I due bimbi, al rientro da scuola, continuavano imperterriti a prediligere il videogioco elettronico ai loro compagni di sempre, fatta eccezione per Hulk e Barbie Farfalla. Spesso, infatti, i due fratellini andavano a recuperare i loro beniamini in sala giochi, parcheggiandoli accanto a loro sul divano del salotto, per poi accedere al dispositivo elettronico, costringendoli involontariamente a constatare dal vivo lo sgretolamento delle loro speranze.
Giunse così la notte del confronto definitivo e, dopo che anche l’ultimo rumore della casa si fosse placato, tutti i giocattoli attraversarono la porta a specchi, per poter entrare nel loro magico mondo.
Il dinosauro non perse tempo e con l’aiuto della tastiera giocattolo, improvvisando una versione rimodernata della “Cavalcata delle Valchirie”, radunò l’intero gruppo, incominciando immediatamente a proferire la sua sentenza:
< Giocattoli, come sapete avevamo deciso di aspettare una settimana per verificare il comportamento dei nostri padroncini, ma come purtroppo abbiamo constatato in questi giorni, siamo stati trascurati e abbandonati a noi stessi!>
< Il rettile ha ragione> rispose Pinocchio < io sono stato tutta la settimana al solito posto, nella medesima posizione, tanto che non mi sento più le gambe a forza di rimanere immobile!>
< E’ vero, anch’io mi sento così, poiché non sono stato considerato per tutti questi giorni e sono così triste> esclamò Cicciobello, incominciando a piangere, calmandosi soltanto quando gli venne riposto il ciuccio in bocca.
< Quei bambini sono stati davvero egoisti e non gli importa nulla di noi!> insistette Ken < E’ tempo di agire e di dare loro una lezione!>
< E allora cosa proponete di fare?> domandò Barbie Sposa
< Come già avevamo deciso, io affermo la mia teoria e insisto per rimanere qui a Giocattolandia, finchè non riusciremo ad individuare nuove giovani persone che si occupino di noi!> sentenziò il dinosauro < E quindi domani mattina non salteremo dall’altra parte! Siete d’accordo?>
< Sììì!> risposero la maggior parte di essi
La situazione era ormai insostenibile e Hulk guardò Barbie con aria preoccupata. Era davvero la fine di quella vita colma di avventura e di affetto, che il verdastro tanto amava? E soprattutto avrebbero davvero trovato qualcuno che li avrebbe amati più di Gilbert e della piccola Marie?