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Autore: SebbyChan    14/04/2013    2 recensioni
Cosa succederebbe se gli Avengers e un certo dio gracilino lavorassero in un circo?
Oneshot scritta in una notte. Hope you like it!
Genere: Dark, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ladies and gentlemen
Boys and girls
Step right up, step right up
Come closer, you won't believe your eyes
Behind this curtain,
Witness something you've never seen before,
Heard before, dreamt before
The most amazing show on earth!


 
Ti stringi nelle spalle, nel vano tentativo di coprire il collo con il cappotto e scaldarti. Mai come in questo momento ti sei pentita di non aver ascoltato tua madre, che per tutta la giornata ti ha ripetuto di comprirti per bene. L'unica cosa che puoi fare è infilarti i guanti -i tuoi preferiti, quelli di lana bianca- e aspettare.
 
Sei tra la folla, in fila per entrare nel tendone. Mancano solo tre spettacoli, poi la stagione sarà finita e il circo partirà per altre città. Pensi sia un vero peccato, nonostante non ti piaccia particolarmente andare al circo: gli spettacoli precedenti sono stati davvero fantastici. Ricordi il lanciatore di coltelli dai capelli chiari e una tutina nera e viola -a tuo parere ridicola, ma chi sei tu per giudicare l'abbigliamento di un circense-, e ti chiedi se sarà presente anche il prossimo anno. Probabilmente no, i circhi cambiano spesso i loro artisti. Speri comunque di rivederlo, è piuttosto bravo: nonostante il volontario scelto dal pubblico stesse vistosamente tremando di paura, è riuscito a non piantargli un coltello in testa.
 
-Il mio preferito è il mangiafuoco!- trilla una ragazza a pochi metri da te, con aria sognante. -Biondo, alto e con gli occhi azzurri. Aaah, il mio principe perfetto!
 
-Sì, se ti piacciono i tipi tutti muscoli e niente cervello. - borbotta quello che sembra il suo fidanzato.
 
Ridacchi. In effetti, il mangiafuoco non sembrava brillare in intelligenza. Come aveva detto di chiamarsi? Blake?
 
-Preferisco il giocoliere, è bravo.- continua il ragazzo.
 
-Ma chi, quello con quell'attillatissima tutina azzurra? Non pensavo fossi quel tipo di ragazzo, eh.
 
-Cos...?
 
-Però hai ragione, era figo pure lui. Tutti e due alti, biondi e con gli occhi azzurri. Chi è il più muscoloso, secondo te?
 
-Ma pensi solo a quello, tu?!
 
L'attesa sembra non finire più. Annoiata, osservi la condensa del tuo fiato, cercando di immaginare chi sarà il prossimo artista ad esibirsi. Forse un trapezista, forse uno di quei clown con le facce dipinte che non trovi per niente divertenti.
 
Oh, sembra che finalmente lo spettacolo sia pronto.
 
Il direttore, un uomo in divisa rossa e oro che ha accompagnato a folla verso i tendoni per tutta la serata, sorride divertito osservando la folla che si agita impaziente. 
 
-Scusate se vi ho fatto aspettare.- dice, accarezzandosi il pizzetto. -Ma l'artista che state per incontrare si esibirà in un numero faticoso, e ha bisogno di stiracchiarsi a dovere.
 
Sorridi. Quell'uomo non può che ispirare simpatia. 
 
Il direttore chiede a tutti di formare una fila ordinata, poi scosta le tende che fanno da entrata. La gente bisbiglia e mormora. 
 
-Sarà un uomo o una donna?- chiede una bambina con le trecce.
 
-Un uomo, stupida. Ha detto che è uno spettacolo faticoso.- risponde un altro bambino. -Magari è l'uomo più muscoloso del mondo!
 
Potrebbe essere. Forse si limiterà a sollevare pesi e, perché no, qualche persona.
 
Sei a pochi passi dall'entrata, senti già sulla faccia l'aria calda che proviene dall'interno.
 
Finalmente riesci a sederti, con non poca fatica, visto che è tutto buio e non vedi ad un palmo dal tuo naso.
 
Quando tutte le persone si siedono, le tende all'entrata si chiudono e un occhio di bue illumina il centro del tendone.
 
Ci sono una scatola di vetro e una sedia di ferro. In piedi sulla sedia, una donna dai capelli rossi e le labbra color sangue guarda il pubblico sorridendo delicatamente.
 
I bambini in prima fila sembrano contrariati: non è un uomo, e certo quell'esile figura non può essere considerata muscolosa. La bambina con le trecce, invece, sorride soddisfatta.
 
