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Autore: Snix91    14/04/2013    3 recensioni
One Shot Brittana prendendo spunto dalla 4x18 ( sparatoria )
.....Quando due persone sono semplicemente destinate ad essere una sola anima.
Genere: Angst, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Sam Evans, Santana Lopez, Un po' tutti | Coppie: Brittany/Santana
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Respira.

Viviamo ogni giorno con la consapevolezza di avere già un domani. Molte volte non ci rendiamo conto di quanto la vita possa essere imprevedibile. Il tempo passa, facciamo programmi, decidiamo di rimandare momenti o occasioni che ci si presentano davanti senza mai capire realmente quanto sia importante ogni singolo attimo della nostra vita.

Respira.

La vita può cambiare in un secondo. Decidiamo di programmare con tempo una cosa e un attimo dopo ci viene smontata o da un imprevisto o da qualcun altro. Alcuni dicono che sia destino altri no, ma le persone si incontrano per uno scopo o a causa di qualcuno, sempre.

Respira.

Durante il lungo cammino che ognuno di noi è destinato a fare, qualcuno ne rimane scosso o dalla perdita di qualcuno o perché rimane coinvolto da qualcosa. Esistono una varietà d’imprevisti che la vita ci riserva, in questo caso una sparatoria.

La paura più grande è rimanere soli e inermi. Quando accadono queste cose l’unica soluzione è nascondersi. Bisogna superare il panico e rimanere lucidi.

Brittany era rimasta lì, distesa sul pavimento del bagno, occhi chiusi. L’unica cosa che le risuonava alla mente erano i colpi di sparo di una pistola.

Prima che accadesse tutto questo si trovava in bagno a ripassare le parole di una canzone da cantare al Glee Club. I suoi piani erano quelli di raggiungere Sam e gli altri ma in pochi secondi tutto era cambiato.

Stava pensando ai ragazzi che impazienti aspettavano il suo arrivo, al suo ragazzo Sam e a Santana.

In un attimo aveva persino dimenticato le parole della canzone.

Stava pensando a tutto quello che le era più caro.

Non le sembrava vero quello che era appena successo, probabilmente non riusciva a ricordarlo.

La mente era offuscata compresi i suoi occhi.

Respira.

Non ricordava da quanto tempo fosse lì, distesa su quelle mattonelle gelide, ma poteva sentire con la mano un liquido non molto denso attraversarle mezzo busto.

Non era lucida. Pensò che fosse acqua.

Improvvisamente sentì due voci familiari, pensò di essere in paradiso ma quelle voci non furono altro che i richiami di Sam e il Signor Shue.

“Mr Shue è qui!”

Sentì urlare, poi di nuovo un richiamo.

“Brittany?” Sam continuava a chiamarla cercando di alzargli la testa con la sua mano possente.

Intanto il Professor Shue aveva fatto irruzione nel bagno.

“Oh mio Dio!” esclamò Will.

“Dobbiamo portarla fuori di qui!” rispose Sam guardando il viso sconvolto del professore.

Will semplicemente annuì.

Sam non sapeva dove prenderla. Brittany era circondata da un lago di sangue. L’uomo sconosciuto le aveva sparato sul ventre.

Colpo netto.

All’inizio il ragazzo indugiò poi decise di afferrarla comunque non preoccupandosi di sporcarsi.

La sollevò dal pavimento e la prese in braccio.

Brittany nel frattempo aveva perso i sensi, teneva leggermente gli occhi aperti ma la vista era del tutto offuscata. Non riusciva a dire una parola che avesse un senso ma davanti le era apparsa un viso familiare, per un attimo riuscì a scorgere il viso di Santana. Sorrise appena e si lasciò andare in un sonno richiesto.

“Brittany? Brittany? Andiamo, rimani cosciente!” Sam mentre la trasportava verso l’uscita cercava di richiamare la bionda in tutti i modi. Una lacrima scese sul suo viso raggiungendo le sue enormi labbra.

