Era venuto bussando alla mia finestra, vestito con un costume orribile e ridicolo. Capì quasi subito che era lui, non poteva avermi lasciata sola la vigilia di natale infondo era il mio babbo natale. Dopo avergli fatto vedere il mio albero e gioito del suo arrivo lo smascherai. I capelli scompigliati e lo sguardo che tutti dicevano crudele bello in mostra, lo ringraziai e lui arrossì ma lui obbiettò chiedendomi del perché gli avessi tolto il costume ma io avevo organizzato tutto. Minori lo aspettava e non potevo trattenerlo con me per puro egoismo cosi lo cacciai via mettendolo alla porta

«Vai forza, ubbidisci bastardino! »

Gli dissi con il mio solito tono che usavo con lui e quello sorridendo e dicendomi

«Grazie di tutto»

Corse via a perdifiato. Lo guardai sparire dal corridoio del mio piano e poi scossi la testa dicendo a bassa voce

«Che tipo…»

Chiusi la porta e girandomi notai la sua sciarpa per terra, me l’aveva prestata affinché non prendessi freddo

«Aaah finalmente se n’è andato…oh ho dimenticato di restituirgliela, che scocciatura. »

Mi inginocchiai e le lacrime scesero da sole, spontanee, bagnando il pezzo di stoffa caldo. Accidenti, era successo di nuovo. Mi toccai il viso e dissi stupita

«Eh? Ma cosa mi…ma perché? »

Poi abbassai lo sguardo, era dura da accettare per me stessa ma non ero scema e avevo capito cosa mi succedeva

*Ah capisco…è su Ryuuji che io facevo affidamento, sulla gentilezza di Ryuuji… però ormai è tutto finito. È ovvio che Minori è attratta da Ryuuji e Ryuuji ha una cotta pazzesca per Minori, in altre parole sono attratti l’uno dall’altra. Stando cosi le cose io… non posso più restare vicino a Ryuuji…*

Lasciai la sua sciarpa a terra come se fossero le mie speranze

*non posso più camminare al suo fianco la persona che gli starà accanto non sarò di certo io...e questo non mi va…*

Alzai lo sguardo e dissi esasperata

«Bene… PER NIENTE! »

Corsi fuori e quasi caddi, ero scalza e correvo a perdifiato piangendo e pregando di ritrovarlo li fuori che non era andato da Minori o ancora che lei non mi avesse preso sul serio e lui mi avrebbe sgridata di essere una bugiarda. Arrivai al portone ed uscì fuori guardandomi intorno, era notte e avevo la vista appannata dalle lacrime e come se non bastasse i piedi mi facevano male ed erano freddissimi. Guardai a destra e a sinistra e mi resi conto di essere sola, a chi volevo prendere in giro? Era normale che lui fosse da lei. Presi fiato e dissi

«Ryuuji…RYUUGIII! »

Piansi disperata, la sola idea che ora magari fossero insieme e che lui la guardasse negli occhi e le stringesse le mani come avrei voluto che facesse a me mi faceva male al petto. Lo chiamai ancora tra le lacrime e i singhiozzi e poi

«Taiga…»

Non potevo crederci, era davanti a me o meglio c’era sempre stato ma perché? Doveva andare da Minori! Lo guardai incredula e mi alzai dicendo

«E tu che diavolo ci fai qui?! Devi andare da Minori stupido cagnaccio lei ti sta aspettando! »

Ma infondo ero contenta che non ci fosse andato, lui era il mio cane no lui era il drago e io la tigre e nessuno può dividerci. Attraversò la strada e mi guardò facendomi una sola richiesta

«Rispondi alla mia domanda: perché mi hai chiamato disperata se io dovevo andare da Minori? »

Lo guardai e non sapevo veramente che dire, non era da me ma era la pura verità.

«Perché sei qui? »

Lui disse tranquillo ma con un tono sbrigativo, voleva la risposta.

«Yasuko mi ha chiamato e stavo parlando con lei, poi ti ho vista correre e ho attaccato»

Bene, aveva visto e sentito tutto….merda! comunque bando alle ciance dovevo rispondergli

«Ryuuji…»

Piansi per il nervoso, lui non doveva essere li ma da Minori e ora perdeva tempo prezioso per lui, io voglio solo che sia felice anche se questo mi farà un male del diavolo. Si avvicinò ancora di più e intrecciò le mani con le mie

«Ma che fai? »

Gli dico arrossendo e impacciata ma lui risponde tranquillo come sempre

«Le tue mani, sono cosi piccole. Sembrano di una bambina più che di un’adolescente…ma hanno la forza di un uragano. »

Poi mi alzò il mento con due dita e mi guardò negli occhi e per un attimo ebbi paura di lui.

«Tu sei un uragano Taiga, che stravolgi chiunque ti sia vicino ma gli uragani hanno una parte calma e vuota dove c’è pace apparente e oggi io sono proprio li. Mi hai stravolto dal primo momento che i ho visto ma non me ne pento anzi…»

Non potevo crederci….si stava dichiarando? No no non va bene…Minori…

«Ryuuji…»

Dico io arrossendo quando poi mi bacia, cosi di punto in bianco. Le sue labbra erano calde anche se un po’ secche e beh non c’era altra cosa che avrei voluto in quel momento e per la prima volta pensai veramente che babbo natale aveva portato un regalo anche per me.