La donna dai capelli rossi dice di essere una contorsionista, e che preferisce lavorare con un po' di sottofondo. Dopo di che si avvia verso un angolo della sala. Poiché quell'angolo non è illuminato, non riesci a vedere cosa stia facendo, ma decidi che deve aver acceso un lettore cd o qualcosa del genere, perché della musica si diffonde nel tendone.
 
Sono vecchie canzoni, tra cui riesci a distinguere solo "Daddy, won't you please come home?" e qualche pezzo delle Andrews Sisters.
 
Lo spettacolo dura una decina di minuti, ed è rilassante vedere la donna dai capelli rossi volteggiare e fare acrobazie appesa a due grossi nastri attaccati chissà come al soffitto. La musica aiuta a donare teatralità a tutti i suoi movimenti.
 
Il pezzo forte dell'esibizione arriva mentre il lettore cd suona "Bei Mir Bist Du Schön": la donna dai capelli rossi scende a terra e prende la scatola di vetro, chiedendo se qualcuno del pubblico abbia per caso un metro con sé. 
 
Una donna anziana alza la mano e, dopo un invito da parte della contorsionista, fruga nella sua borsetta e ne tira fuori un metro da sarta, poi scende verso di lei.
 
-Potrebbe misurare le dimensioni di questa scatola e comunicarle a tutti?- chiede la contorsionista. 
 
La signora obbedisce, poi torna al suo posto. La scatola è un cubo perfetto di lato 40 centimetri.
 
Rabbrividisci quando la donna dai capelli rossi poggia la scatola a terra e vi infila i piedi, immaginando cosa sta per fare.
 
Pochi secondi e il coperchio le si chiude sopra. 
 
Il pubblico applaude, persino i bambini devono ammettere che è brava.
 
La donna esce dalla scatola, torna sulla sua sedia e saluta, poi le luci si spengono.
 
 
*          *          *


 
 
 
Well they say "things aren't always what they seem to be"
Even your greatest fantasies
You won't believe your eyes
Won't even recognise
The wonderment that lies
Behind the shimmer and the lights


 
Lo spettacolo successivo, grazie al cielo, si svolge nello stesso tendone. Non saresti riuscita a tornare lì fuori, al freddo.
 
Prima del numero, il direttore ci saluta e augura buon Natale a tutti. Purtroppo non potranno tornare che il prossimo anno, quindi non vi rivedrete per un bel po'.
 
L'ultimo artista entra normalmente, senza effetti speciali. Cammina verso il centro del tendone, lanciando un'occhiata raggelante al direttore, che stringe gli occhi a fessura e se ne va. È evidente che tra i due non scorra buon sangue.
 
L'artista, dopo averlo guardato uscire, fa un piccolo inchino al pubblico. Lo studi per bene. È un uomo alto, pallido, con capelli neri come piume di corvo e occhi color ghiaccio. In un contesto normale ti sarebbe sembrato un tipo inquietante.
 
-Alla base del mio numero, - comincia. -C'è la magia.
 
-Oh, un illusionista!- esclama qualcuno del pubblico.
 
-Se per illusionista intendi un insulso maghetto che fa giochi con le carte, allora no, non sono un'illusionista.- risponde l'uomo lanciandogli un'occhiata indecifrabile. -Chiunque, con un po' di allenamento, è capace di estrarre un coniglio da un cilindro. Io intendo magia vera.
 
Parla scrutando i visi di tutti i presenti. Ti sembra si soffermi un secondo di troppo sul tuo, ma noti che quasi tutte le donne del pubblico diventano rosse o si sventolano una mano davanti alla faccia, quindi dovete aver avuto tutte la stessa sensazione.
 
Forse è solo un’impressione, ma... Ti sembra che l’illusionista non stia parlando sul serio. Nel suo tono riesci a percepire una punta di divertimento, come se stia prendendo tutti in giro e si stia facendo beffe di voi.

 
Il numero comincia.
 
È... Affascinante. 
 
L'uomo crea dal nulla fiamme che non bruciano, spegnendole poi con volate di vento o acqua comparsa da chissà dove.
 
Poi dice di aver bisogno di un volontario.
 
Ti ritrovi a trattenere il respiro, sperarando con tutto il cuore che scelga te, solo per vederlo da vicino, solo per essere al centro della sua attenzione per un secondo.
 
Chiama una ragazza in seconda fila, poco lontano da te.
 
Ricominci a respirare.
 
Porge una mano alla ragazza per aiutarla a scavalcare il muretto che divide il pubblico e la piccola arena in cui si esibiscono gli artisti, poi le chiede dove vorrebbe essere in quel momento.
 
-Al mare.- risponde la ragazza, senza esitare.
 
