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Autore: Ang_V97    15/04/2013    2 recensioni
Due ragazze, due amiche, un'amore.
La storia di due ragazze che, col passare degli anni, capiscono che il confine tra amore e amicizia è davvero sottile. Ma insieme riusciranno a gestire i cambiamenti e le difficoltà a cui, a causa delle loro scelte, andranno incontro.
Volete saperne di più? Aprite, e leggete.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri | Personaggi: Bra, Pan
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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“Sbrigati, o faremo tardi!” urlò Bra a Pan che stava sospesa a mezz'aria ad allenarsi. “Due minuti e arrivo..” gridò la brunetta continuando a dimensarsi nel cielo.

Passarono circa un paio d'ore, ed ovviamente Pan era ancora in volo, ad allenarsi per chissà quale combattimento. Bra, stufa di aspettare l'amica, decise di allenarsi un po' anche lei per la sua partita di pallavolo. Le due continuarono ad allenarsi in separata sede quando, verso le nove, sentirono Trunks e Goten parlare. “Oh beh, si: Ci divertiremo da matti!!” disse il maggiore che ricevette un cenno col capo e un sorriso smagliante come risposta. Le due ragazze, incuorisite dai comportamenti del fratello e dello zio, gli si avvicinarono. “Di che parlate? Dove vi divertirete? Porterete anche noi, vero??”, parlarono quasi all'unisolo ma purtroppo come risposta risposta ricevettero solo un “Sparite!”.Incuoriosite più che mai, decisero d'indagare e scoprirono che i due ragazzi sarebbero partiti per un pianeta non troppo distante, per una vacanza estiva di una settimana. Subito corsero dalle rispettive madri a chiedere il permesso per andare con i due ragazzi; le donne, al primo impatto rifiutarono, ma per non sentire il lamentarsi delle figlie, accordarono loro il permesso. Subito fecero le valige, preparano l'occorrente e solo dopo, quando tutto era pronto e mancavano poco meno di 12h, avvisarono i due ragazzi. I due ovviamente furono del tutto contrari, ma poco potettero fare. La mattina dopo, infatti, tutti e quattro erano li, sulla soglia della navicella spaziale pronti a partire. Trunks e Goten erano ancora intenti a salutare tutti, rassicurandoli sul fatto che avrebbero badato loro alle regazze quando, ad un tratto, la navicella spiccò il volo: Bra era seduta sulla sedia di fronte al pannello di controllo e Pan, per avvicinarsi a lei, era inciampata premendo per sbaglio il bottone che avrebbe chiuso il portellone e fatto così partire la navicella.

Si ritrovarono così a girovagare per lo spazio, da sole, in un'enorme navicella ultra tecnologica.

Dopo aver perlustrato la navetta, si resero conto che Bluma, nel costruirla, aveva impiantato anche una stanza tutta per loro; la stanza conteneva un “angolo” allenamenti-sia per le arti marziali, sia per la pallavolo-, un “angolo” svago, contanto di minibar e piattaforma per ballare e ovviamente l'”angolo” letto, dove avrebbero dormito insieme, dato il letto matrimoniale.

Per loro però, dormire insieme non era affatto un problema, c'erano abituate fin da piccole, non c'era mai stato nulla d'insolito. Proprio per questo, una volta arrivata l'ora di dormire, s'infilarono i loro pigiamini e si misero a dormire. La mattina dopo, si resero conto di essere praticamente arrivate a destinaizone: Marte.

Sul pianeta fecero subito amicizia con diversi alieni; i marziani erano fisicamente simili agli umani, anche nel vestirsi e nel parlare quindi si trovavano bene le due ragazze. Non persero tempo, e scovarono subito una discoteca che la sera stessa avrebbe tenuto una grande festa, in onore del figlio del sindaco che compiva 18 anni.

Bra e Pan s'intrufolarono alla festa e, con i loro vestitini scelti a dovere, non ci misero molto a fare conquiste a destra e a manca. “Ci fissano tutti, abbiamo ottenuto il nostro scopo!”, disse Bra ridendo e ballando con l'amica che annuì ridendo. Andarono avanti tutta la serata tra balli, risate, alcool e ragazzi.

Erano le quattro di notte quando tornarono a casa briache; entrarono nella loro stanza, accesero lo stereo e svuotarono letteralmente il frigo bar. Ormai ubriache perse si buttarono sul letto, abbracciate. Continuavano a ridere senza motivo a causa dell'alcool fino a quando un silenzio tombale non cadde nella stanza: lo stereo si spense di colpo, lo faceva spesso, ma in quel momento le due ragazze si guardarono negli occhi e senza rendersene conto, avvenne: un bacio a stampo, leggero, dolce, innocente. Le ragazze si staccarono, si guardarono di nuovo negli occhi e in un'istante, erano nel mondo dei sogni.

Si svegliarono il mattino dopo, ancora vestite, strette l'una a l'altra. “Giorno P.” mormorò Bra, guardando l'amica. Quest'ultima sbadigliò e sorrise “Buongiorno Bra!” mormorò Pan, stiracchiandosi. Avevano quasi scordato il bacio, fino a quando non ci fu una leggera scossa di terremoto e si strinsero in un abbraccio che fece avvampare entrambe. Si staccarono di poco, abbassarono gli sguardi e intrecciarono le dita. Pochi secondi, la scossa era passata, loro non si muovevano. Gli occhi neri di Pan sprofondarono in quelli blu di Bra, non esitarono: si abbracciarono e si baciarono; fu un bacio profondo, passionale, pieno d'amore.

