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Autore: CharlieU    15/04/2013    3 recensioni
Spoiler 4x18. Dopo la sparatoria, i sentimenti di Brittany sono confusi. Il suo mondo dorato non è più così sicuro, ma a volte basta sapere che una persona speciale si prenderà sempre cura di te, nonostante la lontananza, guarisce ogni male.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Secondo giorno dopo la sparatoria. Il suo liceo era salvo e il mondo non era finito. Ma sembrava essersi fermato. È dopo quello che era successi il giorno prima, anche lei nella sua ingenua innocenza, non si sentiva più al sicuro. La sera arrivò a casa stanca, i mille pensieri che le attraversavano la mente la contrariavano. Non era da lei entrare in casa con circospezione. Ma sua madre era dietro di lei, aveva insistito per accompagnar la a scuola e veniva a prendere, e Lady Tubbington era tra le sue braccia, anche se continuava a dimenar si nervosamente. E se ci fosse stata qualche pistola in giro, non poteva permettere che succedesse loro qualcosa di brutto.
La via sembrava libera. Brittany raggiunse direttamente la sua camera, la cui porta era chiusa, dopo aver abbandonato la gatta alle cure di sua madre. Piegò piano la maniglia e la porta si socchiuse appena, quel tanto che bastava a fare capolino con la testa. Lord Tubbington ronfava serenamente sul suo letto. Non sembrava per niente toccato dal fatto di aver messo in pericolo la vita di centinaia di giovani studenti, il futuro dell'America, non più tardi del giorno prima.
La ragazza lo fissò per un lungo minuto. Aveva cercato di convincersi che Lord Tubbington era innocente, ma le sue recenti attitudini non erano d'aiuto. Era da tempo convinta che il suo bighellonare con quelle gang di furfanti con cui si era immischiato, avesse incrinato il loro rapporto. Lei ci aveva provato, eccome se ci aveva provato, ma il gatto e non era per niente collaborativo. Forse la presenza di Lady Tubbington l'avrebbe addolcito, sperò.
Ma Brittany sapeva da dove veniva tutto quell'astio. Lei e Lord erano amici da quando erano lei una bionda bambina iperattiva e lui un pigro gattino. Si erano voluti bene da subito, e Brittany era sicura che infondo lui gliene volesse ancora. Ma un bel giorno era arrivata Santana, e Lord Tubbington non era più il primo pensiero della biondina quando si svegliava alla mattina, e nemmeno l'ultimo prima di andarea letto la sera. Sapeva che Lord Tubbington era geloso delle attenzioni che riservava a Santana, delle coccole, degli abbracci e dei lunghi baci appassionati che si scambiavano. Sapeva che odiava rimanere chiuso in casa quando lei se ne andava al parco con Santana. Ed era conscia delle strade pericolose che il suo gatto stava imboccando. Ma Santana era la cosa più bella che le fosse successa in tutta la sua vita e la amava con tutto il suo cuore. Aveva fatto l'impossibilità per stare accanto a Lord Tubbington, ma rinunciare a Santana, questo non poteva farlo.
Ma a quanto pare Santana poteva, e l'aveva fatto. Se n'era andata al college, abbandonandola lì da sola. Indifesa di fronte alla vita e al suono di quegli spari che le avevano perforato le orecchie e il cuore. Grazie al cielo c'era Sam al suo fianco ora. Le piaceva Sam, le piaceva da quando si era resa conto che era apparsa un'altra testa bionda nell'aula di canto, oltre alla sua e a quella di Quinn. Era come se i loro pensieri si raggiungessero molto più facilmente, probabilmente riconoscevano subito lo stesso colore della testa dalla quale erano usciti. Lei è Sam erano uguali e lui non l'avrebbe abbandonata, perché le loro teste erano collegate tra loro.