E immediatamente il soffitto del tendone si tramuta in un cielo stellato in cui splende la luna piena, il telo di plastica che copre il pavimento si sbriciola fino a diventare sabbia, e le onde del mare arrivano a toccare i piedi della ragazza. Lei cammina con espressione meravigliata fino a che l'acqua non le bagna il bacino. 
 
Poi si mette a ridere. -Riesco anche a sentire l'odore del mare!
 
L'uomo lascia che la ragazza si assicuri che tutto quello che vede è reale, poi tutto scompare.
 
La sabbia torna ad essere plastica, il cielo torna ad essere il soffitto rosso del tendone, il mare scompare.
 
La ragazza torna al suo posto continuando a toccarsi i pantaloni chiedendosi perché siano asciutti.
 
 
Per il numero successivo, l'uomo chiede se qualcuno sia mai stato a caccia. Si alza un uomo sulla cinquantina.
 
L'illusionista gli porge una pistola, poi si posiziona davanti a lui, in modo che la canna della pistola sfiori la sua fronte. Poi lo invita a sparare.
 
L'uomo ridacchia beffardo. Sa che probabilmente non ci sono proiettili, o la pistola è truccata in modo che non lo colpisca.
 
Preme il grilletto. Il proiettile parte, e colpisce l'illusionista in piena fronte.
 
Sembra che il tempo si blocchi, che i respiri 
 
Una donna nel pubblico grida. L'uomo che ha sparato lascia cadere a terra la pistola, e indietreggia.
 
L'illusionista non cade a terra, ma dal buco comincia ad uscire fumo grigio, al posto del sangue. Fuma e fuma, la figura dell'illusionista comincia a dissolversi finché non scompare. 
 
Il pubblico si lancia occhiate confuse. 
 
Un attimo di silenzio, poi una voce tuona: -Raccoglila.
 
L'uomo, ancora al centro dell'arena, sembra terrorizzato. 
 
-Cosa mi sta succedendo?- chiede. Spalanca gli occhi, mentre si punta la pistola alla tempia. Spara, ma non esce alcun proiettile.
 
Dalla pistola non esce assolutamente nulla. 
 
Il pubblico esplode in un boato di meraviglia, osservando le scene che si parano loro davanti. 
 
Ci sono guerre, matrimoni, un uomo con un occhio solo e due corvi sulle spalle, piante mai viste, un immenso albero e un serpente che avvolge la Terra, e ancora torture, scene divertenti e tragedie. 
 
L'illusionista non si presenta alla fine dello spettacolo, ma il pubblico applaude comunque.
 
 
*          *          *

 
 
Is it true what they say?
Is it all just fun and games?
Or is there more behind the makeup,
And the faces full of paint? 


 
Meno di un quarto d'ora dopo sei di fronte all'uscita, la bocca storta in una smorfia indecisa. Senti di dover fare ancora qualcosa, ma non riesci a capire da dove arrivi questa sensazione. Sai per certo di non aver dimenticato nulla: hai il cappotto, il portafogli, i guanti e il biglietto d'ingresso che conserverai come ricordo. Ma allora cosa devi fare?
 
Ti volti, sperando di vedere qualcosa che ti rinfreschi la memoria.
 
L'unica cosa che che vedi è il bigliettaio, un signore riccio e dall'aria gentile, che chiude il tendone. Resti ad osservarlo da lontano.
 
Passa quasi un minuto, prima che si accorga di te. -Non dovresti andare?- chiede. -Stiamo per chiudere.
 
-Mi dispiace.- rispondi tu, cercando di inventarti una scusa per restare qualche minuto di più. -È solo che... Beh, non tornerò qui fino al prossimo anno, così sto cercando di godermi questi ultimi minuti.
 
Lui sorride. -D'accordo. Cercherò di ritardare di qualche minuto la chiusura dei cancelli.
 
Sorride ancora, vedendo i tuoi occhi illuminarsi. 
 
-Grazie, signor...
 
-Bruce, puoi chiamarmi Bruce. Non hai freddo?
 
-No.- menti, e mostri i tuoi guanti. 
 
Lui scrolla le spalle, e ritorna al suo lavoro.
 
Ora che sai di avere altro tempo, decidi di esplorare i tendoni non ancora chiusi. 
 
Scosti leggermente una tenda. È il tendone del lanciatore di coltelli, ma al suo interno c'è anche la contorsionista. Sembra sia una conversazione intima, e decidi che nome è il caso di disturbare.
 
Voltandoti, incroci con lo sguardo il direttore del circo. Probabilmente a lui non piacerebbe se una sconosciuta si aggirasse per il suo circo, quindi corri via.
 
Ti nascondi all'interno di un tendone, scoprendo troppo tardi che non è sola. 
 