“Andrà tutto bene!” cercò Will di consolarlo.

Will e Sam dopo che la squadra di polizia aveva dato il via libera decisero di cercare Brittany poiché non era presente nella sala coro. La trovarono ed ora i due erano riusciti a portarla fuori e aiutati dai medici la stavano caricando sull’ambulanza.

La scuola era stata evacuata e i ragazzi del Glee si erano tutti riuniti in attesa di notizie. Quando l’ambulanza si allontanò Sam era ancora in lacrime circondato da tutti gli altri.

Il gruppo era ancora scosso da tutta la situazione, stavano tutti piangendo.

Will si avvicinò a Sam che era rimasto a guardare l’ambulanza allontanarsi da quella tragedia.

“Andrà tutto bene Sam, vedrai che Brittany se la caverà, è una ragazza forte!” Era disperato anche lui, ma l’unica cosa che poteva fare in quel momento era consolare il ragazzo.

Sam si portò una manica sul viso e si asciugò le calde lacrime.

“Lo so, lei è forte e coraggiosa, la amo per questo!”

I due si abbracciarono forte e raggiunsero il gruppo che si chiuse in cerchio in un mega abbraccio, segno di grande forza e coraggio.

Erano passati due giorni da quando Brittany aveva scampato a quella tragedia.

Ora tutti i ragazzi del Glee si trovavano nella sala d’attesa in ospedale. Chi seduto e chi passeggiava avanti e indietro in attesa di risposte.

Brittany aveva appena subito un'altra operazione ma sapevano che il peggio era passato.

Una ragazza non tanto alta, carnagione non troppo scura e capelli corvini si precipitò nella sala fermandosi davanti al gruppo. Tutti gli occhi si rivolsero a lei.

“Ho preso il primo volo appena ho saputo, come sta?” Santana aveva percorso le scale con una fretta incredibile. Era in ansia e tutta la sera prima non aveva fatto altro che piangere.

Appena successe tutto questo Tina si preoccupò di avvisare subito la mora che immediatamente aveva raggiunto l’ospedale mollando persino il lavoro.

“E’ stabile, ha appena subito un secondo intervento… Poco fa è passato il medico a darci la notizia!” rispose Blaine mentre cingeva con un braccio il fianco di Tina.

“Ma cos’è successo? Poi l’hanno preso quell’uomo?” disse la mora rivolgendo lo sguardo a tutti.

“Si, era un pazzo che era riuscito ad entrare nella scuola e ha cominciato a sparare contro tutti. Per fortuna lo hanno preso.” Rispose Ryder con gli occhi velati di lacrime al solo ricordo.

Santana tirò un sospiro di sollievo. Non voleva pensarci più alla sparatoria.

“Le avete già fatto visita? Posso vederla?” si precipitò a dire Santana guardando i ragazzi uno ad uno.

“Si l’abbiamo vista, ma ci siamo divisi in gruppi perché non possiamo entrare tutti insieme.” Rispose Marley con una dolcezza infinita stringendo più forte la mano di Jake.

Improvvisamente entrò nella sala il medico di turno che si rivolse con gentilezza ai ragazzi dicendo che poteva ricevere visite ma solo una persona perché per il momento era ancora debole.

Tutti si guardarono cercando di decidere chi fosse la persona più appropriata per far visita a Brittany ma improvvisamente Sam richiamò l’attenzione di tutti.

“Ha chiesto di te…..” disse il biondino rivolgendo lo sguardo a Santana.

La mora non lo aveva notato da quando era arrivata. Era poggiato spalle contro il muro e braccia incrociate al petto.

Era pensieroso.

Santana sentendo quelle parole perse un battito, corrucciò il viso rimanendo sempre rilassata in volto. Come se quelle parole dette da lui le avessero fatto tenerezza.

Sam continuò a parlare.

“Vuole vedere te, quando si è svegliata per la prima volta ha detto il tuo nome, quindi credo che voglia vederti!” Sam era triste ma capiva perfettamente la situazione.