La ragazza entrò lentamente nella sua stanza, cercando di non svegliare il dormiente Lord Tubbington. Posò lo zaino e si sedette sul letto, congiungendo le mani. Fissò il muro pieno di fotografie, dritto davanti a sé. Eccole là, lei è Santana. Abbracciate, sorridenti e innamorate. Innamorate di un amore semplice, che non aveva un perché, né un motivo. Innamorate perché lei era Brittany e lei era Santana. È non erano nient'altro che anime gemelle.
Una lacrima sfuggì dai suoi occhi. Improvvisamente sentì la presenza di Santana, come se non se ne fosse mai andata. Come se fosse ancora lì a stringerla a sé, a rassicurarla, a prometterle che sarebbe andato tutto bene, che nessuno avrebbe mai potuto farle del male, nemmeno con una pistola, altrimenti avrebbe dovuto assaggiare la furia di Lima Heights.
Al ricordo delle minacce della latina, una risata cristallina uscì dalle labbra di Brittany, accompagnata da copiose lacrime. Afferrò il cuscino e lo strinse forte, affondandovici il volto, sperando di cogliere il minimo spiraglio che le ricordasse quanto dolce era il profumo di Santana. Dolce come le parole che le avrebbe sussurrato all'orecchio vedendola piangere, quelle parole che riservava solo a lei. Quelle che ora sentiva uscire dalla bocca di Sam quando erano in intimità, che la facevano sorridere. Ma quando uscivano dalle labbra perfette di Santana, poteva toccare il cielo con un dito.
Con un gesto repentino scacciò le lacrime dal suo volto, lacrime che quell'anno bagnavano troppo spesso il suo volto. Si avvicinò allo zaino e ne estrasse il cellulare. Aprì la rubrica e cercò subito il nome di Santana. Se l'avesse chiamata in fretta, non avrebbe avuto più tempo per decidere che era una pessima idea. Appena sentì il primo squillo del telefono della latina, Brittany arrossì violentemente. Ecco, aveva fatto un'altra idiozia delle sue. Santana era sicuramente impegnata in qualcosa di straordinario con Kurt e Rachele a Happyville, non avrebbe avuto certo tempo di dare ascolto alle sue storie e congetture. Il telefono squillò di nuovo e la biondina si ritrovò a pensare che non appena avrebbe sentito la voce calda di Santana, sarebbe morta all'istante. È poco ci mancò quando, al quarto squillo, Santana rispose.
"Britt?" esclamò incerta.
Brittany fu scossa da un tremito e mosse più volte la bocca incapace di mettere alcun suono.
"Ciao Santana!" riuscì quasi a urlare, avvampando ancora di più.
"Come va?" replicò la latina con una nota divertita nella voce. "Non mi aspettavo una tua chiamata".
"Sei impegnata?" domandò la cheerleader imbarazzata.
"Veramente mi hai salvata dall'ennesimo episodio di Desperate Housewives. Lady Hummel ha decisamente bisogno di un po' di sano sesso, sai? Ma non sembra che andrà molto lontano senza l'Usignolo" sorrise Santana.
"Pensavo fosse fidanzato" riflettè Brittany.
"Oh si, ce l'ha ma non vuole ammetterlo" rispose l'altra.
"E chi sarebbe?" chiese curiosa la bionda.
"Blaine, mi sembra ovvio. Sai BrittBritt, certe persone sono fatte per stare insieme" disse Santana con un tono stranamente dolce.
Brittany sorrise. "Mi manchi" mormorò. Subito si portò una mano davanti alla bocca e si diede della stupida. L'aveva detto senza nemmeno pensarci.
Santana esitò. "Mi manchi anche tu" ammise con tono indecifrabile.
A quelle parole la biondina sentì le lacrime riaffacciar si prepotentemente ai suoi occhi e se ne stette zitta.
"Britt?" la chiamò Santana, preoccupata per quel silenzio prolungato.
"Si" mormorò Brittany con un tremolio nella voce che non sfuggì alla latina.