-L'orario delle visite è finito.- dice il giocoliere, raccogliendo un devil's stick da terra.
 
Resti in silenzio, osservando i suoi movimenti. 
 
Quando il biondo ti chiede cosa ci fai qui, rispondi che stai solo facendo un giro.
 
-Ah, sì? I cancelli dovrebbero già essere chiusi, a quest’ora.
 
-Bruce ha detto che li avrebbe tenuti aperti ancora per un po’.
 
Il giocoliere ti fissa per un istante, poi sospira. -Allora farai meglio a muoverti, o lo metterai nei guai.
 
Sorridi. -D’accordo. Come ti chiami?
 
-Steve. Steve Rogers.
 
-Piacere, Steve. Mi è piaciuto il tuo spettacolo.
 
Prima che lui possa aprire bocca, stai già correndo fuori dal tendone. Decidi di fare un salto al tendone del mangiafuoco. Attraversi la tenda, ma scopri con dispiacere che il tendone è vuoto. Peccato, avresti voluto parlare con Blake, magari conoscerlo un po’.
 
Dopo essere uscita, urti qualcuno. Alzi lo sguardo. 
 
L’illusionista ti sta guardando con i suoi occhi gelidi. 
 
-S-scusi.- balbetti, e fai un passo indietro.
 
-Tu saresti?- chiede lui, con tono indagatore. 
 
Ti senti a disagio, e l'illusionista sembra capirlo, perché sospira ed esibisce un sorrisetto. -Scusa. Sono stato poco delicato.- dice. -Cosa ci fai qui, esattamente?
 
Ti rilassi un po', ma non rispondi. Provi ancora soggezione nei confronti di quell’uomo.
 
Un lampo di irritazione attraversa i suoi occhi ma, veloce come è arrivato, se ne va. -Non mi vuoi proprio parlar...
 
-Volevo congratularmi.- lo interrompi.
 
Lui sbatte un paio di volte le palpebre. -Scusa?
 
-Ho sentito il bisogno di... Congratularmi. Con te.- Detto così suona strano, te ne rendi conto, ma non riesci a trovare le parole adatte.
 
-Hai... Sentito il bisogno di congratularti?- chiede, inarcando un sopracciglio e sorridendo divertito.
 
-Sì, insomma... Bello spettacolo.
 
Lui si avvicina, ancora e ancora, constringendoti a fare qualche passo indietro, finchè le tue spalle non toccano la tenda. A quel punto, aggiri l’illusionista. Mentre ti allontani di qualche metro da lui, i guanti ti cadono dalla tasca. Ti chini a raccoglierli e, quando ti rialzi, l’uomo è di fronte a te. Strano, pensi, non hai sentito rumore, come se non avesse camminato.
 
-D’accordo, so che è strano.- ammetti.
 
-Non così tanto.- replica lui.
 
Lo guardi negli occhi, lui ricambia lo sguardo. Quell’azzurro è ipnotico. L’illusionista continua a parlare, ma non ascolti. La sua voce sembra più un sottofondo, la musica che culla la tua mente, mentre vi guardate. 
 
E così, improvvisamente, i tuoi occhi si chiudono.
 
 
 
*           *          *
 
 
 
-Cosa le hai fatto?- domanda Bruce, smontando la tenda. 
 
Loki gli lancia uno sguardo seccato. -Sei un bigliettaio, no? Limitati a fare il tuo lavoro e non ficcare il naso nei miei affari.
 
-Stark ti ha vietato di...
 
-Non ho fatto nulla. 
 
Bruce aggrotta la fronte. -Cosa intendi dire?
 
-Intendo dire, bigliettaio,- dice, scandendo con disprezzo quella parola. -Che è stata lei a venire da me. Io non ho fatto proprio nulla, oltre ad indirizzarla nella giusta via.
 
-E’... Grottesco. Come puoi dormire tranquillo?
 
L’illusionista sogghigna. -Basta averlo nel dna.
 
Bruce scuote la testa, e se ne va.
 
Anche Loki fa per andarsene ma, voltandosi, nota qualcosa su una cassa. Un paio di familiari guanti di lana bianca. Esita e fissa per qualche secondo il terreno. Poi, senza farsi vedere da nessuno, li prende e li infila nella tasca del cappotto. 
 
 

 
 
So sit back, relax, fasten your seatbelts 
It's going to be a bumpy ride
 
 to the other side





 
Hello! E' la prima storia che scrivo, quindi probabilmente farà schifo, ma ho voluto comunque provare a pubblicarla. La canzone è "Enter The Circus" dall'album "Back to Basics" di Christina Aguilera. Spero che la storia vi piaccia, e magari recensite, anche solo per farmi notare degli errori! ^^
  
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