I ragazzi erano rimasti lì, in silenzio ad ascoltare le parole del ragazzo. Spostavano lo sguardo da Sam a Santana e avevano capito perfettamente che Brittany probabilmente era ancora presa dalla mora.

“Sei sicuro che non voglia andarci tu?” rispose la latina cercando di recuperare la situazione ma ormai Sam aveva deciso…. Deciso per lei.

“Si sono sicuro….. vieni!” disse spostandosi dal muro e incitando Santana a seguirlo.

I ragazzi fecero spazio a Sam e Santana e mentre i due attraversavano la sala la mora accennò qualche saluto poiché presa dall’agitazione inizialmente non li aveva ancora salutati.

Raggiunsero la stanza in cui si trovava Brittany. Li separava una grande vetrata coperta leggermente dalla tapparella ma si poteva vedere chiaramente dai buchetti che Brittany era distesa sul letto ed osservava la natura cantare fuori dalla finestra.

“Grazie Sam!” disse la mora rivolgendo al biondo uno sguardo dolce.

“Non c’è problema.” Rispose Sam comprensivo.

La mora sorrise appena ed entrò nella stanza.

Quando si avvicinò la bionda la riconobbe immediatamente.

Sorrise appena poiché il dolore si faceva ancora sentire.

“Hey!” disse Brittany sospirando.

“Hey!” rispose la mora, facendo un grosso sorriso, prese la sedia accanto al muro che spostò più vicino al letto della bionda.

“Come stai? Appena ho saputo sono corsa subito da te. E’ stata Tina a telefonarmi.” Santana cercava di rimanere il più tranquilla possibile per non far agitare Brittany.

“Me la cavo! Sai è stato Sam a trovarmi ma non ricordo nient’altro!” rispose la bionda chiudendo gli occhi per non far uscire altre lacrime.

“Non importa……” disse Santana prendendo una mano di Brittany e lasciandole un bacio delicato sul palmo.

“Ho avuto davvero paura di perdere tutti…….di perdere te!” Questa volta non riuscì a fermare le lacrime.

“Sshh…. Non pensarci, la cosa più importante è che adesso stai bene e io sono qui non vado da nessuna parte ok?” rispose Santana continuando a baciare la mano della bionda.

Brittany annuì cercando di trattenere le lacrime.

“Mi mancava guardarti piangere… i tuoi occhi diventano più azzurri!” Santana cercò di far sorridere la bionda. Le due risero insieme poi Brittany si portò una mano sul ventre sospirando.

“Scusa non devo farti ridere!” disse la mora cercando di smettere di ridere.

“Non devi farmi ne ridere e ne piangere!” esclamò la bionda.

“Hai ragione…..” sorrise “Scusa!”.

Rimasero in silenzio, un silenzio interminabile.

Continuavano a guardarsi senza staccare per un secondo lo sguardo. Poi Santana si avvicinò piano alla bionda lasciandole un bacio sulla fronte.

Loro potevano anche rimanere in silenzio ma gli occhi urlavano di gioia, desiderio, passione, amore, speranza.

“Non farmi mai più uno scherzo del genere. Non posso permettermi di perderti. Il solo pensiero mi fa stare…..” sospirò “Non riesco nemmeno a pensare una cosa del genere…..io…..” si fermò per un attimo guardandola negli occhi,

“io sono ancora innamorata di te e non mi importa di tornare a NY la cosa importante adesso è che tu ti riprenda e io voglio esserci, non ti lascio da sola!”

A quelle parole Brittany rimase sconvolta. Non sapeva cosa fare ma la prima mossa la fece Santana che improvvisamente si avvicinò alle labbra della bionda e le lasciò un bacio lieve senza approfondirlo.

In tutto questo Sam era rimasto fuori a guardare il tutto dai buchetti della tapparella.

Stava male, perché sapeva che non era giusto per lei. Sapeva quanto Brittany era ancora presa da lei.

