella baciandole i capelli e sussurrandole di non piangere. Ryan guardò la scena sofferente, non sapeva cosa fare o dire... non reagiva. Rimase immobile, aspettando qualche segno da Lei, che piangeva sulla spalla di Troy con tutta se stessa. Dopo minuti interminabili Gabriella si riprese. Si girò versò Ryan con le lacrime agli occhi, aveva uno sguardo triste. Con voce flebile, riuscì a dire poche parole, che per lui furono lame che affondavano una dopo l’altra, lentamente nel suo fragile cuore.
- Ryan... Perché mi dici questo? Io non posso ricambiare ciò che provi per me... mi capisci vero? Mi dispiace deluderti... non posso stare con te. Io ho bisogno di Troy, e lui ha bisogno di me. Scusami…-
La sua voce venne rotta da un pianto improvviso. A Gabriella dispiaceva veramente, si leggeva chiaramente nei suoi occhi. Non voleva essere così crudele, ma è quello che fece. Pronunciò parole orrende alle orecchie di Ryan, che gli spezzarono il cuore in mille pezzi, come un vaso di ceramica si infrange al suolo. Troy la portò via con sé, allontanandola da lui senza il tempo di risponderle. Non gli rimase altro che andarsene sconfitto. Troy non disse niente per sua fortuna, forse capiva il suo stato d’animo. Non sapeva bene quale fosse, ma il suo umore era calato vertiginosamente sotto zero. Non concluse nulla, aveva fallito. Forse era meglio se avesse tenuto tutto dentro, sarebbe stato più bello. Continuare all’insaputa di lei, senza farla soffrire come adesso. Perché doveva finire così? Quel pomeriggio andato in fumo terminò. Ryan non sapeva cosa sarebbe accaduto in futuro, sperò soltanto di non perdere l’amicizia costruita con il suo Primo Amore… Gabriella. Ecco perché si sentiva vuoto. Voleva veramente tornare indietro e cambiare quel pomeriggio andato in fumo, per colpa sua. Per fortuna la loro amicizia non fu compromessa, si chiarirono qualche giorno più tardi. Troy si mantenne neutro dalla questione, in un certo senso lo capiva e gli fu grato per quello. Rimasero amici e questo gli bastò, ma non perse mai la speranza che un giorno Gabriella cambiasse idea.


 





























 
Spazio Autrice
Salve è la mia prima ff, spero vi sia piaciuta. È un po' triste, mi è venuta così nel momento, commentate in numerosi!
Accetto critiche costruttive... Ciaooo!
  
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