"Brittany è tutto ok?" domandò. Un singhiozzo scosse la cheerleader e Santana intuì che c'era ufficialmente qualcosa che non andava. "Dimmi che cosa é successo" la invitò con voce ferma che non ammetteva repliche.
Brittany non riuscì più a trattenersi e scoppiò in lacrime, stringendo più forte il cuscino. Santana impallidì. Due soli pensieri razionali si erano formati nella sua testa: Brittany stava male e lei non le era accanto.
"Ti prego, Britt, dimmi cos'è successo. Mi stai facendo preoccupare" mormorò Santana.
"Hanno s-sparato" singhiozzò la bionda. "Qualcuno al McKinley ha sparato".
Santana spalancò gli occhi. "S-sparato?" balbettò. "Dici sul serio?"
La bionda annuì con foga, consapevole che comunque Santana non poteva vederla. "Si, q-qualcuno aveva una pistola, ma non sappiamo chi. Sono venuti d-dei poliziotti a salvarci, é stato orribile!" biascicò tra le lacrime.
La mano di Santana strinse forte il suo ginocchio. "Dimmi che stanno tutti bene, ti prego. Dimmi che tu stai bene" la pregò in un sussurro.
"S-si" rispose subito Brittany. "Stiamo bene".
La latina tirò un sospiro di sollievo. Rimase in silenzio per qualche minuto ad ascoltare il pianto liberatorio di Brittany.
"Se ti fosse successo qualcosa, io..." mormorò Santana, senza riflettere.
"Ti amo, Santana" la interruppe la bionda.
L'ex cheerleader rimase di sasso. "Britt..." mormorò incerta.
"È solo che gli altri al Glee club hanno detto che potremmo morire da un momento all'altro senza aver detto tutto quello che vogliamo alle persone che amiamo. È non voglio morire senza che tu sappia questo" spiegò attentamente Brittany. Anche se si vergognava da morire, aveva dovuto chiarire questa faccenda. Far sapere a Santana che comunque, nonostante tutto e tutti, il suo cuore era suo.
"Oh, Britt..." sorrise la latina. Si poteva amare qualcuno più di quanto lei amasse quella biondina ingenua? "Tu non morirai, lo sai che non lo permetterò" la rassicurò con dolcezza.
"Si, lo so" ammise la Cheerio più serena. "Comunque, non penso che Lord Tubbington mi avrebbe mai fatto del male. Anzi, ne sono sicura" la informò.
"Lord Tubbington?" ripetè curiosa la latina.
"Ho l'impressione che sia stato lui a sparare. Le gang hanno una pessima influenza su di lui" spiegò Brittany.
Santana sorrise. Le sembrò un'eternità che in la stringeva tra le braccia, che non ridevano insieme. Quanto le mancavano le teorie assurde della sua biondina, quelle frasi che probabilmente diceva senza sapere nemmeno cosa stesse dicendo, ma che avevano un effetto magico su di lei. "Devi tenere d'occhio il tuo gatto, Britt" le suggerì.
La bionda sorrise. Santana aveva sempre il consiglio giusto.
"Hai ragione. Grazie, Santana".
"Di niente, Britt".
"Sono felice che tu non fossi lì, ieri" ammise la bionda. "Sono stata per un quarto d'ora chiusa in un bagno, e avevo tanta paura e avrei voluto che tu fossi lì. Però sono felice che eri al sicuro a Happyvil...New York".
Santana sorrise. "Io invece avrei dato qualsiasi cosa per essere lì con te" mormorò. "Con te. Ti amo anche io, Brittany".
"Più di tutti?" domandò felice la bionda, conoscendo già la risposta.
"Più di quanto abbia mai amato nessuno in questo mondo".


ANGOLO DELL'AUTRICE
Una breve OS sui sentimenti che Brittany può aver provato nel bagno durante la sparatoria e le conseguenze. Ah quanto mi manca la Brittana :'( Grazie a chi leggerà e lascerà una recensione. :)
  
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