Vide quel bacio, chiuse gli occhi e si allontanò dalla finestra raggiungendo a malincuore gli altri ragazzi del Glee Club.

Quando Santana si staccò a malincuore dalle labbra di Brittany rimase con la fronte poggiata su quella della bionda. Entrambe avevano gli occhi chiusi.

“Scusa, sono stata troppo precipitosa!” disse la mora sfiorando il naso di Brittany.

“Non fa niente, però io non posso farlo……” disse questa volta aprendo gli occhi e allontanando piano la mora.

“…non posso fare questo a Sam, non dopo tutto quello che ha fatto per me!”

“Lo so!” rispose semplicemente Santana, tornando al suo posto e fissando un punto imprecisato del pavimento.

“…..ma non posso negare che anche io sono ancora innamorata di te!”

A quelle parole Santana tornò a specchiarsi negli occhi cristallini della bionda e sorrise, non solo con le labbra ma anche con gli occhi.

Finalmente qualcosa stava cambiando, forse Brittany a causa di quello che era successo aveva capito realmente di chi aveva avuto paura di perdere.

Le due non dissero più nulla poiché entrambe sapevano che Brittany avrebbe dovuto parlare con Sam.

Ma Santana nonostante tutto rimase con il dubbio perché probabilmente la bionda era solo stressata e stanca da quello che stava passando, quindi si limitò a rimanere in silenzio e decise che solo il tempo poteva darle una risposta.

Passarono 2 settimane, la situazione di Brittany stava migliorando ma sarebbe comunque dovuta restare un altro po’ di tempo in ospedale per la riabilitazione. Ogni giorno a turni i ragazzi del Glee e Santana le facevano visita e qualche volta per distrarla e farle tornare il sorriso portavano alcuni pezzi da cantare mentre Sam li accompagnava con la chitarra.

Quel giorno, dopo che i ragazzi salutarono la bionda Sam rimase solo con lei. Voleva chiarire una volta per tutte la situazione.

“Allora…..” disse il biondo sedendosi accanto a letto dove era sdraiata una Brittany ancora intenta a sorridere. Stava ripensando a quanto avessero superato alla grande quella brutta esperienza.

Sam le prese la mano e cominciò ad accarezzarla.

“….. Come sta la mia biondina oggi?” disse stampando uno dei suoi grandi sorrisi.

“Sto bene…. Grazie di tutto Sam!” rispose Brittany continuando a sorridere.

“Di cosa?” rispose il ragazzo.

“Di tutto. Mi sei sempre stato vicino e poi sei stato tu a trovarmi quando……” non riuscì a finire la frase, il solo pensiero le faceva mancare il respiro.

“Lo so, ma non serve che mi ringrazi davvero… Farei di tutto per te ma so che non sono abbastanza!” Ora Sam si era rattristato, spostò lo sguardo dal viso della bionda alla sua mano che stringeva quella di Brittany.

Sentendo quelle parole Brittany perse il sorriso. Aveva capito dove voleva arrivare il ragazzo.

“Sam…. Io…..” Cominciò a parlare ma il biondo l’anticipò.

“No Britt…..non serve che tu ti scusi o che trovi un modo per giustificare l’amore che provi per Santana…..”

Brittany sentendo il nome di Santana si sentì in colpa. Sam aveva capito tutto e lei non poteva fare più niente per recuperare quella situazione.

Questa volta Sam tornò a guardare il viso della bionda rigato dalle lacrime.

“L’ho capito da subito. Santana è stata sempre innamorata di te e anche tu…..” il biondo era piuttosto tranquillo ma dentro urlava. Urlava per tutto il male che stava provando perché si era realmente innamorato della bionda tanto da lasciarla andare per amore.

“Si vede da come vi guardate…. Io non posso competere contro di lei. Avrei voluto…..” il biondo esitò per un attimo.

“….avrei solo voluto che provassi per me quel sentimento che in realtà provi per lei!” quest’ultima frase lo disse sospirando.

