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Autore: KcherryB    14/04/2013    6 recensioni
Una serata passata abbracciati sul divano a guardare Titanic..
Questa serie fa parte di "Hot Chocolate"
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kate Beckett, Richard Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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TITANIC


Era la serata film. Una volta alla settimana, il sabato sera di solito a turno sceglievano un film e se ne stavano abbracciati a mangiare mashmallow e orsetti gommosi.
Durante i primi mesi della loro relazione avevano sempre guardato film come “Hard Boiled” o “The Killer”, i classici dell’horror, come “The Shining” o “The Ring” ma dopo un paio di mesi Castle aveva decretato che come ogni coppia che si rispetti dovevano vedere anche film romantici, così una volta al mese costringeva Beckett a vedere qualche film strappalacrime.
La serata si concludeva sempre con Castle che piangeva commosso e Beckett che dormiva beata comodamente appoggiata al corpo del suo scrittore.
Quella era la serata di Titanic.
“Ma Castle dobbiamo proprio? Non sarebbe meglio “Silent Hill”?? O anche “ET” se vuoi, ma non Titanic ti pregoo!!” lo supplicò Beckett, facendo gli occhioni da cucciolo.
“Eh no!! Non guardarmi così!! Su Kate, niente storie..” rispose Castle baciandola, “Che c’è?? Ti hanno obbligata a guardarlo fino allo sfinimento quando eri adolescente??” le chiese, sorridendo ed inserendo il dvd nel lettore.
Beckett di lasciò cadere sul divano, sconfitta. “Non l’ho mai visto e non  ci tengo a vederlo adesso, sinceramente..” sospirò.
“Cosaaaaaaaaaaaa??? Non hai mai visto Titanic??” esclamò Castle, strabuzzando gli occhi.
Kate roteò gli occhi al cielo, “Eh allora?” sbuffò, lasciando che Castle si mettesse dietro di lei e l’abbracciasse.
“Allora, mia cara detective, dobbiamo assolutamente rimediare!” sentenziò Castle, facendo partire il film.
Kate sbuffò sonoramente, facendo aderire la propria schiena al petto di Castle.
“Ah... lascia perdere, amico. Dovrai svuotare una miniera di carbone prima che tu possa avvicinarti a una come lei” disse Tommy a Jack, che fissava Rose impietrito.
Beckett guardava il film a bocca aperta: quelle scene le erano terribilmente familiari. Lei era Rose, e Castle era Jack.
Lei era stata per quattro anni come Rose, un miraggio per Castle, una dea, che sembrava irraggiungibile, inarrivabile.
Ma Castle non aveva mia mollato, come Jack, facendola innamorare di lui ogni giorno di più, rendendo la sua presenza indispensabile.
Kate si strinse un po’ di più a Castle, respirando il suo profumo e ringraziando mentalmente Dio per quell’uomo che le stava accanto.
Lo scrittore le baciò dolcemente i capelli, per poi afferrare un mashmallow e mangiarlo.
Il cuore di Beckett fece un paio di capriole di felicità quando Rose e Jack fecero l’amore.
Era tutto così giusto, così perfetto: loro erano complementari, si appartenevano, così come lei e Rick.
Però una morsa le attanagliò lo stomaco: la perfezione non dura, non può durare e aveva un vago ricordo di Lanie che le raccontava che non c’era un bel finale.
Com’era possibile?? Tutto quello non poteva finire!!
Iniziò a mangiucchiarsi un’unghia, nervosamente.
“Icebaaaaaaaaaaaaarg” gridò il marinaio suonando la campana d’allarme.
Il Titanic si scontrò in pieno con l’icebarg e l’acqua iniziò ad entrare dalle falle.
Oh no!! No! No! No! Gridò Beckett mentalmente. No!!
Ma quelle scialuppe sono mezze vuote!! Su fate salire più gente!! Fate salire Rose e Jack!! Esclamò la detective mentalmente.
E poi dov’erano finiti Rose e Jack??
Oh eccoli!! Inseguiti dal fidanzato di lei.. ma cosa?? L’ha davvero ammanettato al tubo?? L’ha davvero fatto??
La nave sta affondando!! Non può finire così!! Jack non può morire!! Come farà Rose a sopravvivere senza di lui??
Se lui muore nulla avrà più senso!!
Un brivido scosse Beckett, al pensiero di poter perdere Castle.
“Ehi tutto ok?” le chiese lo scrittore.
“S-sì, si” rispose lei, ricacciando indietro le lacrime.
Oh avanti Rose! Puoi farcela!! Puoi rompere quelle manette!! Su con quell’ascia!! Prendi la mira e non tagliargli una mano!!
Si!!! Urlò la detective nella sua testa, mentre Jack veniva liberato e lui e Rose iniziavano a correre verso le scialuppe.
Oh erano salvi!! Ed insieme!!
“Su Rose sali su questa scialuppa! Io ti raggiungerò!!” le promise Jack, baciandola.
Kate ricacciò indietro le lacrime, quella scialuppa avrebbe salvato solo Rose. Jack sarebbe morto.