Continuarono per un po', senza staccarsi, muovendo piano i loro corpi. Cosa stesse accadendo nemmeno loro lo sapevano, tutto ciò di cui erano certe è che si volevano, in tutti i sensi. Fecero tutto senza pensare, senza rendersi conto di nulla: si spogliarono a vicenda, con movimenti lenti, silenzioni. Entrambe trattenevano il respiro per paura che la magia si spezzasse. Erano nude, l'una attaccata all'altra. Cosa dovevano fare? Come? Sapevano così poco sul sesso, figuriamo sul sesso lesbo. Un bacio, un altro, carezze, ansimi, respiri, contatti. Pan sopra Bra, occhi negli occhi; una carezza, un bacio. Fecero l'amore per ore, o minuti, persero la cognizione del tempo.

Dopo un'ora circa, dormivano beate, l'una stretta all'altra, ancora nude, ancora l'una solo dell'altra. Bra aprì gli occhi, guardò Pan dormire con la testa sul suo seno e la strinse a sé, accarezzandole dolcemente il corpo fin quando la brunetta non aprì gli occhi. Non ci furono parole, solo baci, carezze e di nuovo tutto daccapo.

Era ormai sera, e loro erano ancora a letto; “Dovremmo.. alzarci?” mormorò la lilla. “Nah, stiamo qui, ancora..” rispose la brunetta sorridendole e rubandole un bacio. Si coccolarono, baciarono, amarono. Ma non parlarono mai, specialmente di ciò che stesse accandendo a quella ch'era stata un'amicizia nata nella culla.

La mattina seguente furono i raggi del Sole a svegliarle. Si sorrisero appena e si alzarono andando verso il bagno. Non c'erano imbarazzi, tensione, nulla.. tutto come sempre. Eppure.. Non era affatto come sempre: le due ragazze avevano fatto l'amore, erano state l'una la prima volta dell'altra, ma non erano pentite, anzi.

Bra davanti allo specchio e Pan che l'abbracciava da dietro, incrociarono i loro sguardi nello specchio, pochi secondi e si trovarono di nuovo amanti; non riuscivano più a fare l'una a meno dell'altra.

La giornata passò, loro uscirono, fecero shopping, girarono per la città, risero, scherzarono. Il tutto contornato da baci innocenti, carezze e abbracci.

Quando la sera uscirono per andare in discoteca, molti furono i ragazzi che ci provarono, ma ovviamente nessuna delle due si dedicò troppo ai ragazzi troppo prese dallo stuzzicarsi a vicenda.

Arrivò la notte e tutto si fece strano: loro, il letto, quelle effusioni da amanti e il silezio. Silenzio che fu interrotto da Bra che disse poche, semplici, significative parole: “Dobbiamo parlarne, Pan.”. La brunetta annuì leggermente, preoccupata da quello che sarebbe venuto fuori dal discorso. “Siamo migliori amiche da quand'eravamo piccole. Siamo come sorelle. Siamo etero e.. e questa è solo.. una storiella estiva...” disse Bra, che con quelle ultime parole e tutte quelle esitazioni, non sembrava poi così convinta. Pan annuì piano, di nuovo, le parole bloccate in gola assieme alle lacrime. Decisero che era solo questo: solo.. una storiella estiva. Si abbracciarono e si addormentarono. Ma lo fecero solo per modo di dire: entrambe erano agitate, nervose, inquiete, tristi, angosciate. Pan aprì gli occhi, guardò la ragazza accanto a sé e le sussurò all'orecchio “Non sei solo una storiella estiva, tu sei la mia vita. Tu sei ciò di cui ho bisogno.” Bra non proferì parola, aprì gli occhi, guardò Pan e la baciò dolcemente. Si strinsero nuovamente e finalmente, alle prime luci dell'albla, presero sonno.

 

La settimana purtroppo passò. Loro avevano preso la loro decisione: stare insieme, ad ogni costo, anche quando sarebbero tornate sulla Terra.

Il giorno prima di partire, però, trovarono un negozietto che vendeva cose “Particolari dal mondo Umano”, incuorisite entrarono e notarono la zona tatoo. Si avvicinarono al tatuatore, si guardarono negli occhi e sorrisero. “Vorremmo farci un tatoo!!” dissero in coro.

Scelsero il tatuaggio, il posto e prima l'una, poi l'altra, si fecero tatuare. Uscirono dal negozio, finirono il loro shopping e tornarono alla navicella. Stavano davanti allo specchio, abbracciate, nude, pronte per amarsi; guardarono i loro riflessi e sorrisero guardando il tatoo: “Two Girls; One Love.” con accanto un mezzo cuoricino.

Il confine tra amore e amicizia è sottile, e le nostre due eroine, ne sanno qualcosa. Non si sa se il loro amore sarà eterno o meno, si sa solo che, qualsiasi cosa accada, i loro cuori si apparterranno sempre.

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Hello °w° Salve. Perché uno yuri su loro due? Perché volevo uno yuri su loro due ma non trovandone una mia amica mi ho suuggerito "scrivila tu".. :okay: Quindi mi so messa e l'ho scritta...
Capitemi.. è la prima storia che scrivo, se aggiungete che è una yuri, è anche più complicato. Quindi leggetelo se non vi fa schifo e commentate magari, pure in modo negativo, non me la prendo, lol.
Ah, Cookie, grazie per avermi "costretta" a scrivere, lol. Love ya.

-Ang

  
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