Brittany continuava a fissarlo.

Era triste.

“Mi dispiace Sam…..!”

“Non dispiacerti, provare un sentimento cosi forte per qualcuno non è un dispiacere.” Questa volta il ragazzo sorrise, non voleva vedere Brittany in quello stato. Avrebbe preferito fingere di stare bene piuttosto che vederla cosi.

Brittany si asciugò le lacrime e strinse più forte la mano del ragazzo.

“Sam tu sei un ragazzo speciale, in tutto questo tempo mi hai fatto sentire la ragazza più importante di questo mondo e sono sicura che troverai una persona che ti sappia amare e che ti renda migliore, sempre.” Era l’unica cosa che potesse dire Brittany in quel momento.

“Avrei voluto che fossi tu quella ragazza ma il tuo cuore appartiene già a qualcun altro!” disse il ragazzo con espressione seria.

“Adesso che succede? Ce l’avrai con me per il resto della tua vita?” disse Britt mettendo il broncio. Era di una tenerezza assurda che Sam quasi si sciolse sulla sedia.

“Bè direi proprio di si!”

Brittany tornò subito seria e preoccupata ma quel silenzio fu subito interrotto dalla forte risata di Sam.

“Sto scherzando! Ma ti pare? Come posso avercela con la ragazza più dolce del mondo? Sei importante per me Britt e l’idea di doverti vedere tutti i giorni senza poterti parlare mi fa star male, quindi no. Ti obbligo a parlare con me sempre, tutte le volte che vorrai!”

Brittany questa volta sorrise. Sam era cosi dolce e comprensivo.

Nonostante tutto per amore era riuscito a non far pesare a Brittany quel momento.

I due continuarono a parlare, ridere e scherzare per tutto l’orario di visita. Poi Sam salutò la bionda raccomandando a lei di ripassare le canzoni per il giorno dopo e si allontanò dalla stanza.

Quando uscì si fermò per un attimo a guardarla di nascosto oltre la finestra.

Era triste, perché sapeva che quella sarebbe stata l’ultima volta che avrebbe guardato Brittany con occhi da innamorato, ma riuscì comunque a sorridere perché non l’avrebbe mai persa.

Durante le ultime settimane di ricovero Santana aveva trascorso molto tempo a prendersi cura di Brittany. Le portava il pranzo, la riempiva di regali, le raccontava la sua vita a NY e di quanto fossero splendidi i suoi due coinquilini Kurt e Rachel. Ogni giorno aveva sempre il sorriso stampato sul viso perché voleva che la sua bionda si sentisse bene e al sicuro con lei. Non poteva permettersi di perderla di nuovo.

Non in quel momento.

Quel pomeriggio Brittany aveva avuto il consenso dal medico per fare una passeggiata fuori al parco vicino l’ospedale e Santana la stava aiutando ad alzarsi.

“Ce la fai?” rispose Santana aiutando la bionda a stare in piedi.

“Si…grazie!” rispose Brittany rivolgendo un sorriso alla mora.

Santana si allontanò per un momento per prendere la giacca della bionda quando prontamente Brittany aveva mosso i primi passi e per il dolore non riuscì a stare in piedi. Stava per cadere ma i riflessi di Santana furono più rapidi. L’afferrò subito per la vita stando attenta a non stringerla troppo a causa della ferita.

Le due si ritrovarono molto vicine. I loro nasi quasi si toccavano. Entrambe a causa della vicinanza deglutirono.

“Certo che sei proprio testarda! Il medico ha detto che ancora non è il momento per questo c’è la sedia a rotelle!” disse la mora sorridendo e indicando la sedia davanti a loro.

“Lo so ma non voglio stare su quella cosa!”

“Se vuoi fare una passeggiata fuori ci devi stare per forza e un po’ d’aria fresca ti farà bene credimi!”

La mora nel frattempo aveva fatto accomodare Brittany che sbuffava sonoramente sentendo le parole della latina.

Finalmente uscirono da quelle quattro mura.