Come poteva Rose andarsene senza Jack? Kate avrebbe scelto mille e mille volte di morire con Jack, piuttosto che vivere un’intera vita senza di lui.
E infatti Rose scese dalla scialuppa e corse dal suo Jack. Un singhiozzo, che riuscì a far passare per un colpo di tosse, sfuggì dalle labbra della detective.
Quella nave si stava spezzando!! Brividi di paura attraversarono Beckett, mentre Rose e Jack erano aggrappati al parapetto della nave e guardavano la gente volare nella voragine che si stava creando.
Il Titanic affondava, trascinando anche i due innamorati con lui.
Oh grazie a Dio!! Pensò Beckett quando entrambi rispuntarono dall’acqua.
Ok Kate, calma!! Ora le scialuppe torneranno indietro e li salveranno, cercò di tranquillizzarsi mentalmente.
“Su Rose, salì qua, esci dall’acqua!” disse Jack, aiutandola.
Tremavano, avevano le labbra viola, non sarebbero sopravvissuti per molto.
Perché nessuno tornava??? Quanta gente era già morta?? Lacrime di dolore iniziarono a scendere sulle guance di Kate.
Perché nessuno tornava??
Rose e Jack si stringevano le mani e tremavano convulsamente.
E Beckett piangeva in silenzio.
"Ti amo Jack" mormorò Rose.
Si stava arrendendo?? Ma come?? Doveva combattere per il loro amore!!
"No Rose non dire addio, non ancora mi hai capito?”
“Ho tanto freddo…”
“Senti Rose, tu te la caverai.. tu morirai quando sarai vecchia nel tuo bel letto al calduccio, ma non qui, non cosi, non ora..  sono stato chiaro?? Devi promettermi che sopravvivrai. Me lo prometti Rose?"
“Te lo prometto Jack".
Era un addio quello di Jack? Si domandò Beckett.
Come poteva Rose sopravvivere senza di lui?
Beckett era certa che se avesse perso Castle il solo respirare sarebbe stato un dolore troppo grande.
“Jack? Jack!”.Oh no.
Perché non apriva gli occhi? Perché?
“Jack!!” lo chiamò di nuovo Rose tra i singhiozzi.Era morto. Se n’era andato.
Beckett prese a singhiozzare forte, mentre le spalle si alzavano e si riabbassavano violentemente.
Rose baciò Jack per l’ultima volta e poi lo affidò all’oceano, che gliel’aveva strappato per sempre.
Come potevano due anime gemelle venire divise?
Come poteva un amore finire così?
Come poteva Rose mantenere la promessa fatta a Jack?
Come poteva sopravvivere?
Cercò di coprire i singhiozzi con una mano ma ormai Castle l’aveva sentita.
“Ehi Kate.. ehi è tutto ok, è solo un film..” le sussurrò all’orecchio, facendola girare per guardarla in faccia.
Per tutta risposta Beckett pianse più forte.
Era tutto così reale, si era immedesimata così tanto in quel film, in Rose.
Lei non avrebbe mai avuto la forza di sopravvivere senza Castle, non avrebbe mai preso il fischietto e chiamato aiuto, se ne sarebbe stata lì, a congelare per morire con Jack.
“Promettimi che non mi chiederai mai di vivere senza di te!” biascicò tra un singhiozzo e l’altro.
Castle la strinse a sé: “ Non posso.. voglio che tu viva, anche se io dovessi morire..”.
Beckett si aggrappò alla sua camicia, bagnandola di lacrime. Respirando il suo profumo, ascoltando il battito del suo cuore.
Lui era lì, vivo, che la stringeva. Non era morto congelato!
Dio.. lo amava così tanto.
Si sentiva male al solo pensiero di perderlo. Richard Castle era entrato in lei, nel suo cuore, nelle sue vene, negli angoli più remoti della sua anima. Era diventato parte di lei, era diventato il suo ossigeno. Non poteva più farne a meno. Non vole.
“Non lasciarmi mai.. non andartene mai!! Ti prego…” singhiozzò Beckett, nascondendo il viso nell’incavo della spalla dello scrittore.
“Sono qui.. e ci starò finchè mi vorrai..” la rassicurò.
Beckett lo guardò negli occhi: “Ti vorrò per sempre…”.
“Allora ci sarò per sempre.. Always” promise, baciandola dolcemente.

Angolo dell'autrice:
Hot Chocolate doveva essere una raccolta di shot allegre, dei momenti di vita Caskett.. anche questo doveva esserlo.. ma sono stata assalita da un momento di malinconia e tristezza.. ed eccoci qua..
Io non ho incontrato ancora la mia anima gemella, il mio one and done.. ma sono certa che se mai lo incontrerò non sarò più capace di vivere senza di lui.. E non vorrei mai sopravvivere se lui morisse..
Come dice Emily Bronte in Cime tempestose: " Ma non lasciarmi in questo abisso, dove non posso trovarti! Oh Dio, è orribile! Non posso vivere senza la mia vita! Non posso vivere senza l'anima mia!!".
Fatemi sapere che ne pensate, per favore..
Un bacione a tutte!!
S.
  
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