Santana continuava a spingere la sedia a rotelle rimanendo in silenzio.

La giornata era splendida e respirare in quel momento per Brittany fu appagante. Non usciva da un po’ e questo lo si poteva notare dal fatto che quegli occhi chiari ancora non si abituavano bene a quella forte luce.

C’era troppo silenzio e Brittany decise di parlare.

“Ho parlato con Sam….ci siamo lasciati!”

A quelle parole Santana smise di spingere la sedia e si fermò di colpo. Si trovavano sotto un grosso albero probabilmente una quercia data la grande dimensione. La mora si spostò dalla sua posizione e si mise davanti la bionda.

Voleva guardarla negli occhi. Ne sentiva il bisogno.

“Perché?” rispose.

“Ha capito tutto. Si è reso conto che io……” esitò per l’imbarazzo “…sono ancora innamorata di te!” Brittany si specchiò nei pozzi neri dell’altra sorpresa da quelle parole.

Santana si chinò fino ad arrivare all’altezza della bionda e portò le mani sulle ginocchia dell’altra.

“Ed è vero?” disse con il cuore che le andava a mille.

Brittany non riusciva a smettere di fissarla. Spostava lo sguardo dai suoi occhi a quelle splendide labbra.

“…..Si….” rispose semplicemente la bionda.

Questa volta Santana abbassò lo sguardo e Brittany si preoccupò di quel gesto.

Distolse lo sguardo fissando ripetutamente le sue mani che stava torturando per il nervosismo e poi parlò.

“Sai….. quando mi hanno sparato la prima persona che mi è venuta in mente sei stata tu……ho avuto paura di perderti…. Se fosse finita male non sarei riuscita a perdonarmi il fatto di non averti più rivisto….. non volevo morire avendo solo come ultimo ricordo il momento in cui ti ho salutata in chiesa o quando ti ho vista ballare con Quinn…….non avrei mai……….” Brittany non fece in tempo a finire il discorso che Santana si precipitò sulle labbra della bionda in un bacio richiesto.

La bionda rimase sorpresa da quel gesto, prontamente chiuse gli occhi e cinse con le braccia il collo di Santana.

La mora intanto trasportata dal bacio portò le mani sul viso della bionda accarezzando ripetutamente le guance calde di passione.

Santana adorava quando la bionda cambiava colorito della pelle per l’imbarazzo.

Era cosi dolce.

Approfondirono il bacio e si staccarono un momento solo per riprendere ossigeno.

“Ti amo…… Non ho mai smesso di amarti!” rispose la mora rimanendo con gli occhi chiusi.

La bionda sorrise e in quel momento aprì gli occhi per controllare se tutto questo fosse frutto della sua fantasia o la realtà.

“Ti amo anch’io e non lasciarmi mai più ok?” Questa volta Britt strinse Santana a sé in un abbraccio richiesto. Voleva sentirla vicina, voleva sentire il suo cuore battere per lei.

“MAI!” rispose Santana come si era sempre ripromessa anche quando Sam le aveva detto di mollare e andare avanti.

Aveva fatto una promessa a se stessa quando aveva pronunciato quelle parole e l’aveva mantenuta.

Sorrise perdendosi nell’abbraccio dell’altra e sospirò inebriandosi del profumo della bionda.

Quanto le era mancata. Ogni cosa di lei era come l’aria che respirava non poteva farne a meno e adesso era di nuovo sua.

 

*****

Ciao a tutti :D Innanzitutto volevo ringraziare tutti quelli che stanno seguendo e hanno recensito la mia long Heya che trovate a questo indirizzo http://www.efpfanfic.net/viewstoryv.php?sid=1754452&i=1 domani pubblicherò il secondo capitolo e poi ho deciso di scrivere questa One Shot basandomi sulla puntata 4x18 dove tutti siamo rimasti un po’ sconvolti…..che dire…spero vi sia piaciuta e mi aspetto tante recensioni. J A presto!

  
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